perché? cosa c'è di male, avevano gusti diversi dai tuoi (e dai miei) però sapevano fare il loro lavoro molto bene.
Eddai che scherzo... però sta cosa mi giunge nuova. Proprio in questo momento sto leggendo una poeticissima biografia di Cesare di Antonio Foschini e vista la mia terribile ignoranza in materia credo che presto mi buttero in altri studi sulle nostre radici.
Silla è stato un "cazzone" assurdo per tutta la sua gioventù...essendo della nobiltà terriera più infima, non era dotato di grandi finanze...si fece mantenere da una vecchia prostituta e si sospetta, l'abbia indotta al suicidio, per poter usufruire appieno dei suoi risparmi....cosa che fece per qualche tempo ...poi...finiti i soldi...si buttò in politica. Guardato come un pezzente dagli ottimati, suoi pari, si presentò alle elezioni come questore...ma la sua carriera ebbe una svolta nell'esercito sotto Mario....ma questa è una storia, lunga e non posso certo narrartela quì. Se ti interessa la vita di Silla, ti propongo i libri della Mc Cullog..e una spolverata di Montanelli. Altre fonti le trovi quà e la. Ah...aveva un famoso attore di teatro come amante. La sua relazione continuò fino alla sua elezione a dittatore...poi la troncò per motivi moralistici. Fu un brillante stratega (Mitridate ne fece le spese) e un politico conservatore e spietato. Ma seppe allontanarsi dal potere quando si ritenne soddisfatto...cosa che gli fa meritare il max rispetto. Curioso l'epitaffio sulla sua tomba: « Nessun amico mi ha reso servigio, nessun nemico mi ha recato offesa, che io non abbia ripagati in pieno » L'unica sfiga che ebbe, fu quella di precedere Cesare, che come fama lo seppellì....pensa che ebbe anche l'opportunità di uccidere il giovane Caio Giulio (nipote di Mario il grande)...poi ci ripensò... Se hai domande su Silla ...nel mio piccolo...la storia repubblicana Romana mi interessa assai...
Male o bene è un discorso molto aleatori, dipende dal tempo e dal luogo.....oltre che da altri fattori ancora. La cultura romana era un misto di quella greca e di quella originale dei popoli latini. Quindi riprendendo molto dalla cultura greca, non trovo niente di particolare nell'omosessualità, al tempo era un pratica comune e per niente immorale. Anzi tiravano di più i giovinetti che le prostitute...... Alessandro Magno, Cicerone, Socrate etc.... per fare degli esempi illustri erano "omosessuali" termine poco adatto.......perchè coniato in un'epoca in cui non esisteva l'omosessualità. Come molte volte ho scritto anche qui sul forum, è dura, ma quando si parla di storia dovete liberavi da concetti moderni e dal modo di pensare di oggi. Dovete immedesimarvi......... Il cristianesimo ha fatto un sacco di danni......e per una religione che predica l'amore fraterno......secondo me è una delle più intolleranti che esistano......mah. detto cià W pampita.......
Ammiro soprattutto lo sforzo ingegneristico ad Alesia, e le indubbie qualità politche e carismatiche lo fecero diventare lo stereotipo del generale/imperatore perfetto... perchè sennò il nome di cesare sarebbe stato indicativo per gli imperatori??? e anche per gli zar!!
"Cesare" era un "appellativo" ...significava "ricciolino"...naturalmente dato quando era giovincello. Il suo vero nome era Caio della Gens Giulia...così come si chiamava suo padre. In seguito diventò sinonimo di potere!
Be ci sono diverse motivazioni riguardo il nome Cesare: " Rimane in molte lingue come sinonimo di "comandante", "leader"; il tedescp Kaiser,il russo Zar(Czar) ed il persiano Scià derivano dal nome di Cesare, e ci furono molti successivi Imperatori con quel nome. Infatti, la pronuncia latina del nome era Cáesar: consonante velare e dittongo si sono mantenuti in tedesco. Nei centri urbani islamici viene chiamata qaysāriyya il quartiere dei commercianti cristiani. La parola deriva dal greco καισάρεια ("imperiale"), abbreviazione dell'espressione ἡ καισάρεια ἀγορά, "Il mercato imperiale". La radice stessa potrebbe non essere di origine latina: nella Stele di Rosetta si trova un geroglifico egiziano che è stato trascritto come k-e-s-r-s e si suppone correlato al senso latino. Più interessante, è stato detto che il latino Cesare potrebbe essere di derivazione persiana Kasrá=Chosroës e della sua forma plurale Akásirah (titolo di quattro grandi dinastie di re Persiani), fra cui Ahasuerus o Khshayarsha (Serse I, nipote di Ciro il Grande); eventuali relazioni con kisri e kasra sono state considerate come meno significative, anche perché più riferite ad epoche posteriori (Sasanidi). Certo è che il nome, in origine, veniva spesso dato a bambini nati con parto cesareo e, a detta di Plinio, lo stesso Giulio Cesare era "natus a cæso matris utero", ovvero "nato dall'utero tagliato della madre", da cui il nome; pertanto è molto probabile che l'origine del nome sia da ricondursi a questo, come affermato da Plinio. Sempre nella stessa pagina di wikipedia ci son diverse notizie su tutto il suo Cursus Honorum e sulla sua fin dagli albori. http://it.wikipedia.org/wiki/Gaio_Giulio_Cesare
rilancio, quando VEIII - sciaboletta divenne Imperatore d'Etiopia non poteva certo utilizzare il titolo di Negus Neghesti già di Hailé Selassié, assunse il titolo di Qaisar Ythiopia (o roba del genere)
Essendo un piccolo figlio della Roma Caput Mundi, permettetemi una certa puntigliosità.....non per spirito di opposizione........o contraddizione, ma per l'amor della precisione e di un compatriota Il nome esatto è: Gaio Giulio Cesare Caio non sò come sia venuto fuori. Probabilmente qualche errore di traduzione di qualche fraticello del medioevo. Trattandosi di persona "nota" alla fine l'errore si è diffuso ed è diventato il nome più conosciuto......più conosciuto di quello vero. Bah......la storia. Scusa pak, ma no...... Il nome è Giulio, non Gaio (o "caio", sbagliato). A Roma il "nome e cognome" si forma così: Praenomen = nome propio (ossia i nostri, Carlo, Giovanni, Luca, Mario etc.....) Sono solamente questi: Appius (Ap), Flavius (Fl), Gaius (C), Gnaeus (Cn), Lucius (L), Manius (M'), Marcus (M), Publius (P), Servius (Ser), Sextus (Sex), Spurius (Sp), Titus (T), Tiberius (Ti) Quindi viene il Nomen = che noi non abbiamo ed è il nome della Gens, Claudia, Cornelia, Fabia etc..... Quindi c'è il Cognomen = il nome della familia.....ossia il nostro cognome, che nel nostro caso è Cesare e si trasmette da padre in figlio......(molto spesso come nel caso dei Cesare il cognomen riprendeva una caratteristica fisica, ossia i ricci, ma è il cognome non un appellativo). Alcuni poi avevano l'Agnomen che è il soprannome. Ricapitolo: Praenomen - Nomen - Familia che equivale al nostro Nome - "niente" - Cognome ciao
ti sei scordato di dire che la "C" di "Caesar" suona dura come una "cappa" e poi la lezione di latino è completa...
perchè quello è il suono originale... stessa cosa vale per la "G" come ha fatto giustamente notare ange... l'addolcimento dei suoni è dovuto all'evoluzione del volgare, mutuato attraverso il latino ecclesiastico... avevo letto un saggio molto divertente in cui si confrontava il latino parlato nel medioevo in aree diverse d'europa attraverso le relazioni dei concili... il più delle volte i delegati "latini", ovvero italiani, francesi e spagnoli non capivano una beneamata cippa di quello che dicevano i vescovi tedeschi... anzi il più delle volte li accusavano di non parlare nemmeno latino ma di balbettare...
Un bel paio di palle mio caro amico...che palle che sei SPQR!! Minchiazza la pupazza...sei uno squalo bianco....ti butto su tutto con ferocia ... ate non interessa se siano batterie d'auto o targhe...basta che se magna!! Dai che scherzo...comunque..il nomen era Gaio o Caio o maio o Raio o come diavolo vuoi, ma il Giulio era riferito alla Gens a cui apparteneva...i Giuli appunto. Non appartenva alla gens "Cesare" Gaio = nomen Giulio = Gens Cesare = praenomen (che potremmo tradurre con il termine soprannome...cosa molto giusta anche perchè i romani, di famiglia nobile si tramandavano sia il nomen che la Gens...infatti già suo padre si chiamava nello stesso modo).
E nooooo m'hai mischiato tutto. Giulio ossia la GENS Giulia è il NOMEN. Il praenomen è GAIO ossia il nome propio. Mentre il Cognomen è Cesare, ossia la famiglia all'interno della Gens Giulia. Il soprannome si diceva Agnomen e Cesare non credo che l'abbia, la cosa che più gli si avvicina (prendilo con le molle è Augusto, anche se questo è un titolo non un soprannome, oppure il conquistatore). Per capirci prendendo ad esempio Scipione, Africano è l'Agnomen. Lo sò che noi diciamo che il nome (propio, sottinteso), ma per i Romani il nome equivale al cognome. Ho tutta una mia teoria in proposito a perchè hanno mischiato la "traduzione". Secondo me all'epoca era molto più importante la gens (indice di nobiltà o giù di lì). E siccome il NOMEN era il pezzo forte. E' stato preso questo come nome per l'appunto.... da qui i vari Filippo I, Filippo II, Luigi XIV..... ossia il nome, e il numero crescente dei monarchi Bella teoria eh ammettetelo .
Ripeto: che palle che sei!!! Però fai bene a romperle...perchè nel frattempo mi sono fatto un gireto in rete e....aaargghhhh...hai ragione!!! Ps: comunque si scrive "proprio" e non "propio"...non è un latinismo!!
Scusate per lo spam off topic. fftopic: ma a Roma se diche popo o anche propio... che è una via di mezzo.... E siccome noi siamo i veri ed unicHi discendenti dell'Impero voi barbari italioti, siete in errore la VERA lingua è ER Romanesco. Meno male che la prendi bene, sei molto paziente, non sai tante volte quanti "quasi vaffa" mi prendo........vai a fare del bene e spiegare le cose alla gente . Modesto eh?
