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[DH] Italia 1914, la tigre d'Europa

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da TFT, 30 Aprile 2012.

  1. TFT

    TFT

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    Atto 1: Marzo 1914-Luglio 1917: La guerra Austro-Serba


    Nel 1914 l'Italia si configura come una delle nazioni emergenti d'Europa, nonostante l'arretratezza generale le sue potenzialità sono assolutamente buone e il Governo Salandra ha le certe giuste per fare del Bel Paese il perno della politica europea.
    L'esercito di terra è abbastanza numeroso, una sessantina di divisioni, molte delle quali però assolutamente arretrate ad una concezione di guerra ottocentasca; il tutto si basa sulla fanteria e su qualche gruppo di alpini e cavalleria.
    La Marina è abbastanza all'avanguardia, con corazzate pesanti e incrociatori dei primi anni 10.
    L'aviazione comprende uno stormo di bombardieri sperimentali.
    All'inizio l'Italia è in guerra con i libici Senussi per il controllo della parte orientale della Libia. Immediatamente il governo Salandra accetta una pace bianca da questi e ordina il dispiegamento di tutte le forze disponibili, Ascari libici compresi, nel nord Italia.
    Questa mossa è data da un preciso disegno strategico: l'Italia intendeva approfittare della nascente rivalità fra Serbia ed Austria per colpire duramente la seconda in un periodo inaspettato.
    La produzione viene settata al minimo ed è ordinata la leva generale, le ricerche si basano soprattutto sull'ammodernamento delle dottrine di terra e della fanteria.
    Il 28 Luglio 1914 l'Austria dichiara ufficialmente guerra alla Serbia e al suo alleato Montenegro. Intervengono in aiuto serbo la Russia e l'Italia mentre la Germania si schiera con l'Austria.
    Il colpo di coltello italiano è inaspettato: 28 divisioni al comando del generale Cadorna e del generale Duca degli Abruzzi lanciano le 4 battaglie dell'Isonzo dove riescono facilmente a occupare Bolzano ed a schiacciare 2 divisioni austriache accerchiate a Trento.
    Il Generale Amedeo parte da Udine con oltre 10 divisioni e libera Trieste con una certa facilità. Le truppe italiane in pochi mesi hanno occupato anche Insbruk e liberato tutta l'Istria, fermandosi a Fiume.
    A questo punto arrivano da nord i rinforzi tedeschi e la linea del fronte si stabilizza.
    L'Austria riprende fiato e riesce a schiacciare ed annettere il Montenegro, inoltre verso gennaio del 15 ottiene una schiacciante vittoria sulla Serbia occupando Belgrado.
    I Russi avanzano con una certa lentezza, le altre potenze stanno a guardare.
    La Regia marina ottiene una serie di splendide vittorie nel mare adriatico, sconfiggendo ripetutamente le navi austriache e affondando anche alcuni sottomarini.
    Purtroppo la situazione si ribalterà con l'arrivo di oltre 30 navi pesanti tedesche che si uniscono alla flotta austriaca e infliggono una sconfitta schiacciante all'Italia nella battaglia del golfo di Venezia.
    Delle 33 navi italiane se ne salvano solamente 5.
    Nonostante la sconfitta per mare gli italici non demordono, dopo oltre un anno di stallo e di guerra di trincea, dove comunque le forze austrotedesche non sono mai riuscite a lanciare un attacco decisivo, le forze di Cadorna lanciano una possente offensiva a nord verso Graz, mentre da sud le truppe di Amedeo impiegano le divisioni austriache lungo i fiumi Sava e Drava.
    La presa di Graz nel marzo 1916 porta gli italici ad un passo da Vienna.
    Tutte le truppe austriache sono richiamate frettolosamente a difendere la capitale ma la loro marcia è troppo lenta, il 22 aprile 1916 12 divisioni italiane del Duca d'Aosta sfondano a Vienna e la occupano.
    I Tedeschi cercando riconquistare la zona con almeno una decina di attacchi, ma tutto si rivela inutile.
    Gli Austriaci non demordono e pongono la loro nuova capitale a Bratislava, città stretta d'assedio dagli italiani a sud e dai russi a nord ed unico punto di contatto fra la Boemia Austriaca e i balcani Austriaci.
    I combattimenti continuano ancora per un po' ma alla fine gli italiani riescono ad occupare la città con un attacco ben mirato di oltre 20 divisioni.
    Una volta caduta Bratislava l'Austria negozia la pace con i propri nemici.

    La Serbia ottiene tutti i balcani austriaci e diventa il Regno Dei Serbi, dei Croati e dei Bosniaci.
    La Russia, in uno slancio di generosità, non pretende nulla.
    La Romania acquista la Transilvania, non si sa come non si sa perchè.
    L'Austria si separa dall'Ungheria e dalla Cecoslovacchia.
    L'Italia ottiene Trento, Bolzano, Trieste, l'Istria, l'area dalmata intorno a Zara e Spalato, nonchè Cattaro, Ragusa e Perasto.

    Rimaneva solo la Germania a combattere, ma cosa avrebbe dovuto fare l'Italia?

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  2. Pinky

    Pinky

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    Rifonda l'Impero Romano !
     
  3. ^_AC_^

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    La Russia si è presa la Galicia se guardi bene. :)
     
  4. Friedrich

    Friedrich

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    Secondo me hai guadagnato troppo poco da questa guerra.
     
  5. TFT

    TFT

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    1917-1920 il Grande Tradimento
     
  6. TFT

    TFT

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    Il trattato di pace lascia un certo amaro in bocca all'Italia, non tanto per l'esiguità delle conquiste ottenute, quanto più che altro per l'eccessiva ricompensa data alle genti slave, Serbi e Rumeni in primis.
    L'ondata dello scontento fa si che l'Italia sigli una pace bianca con il nemico tedesco e si dedichi al suo interno, in particolare alla costruzione di due impianti industriali a Milano e Roma.
    Il governo Salandra assume carattere sempre più autoritario e da luglio del 1918 annuncia una profonda svolta nei piani italici: anzitutto viene rotta l'alleanza con la Russia, dopodichè, viene proposta alleanza alla Germania. I tedeschi, con l'acqua alla gola ed i Russi che hanno espugnato Konisberg, acettano volentieri.
    Così i serbi, che contano meno di 20 divisioni divise in tutta la Jugoslavia, si trovano a dover affrontare la marea di oltre 40 divisioni italiane comandate da Cadorna, Oro, Amadeo e dal Duca d'Aosta.
    Il grido "NO alla pace slava!" è unico e forte.
    Le forze italiane travolgono facilmente le difese degli slavi, una dopo l'altra le roccaforti avversarie cadono senza opporre una degna resistenza.
    Le truppe italiane sono malearmate ma come dottrine sono le prime al mondo.
    Un team di ricerca è fisso sulla fanteria, uno sulle armi sperimentali e uno sulle dottrine.
    Vengono predilette manovre ampie e quasi sempre d'assalto, portando gli italiani ad essere dei maestri nell'arte dell'offensiva.
    L'8 settembre del 1918 il grosso dell'esercito serbo è spinto in rotta verso Belgrado, mentre il 14 febbraio 6 divisioni serbe vengono insaccate, mentre gli italiani arrivano a bussare alle porte di Belgrado.
    Sorprendentemente, i serbi in zona resisteranno per ben sei mesi, arroccati nella loro capitale, fino a quanto, stremati dall'inferiorità numerica, tenteranno un'ultima, vana resistenza a Sophia.
    All'inizio del 1919 gli italiani varano il primo carro armato sperimentale, mentre i serbi, fuggiti in Albania, tentano di organizzare la resistenza.
    L'Italia fa la voce grossa e dice al suo protettorato di mandarli immediatamente oltre il confine o sarà la guerra; gli albanesi acconsentono.
    Con un nuovo colpo di mano gli italiani stazionano 30 divisioni al confine greco, fra cui le moderne divisioni "Pinerolo" e "Legnano", con modelli 1918 e comandano alla Grecia " o ci date Corfù e Cefalonia o è guerra".
    La Grecia si piega.

    Nel frettempo i russi continuano a premere, senza mai riuscire a sfondare la linea dell'Oder.
    La Cecoslovacchia si allea con la Francia.
    L'Austria, esasperata da una pace iniqua, annuncia la sospensione delle libere elezioni democratiche e l'instaurazione di un regime autocrate sotto il comando del "governo generale di restaurazione monarchica". Come prima cosa dichiara guerra alla Russia e manda 7 divisioni al confine tedesco.

    Come dovrà comportarsi l'Italia in futuro?

    8 sett 1918.JPG 14 febb.JPG
     
  7. Friedrich

    Friedrich

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    Se i balcani sono al sicuro potresti alleggerire il fronte tedesco colpendo la russia sbarcando in ucraina o nel caucaso.

    p.s. come mai un IC così basso? ministri scarsi?
     
  8. TFT

    TFT

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    1920-30 agosto 1921 L'Impero d'Italia

    Dopo l'invasione e la pacificazione della Jugoslavia assoluta priorità del governo italiano fu creare una serie di presidi per stanare e massacrare i partigiani ribelli, mentre l'esercito continuava ad essere ammodernato ed ampliato in effettivi; le uniche due grandi pecche rimanevano l'areonautica, totalmente assente, e i reparti di corazzati, ancora totalmente incentrati sulla carta e non sul campo di battaglia. L'esrcito italiano era però uno dei migliori al mondo in quel momento, non tanto per la sua forza come modernità o numero di effettivi ma per la sua immensa esperienza e la sua grande strategia nelle dottrine belliche, incentrate principalmente nell'assalto frontale di pura potenza.
    Nei primi mesi del 1920 tutto era pronto per le elezioni in Italia, già rimandate di un anno a causa delle spinte autoritarie del governo Salandra.
    I risultati elettorali furono totalmente sorprendenti: il favorito Nitti perse contro una nuova coalizione di stampo autoritario guidata da GABRIELE D'ANNUNZIO, che instaurò un proprio governo.
    Il Vate, con un accenno non da poco di superbia, divenne Ministro degli Esteri, Primo Ministro, Ministro dell'Aereonautica e del Controspionaggio, mentre il ruolo di Ministro degli Interni fu affidato ad un volto al tempo ancora semisconosciuto, Benito Mussolini.
    Il Capo dell'esercito divenne Pietro Badoglio (odio profondo!), nonostante Cadorna continuasse brillantemente a comandare le sue divisioni. Era nato il fascismo.
    Il nuovo governo si dimostrò subito molto intransigente con i propri vicini, in particolar modo con la Grecia. Non pago di averla fatta piegare solo pochi mesi prima, gli italiani dichiararono guerra e scesero come un fiume in piena all'altezza di Tessalonica.
    L'esercito greco, totalmente impreparato, subì una sconfitta dietro l'altra e anche la marina ellenica fu pesantemente danneggiata in uno scontro al largo di Rodi.
    Una volta presa Atene gli italiani instaurarono un governo fantoccio nel Paese ellenico di stampo fascista. Il nuovo esecutivo votò immediatamente l'entrata nell'Alleanza e mosse le sue 6 divisioni superstiti a nord, in aiuto dell'alleato tedesco.
    I tedeschi in quel momento, ancora attestati sulla linea di Varsavia, continuavano una logorantissima guerra di trincea che andava leggermente peggiorando con la perdita di Danzica e di Konsiberg nei primi del 1921.
    La cosa pareva non preoccupare per nulla l'Italia, che decise di controbilanciare il potere dei Russi attaccando la Bulgaria da tutte le direzioni, con oltre 60 divisioni.
    La resistenza dei bulgari fu tutto sommato tenace ma totalmente insufficiente e il Paese venne annesso solo in un paio di mesi di guerra.
    Nel frattempo a nord il tutto precipitava con i russi che sfondavano stranamente oltre Varsavia e dilagavano in Pomerania.
    Di fronte a tale evento la Germania accettò una resa incondizionata che la privò di una fetta consistente del suo territorio orientale, trasformandola in una repubblica democratica.
    Il comando dell'Alleanza passava ora all'Austria, che non aveva alcuna intenzione di cedere; ovviamente il peso principale della Nuova Triplice Alleanza (Austria, Italia, Grecia) era tutto nelle mani del Bel Paese.
    Un ambizioso progetto D'annunziano per aprire un fronte diretto in Russia fu approvato...l'Italia dichiarò guerra all'Impero ottomano!
    60 divisioni italiane si lanciarono contro Gallipoli ed Adrianopoli, liberandole in pochi giorni. Costantinopoli, presidiata da oltre 20 divisioni ottomane, resse per 12 giorni e alla fine cadde in mano agli italiani, festanti, che continuarono ancora oltrepassando lo Stretto ed occupando le antiche città di Nicea e Nicomedia.
    L'esercito italiano, il 21 agosto 1921 si accampò per riposare.

    Era chiaro come il sole che una nuova potenza stesse sorgendo nel mediterraneo, L'Italia, prima alla mercè dei suoi rivali e poi fantoccio francese stava guadagnando il suo "posto al sole".
    In un'intervista radiofonica D'Annunzio annunciò << Riporteremo l'aquila sui colli fatati di Roma, dopo aver chiuso con la Russia e gli Ottomani verrà la fine dell'odiato nemico francese >>.

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  9. bacca

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    Continua TFT ti seguo, se metti anche uno screen dell'europa è meglio così si capisce la situazione.
    E poi perchè non attacchi la Romania?
     
  10. Ciresola

    Ciresola

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    Mi piace la svolta che hai preso, sarà interessante vedere come dopo aver asfaltato i turchi ti muoverai contro la Russia :D
     
  11. Padre_Mariano

    Padre_Mariano Guest

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    Guarderò con attenzione come ti muoverai con nazioni forti dell'epoca,in particolare:Germania,Russia e Inghilterra tanto per citare solo quelle in Europa.
     

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