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Chi vorreste come Presidente della Repubblica?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Carlos V, 4 Gennaio 2015.

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Chi vorresti come Presidente della Repubblica?

Sondaggio terminato il 11 Gennaio 2015.
  1. Giuliano Amato, 76 anni, Presidente del Consiglio nel 1992-1993 e nel 2000-2001

    0 voti
    0,0%
  2. Romando Prodi, 75 anni, Presidente del Consiglio nel 1996-1998 e nel 2006-2008

    4 voti
    14,3%
  3. Stefano Rodotà, 81 anni, giurista e accademico

    3 voti
    10,7%
  4. Raffaele Cantone, 51 anni, magistrato presso l'Autorità Anticorruzione

    1 voti
    3,6%
  5. Emma Bonino, 66 anni, ex ministro per gli affari esteri

    6 voti
    21,4%
  6. Anna Finocchiaro, 59 anni, ex ministro per le pari opportunità

    0 voti
    0,0%
  7. Ferdinando Imposimato, 78 anni, presidente onorario della Corte di Cassazione

    3 voti
    10,7%
  8. Mario Draghi, 67 anni, Presidente della Banca Centrale Europea

    1 voti
    3,6%
  9. Un altro candidato (scrivere il nome)

    5 voti
    17,9%
  10. Non mi interessa

    5 voti
    17,9%
  1. huirttps

    huirttps

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    shamalaya
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    @Dohor ho aperto una discussione sul default italiano. Qui siamo OT
     
  2. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Ma non puoi guardare anno per anno all'andamento del debito. Devi vedere un trend di lungo periodo. Ed è innegabile che questo trend è sempre stato in crescita. I governi che hanno tentato di adottare misure di contenimento del debito spesso l'hanno pagata cara in termini politici (Crisi di Governo e sconfitta elettorale alle successive elezioni). Non c'è stata una politica economica unitaria fra le forze politiche: la priorità, secondo me, doveva essere l'abbattimento del debito e soprattutto una ristrutturazione della spesa statale, cosa che ci avrebbe garantito maggiori margini di manovra in un momento di crisi. D'altronde con una classe politica che si autoaccusava dei buchi lasciati dalle precedenti gestioni, ti stupisci?

    Ma io non sono contrario a spendere o a fare debito in generale. Io sono contrario a spendere quando sei sull'orlo del fallimento come ricetta per superare la crisi. Se sei indebitato fino al collo l'ultima cosa di cui tu hai bisogno è un ulteriore prestito, perché devi spendere di meno, non indebitarti di più. Devi tagliare le spese ed aumentare le entrate per ripristinare l'equilibrio, altrimenti perdi l'equilibrio del tutto e vai in default... Tertium non datur.

    Opinabile.
    Secondo me non si può pretendere ai tedeschi di prendersi in carico degli stati colabrodo tipo noi o la grecia. Che prima si facciano le riforme, si tiri la cinghia alle spese pazze che, ancora tutt'ora, lo stato fa in allegria e poi se ne riparla.
    Ad ogni modo mi pare che la proposta sugli eurobond la Germania l'avesse fatta, ma evidentemente non andava bene. Il problema è che qui si vuole che gli altri si accollino il MIO debito alle MIE condizioni.

    Ma il debito E' una componente di quella spesa, se il debito aumenta a dismisura non ti rimane più nulla pagato gli interessi e il debito continua ad autoalimentarsi. Per fermare questa spirale devi tagliare da qualche parte...
    E oltretutto il rigore E' già stato allentato in passato, è stato richiesto all'europa dal governo Berlusconi, vista la crisi globale, il risultato è stato che:
    1) non siamo cresciuti
    2) il debito è aumentato
    3) ci hanno di fatto commissariato per evitare il default...
    L'equazione faccio debito e cresco a livelli della Cina e magari taglio pure le tasse non è detto che si verifichi, se quei soldi aggiuntivi se ne vanno in maggiori interessi e spese improduttive ti stai solo facendo male...

    Temo di non aver capito bene quello che intendi. Noi abbiamo costituito come vincolo costituzionale il pareggio di bilancio, cosa da cui peraltro purtroppo siamo ancora lontani.

    Ma ogni volta sento mille scuse per non toccare la spesa pubblica improduttiva. Ci sarebbero enormi risparmi possibili a detta di diversi tecnici di diversi governi. Gli sprechi non mancano. Non capisco il perché neppure in questo momento di crisi si possa dare un'incisiva sforbiciata alla spesa corrente (improduttiva). Altrove hanno tagliato molto, dall'editoria alla cultura, settori pubblici, ecc. La gente si è giustamente incazzata. Ma poi si vive lo stesso e la cultura non finisce, semplicemente il direttore dello spettacolo che prima si incassava 500.000 euro ora se ne prende meno o va altrove, lasciando spazio ad un altro con minori pretese...
    Qui invece non si possono mai toccare determinate categorie, sia quando le cose vanno bene sia quando siamo in crisi nera.

    Si, al limite quando lo stato non può più far debito perché non riesce più a pagare gli interessi e le banche non possono più collocare bot perché i privati sono pieni facciamo un bel falò e torniamo a debito zero.
    Il debito è debito, costa interesse, oltre un tot non ti puoi indebitare sennò salti per aria. Che tu sia la Brambilla SRL o la Repubblica Italiana funziona allo stesso modo.

    E' un pochino più complesso ed oltretutto c'è un equivoco di fondo. La funzione delle banche non è quella di aiutare le aziende in crisi. Quello dovrebbe farlo lo Stato. Le banche *non* concedono credito alle imprese a prescindere: dare i soldi ad un'azienda a un passo dal fallimento è sbagliato, anche perché i soldi prestati non sono della banca ma dei suoi creditori.
    Le banche concedono credito alle imprese da cui sanno che, con una certa probabilità, riavranno indietro i soldi. Per farlo, investono parecchi quattrini per avere analisti e sistemi di valutazione delle aziende. Si guarda a fatturati, business plan, rating, qualità del management, ecc, e da queste analisi risulta che il merito creditizio delle aziende è in costante declino.
    Ora, che ci sia una stretta del credito è un dato di fatto. Le banche hanno certamente la loro fetta di responsabilità, ma non è neppure corretto addossargli tutta la colpa.
    Non è un argomento molto popolare presso Confindustria e giornali come il Sole24ore, ma ti assicuro che se guardi i dati degli ultimi decenni, la percentuali di investimenti nelle aziende italiane è in costante calo. Uno studio mediobanca del 2014
    (http://www.mbres.it/it/publications/financial-aggregates-italian-companies) mostra che gli investimenti delle imprese italiane nell'ultimo decennio hanno avuto una contrazione del 41%. Un'azienda che non investe in un contesto ipertecnologico, dinamico e globalizzato come il nostro, è un'azienda destinata a chiudere.
    Gli imprenditori mettono i soldi altrove, non nella loro azienda. Tu presteresti soldi ad un'azienda il cui imprenditore non ci mette più dentro i soldi?
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Sarebbe una follia, perderesti ogni finanziatore estero. Chi ci viene ad investire in Italia in un paese che non rispetta gli impegni presi. Gli imprenditori italiani che stanno scappando all'estero?

    Guarda, come si dice "siamo tutti utili ma nessuno è indispensabile".
    Se tagli il debito stai dichiarando il default. Se mai faremo la fine dell'Argentina ci saranno sicuramente forti ripercussioni su EU ed Euro ma alla fine tutto si adatta.
    Il problema è che il grosso di quelle ripercussioni le pagheremo noi cittadini italiani, non i tedeschi o gli inglesi...

    Saluti
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    Ora le banche concedono credito alle imprese da cui sanno che, con una certa probabilità, riavranno indietro i soldi. Heheheh, 10 anni fa davano soldi a tutti senza alcun problema e poi cartolarizzavano inventandosi prodotti a tripla A pieni di insolvenze lucrando miliardi e miliardi sulle commissioni, ORA è più sicuro lucrare sul debito pubblico dei paesi aerea euro, grecia compresa, piuttosto che concedere prestiti ad aziende sane massacrate da prodotti finanziari promossi (tripla A) dalle stesse banche ;)
    Ma la speculazione sul debito sta arrivando alla fine, ormai se li sognano il 4% sui btp, ma anche il 2% se continua così, con lo spread così basso anche i tedeschi stanno cercando altre soluzioni per pagare i rendimenti minimi garantiti dei loro fondi pensione e questo è male, significa che a breve le nuove emissioni di Bond italiani dovranno ritornare ai vecchi tassi per venire piazzate e quindi spread a 350 o più.

    Non c'è niente di sbagliato nel continuare ad incrementare il debito pubblico italiano, è sbagliato emettere bond per costruire strade inutili o bucare montagne al fine di occupare gente per qualche anno, è inutile investire su beni immobili che non si possono vendere, che economia vuoi che creino ? Bisogna investire in roba vendibile, che attiri dindini dall'esterno! Però così facendo come si fa a guadagnare dalle bustarelle ? ehhhh, atroce dilemma... Oppure investi in riduzione delle tasse sul lavoro, in stile Irlanda del boom, tasse sul lavoro quasi a zero e vedi come arrivano i capitali esteri! E vedi che competitività! Un mercato del lavoro drogatissimo e pompatissimo che ti riduce a quasi zero la disoccupazione, durerà poco, ok, ma nel mentre esci dalla recessione dai... Ah, quel primo ministro irlandese che ha tagliato le tasse sul lavoro era un socialista :lol:
     
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  5. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Beh, sono patrimoniali mascherate, ufficialmente non ci sono state, però chi ha investimenti mobiliari o immobiliari si è visto aumentare a dismisura la voce di spesa relativa alle "tasse". Le seconde case ormai sono un privilegio per ricchi, parlavo con un agente immobiliare tempo fa e mi diceva che in Liguria sono abbastanza disperati...
    Però le patrimoniali non le ha fatte nessuno in questo Paese.

    Saluti
     
  6. Invernomuto

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    Le cartolarizzazioni selvagge le hanno fatte altrove, non in Italia.
    Il problema è che 30 anni fa le banche prendevano i soldi dai risparmiatori e li davano alle imprese (mercato del credito). Oggi prestano i soldi e cedono i crediti sul mercato (finanziario) per ottenere nuove risorse da reinvestire. Le cartolarizzazioni non sono di per sé un male (anzi), ma è cambiata di molto la logica di "fare banca". Ora le banche sono soggette agli umori dei mercati finanziari...
    Sul discordo delle speculazioni del debito sovrano, basterebbe molto poco ad evitarle, ponendo dei limiti al portafoglio di trading delle banche stesse, il problema è che manca una regolamentazione comune...
    Detto questo l'attività tradizionale della banca è prestare i soldi alle imprese (meritevoli), non tutte sono banche d'affari, e i prestiti sono una grossa fonte di guadagno (e di rischio) delle banche stesse...

    Ma non lo faranno mai, servirebbe una classe politica coesa e con una prospettiva superiore ai 2-3 anni.
    Non abbiamo una politica energetica, dei trasporti, militare, industriale: non mi stupisce che ne manchi anche una economica...
     
  7. GyJeX

    GyJeX

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    Come non in Italia ? Io ricordo la mega cartolarizzazione di Passera (P maiuscola) giusto all'inizio della crisi ed erano 50 e passa miliardi di euro con 200mila mutui in sofferenza e insolvenza trasformati in artifizi finanziari che venivano riaquistati dalla stessa banca Intesa (magia magia) per assicurarsi liquidità sufficiente a ristrutturare un aumento di capitale o qualcosa del genere, sto andando a memoria, tramite la BCE. Questo giochetto della cartolarizzazione, secondo me selvaggia, trasformava mutui erogati a cani e porci e, ovviamente andati a male, in obbligazioni tripla A, quindi certificati come sicurissimi dall'agenzia di rating, con cui andare a battere cassa alla porta della BCE e avere liquidità in prestito a costo quasi zero. Ciao BCE, ci servono 50 miliardi che dobbiamo comprare bot e btp italia, ce li presti ? Noi a garanzia ti diamo questi nostri nuovissimi bond tripla A, sicurissimi al 100%, certificatissimi!
    Voglio dire... 50 miliardi, una manovra finanziaria di proporzioni bibliche, di mutui andati a male che diventano uno strumento finanziario che tira su 2 miliardi e mezzo di interessi l'anno (cifra a caso) puliti puliti pagati da pinco pallo Italia.

    Ma non puoi mettere paletti del genere alle banche, lo sappiamo benissimo che il mercato si "autoregolamenta" :lol: E' dal 1946 che la fed e wall strett ci fa 'a capa tanta con questa storia...
     
  8. Dohor

    Dohor

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    E' innegabile il trend fino agli anni '80, sono dati. Inoltre io parlavo delle azioni di Prodi, non di come si sia formato il debito, ma di come questo sia stato trattato nel momento in cui è stato diminuito. Il mio discorso era incentrato su come utilizzare le risorse ricavate dalle privatizzazioni.

    Il prestito, a mio avviso, in questo caso, è giustificato dalla spinta che lo stato può dare all'economia. Sul taglio delle spese mi trovi d'accordo. Ma la produzione di debito è una delle tante voci della spesa pubblica generale. E io non sono contrario se, al taglio di determinate spese ritenute superflue, produci allo stesso tempo del debito per politiche di espansione economica sul lungo termine. Certo, se poi ci troviamo in una situazione come quella odierna, cioè che il debito è prodotto per pagare gli interessi sul debito già esistente, son due paio di maniche. Ma margini di manovra ne abbiamo e io non la vedo in modo così catastrofico.

    Stati colabrodo? Amico, la Grecia è con le pezze al culo ma la Germania è la prima a volerla su per gli enormi investimenti fatti in quel paese. E noi non siamo la Grecia come grandezza economica e importanza commerciale. E questa cosa di stare genuflessi alla Germania mi sta sulle palle (scusa i termini forti, non ce l'ho con te). Invece che loro rompano le balle su ogni cosa, guidando l'Europa da casa, che la facessero davvero l'Europa. Vogliono una cosa a mezzi termini pretendendo anche di fare le voce grossa. Siamo trattati come pezzenti a Bruxelles. La proposta degli eurobond tedeschi non era per niente una proposta. Che, anzi, è arrivata da parte nostra. Martin Blessing (Commerzbank), che non fa parte del governo tedesco, ha fatto una proposta di eurobond. Rifiutata dalla Merkel ovviamente. E anche quando furono proposti alla fine del 2013 furono comunque i primi ad esserne contrari.

    Sappiamo tutti che fine sta facendo quel pareggio di bilancio messo in costituzione. Inoltre vogliamo parlare di quante cose sono state inapplicate previste in costituzione?

    Sono pienamente d'accordo con te a riguardo.

    Diglielo al Giappone.

    Ma io non parlavo di dare credito a imprese in crisi. Il problema è che per un periodo non lo davano proprio... Ad ogni modo riguardo ai criteri di scelta per dare credito mi trovi d'accordo (credendo anch'io che non sia economicamente accettabile dare credito ad aziende in crisi)

    Infatti dicevo che non sarebbe politicamente apprezzabile in senso assoluto. Mi trovi d'accordo.

    Non mi trovi d'accordo. Non credo che siamo indispensabili, ma neanche che siamo considerati come nulla. La nostra economia è importante, abbiamo marchi internazionalmente riconosciuti. Non si può andare in default così senza nessun tipo di conseguenza internazionale. Per questo dico che possiamo fare la voce grossa senza stare sempre genuflessi.
     
  9. Tasso

    Tasso

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    quindi per far fronte a un costo dell' energia e delle materie prime crescente ci siamo indebitati tutti quanti, e a 6 anni dal 2008 ancora si sta a discutere di debiti: aria, carta. stranamente il primo scenario
    Per le materie prime si assume un andamento analogo a quello registrato nel XX secolo. Si osserva un graduale progresso che viene però bruscamente interrotto, nella prima metà del XXI secolo, dal costo sempre crescente delle risorse non rinnovabili (combustibili: petrolio, carbone, gas naturale, combustibile nucleare, e giacimenti d'acqua fossili,minerali) e della necessità di dedicare crescenti spese allo sfruttamento di risorse sempre più scarse e sempre meno accessibili.
    da da http://www2.dse.unibo.it/ardeni/Cor...iluppo/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo.htm
     
  10. andy

    andy

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    Il problema fondamentale, secondo me, in Italia, detto proprio terra-terra, è che si taglia, si taglia e si taglia (tranne che su certe cose tipo stipendi, pensioni d'oro, sprechi, scudi fiscali etc) distruggendo welfare, stato sociale e stile di vita dei cittadini per nulla.
    Sostanzialmente, è lapalissiano che le tasse aumentino in Italia per far cassa, tuttavia se, come ha detto Gy, quei soldi (e le entrate dello stato, eccetto l'IRES ahimè, sono state stabili malgrado la crisi) non vengono investiti né utilizzati per creare alcunché di produttivo.
    Possono prolungare di qualche tempo lo sperpero ignobile di denaro pubblico fatto dallo stato ma oltre a questo?
     
  11. maie

    maie

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  12. Carlos V

    Carlos V

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    Il candidato, o meglio la candidata più votata del forum è stata Emma Bonino, con il 21% circa delle preferenze. L'ex ministro per gli affari esteri, da sempre inserita negli ambienti radicali, risulta essere la persona più adatta per arbitrare la complessa politica italiana. Sarebbe la prima donna in assoluto nella storia d'Italia a salire al Quirinale.
    Tuttavia, come fa giustamente notare @maie, una brutta notizia è giunta da poco (a cambiare le carte in tavola?).
    http://www.radicali.it/comunicati/20150112/bonino-ho-un-tumore-al-polmone
    [​IMG] upload_2015-1-13_0-40-12.jpeg


    Il secondo candidato più votato è, paradossalmente, un non-candidato, dal momento che il 17% degli utenti non ha mostrato alcun interesse nell'elezione del Capo di Stato. Non si conoscono i motivi di questo astensionismo: disaffezione alla politica, convinzione del "tanto alla fine non cambia nulla", o semplice disinteresse.
    upload_2015-1-13_0-37-29.jpeg [​IMG]


    Al terzo posto si colloca il "veterano" Romano Prodi, scomparso quasi del tutto dopo lo scioglimento del suo ultimo governo, nel 2008, ma evidentemente ancora presente nei palazzi del potere, se si sente pronunciare il suo nome come papabile per il Quirinale.
    upload_2015-1-13_0-39-8.jpeg [​IMG]

    In quarta posizione, a pari merito, troviamo Stefano Rodotà e Ferdinando Imposimato, entrambi ben inseriti nel mondo giuridico, uno come accademico, l'altro come magistrato. Stefano Rodotà era già stato proposto come Presidente durante l'ultima tornata elettorale, ma alla fine venne scalzato da Napolitano, che ebbe così rinnovato il suo mandato. Imposimato sarebbe invece una figura nuova.
    In quinta posizione, anche qui a pari merito, abbiamo Raffaele Cantone e Mario Draghi, che hanno raccolto entrambi un voto.
    Da segnalare anche una rosa di nomi, indicati come alternativi a quelli proposti dal sondaggio, che dimostra come le preferenze per il nuovo Presidente siano molto frammentate (ed infatti la Bonino ha vinto con una maggioranza risicata, al netto dei voti).

    Giuliano Amato e Anna Finocchiaro non hanno raccolto nemmeno una preferenza e pertanto non finiscono neanche nella classifica, segno evidente che proprio nessuno li vuole al Colle.
     
  13. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Mah, o viene eletto il favoritissimo alla prima tornata o salta fuori un nome che nessuno ipotizzava.
     
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  14. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Seconda votazione.
    Che si rifaccia il sondaggio! :D
     
  15. Pandrea

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    Il nome ultra-segreto di Renzi si è rivelato essere Mattarella, vecchio democristiano, vari ministeri negli anni '80-'90, dal 2011 giudice costituzionale.

    Che ne pensate?
     
  16. SkySpace

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    io così a caldo con e prime notizie che ho trovato (non lo conosco) non mi pare una cattiva proposta.
     
  17. bacca

    bacca

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    Un calcio nelle palle in stile Chuck Norris era meglio
     
  18. bacca

    bacca

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  19. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Mah, diciamo che è meglio di Amato, che sarebbe il candidato di Berlusconi e Alfano.
     
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  20. bacca

    bacca

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    Alla fine cmq sarà Finocchiaro , è un mese che lo dico...
     

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