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Carlo V d'Asburgo vs Filippo II di Spagna

Discussione in 'Età Moderna' iniziata da Ciresola, 6 Ottobre 2010.

  1. Ciresola

    Ciresola

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    Sono un grande "fan" di Filippo II, ed in generale della Spagna nell'era d'oro dalla scoperta dell'america a Rocroi, volevo chiedere a voi storici di prim'ordine secondo voi chi tra Carlo V e Filippo II ha reso la Spagna la superpotenza che fu :approved: Non restringo la questione ad un solo campo ma in generale, dal campo militare, politico e diplomatico sino a quello religioso, sociale e culturale :)
     
  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    Umh...non è facile,di sicuro Carlo V è stato importantissimo,senza dilungarmi posso dire che ha creato l'immenso impero che comprendeva sia colonie che Germania e ha dato l'impronta super cattolica alla Spagna,tuttavia si è anche dimostrato debole contro Francia,Ottomani e protestanti tedeschi (in fin dei conti però erano tutti coalizzati contro di lui...),Filippo invece ha reso la Spagna una potenza opulentissima,ma tra lo sperpero dell'oro delle colonie e la sconfitta con gli inglesi(era lui,giusto?) ha avviato il lento declino dell'impero.
     
  3. archita

    archita

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    Filippo II rappresentò la grande e lentissima stagnazione dell'Impero tra l'altro ridotto alla parte spagnola dopo l'abdicazione di Carlo V che assegnò i territori germanici ed asburgici a Ferdinando d'Asburgo e si trovò suo malgrado ad ereditare il cancro delle Friandre che dissanguò le casse imperiali tanto da dover ipotecare l'argento americano ai Fugger che pure loro andarono in bancarotta insieme alla Corona. Tuttavia è accertato che l'immenso sforzo economico per costrouire l'invincible armada accelerò la crisi sopratutto dopo il suo fallimento.

    Carlo V invece ereditò direttamente su vassoio l'impero e forse meglio di Filippo II ha gestito la diplomazia riuscendo talvolta ad avere come alleata l'Inghilterra di Enrico VIII contro Francesco I e di battere lo stesso Francesco in guerra ( avendolo pure come prigioniero ) e ottenere un discreto successo sopratutto propagandistico contro i pirati di Tunisi. Non ebbe invece la sufficiente versatilità o meglio fortuna nell'affrontare la questione di Lutero e di altre forme di dissenso religioso in Germania. Ebbe invece grande polso come imperatore nel tenere a freno la Chiesa finendo anche per mettere a sacco Roma stessa anche se pur senza volerlo ( il motivo ufficiale fu il mancato pagamento e la morte del comandante dei lanzi pare per mano stessa di Benvenuto Cellini ).
     
  4. Mac Brian

    Mac Brian

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    Quindi Carlo 1 Filippo 0 :D
     
  5. Panzer

    Panzer

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    Direi di sì...:approved:
     
  6. Pinky

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    la penso anche io così.
    Carlo V° è il "papà" dell'impero spagnolo continuato con FII°, e Carlo (tralasciando la sconfitta contro i protestanti) ha usato i mmezzi politici/economici/militari meglio di FII°, basti pensare che FII° ha perso una delle terre più ricche, l'olanda.
     
  7. bjb

    bjb

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    assolutamente Carlo, per me il declino della spagna comincia proprio con Filippo


    Com'era il detto?

    Se la morte viene da Madrid non moriremo mai.

    od una cosa simile.


    Poi Carlo lo possiamo considerare l'ultimo sovrano medievale,ultimo tentativo di ripristinare l'autorità assoluta ed universale dell'Impero sull'Europa.
     
  8. Mac Brian

    Mac Brian

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    Bhe...nel 1500 questa ormai era quasi blasfemia:asd:
    però almeno ci ha provato!
     
  9. TFT

    TFT

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    Bueno! Sono anchio un grande ammiratore della storia e della lingua spagnola. Per quello che penso io, Carlo V è stato l'ultimo uomo che ha tentato di creare un impero simile a quello romano: universale, unito nella fede e dominato dalla figura dell'Imperatore. Filippo II, vuoi perchè aveva una mente troppo bigotta e poco da "economista", vuoi che ha ereditato molto meno di quanto possedeva suo padre, è il punto di partenza per la decadenza dell' "imperio de oro". Con Filippo II le riserve auree delle americhe cominciano a scarseggiare, il dissenso relegioso è elevato, c'è il problema dei Paesi Bassi e della nascente potenza inglese. Con lui comincia la rovina della casata de Los Asturias; certo la colpa non è interamente imputabile alla sua persona. Se gli spagnoli hanno sperperato tutto l'oro americano senza investire in niente, non appena l'oro finisce si genera iperinflazione e l'Impero cade, proprio come successe al tempo di Carlo II
     
  10. archita

    archita

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    io direi che più che sperpero dovettero per forza farsi svenare per la guerra nelle fiandre dove è anche accertata l'interferenza inglese e ufficialmente non quella francese ( comunque la Francia già metteva zizzania trattando con gli ottomani minacciando il mediterrraneo e i balcani di saldo dominio imperiale ).
     
  11. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Beh ma è evidente come non possa che ascriversi a Carlo V il grandioso impero spagnolo... o meglio ai suoi genitori: il grande slancio della Spagna su livello europeo non sarebbe avvenuto senza la comunione con l'eredità delle casate di Austria e Borgogna, concretizzatasi appunto con Carlo V, che fornì alla Spagna dei formidabili alleati (che avrebbe mantenuto per moltissimo tempo).

    Carlo V nella sua vita non ha fatto altro che combattere: sotto questo profilo è stato incredibilmente sfortunato, in quanto ha dovuto affrontare un altrettanto energico e combattivo sovrano francese (Francesco I, anche lui durato straordinariamente a lungo, tanto da poter essere definito la sua nemesi), il momento di maggiore slancio dei turchi (che avevano appena sconfitto gli Ungheresi) e, soprattutto, la riforma protestante e le ribellioni conseguenti...
    Per intenderci, un altro al suo posto si sarebbe sparato, di fronte alla mole di problemi da affrontare...
    C'è da aggiungere però che più che "sovrano spagnolo" Carlo V si qualifica, nella sua vita, essenzialmente come "Imperatore": sbaglia chi dice che la Spagna era il centro dei dominii di Carlo V, egli ha sempre privilegiato l'Europa centrale, il Sacro Romano Impero. E per questo si può giustamente definirlo l'ultimo vero "Cesare", dal punto di vista ideologico.

    Filippo II è il contrario: si concentra (giustamente, visto che aveva ereditato quella metà dell'impero del padre) sulla Spagna, ma i suoi intenti centralizzatrici (vedi la creazione quasi a tavolino di Madrid secondo i suoi desideri) e soprattutto la sua ottusità nella religione e nel voler controllare tutto gli impedirono di gestire gli eventi, che avvenivano per lo più a grande distanza dall'Escorial...

    Io personalmente nutro un grande rispetto per quest'uomo, che forse con i mezzi moderni di comunicazione sarebbe stato un grande statista (o per lo meno uno molto preciso e attento). In un certo senso è forse più adatto ad essere definito il padre della spagna moderna, più che dell'Impero spagnolo...
     
  12. andy

    andy

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    No no sperpero è la parola più giusta.
    Il problema della Spagna fu che tutto l'oro che avevano non fu investito, ma sperperato appunto in beni di lusso e flotte.
    Alla lunga questa cosa si sarebbe rivelata fatale per la Spagna che non aveva dovuto affrontare la trasformazione in economia manifatturiera ed artigianale degli altri paesi, giacchè ,almeno inizialmente,non aveva bisogno di oro come gli altri paese.
    Così,finiti i schei, la Spagna s'é trovata iper indebitata e senza un'economia degna d'esser definita tale.
     
  13. archita

    archita

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    le spese belliche erano la voce principale nelle uscite ( beni di lusso può essere opinabile considerando la tradizionale austerità dell'aristocrazia spagnola che a differenza di quello francese aveva stile di vita abbastanza monacale mentre a riguardo delle flotte va considerato le frequenti perdite di navi sia per tempeste sia per le attività corsare inglesi e turche ), sicuramente se non fosse stato per la guerra non ci sarebbe state le continue dichiarazioni di bancarotta che sicuramente fecero crollare il valore della moneta con tutte le conseguenze gravi sullo scambio interno e sulla stabilità sociale.
     
  14. Magu11

    Magu11

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    C'è anche il problema che la "Castiglia" da sola doveva mantenere quasi tutto l'impero (ad inizio '600 le imposte dalla Castiglia sono il 64% delle entrate totali) e ne risulterà sempre più spremuta, anche per il fatto che l'agricoltura non si poteva sviluppare appieno per lo strapotere degli allevatori di pecore (la Mesta); lo sperpero in guerre logoranti (prima tra tutte quella olandese) e la mancanza di riforme che modernizzassero lo stato e togliessero potere alle cortes (ci proverà l'Olivares, fallendo) fanno il resto...
     
  15. TFT

    TFT

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    Nel 1510 la Spagna aveva 5mila kg di argento e 4996 kg d'oro. Nel 1550 si passa a 40mila kg d'argento e 39mila kg d'oro. Nel 1600 siamo a 3milioni di kg d'argento e 19mila kg d'oro. Nel 1650 le voci sono entrambe vicine allo zero...è stato tutto sperperato, finite le miniere dell'America la Spagna si è trovata solo con cocci e limpieza de sangre
     
  16. Mac Brian

    Mac Brian

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    Sai com'è, finchè esce 100 ed entra 1000 bene... ma quando i 1000 finiscono sono cazzi.
     
  17. Ciresola

    Ciresola

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    L'Impero Spagnolo fu nella sua epoca d'oro un'Impero di rendita, apparte per le compagnie private, il commercio fu limitato a beni di lusso o generi alimentari (anche qui le importazioni superavano di gran lunga le esportazioni) e già ciò è sintomo di "sperpero", nessun sovrano dal 1520 al 1680 si preoccupò di equilibrare entrate e uscite, vivevano nella convinzione che l'oro americano sarebbe bastato e avanzato, ma così non fu, se la Spagna si fosse impegnata a investire, modernizzarsi e favorire l'integrazione di moriscos e ebrei e non cacciarli come ha fatto (daltronde la maggior parte di loro faceva i lavori più snobbati dagli spagnoli, artigiani, minatori, contadini) avrebbe costruito solide fondamenta su cui basare il futuro, sono sicuro che se la fortuna che gli spagnoli hanno "guadagnato" nel secolo d'oro fosse andata nelle mani dei sovrani inglesi sarebbe stata usata in tutt'altro modo.
    Ma aimhè la Spagna, guida del mondo cattolico, faro del progresso occidentale non ha fatto altro che spendere, spendere e spendere, così quando i soldi sono finiti si è trovata un Impero di sproporzionate dimensioni con le fondamenta societarie di burro. Diciamo che l'impero Spagnolo è paragonabile a quello di Tamerlano, ma la "colla" non era il sovrano ma bensì le ricchezze (limitate) americane :)
     
  18. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Beh guarda, anche i sovrani francesi, inglesi e i principi e i papi italiani non ci andavano leggeri con i prestiti e le guerre, Luigi XIV si indebitò fino al collo per mantenere Versailles e per le guerre di espansione eppure è riuscito a creare una potenza duratura perchè Colbert si prodigò per sviluppare il commercio, le manifatture e le colonie. Il tracollo spagnolo è stato causato dall'assenza di un'industria manifatturiera causata dall'insensata espulsione degli ebrei, dei moricos e persino dei conversos e dalla presenza di una nobiltà abituata alla guerra fin dai tempi della Riconquista e più parassitaria rispetto agli altri stati europei e dei cosidetti "hidalgos" i secondogeniti delle famiglie nobili che si davano anch'essi alla guerra e al saccheggio.
     
  19. archita

    archita

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    questo è verissimo, non a caso gli hidalgos costituirono una cospicua parte dei tercios, praticamente cavalieri che facevano i soldati :)

    una cosa è certa, il declino della Spagna come potenza militare dominante iniziò con la terribile disfatta di Rocroi e con la battaglia delle Dune dove sia l'esercito che la marina vennero completamente annientate...

    si racconta che i tercios a Rocroi si lasciarono sterminare senza mai arrendersi..
     
  20. Invernomuto

    Invernomuto -

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    E' anche la tesi di Cipolla, Storia Economica dell'Europa preindustriale.
    L'afflusso di oro proveniente dalle americhe accelerò per assurdo la fine dell'industria manifatturiera spagnola, in fase embrionale ed assolutamente incapace di competere con la più ben sviluppata manifattura estera. La mentalità prevalente della classe dirigente spagnola era ai limiti dell'assurdo, con l'arrivo dell'oro il mercato interno fu invaso da merci comprate all'estero e non furono mai adottate misure a protezione o sviluppo della manifattura nazionale. Vi era la snobistica idea che dovessero essere gli altri a "lavorare" e produrre per la Spagna, la cui ricchezza non sarebbe mai finita (ricorda la filosofia di certi paesi mediorientali che galleggiano sul petrolio). Finito l'oro, finito il potere d'acquisto, finita la Spagna.
    La lezione spagnola insegna due cose:
    1 - Il liberismo, se porta vantaggi a livello internazionale (Francia e UK in primis) non è detto che sia vantaggioso a livello regionale o nazionale (Spagna).
    2 - la classe dirigente è importante: la spagna è sparita per quasi 3 secoli dalla scena internazionale (ogni riferimento prospettico all'italia di oggi è assolutamente voluto)...

    Ciao.
     

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