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Artoidos: da conti di Corinto a dominatori d'Europa

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da ruten_ita, 4 Febbraio 2013.

  1. ruten_ita

    ruten_ita

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    L'è primo AAR di CK II in parallelo con l'impero bizantino di UE 3 XD vediamo chi la vince

    Artoidos di Corinto

    Gli Artoidos furono una famiglia feudale medievale attiva dai primi anni dell'anno mille. I suoi membri furono da prima duchi d'Acaia ed in seguito ad una sfolgorante ascesa Re di Grecia e d'Ungheria.

    Per quasi 150 anni ressero nell'ombra le redini dell'Impero bizantino plasmandone gli interessi in accordo con le mire degli Artoidos. La Stirpe in linea maschile si estinse con la morte del Re Grecia-Ungheria Helias Ioannes nel 1435, portando alla frammentazione del grande regno.

    Eugenios di Corinto

    Fu conte di Corinto dal 1068 fino alla morte avvenuta il 4 settembre 1103.

    Egli diede inizio alla aggressiva politica matrimoniale che avrebbe segnato la dinastia Artoidos nel corso dei secoli. Il primo passo fu prendere in sposa una cortigiana bizantina. Nacquero tre figli maschi. Il primogenito di nome Nikolaus venne dato in sposa a Wilmot secondogenita del conte di Modone. Dopo la tragica morte di tutti gli eredi maschi del conte di Modone e la morte per il dolore di quest'ultimo, Wilmot a dodici anni divenne contessa.

    Eugenios ebbe in tutto tre figli maschi (l'ultimo morto per malattia) e due femmine.

    Nel 1090 morì la moglie di Eugenios ed egli si risposò con una giovane cortigiana francese. La coppia ebbe un figlio chiamato Teodosius che morì a 4 anni stroncato dal morbillo.

    Ormai vecchio e stanco, Eugenios si ritirò sempre più dagli affari di stato finchè colto da una violenta febbre decedette nel suo castello a Corinto. Gli successe il ventinovenne Nikolaus,

    Durante il suo regno scoppiarono varie guerre all'interno dell'Impero bizantino, a cui Eugenios partecipò col suo modesto contributo di uomini. Venne tentata una riconquista cristiana della Sicilia, ottenendo una testa di ponte a Messina, presto riconquistata dai musulmani.

    Nikolaus di Corinto

    Fu conte di Corinto e conte consorte di Modone dal 1103 al 1143

    Istruito personalmente dal padre nei giochi di palazzo e nell'amministrazione, Nikolaus si rivelò presto un mastino politico tanto quanto il padre, usando i propri figli più come merce preziosa che come persone.

    Dopo 15 anni di matrimonio nacque il primo figlio maschio: Roul.

    Il pargolo neanche compiuto un anno venne promesso sposo a Georgia di Acaia, terzogenita del conte Theodolus II d'Acaia

    La morte naturale prematura del duca Theodolus fece assumere a Nikolaus l'annosa carica di tutore del giovane figlio primogenito del duca. Ovviamente un increscioso incidente uccise il giovane erede, passando lo scettro direttamente alla terzogenita (il secondogenito del defunto duca morì di tifo qualche mese prima del fratello).

    Alla maggiore età di entrambi vennero celebrate le nozze nonostante la stupida richiesta della neo duchessa ad un matrimonio matrilineare.
    Ormai cinquantenne e sentendo prossima la fine, Nikolaus volle dare un ultimo lascito alla sua famiglia. Ad ovest, in Sicilia le lotto di religione continuavano estenuanti. Il Conte vide un'ottima occasione nello sceiccato di Gigenti ed agì. Dichiarò rapidamente guerra e imbastì il piccolo esercito del contando di Corinto. Approdati qualche settimana dopo a Gigenti, l'esercito greco sgominò i pochi musulmani rimasti dagli scontri e cinse d'assedio gli insediamenti della provincia. In 2 anni tutte i centri caddero in mano a Nikolaus e lo sceiccato venne smantellato trasformando Gigenti in provincia di Corinto. Il resto della Sicilia venne spartito fra Genova e il regno normanno di Sicilia.

    In politica economica mantenne le linee guida del padre spendendo i modesti guadagni nel tentativo di potenziare sia l'economia che l'esercito. Verso la fine del suo regno cambiò la legge di successione da Galvekind a elezione per impedire un frazionamento fra fratelli dei possedimenti di famiglia. Venne eletto praticamente a plebiscito il duca consorte Roul quale successore del padre.

    L'anziano Nikolaus spirò nel suo letto durante un focolaio di tifo che colpì Corinto. Gli successe Roul I

    Nikolaus ebbe due mogli, dalle quali ebbe 6 figli maschi e 4 femmine. Tentò di porre i figli in corti prestigiose ma non vi riuscì quasi mai reo anche lo scarso prestigio famigliare.

    Roul I d'Acaia

    Roul I fu conte di Corinto, Modone e Gigenti oltre che duca consorte d'Acaia dal 1143 al 1153

    Il figlio di Roul, Theodosius appena nato venne promesso in fidanzamento alla secondogenita del Duca d'Atene, tale Nikarete. Il padre di Nikarete morì per una mutilazione pochi mesi dopo il fidanzamento della figlia e a tale lutto seguì presto quello della primogenita erede morta dopo l'affondamento della sua barca.

    Durante il periodo di attessa per la maggiore età della coppia Roul rinforzò l'economia dell'Acaia aumentando l'entrate tramite la costruzione di strutture finanziare come mercati e pescherie. Inoltre portò con successo avanti la conversione dei musulmani in Gigenti tanto che per il 1130 gran parte dela popolazione era di credenza ortodossa.

    Una sfortuna caduta costrinse Theodosius a letto comatoso, ed anche se la successione al trono era assicurata da due figli maschi gemelli, il cuore dell'ormai cinquantenne sovrano non resistette ed egli morì pochi mesi dopo il figlio, lasciando ad il dodicenne Nikolaus I un ducato sempre più grande.

    Il gemello primogenito Theodolus III venne dato in sposa alla secondogenita del duca d'Epiro. Poco dopo il primogenito erede al ducato morì durante una battuta di caccia e lo stesso duca lo seguì pochi anni dopo cadendo da un terrazzo malmesso del suo castello.

    Durante la reggenza di Roul la Sicilia fu riconquistata dai saraceni, anche se Gigenti stranamente fu risparmiata, rimanendo l'unica provincia ancora libera. Inoltre il Sultano Famitide organizzando una poderosa Jihad riuscì a raggiungere Firenze e la pianura padana, conquistandole nel nome di Allah.

    Roul si sposò ben 3 volte, lasciando quattro figli maschi (oltre il primogenito) e 3 femmine. Tre figli furono destinati alla carriera militare diventando grandi generali.

    Theodolus III Nikolaus d'Acaia


    Theodolus fu duca d'Acaia, d'Atene e Consorte d'Epiro oltre che conte di Gigenti dal 1153 al 1195.

    Figlio di Theodosius, governò in un periodo tranquillo della storia degli Artoidos. Finanziò grandi opere di costruzione durante il suo lungo regno e tentò di aumentare il suo prestigio tramite grandi battute di caccia e banchetti.

    Divenne famoso per essere un grande erudito e cercatore di antichi manoscritti da alcuni considerabili “eretici”. Pagò ingenti somme per abbellire il suo castello con arazzi e fece trascrivere la storia famigliare in un primo libro.

    Sposatosi due volte ebbe quattro figli maschi e una femmina. La femmina data in sposa poi ad un principe francese divenne regina di Francia. Tranne il primogenito tutti i maschi vennero addestrati per la carriera militare o economica.

    Nel 1160 scoppiò una rivolta del conte di Arta che tentò di soverchiare il potere degli Artoidos. In meno di un anno fu schiacciato ed esautorato dal comando della contea.

    Il primogenito di Theodolus, Miletos andò in promesso sposo all'unica figlia del Duca Theodotos di Epidammo, Gabriella, garantendosi così anche il ducato di Epidammo per le generazioni a venire.

    Morì quindi placidamente nel suo letto attorniato dai suoi famigliari e raccomandandosi coi figli di tenere alto l'onore del loro casato.

    Durante il suo regno i fatimidi assestarono il colpo di grazia al regno normanno di Sicilia conquistando Capua e Napoli, mentre nell'Italia centro-nord annetterono Lucca ed Ancona. In Spagna caddero definitivamente i regni cristiani, lasciando scoperta la Francia.

    I possedimenti Artoidos durante il regno di Theodolus (1161): http://i222.photobucket.com/albums/dd307/innos_ita/ck2_map_2.png

    Miletos I Ioannes d'Epiro detto il Conquistatore

    Miletos I fu Duca d'Atene, d'Acaia, d'Epiro e duca consorte d'Epidammo dal 1195 al 1205.

    Miletos era un giovane impulsivo e desideroso di dimostrare al mondo la sua forza. Nel 1198, istigato anche dai suoi parenti militari decise di dichiarare una guerra santa contro la Sicilia, allora califfato vassallo dei Fatimidi. Paco della sua forza militare, di molto superiore a quella dell'isola e con dietro un grande quantitativo di oro dovuto all'oculata politica dei suoi antenati, Miletus dichiarò guerra. C'è da osservare che il sultanato fatimide era preda di una guerra civile interna e quindi difficilmente il sultano avrebbe inviato grandi rinforzi.

    Una flotta partì dal porto di Modone e sbarcò a Siracusa 3000 soldati; 2 mesi dopo a Messina sbarcarono 4000 mercenari al soldo del duca. Ai sopraccitati soldati vanno aggiunti i quasi 800 soldati della Contea di Gigenti e i 1200 soldati provenienti dai territori della consorte di Miletos, Gabrielia di Epidammo. Seguendo il suggerimento dei suoi generali-parenti Miletos non cinse subito d'assedio le città, bensì usò le sue truppe per eliminare tutti i soldati musulmani che trovava. Ogni tentativo dei Fatimidi di formare un grosso esercito tale da spazzare via le forze greche. Dopo alterne vicende l'ultimo residuo dell'esercito del califatto di Sicilia venne distrutto a Siracusa permettendo alle truppe ortodosse di assediare le varie città in relativa tranquillità. Palermo, l'ultimo possedimento islamico dell'isola cadde nel 1202 sancendo la vittoria dei greci. Miletos divenne de facto duca di Sicilia e diede ai suoi generali le terre conquistate durante la guerra, così da pacificare quelle terre tribolate dal conflitto, dando ordine di convertire con celerità le popolazioni ancora musulmane.

    Dal suo matrimonio Miletos ottenne solo un figlio maschio e ben 6 figlie femmine. Il primogenito Demid andò in sposa alla primogenita del duca di Tessalonica e delle isole Egee, Agne.

    Il popolo greco acclamò il Duca come grande conquistatore ma lo stesso Miletos non potè gustarsi appieno i suoi successi poiché venne assassinato, avvelenato da misteriosi sicari. L'arma tanto usata degli Artoidos per una volta colpì un membro illustre della dinastia. Gli succedette il figlio Demid I Andreas.

    Mentre Miletos governava i cattolici d'Europa si strinsero intorno al papa e tramite una guerra santa riconquistarono parte dell'Emilia respingendo i musulmani fino a Spoleto.

    I possedimenti Artoidos pochi anni dopo l'ascesa di Demid I (1210): http://i222.photobucket.com/albums/dd307/innos_ita/ck2_map_3.png
     

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