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Africa Settentrionale Round 3

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da Luigi Varriale, 17 Novembre 2017.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Diario del capitano Vannizzaro


    15 ottobre 1941


    La battaglia prosegue aspra in tutti i settori. La dvisione è nuovamente coinvolta in pesanti combattimenti. Noi ed il nemico scambiamo colpi totalitari e devastatori. Ieri il comando divisionale ha dovuto far fronte ad un attacco di carri britannici al passo di Alfaya, che presidiavamo insieme all’8° reggimeno corazzato germanico. Siamo stati respinti, complice anche il devastante fuoco delle navi inglesi schierate lungo la costa che ci fanno pagare ogni giorno un doloroso pedaggio di sangue e mezzi sfasciati. Un reparto dell 44° Royal Tank, ha attaccato lungo la strada costiera subito ad est del passo ed ha catturato l’intero parco di artiglieria del DAK; perdita questa che sarà diffcile ripianare. Il Generale Mannoia ha perso il controllo della divisione e dei nervi, mentre il Postuma è incazzato nerissimo per come la divisione è stata divisa in tre tronconi che non possono collaborare tra di loro. La decisione di lasciare l’aliquota bersaglieri a Sofafi, commenta il Postuma, è stata un’idiozia di prima grandezza, visto che queste truppe dovranno ritirarsi comunque sotto il pericolo di aggiramento da parte del nemico. quando parlo di aggiramento, mi riferisco alle preoccupanti notizie che ci sono giunte dal comando del DAK circa infiltrazioni sudafricane nel settore di Bir el Shferzen, ed all’ancor più preoccupante notizia dell’arrivo in zona di operazioni di una nuova e fresca brigata corazzata inglese: la 22^.


    Nelle attuali posizioni occupate dalla 15^ e dal gruppo corazzato Ariete, queste forze sembrano accerchiate; anche se non sappiamo bene da chi. Quello che sappiamo bene e che non arriva neanche più un singolo fagiolo e che il Nizza cavalleria è rimasto isolato insieme al II battaglione carri veloci nella parte bassa della sarpata di Sollum. Se questi reparti non riescono a sfuggire via Buq Buq, sono perduti, quindi mi sa proprio che sono perduti. Per quanto riguarda noi e la 15^, si spera in un intervento della 90^ per ristabilire nuove vie di comunicazione via Sidi Azeiz.


    Notizie a nostro favore, il quasi completato annientamento del XIII corpo nemico sul fronte di Bardia, ma se non si fa qualcosa di risolutivo, questa rischia di essere una vittoria pagata ad un prezzo troppo elevato.
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  2. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Come ti hanno già detto, non c’è fretta! Anzi, ci gustiamo il tuo aar con piacere! :)

    Citato nell’aar! Quale onore!:D
     
  3. blubasso

    blubasso

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    Fonogramma da parte dello Stato Maggiore:

    Comincia
    A S.E. Varriale, abbiamo piena, completa e maschia fiducia nelle Sue Eccellenti Qualità di Combattente e Condottiero di Italico Valore.
    Finisce.
     
  4. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    E noi combatteremo; ma gli engresi picchiano duro
     
  5. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Diario divisione Ariete


    29 ottobre 1941


    Il Generale Postuma è arrivato alla conclusione che l’ordine dato da Rommel di abbandonare l’area del passo di Halfaya è sensato. Le condizioni in cui la divisione si trova, che sono molto simili a quelle in cui si trova il reparto comando, sono oramai indescrivibili. La battaglia del confine ha reso molti reparti quasi inservibili. Non temo di esagerare quando dico che la divisione non può essere più considerata, almeno per il momento un’unità in grado di combattere. Il Generale comanda dal suo M13 ed il plotone di carri medi è l’unico reparto del nostro comando a pieno organico, anche se due M13 li abbiamo a traino e non mangiamo da quattro giorni. Munizioni poche o quai nulla, bastevoli appena per un brevissimo combattimento difensivo, acqua nulla. Per nostra pura fortuna il movimento di ritirata verso est, compiuto con i camerati della 15^ ci ha portato a ricongiungerci con il comando della 90^ leggera sul nostro versante sud e con un battaglione di fanteria della Bologna sul nostro versante nord. Il pericolo per noi di essere nuovamente tagliati fuori però è tutt’altro che cessato, dal momento che il Ten Col Lucarelli ci segnala che alla nostra sinistra gravitano reparti della stramaledetta 22^ brigata corazzata inglese, appena giunti in teatro e che già molti danni hanno fatto.


    Quando terminiamo il movimento retrogrado per la giornata, monto l’apparato radio per cercare di capire cosa è successo al resto della divisione. Verso le 1800 riusciamo a prendere contatto con il Nizza Cavaleria che riferisce di essere rimasto intrappolato al di là della scarpata di sollum insieme al II battaglione carri veloci e di essere circondato da truppe corazzate inglesi e da fanteria australiana. Nessun contatto invece con i bersaglieri di Montemurro, che dalle ultime notizie erano in ripiegamento da sofafi verso ovest insieme a parte del IX carri e del battaglione esplorante germanico della 21^ corazzata. Nemmeno il prode Veinzel, sporco, stanco ed affamato come tutti noi riesce a mettersi in contatto né col comando del DAK, ne con nessun reparto tedesco.


    Alle 2000 abbiamo un abboccamento con il Generale Marghinotti, comandante della Bologna. Da questi apprendiamo che il X ed il XX corpo sono riusciti ad annientare il resto del XIII corpo d’armata britannico nel settore nord e questo è il motivo per cui siamo riusciti a ristabilire il contatto con le forze del’asse. Per il momento il salvataggio della 15^ panzer e del gruppo corazzato Ariete è riuscito. Ci riferisce anche che i resti della divisione Trieste sono stati ridislocati a sud per contenere il tentativo di sfondamento del nemico a Bir El Sheferzen e forte Maddalena. La sua impressione è che il comando generale stia tentando di stabilizzare un fronte difendibile appunto fino a Maddalena. Dall’atmosfera e dal tono dei fonogrammi, si evince che l’armata ha bisogno di una sosta operativa per rimettere insieme i cocci della fallita offensiva del confine.


    Ma gli Inglesi ce lo permetteranno ?






    1 novembre 1941


    Gli Inglesi non lo permettono; anzi, hanno dato inizio ad una controffensiva chiamata in codice Crusader. Peccato che il nome lo siamo venuti a sapere dopo che l’offensiva era cominiciata.


    Oggi abbiamo definitivamente perso il contatto con il Nizza Cavalleria. Dobbiamo presumere che sia stato distrutto dalle forze nemiche; lo stesso dicasi per il battaglione carri veloci che ne ha condiviso il destino. Il gruppo corazzato Ariete si è trovato negli ultimi due giorni a fronteggiare la massicia offensiva di carri armati nemici, e lo ha dovuto fare in maniera non coordinata. Non vi è stato modo di prendere in mano il controllo di questa battaglia durante l’intero arco della sua durata. Il Generale Mannoia invano ha tentato di comnuicare via radio con i repaarti dipendenti. Ognuno di essi, od i suoi frammenti hanno dovuto difendersi individualmente da quella che ormai pare essere una controffensiva di sorpresa da parte del nemico. Fronte a noi, ed ai camerati della 15^ corazzata germanica, elementi accertati della 7^ corazzata e della 22^ brigata guardie hanno seminato morte e distruzione. Se non vi è stato un vero proprio sfondamento nel nostro specifico settore, è solo grazie al sacrificio cosciente di interi reparti che si sono fatti annientare sul posto per fiaccare e rallentare l’avanzata nemica.


    Non si hanno più notizie dell’VIII bataglione carri del Ten col Festa, probabilmente annientato sino all’ultimo carro. Il comando reggimentale del Ten Col Lucarelli è disperso. Della 15^ divisione corazzata germanica rimangono due compagnie mitraglieri, il comando divisionale e qualche cannone. L’8 reggimento panzer, o quello che ne rimaneva si è sacrificato al completo per rallentare l’avanzata della 22^. Davanti a noi due deboli battaglioni della 90^ e due della Bologna, sono tutto quello ci separa dal disastro totale. Nei combattimenti si è distinto per eroismo ed abnegazione verso i subordinati, il maggiore Urso, che al comando del suo battaglione anticarro, al prezzo della metà dei suoi cannoni, ha arrestato due battaglioni di fanteria sudafricana, sparando con tutte le armi e poi impegnando il nemico con bombe a mano, vanghe e baionette: non ha ceduto la sua posizione. Il battaglione è ridotto a 12 cannoni, e la sua compagnia di autodifesa conta 20 superstiti.


    Il Genrale Mannoia, totalmente esaurito, si è recato oggi all’aeroporto di Sidi Azeiz, dove ha preso il primo aereo per l’Italia. La divisione rimane nelle mani del Postuma, almeno fino a quando non verrà ufficializzata la promozione a generale di Montemurro, del quale però ancora non abbiamo notizie. Abbiamo un reparto di sudafricani alla nostra sinistra che tenta di infiltrarsi a nord delle nostre posizioni. Il Generale Marghinotti, la cui divisione è pure totalmente disorganizzata dice che è in arrivo la Savona per fermare questa avanzata.


    Non abbiamo contatti con il comando del DAK; Rommel è irreperibile. Sembra che la sua kampstaffel abbia dovuto combattere per tamponare un attacco misto di carri inglesi e fanteria neozelandese ad ovest di sidi Omar.


    Per puro culo abbiamo intercettato una comunicazione del comando d’armata che dice che la Trieste a sud per il momento tiene, coadiuvata dalla 21^ corazzata che ripiega combattendo su Forte Maddalena, dove spera di poter fermare e contrattaccare il nemico. Questa notizia ci è confemata dal Veinzel che ha contattato il Generale Ziegler und Vettern sulle frequenze della 21^.


    La situazione è molto confusa e la battaglia in pieno svolgimento. Se gli Inglesi non si stancano e non si fermano, sarà giocoforza ripiegare il ripiegabile su Tobruk.
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  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    ci sono problemi con internet nella mia zona (lago maggiore) probabilmente fino a mercoledì. Ho postato quanto sopra con chiavetta internet.
    A risentirci a problemi risolti
     
  7. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Non ho ancora capito se sono io che sono incapace o l'AI di Toaw IV è molto migliorata; perché ragazzi vi assicuro che i Britanni mi stanno dando davvero un sacco di filo da torcere. Aggirano, attacano, distribuiscono truppe, in maniera egregia.
     
    Ultima modifica: 4 Marzo 2018
  8. blubasso

    blubasso

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    Beh meglio, un più alto grado di sfida. Sai, la cosa bella di questi “giochi” è che puoi sempre ricominciarli. Nella guerra vera hai solo un tentativo e vada come vada ;)
     
  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    1 novembre 1941


    L’inizio del nuovo mese è assai duro per noi. Essenzialmente la divisione deve essere riordinata ed i suoi effettivi rinsanguati prima che si possa considerare di nuovo idonea al combattimento. Al gen Mannoia viene ordinato di portare i reparti presso Gabr Saleh, che è anche il punto di raccolta della 15^ panzer, altrettanto, se non più devastata dell’Ariete.


    Parte della divisione, e cioè il comando e due compagnie del VII carri medi, a Gabr Saleh. Il battaglione anticarro rimane ancora assegnato alla 90^ leggera ed impegnato nella difesa della linea che corre a sud ovest di Capuzzo, fronte a reparti misti della 7^ corazzata inglese e della 2^ neozelandese. Il reggimento di Montemurro si trova ancora dietro le linee nemiche, appoggiato da parte del IX carri medi e da tutto il 132° artiglieria. Il reggimento coopera con la 21^ panzer, ultima divisione tedesca in grado di combattere, che sta ancora contendendo il terreno al nemico nella zona di Forte Maddalena.


    Ieri siamo riusciti ad avere un breve contatto radio con il colonnello dei bersaglieri. Ci ha comnunicato che le sue truppe hanno attaccato e distrutto un battaglione di autoblindo sudafricane.


    La notiziona dell’inizio di questo nuovo mese è che è in arrivo al comando dell’armata sua eccellenza il Generale Messe, a cui è appena stato dato il grado di generale d’armata. Sostituirà Zerinol Varriale, che il comando superiore non ritiene più in grado di comandare le operazioni e verrà quindi trasferito al comando di un plotone di vigili urbani a Forcella, provincia di Napoli.


    A Gabr Saleh l’atmosfera è tranquilla. Il comando divisionale arriva nella zona di assegnazione sui cerchioni, con due carri a rimorchio, senza viveri, senza munizioni e senza carburante. Tutto è stato consumato nei precedenti combattimenti e trasferimenti. La compagnia autocarrata per l’autodifesa è ridotta a venti uomini. Una dico UNA, motoretta da ricognizione è sopravvissuta della compagnia esploratori. La compagnia dei carabinieri è ridotta ad un maresciallo e nove carabinieri. La sussistenza divisionale ha perso il cinquanta pr cento degli effettivi. Mortai distrutti, mitragliatrici, nemmeno una rimasta. Solamente il plotone carri è intatto ma impossibilitato a muovere e combattere per la mancanza di tutto.


    E c’è da vedere se gli Inglesi ci daranno tregua o continueranno ad attaccare.
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    Ultima modifica: 10 Marzo 2018
  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    8 novembre 1941


    Sempre nuovi reparti della divisione affluiscono a Gabr Saleh da tutti gli angoli del deserto. Tutte le compagnie del IX carri medi si riuniscono a nord est di detta località, inclusa quella ricostituita che proviene direttamente da Tripoli. Il reggimento del Col Montemurro si riunisce alla divisione con il suo unico battaglione di bersaglieri rimasto; il XII. Giunge da Bengasi, dove è stato sbarcato in fretta e furia, il ricostituito I battaglione carri leggeri, sotto il comando del Magg Franco Da Nebbiuno, ottimo ufficiale di cavalleria. Il Ten Col Valenza, comandante del IX carri medi, ferito, viene reimpatriato e sostituito dal neopromosso Magg Valerio Vulcic, già vice comandante del battaglione. La divisione rimane priva dell’VIII battaglione carri medi, totalmente annientato nei combattimenti di Sidi Azeiz, così come pure del Nizza Cavalleria, i cui pochi sopravvissuti sono staati reimpatriati per costituire il nucleo intorno al quale il glorioso reggimento di cavalleggeri verrà ricostituito.

    Il battaglione anticarro del Magg Urso si distingue per una ennesima volta in accniti combattimenti contro l'8° Royal Tank Regiment, al quale non permette di sfondare il fronte sud della 90^ leggera. Inutile dire che il prezzo pagato in mezzi e vite umane è altissimo. Gli Inglesi hanno preso di petto il reparto di Urso, che ha si fermato il nemico, ma è ridotto a sette cannoni, dieci cannonieri e 3 mitragliatrici. Onore e gloria al battaglione anticarro dell'ariete, che ha distrutto un'intera compagnia di Matilda e Crusaders nell'ultimo turno.


    Per quanto riguarda il comando divisionale, abbiamo ricevuto quattro camion, quaranta carabinieri freschi freschi dall’Italia ed una ventina di uomini per il plotone granatieri difesa vicina. Finalmente abbiamo un pasto decente ed un po' di benzina per i mezzi; soprattutto riceviamo il primo rifornimeto serio di munizioni in due settimane.

    La sera dell’8 che peraltro è il mio compleanno, siamo invitati dal generale Von Prittwitz al comando tattico della 15^ panzer che è anch’essa in riordinamento insieme a noi. Il comando tattico del generale dista cinque chilometri da noi e ci rechiamo volentieri con il Postuma, il Mannoia e Montemurro a desinare con i camerati tedeschi.


    Mentre consumiamo il frugale pasto, giunge notizia di un’infiltrazione di un reggimento di carri inglesi alle spalle della Pavia, fronte a Sidi Omar, ed il comando del DAK chiede se si può inviare qualcosa a circondare e distruggere questo reparto. Il Postuma si offre subito volontario, pronto ad intervenire con due battaglioni corazzati dell’Ariete, più i carri leggeri come truppe di blocco. Il Generale Rommel approva e l’operazione viene organizzataa tamburo battente.
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    Ultima modifica: 11 Marzo 2018
  11. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    12 novembre 1941 diario divisione Ariete


    I battaglioni carri del Ten Col Valenza e del Magg Smissone combattono per 2 giorni contro il 4°reggimento corazzato della 22^ brigata, che cerca disperatamente di liberarsi dal potenziale accerchiamento della divisione Pavia. I due battaglioni carri medi erano stati mandati allo scopo di completare l’accerchiamento ed in un secondo momento di distruggere il reggimento nemico. Ma suddetto reggimento ha anticipato i tempi e molto saggiamente ha attaccato per primo, sperando così di sottrarsi al pericolo.


    Il primo attacco si manifesta il 10 novembre all’alba. Il nemico attacca in direzione sud ovest le posizioni speditive del VII battaglione. Improvvisamente gli ufficiali del VII vedono uscire dalla foschia, avanzanti formazione a cuneo, una settantina tra cruiser e crusader dei tipi uno e due. Non tutti i carri nemici sparano, essendo probabilmente anche loro a corto di munizioni, ma la loro prima salva è piuttosto dvastante; undici dei trenta M13 di Smissone sono colpiti. I cannoni nostri fanno più fatica a penetrare i carri nemici, che perdono tre mezzi. Per evitare guai peggiori, Smissone di iniziativa dà ordine al battaglione d ripiegare sulle posizioni del I battaglione carri veloci, che appoggia i mitraglieri della Bologna qualche chilometro ad ovest.


    Avendo dato questa prima spallata, il reggimento inglese volge a sud est, per allargare la breccia e tentare di riguadagnare le linee tenute dai neozelandesi. Adesso gli sbarra la strada il Ten Col Valenza ed il vecchio nono carri che fu del Postuma. Al prino attacco il IX regge; distrugge un Crusader ed il resto degli Inglesi tituba. Poi il nemico si riorganizza, e ritorna all’assalto con decisione. Questo secondo attacco riesce ad incidere sulle posizioni del battaglione italiano che perde tre carri e ripiega verso sud, ironicamente trovandosi nel bel mezzo del comando tattico del generale Rommel, che certo non gli fa i complimenti.


    C’è ancora speranza di distruggere questi carri inglesi, perché non sono ancora riusciti a rientrare nelle loro linee. Occorre però agire con velocità e sagacia.


    Una brutta notizia che riceviamo dal comando superiore è che a nord, un reggimento della Brescia è stato spazzato via da un’attacco deciso di reparti della 70^ inglese appoggiati dalla 1^ brigata corazzata. Gli Inglesi avrebbero aperto una breccia di cinque chilometri in quella zona e noi siamo privi di riserve, mentre il nemico ne avrebbe accumulate un certo numero in quel settore. Le notizie sono vaghe e frammentarie per noi, in quanto riguardano in maniera particolare il X corpo d’armata. Ma sulle onde di radio scarpa si può percepire l’apprensione per questa nuova iniziativa inglese.


    Attraverso il comando di Von Prittwitz, ci giunge anche voce che la 21^ panzer combatte disperatamente a sud per tenere il fianco a Forte Maddalena. Si sono manifestati attacchi anche molto decisi di reparti blindati sudafricani. Non si conoscono con precisione gli esiti degli scontri.
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  12. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    15 novembre 1941 Diario del cap Vannizzaro


    Orecchie incollate alle radio. I battaglioni carri dell’Ariete appoggiati dalla fanteria e dall’artiglieria di elementi della Trieste, riescono a distruggere o a catturare i carri inglesi del 4° Yeomanry. Più di cinquanta blindati nemici sono distrutti. Sono in arrivo presso il comando divisionale due battaglioni carri M13 della divisione Littorio. Pare che per il momento verranno assegnati come riserva di corpo d’armata. Uno dei problemi che l’armata si trova ad affrontare è la penuria di carri armati, che impedisce, per il momento, la pianificazione di qualunque operzione ad ampio respiro.


    Il generale Messe ha inaugurato una nuova strategia volta a rendere la vita difficile alla Royal Navy con le forze aeree dell’asse. Sul fronte nord, l’appoggio dei cannoni navali britannici si è rivelato fino ad ora devastante per le nostre forze. Negli scorsi giorni, un reggimento di fanteria nelle vicinanze di Bardia è stato polverizzato da un attacco nemico ampiamente appoggiato da queste armi. L’eccelleza Messe dice che questa cosa deve finire. Ieri un imponente attacco di tutte le nostre forze aeree hanno affondato un incrociatore antiaereo e lievemente danneggiato una corazzata. Il prezzo è stato quaranta velivoli abbattuti. Il generale Messe dice che non si fermerà.


    Ci giungerà un nuovo reparto comando per il reggimento carri medi; al suo comando il Colonnello Filzi.


    Il glorioso battaglione anticarro di Urso, combatte amcora on la 90^ a Sidi Azeiz, ridotto ad una batteria e mezzo.


    L’impressione generale che ricaviamo dagli ultimi giorni presso il comando divisionale è che anche il nemico stia cercando di tirare il fiato ma rimane sempre pericoloso, in quanto gode di una superiorità in carri armati che sposta da una parte all’altra del fronte a seconda di dove si manifestano le nostre maggiori debolezze. Il Generale Rommel, che ha il comando tattico ad un chilometro da noi dice che non si può parlare di ripresa offensiva a meno di ricevere cospicui rinforzi di carri armati tedeschi.
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  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    19 novembre 1941 diario del Capitano Vannizzaro


    Oggi bella giornata nuvolosa, temperatura buona. Recuperiamo i battaglioni carri che hanno partecipato alla distruzione del 4° Yeomanry.


    Ci lascia il comando tattico del generale Rommel per portarsi in una posizione più a nord. Recuperiamo il V bersaglieri che si va ad unire al comando del Colonnello Montemurro. Il comando divisionale sta rientrando negli organici previsti con l’eccezione della compagnia di autodifesa, a cui mancano ancora due plotoni.


    Reparti della 15^ panzer che sostavano intorno alla nostra posizione stanno anch’essi trasferendosi a nord. Il Postuma pressa il buon Veinzel perché ci dia qualche informazione in merito, ma ci dice che ne sa quanto noi; sono ordini diretti del Generale Rommel. Ancora più sospetto è il dirottamento dei due battaglioni carri della Littorio, che in un primo tempo erano destinati a rinforzare la divisione, sul parallelo di Sidi Azeiz. Che la vechia vope stia preparando qualcosa ?


    Nuovo massiccio attaco aereo sulla flotta britannica disposta fronte a Sollum. Altra quarantina di aerei perduti, senza danni apparenti alle forze navali nemiche. Il Generale Messe dice che non si fermerà. Oltre alle perdite piuttosto elevate provocate da questa campagna aerea, c’è anche da dire che ci vengono a mancare gli aerei per gli attachi a terra. Da quando le forze aeree sono concentrate contro la flotta, le forze nemiche si muovono liberamente lungo tutto l’arco del fronte, e per linee interne, senza essere molestate. Vedremo.
     
  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    22 novembre 1941


    Il reggimento del colonnello Montemurro viene spedito nel settore del Forte Maddalena per dare una mano alla 21^ panzer. Il XII bersaglieri riesce a sorprendere e dstruggere un battaglione di autoblinde sudafricane. Si scopre però, a cura di patuglie di bersaglieri che reparti misti di mitraglieri nemici e fanteria, probabilmente della 70^ divisione tentano di aggirare la 21^ e Montemurro da nord e da sud.
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    Improvvisamente reparti misti britannici del SAS, LRDG, e fanteria indiana aggirano tutto il complesso delle compagnie delle oasi dislocati a Giarabub, minacciandone l’annientamento. Sarà da vedere se la fanteria tedesca potrà liberarsi. questa operrazione nemica ha colto completamente di sorpresa i nostri comandi.
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    In questo turno l’aviazione si sta ancora riorganizzando prima di riprendere gli attacchi alla flotta britannica.

    Il resto della divisione è ancora in ricostituzione a Gabr el Saleh. Abbiamo adesso il completo organico della comagnia carabinieri al comando divisionale.
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  15. huirttps

    huirttps

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    Cavoli! 40 aerei abbattuti! Hai visto se la colpa é dei caccia inglesi?
    Personalmente lascerei stare la RN, metterei i bombardieri in interdizione per bloccare i movimenti dei carri inglesi, caccia in supremazia aerea e al massimo gli assaltatori CR.32, BA.65, BA.88 e JU.87 in appoggio al combattimento.

    Per il resto, forza e onore!
     
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  16. blubasso

    blubasso

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    Mi sa che hai ragione TOAW non è WitP...
     
  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    No. E' la maledetta antiaerea delle navi

    Le stramaledette navi, in special modo le corazzate, sono letali in fuoco d'appoggio contro le truppe italiane schierate nel loro raggio d'azione. Mi pare che nel turno 87 il raid degli operatori gamma ne tolga di mezzo tre di corazzate.
    Ho provato a mettere alcuni aerei in naval interdiction, ma le maledette bagnarole britanniche non si muovono abbastanza per far scattare gli attacchi. Mi pare che siano letali contro aerei che arrivano a bassa quota. Non so cosa succede in TOAW quando ordini un attacco diretto; se è a bassa quota o alta quota.
     
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  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    sua eccellenza il generale Messe ha chiamato il capitano Vannizzaro ed altri ufficiali degli stati maggiori divisionali, che verranno debitamente sostituiti con personale fresco in arrivo dall'Italia, al comando d'armata come ufficiale dello stato maggiore addetto alle comunicazioni. A Vannizzaro girano enormemente i coglioni di dover lasciare il Postuma e l'Ariete, ma un ordine è un ordine.
     
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  19. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Trasferito al quartier generale dell'armata a Tobruk. Il Generale Giovanni Messe è stato assegnato al comando superiore in Africa Settentrionale. Si dice che la scelta è caduta su di lui in quanto si tratta di un ufficiale competente in fatto di operazioni con i corazzati e più in generale, data la sua competenza dimostrata sul fronte greco.
    A supercomando si è quindi deciso di richiamarlo dal comando in Russia e di affidargli il comando delle truppe africane.

    La sede del comando a Tobruk è un posto molto più comodo del comando tattico della divisione Ariete. Presso il palazzo del quartier generale, situato nel centro dell'abitato, ci sono tutte le comodità immaginabili. Un vero e proprio paradiso confronto ai comandi tattici. Tre pasti al giorno, frutta fresca, stanze per ogni ufficiale, acqua in abbondanza, un bagno al giorno.

    Da una parte sono molto scontento di aver lasciato i miei camerati della divisione, magari quest'assegnazione è solo provvisoria ed io tornerò presto o tardi all'Ariete. D'altra parte è impossibile negare che la qualità dalla vita qui è di gran lunga migliore che al fronte.

    Il mio ruolo qui è quello di ufficiale aggiunto allo stato maggiore, con il compito di redigere i rapporti giornalieri delle operazioni da spedire a supercomando. Il ruolo comunicazioni rimane fondamentale in quanto è mia responsabilità tenermi aggiornato sull'andamento delle operazioni stesse il più possibile in tempo reale, in maniera da informarne Roma con la massima precisione. Il capo di stato maggiore Eccellenza Cavallero è stato inflessibile su questo punto: dall'Africa Settentrionale vuole rapporti giornalieri e precisi.

    Le regole qui al comando sono ferree. Divieto di allontanarsi dal quartiere dei comandi generali, divieto di parlare con chicchessia anche dell'esistenza di un esercito dell'Asse in Africa, divieto di parlare di operazioni militari con colleghi che non facciano parte del comitato ristretto dello stato maggiore dell'armata.
    Tobruk-World-War-II1.jpg
     
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  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    26 novembre 1941


    Rimaneggiamento nell’organizzazione dell’armata: il X corpo viene ad essere ora composto dalle divisioni Brescia e Savona, con la Pavia che passa alle dipendenze del XX. Il XXI Corpo assume la denominazione di CAM – corpo d’armata motorizzato – e si compone delle divisioni Trento e Trieste. L’Ariete rimane alle dipendenze del Deutsche Afrika Korps. La divisione Sabratha passa in riserva d’armata.


    Il mio debutto al comando d’armata non è brillante, anche se io sono qui un semplice osservatore. Ci sono una serie di cattive notizie questa settimana che giungono da più fronti.


    Sul fronte del X corpo, con reparti misti della 70^ divisione di fanteria e della 2^ sudafricana, i britannici hanno semi-polverizzato la Savona; anzi direi che l’hanno polverizzata del tutto. Il generale De Giorgis è rimasto col comando tattico e i due comandi di reggimento, il che non depone a favore dell’eroismo degli ufficiali in comando. L’urto britannico è stato devastante. Il generale Gioda, comandante del X corpo è colto da attacchi di ansia in quanto sulla Brescia, schierata a Bardia, incombe il rischio di incapsulamento all’interno della piazza. Un battaglione di sudafricani, sfruttando il successo ha riconquistato l’aeroporto di Sidi Azeiz, seminato il panico tra le truppe della Luftwaffe che lo occupavano e minaccia di tagliare fuori l’intera 90^ leggera ad ovest della base.


    A Forte Maddalena un battaglione di guardie inglesi è riuscito a trafilare sotto il naso della 21^ panzer e di un battaglione di bersaglieri dell’Ariete ed ha riconquistato El cuasc; ed è solo per buona ventura dell’asse che reparti in riordino della Sabratha si trovassero sul posto ad evitare guai peggiori.


    I guai peggiori si verificano però a Giarabub, dove elementi della 5^ divisione indiana hanno occupato la parte occidentale dell’oasi, isolato l’intero contingente tedesco di difesa ed aperto la strada alle forze speciali inglesi che sono sbucate al di là del presidio. Esse scorrazzano ora libere per il deserto con obiettivi che teoricamente possono andare fino ad El Agheila. Occorrerà rapidamente mettere insieme una o più colonne di contrasto a queste spericolate truppe nemiche.


    L’eccellenza Messe è molto nervoso per le spallata che gli Inglesi stanno infliggendo al X corpo. Egli ha pronta un’operazione controffensiva tenuta fino ad ora segretissima, denominata “Cobra”. Un gruppo da combattimento provvisorio è stato preparato con le migliori forze a disposizione prese a varie divisioni e sotto il diretto comando di Rommel. Queste forze si trovano nell’area a sud ovest di Sidi Azeiz. Secondo il SIM gli Inglesi risulterebbero deboli fronte a sidi Omar. I rapporti dicono che hanno sguarnito per alimentare l’offensiva a nord. Ieri il generale Rommel è atterrato qui da noi con la sua cicogna per conferire con Messe. Il comandante supremo è titubante nello scatenare il contrattacco, adducendo che le forze non sono ancora ben riordinate e rifornite. Rommel ha asserito che quando le forze saranno pronte, gli Inglesi saranno a Tobruk, se non oltre. Ocorre attaccare immediatamente. Il Generale tedesco indica l’asse Gabr Saleh - Sollum, con l’idea di prendere la scarpata ed ancora una volta tentare di accerchiare tutte le forze britanniche operanti. Se quest’attacco non riesce, ammette Rommel, dovremo ripiegare, prima che gli Inglesi ci distruggano sul posto.


    Ripiegare dove, domanda Messe.


    Come minimo su Tobruk, come massimo su El Agheila.


    Lei è pazzo asserisce l’Italiano.


    Può darsi, ma l’alternativa è la perdita dell’Africa. Suggerisco che lei mi assegni anche il resto dell’Ariete per il contrattaco su Sollum.


    Volevo utilizzarla per fermare le scorribande del nemico a sud.


    Se l’attacco fallisce, le scorribande del nemico sono l’ultima cosa di cui dovremo preoccuparci.


    Vi riporto questa conversazione in quanto ero presente alla stessa e l’ho inclusa nel diario di guerra dell’armata.


    L’ultima notizia che giunge in serata è che un attacco misto di bombardieri in quota e tuffatori ha danneggiato tre corazzate britanniche nella baia di Sollum. Non ci sono dettagli, a parte il fatto che caccia nemici tipo Tomahawhk sono intervenuti e sono stati tenuti a bada dalla caccia nostra. Dieci aerei nostri abbattuti, uno del nemico, ma danni sensibili alle barche nemiche.
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