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AAR Pat vs Claudio - from Sicily to Brennero

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da GeorgePatton, 18 Agosto 2006.

  1. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    10 luglio 1943

    Durante le prime ore del mattino, le forze alleate sono sbarcate nella parte meridionale della Sicilia, dando avvio all’operazione Husky.
    Sul fianco sinistro la 7. armata USA, al comando del generale George Patton, comprendente tre divisioni di fanteria (3., 1. e 45.) ed l’82. divisione paracadutisti, sbarca in un’area compresa tra Licata e Scoglitti.
    Sul fianco destro, invece, l’8. armata britannica, al comando del maresciallo Sir Bernard Montgomery, comprendente la 1. divisione di fanteria canadese, e tre divisioni di fanteria britanniche (5., 50. e 51.).
    La prima giornata di operazioni non presenta particolari problemi per gli alleati, che, nel settore americano, avanzano verso ovest, oltre Licata, per una decina di chilometri, e verso nord, in direzione di Grammichele, occupando Niscemi. La 45. US div occupa invece Comiso.
    Nel settore dell’8. armata, la 50. e 51. divisione di fanteria britanniche avanzano fino a Noto, mentre la 5. divisione libera Siracusa e si ricongiunge con la 1. brigata paracadutisti, 15 chilometri a nord-ovest, sulla statale verso Augusta.

    11 luglio 1943

    La 3. brigata di fanteria canadese entra a Ragusa.
    A sud est di Noto, invece, la 206. divisione costiera italiana viene circondata dalla 50. divisione britannica.
    Anche la 18. brigata italiana viene circondata a nord di Comiso, dalla 45. divisione USA.
    Unità della 1. divisione USA entrano a Grammichele, mentre le avanguardie dell’82. divisione paracadutisti vengono in contatto con forze della divisione corazzata Hermann Göring.
    A Licata, nel settore della 3. divisione USA, dopo una breve ritirata, la 4. divisione italiana Livorno e la 207. divisione costiera, impediscono alle forze americane di avanzare verso ovest, in direzione di Agrigento.

    12 luglio 1943

    La 18. brigata italiana si arrende a nord di Comiso. La 45. divisione USA può così riprendere la marcia verso nord.
    La 51. divisione britannica occupa Vizzini, 15 km ad est di Grammichele.
    Lungo la strada costiera, la 5. divisione britannica lancia la sua offensiva contro Augusta, costringendo le forze italiane a retrocedere. Le avanguardie britanniche sono ormai a pochi chilometri dalla città.

    13 luglio 1943

    L’alto comando alleato decide di ritirare dal combattimento la 51. divisione di fanteria, per destinarla ad altri compiti. Verrà presto sostituita da altre unità.
    La 1. brigata canadese occupa Vizzini, lasciata libera dalla 51. divisione britannica. Subito si scontra con la 29. divisione Panzegrenadier, che è sopraggiunta da nord.

    14 luglio 1943

    In sostituzione della 51. divisione di fanteria, i britannici fanno sbarcare a Siracusa ben quattro brigate corazzate ed una motorizzata. La maggior parte di queste unità viene inviata lungo la strada costiera, in appoggio alla 5. divisione di fanteria, che sta cercando di avanzare verso Augusta.
    La 15. divisione Panzergrenadier tenta un contrattacco a nord di Grammichele ma viene fermata, seppure al prezzo di pesanti perdite, da unità della 45. divisione USA.
    Unità della 1. divisione di fanteria e dell’82. divisione paracadutisti USA cercano di sfondare il fianco destro della divisione corazzata Hermann Göring, costringendo alcune unità tedesche ad indietreggiare.

    15 luglio 1943

    Il gruppo mobile A, una formazione corazzata italiana a livello di brigata costringe la 3. divisione di fanteria USA a retrocedere verso Licata. La testa di ponte americana è ora in pericolo e la divisione deve restringere il perimetro difensivo per rafforzarne la difesa.
    La carenza di rifornimenti giunti fino ad ora sulle spiagge obbliga anche la 1. divisione USA a fermarsi a nord di Grammichele.
    L’unico settore in cui gli alleati spingono è quello ad est di Vizzini, presso cui la 9. brigata corazzata britannica e la 151. brigata di fanteria, appoggiate da unità della 50. divisione di fanteria e da unità canadesi, cerca di sfondare le difese dell’Asse tenute dal 15. reggimento Panzergrenadier, appartenente alla 29. divisione PzG. Nonostante la fiera resistenza tedesca le forze britanniche avanzano di qualche chilometro in direzione nord.

    16 luglio 1943

    Il 34. reggimento di fanteria italiano, della divisione Livorno, sfonda le linee difensive americane della 3. divisione di fanteria ed entra a Licata, occupando le spiagge di sbarco.
    Le forze americane contrattaccano e tra le strade di Licata si combatte casa per casa.
    Intanto il 442. RCT (Regimental Combat Team), giunge a Piazza Armerina, 20 chilometri alle spalle della linea difensiva della divisione Hermann Göring.

    17 luglio 1943

    Continua la battaglia di Licata. Casa per casa i fanti dei due schieramenti si danno una battaglia senza quartiere, che provocano danni immensi alla cittadina siciliana.

    19 luglio 1943

    La 50. divisione di fanteria britannica lancia un’offensiva ad est di Vizzini, costringendo le truppe italo-tedesche a retrocedere di qualche chilometro.
    Intanto unità della 3. divisione di fanteria USA continuano a combattere a Licata, ma le truppe italiane, appartenenti alla 26., 28, e 207. divisione resistono, nonostante le forti perdite.

    21 luglio 1943

    Dopo giorni di intensi combattimenti le forze italiane abbandonano Licata. Gli americani possono quindi sbarcare i tanto agognati rinforzi, cominciando dalla 2. divisione corazzata.

    22 luglio 1943

    La 5. e la 50. divisione britanniche, appoggiate da due brigate corazzate sferrano un attacco contro la linea difensiva posta una decina di chilometri all’interno della baia di Augusta, e riescono ad avanzare di cinque chilometri.
    Anche la 1. divisione canadese attacca a nord di Vizzini, costringendo le truppe dell’Asse a ritirarsi.

    23 luglio 1943

    Continuano i combattimenti a sud-ovest di Augusta, con le forze britanniche che avanzano faticosamente verso nord.
    Anche sul fianco sinistro, gli americani progrediscono lentamente.

    24 luglio 1943

    In mattinata le forze italo-tedesche contrattaccano la 5. e la 50. divisione britannica a sud-ovest di Augusta, ricacciandole indietro ed accerchiando migliaia di uomini, costringendoli alla resa.
    Le truppe di Montgomery si riprendono dalla sorpresa e tentano di fermare le forze dell’Asse, contrattaccando a loro volta.

    31 luglio 1943

    Con grande fatica la 3. divisione di fanteria e la 2. divisione corazzata americane riescono a respingere le forze italiane che difendevano Licata. Nonostante siano costrette a retrocedere, i soldati italiani, appartenenti alla 4. divisione Livorno, alla 26. divisione Assetta ed alla 202. divisione costiera, appoggiate da una brigata meccanizzata, lottano strenuamente per difendere il territorio nazionale.
    In mattinata, intanto, una compagnia da ricognizione della 2. divisione corazzata USA entra ad Agrigento.
     
  2. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    dimenticavo, LOL, io faccio gli alleati e Claudio l'Asse.
     
  3. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    1 agosto 1943

    La 3. divisione di fanteria USA libera Porto Empedocle.

    6 agosto 1943

    Un battaglione da ricognizione della 3. divisione di fanteria USA raggiunge Ribera e Sciacca, sulla costa meridionale della Sicilia e marcia verso Castelvetrano e Marsala.

    7 agosto 1943

    Ormai senza opposizione, i reparti da ricognizione della 3. divisione di fanteria USA liberano Melfi, Castelvetrano e Marsala.

    8 agosto 1943

    Trapani viene liberata dalla 3. divisione di fanteria USA, mentre il 505. reggimento paracadutisti USA, raggiunge Piazza Almerina.


    9 agosto 1943

    Mentre a nord le pattuglie da ricognizione della 3. divisione di fanteria USA si avvicinano a Palermo, a sud di Caltanisetta, il resto della divisione e la 2. divisione corazzata USA sbaragliano la linea difensiva italiana tenuto dalla 4. divisione Livorno, dalla 26. divisione Assietta, dalla 202. divisione costiera e dal gruppo mobile motorizzato A.

    10 agosto 1943

    La 3. divisione di fanteria USA entra a Palermo.

    13 agosto 1943

    Il 15. reggimento della 3. divisione di fanteria USA entra a Caltanisetta. La difesa opposta dalle forze italiane sul fianco sinistro alleato è ormai inesistente.

    14 agosto 1943

    La 3. divisione di fanteria marcia ormai liberamente verso la costa settentrionale della Sicilia e libera Enna, mentre la 2. divisione corazzata si unisce al resto delle forze alleate sulla linea del fronte che da Augusta arriva fino a Piazza Armerina, e si posiziona sul lato sinistro.

    15 agosto 1943

    Il 91. battaglione di cavalleria USA raggiunge la cittadina di San Fratello, a nord di Nicosia.
    Intanto un reggimento italiano, rimasto dietro le linee alleate, combatte ancora nel trapanese, obbligando la 3. divisione di fanteria USA a destinare rinforzi nelle retrovie.

    16 agosto 1943

    La 3. divisione di fanteria USA raggiunge Santo Stefano, e da li inizia ad avanzare sulla litoranea, verso est, in direzione di Messina. Anche Traina, più all’interno, è liberata.
    Le unità della 3. divisione si trovano ormai alle spalle della linea del fronte e minacciano di bloccare la via della ritirata delle forze dell’Asse. Per questo motivo la maggior parte delle truppe italo-tedesche si ritirano in direzione dell’Etna e di Messina. Alcune unità restano come retroguardia per ritardare l’avanzata alleata e vengono di conseguenza accerchiate.

    18 agosto 1943

    Nella loro corsa verso Messina lungo la litoraneo settentrionale, le avanguardie della 3. divisione di fanteria USA vengono fermate a Falcone.
    Intanto la 1. divisione di fanteria USA raggiunge Gerbini, con i suoi importantissimi e numerosi aeroporti.

    22 agosto 1943

    La 1. divisione canadese, impegnata sulla strada costiera, sferra un attacco contro Catania, ma le forze italo-tedesche riescono a mantenere saldamente le loro posizioni.



    23 agosto 1943

    Le avanguardie della 3. divisione di fanteria USA, bloccate da giorni a Falcone, vengono attaccate da rinforzi, soprattutto tedeschi, provenienti dalla penisola italiana, e circondate.
    Nonostante le pesanti perdite, la 1. divisione canadese entra a Catania.

    24 agosto 1943

    Visto il tardare dell’avanzata del grosso delle forze alleate, le avanguardie della 3. divisione di fanteria USA sono costrette ad abbandonare le posizioni avanzate presso Falcone ed a ritirarsi verso sud, per evitare l’accerchiamento.

    25 agosto 1943

    La 3. divisione USA, richiamata nelle retrovie per fronteggiare la resistenza italiana, riesce a riprendere il controllo di Palermo, da qualche giorno in mano a sparuti gruppi dell’esercito italiano.

    26 agosto – 1 settembre 1943

    Rinforzi italo-tedeschi sbarcati sull’isola danno luogo a feroci contrattacchi nella zona di Tracina, nel settore americano. Tutte le divisioni americane sono costrette ad indietreggiare per evitare l’accerchiamento. Numerosi sono i prigionieri ed elevate sono pure le perdite di materiale.
    Sul fianco destro l’8. armata di Montgomery cerca di alleggerire la pressione sugli americani sferrando un’ampia offensiva nella regione di Catania.
     
  4. Gresbeck

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    Scusate, forse sto perdendo dei colpi, ma che gioco è? TOAW?
     
  5. abba

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    Credo l'HPS Sicily! O sbaglio?
     
  6. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Si TOAW III. Non stai perdendo colpi. Non l'avevo scritto :D
     
  7. Rokossovskij

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    Hey George! (mi permetto la confidenza ma sai...tra generali :p)...perchè non mettete anche qualche bella immaginina con tanto di indicazioni e commenti?...aiuterebbe mooolto a "visualizzare" lo scontro...:sbav:.
     
  8. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ok. Promesso che entro sera, se mi arriva il turno nuovo da Claudio, arriva pure una pic. Con tanto di novità. Mi ha dato una mazzata stratosferica e mi ha praticamente eliminato tutte le unità americane dalla Sicilia...:wall:
     
  9. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    ecco, qua, come promesso, la mappa del fronte in Sicilia. Claudio ha spostate tutto quello che aveva dalla Sardegna, dalla Corsica e parecchie unità dallo stivale e le ha portate in Sicilia. Risultato: mi sono trovato in netta inferiorità e parecchie unità USA sono state circondate ed eliminate. :mad:
    Anche l'HQ della 7. Armata è stato catturato. Patton è riuscito a sfuggire in tempo. :)
    Ora devo resistere fino a che Churchill non mollerà un po' di divisioni.
     

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  10. TrueKnight

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    Su su, generale, non dire così...non ho mica spostato tutto quello che avevo...solo un paio di divisioncine SS. :p
     
  11. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    2 – 5 settembre 1943

    Due divisioni delle SS, una trasferita dalla Sardegna e l’altra dallo stivale italiano, affluiscono in Sicilia e si lanciano immediatamente contro le forze della 7. Armata americana. Le truppe di Patton sono colte completamente di sorpresa da tale impeto e vengono travolte, circondate e, in massima parte costrette alla resa. Le unità superstiti si ritirano verso le forze britanniche, che vengono loro incontro per aiutarle a fermare la controffensiva dell’Asse. Anche il prezzo pagato dalle forze di Montgomery è alto, ma non di certo paragonabile a quello americano.

    6 settembre 1943

    Le forze italo-tedesche continuano a premere sul fianco sinistro dello schieramento alleato, obbligando le unità britanniche e ciò che rimane di quelle americane a ritirarsi verso Catania e verso la costa.
    Truppe miste anlgo-americane, appartenenti a più unità continuano a resistere a Gerbini, per impedire alle forze dell’Asse di compiere l’accerchiamento delle divisioni dell’8. Armata.

    7 settembre 1943

    La 46. divisione di fanteria britannica sbarca a Siracusa, mentre la 36. divisione USA sbarca a Scoglitti.

    8 settembre 1943

    Le forze anglo-britanniche assediate a Gerbini si ritirano verso la costa per evitare l’accerchiamento. Intanto, da sud, la 36. divisione USA e la 46. divisione UK si muovono in direzione nord. In giornata sbarcano altri rinforzi alleati, tra cui la 7. divisione corazzata UK e il resto della 1. divisone aviotrasportata, sempre britannica.

    9-10 settembre 1943

    Grazie ai numerosi rinforzi arrivati sull’isola, le armate alleate riescono a fermare l’avanzata delle truppe dell’Asse ed a riprendere l’avanzata, seppure lenta. Determinante è l’arrivo dell’artiglieria, giunta in masa.
     
  12. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    11-12 settembre 1943

    Nel settore di Catania, le forze anglo-canadesi compiono dei piccoli progressi, avanzando ad ovest della città per cinque chilometri.
    Nel frattempo il resto del fronte si è stabilizzato e i rinforzi alleati giunti sull’isola hanno fermato il contrattacco dell’Asse.
     
  13. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    13-21 settembre 1943

    In questi nove giorni la linea del fronte si è mossa in avanti di circa 5 chilometri nella regione di Gerbini e dei suoi aeroporti. Sul lato occidentale del fronte, la linea si è allungata grazie ai rinforzi giunti per alle due parti ed ormai arriva quasi a Santo Stefano. La battaglia per la Sicilia continua con pesanti perdite da ambo le parti e sembra ormai una riedizione dei campi di battaglia della 1. guerra mondiale. L’Asse, invece di ritirarsi, ha inviato in Sicilia tutto ciò di cui dispone e lo stesso hanno fatto le potenze alleate che devono la loro sopravvivenza soprattutto all’artiglieria.
     

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