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AAR: l'Italia sino al 2499, ritorno al futuro

Discussione in 'Victoria: Un Impero Sotto il Sole' iniziata da Re_d'_Italia, 24 Marzo 2009.

  1. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    Ciao a tutti! Darò inizio a l'AAR il 9 maggio 1941 - che finirà nel 2499 -, ma riepilogherò brevemente (si fa per dire! :D:D) gli antefatti!

    1861 - 1940
    Il Sorgere di un Impero
    Correva l'anno 1861 quando il Re Vittorio Emanuele II di Savoia, annessa Napoli, l'ultima provincia italiana in mani straniere. La nuova Italia aveva un'economia debole, costantemente in deficit, costretta ad acquisire molte materie prime dai mercati esteri.

    Dal nuovo Regno rimanevano fuori le Venezie, mentre la Lombardia era stata annessa con l'aiuto francese ma con pesanti perdite nell'esercito. Così, l'annessione delle Venezie venne rimandata dal nuovo Re d'Italia, che mirò immediatamente a risistemare il bilancio, lasciando applicando, però, una politica di libero mercato.

    Per far riprendere l'economia, infatti, venne deciso di non applicare alcun dazio, visto che appena veniva fatta una simile manovra, le classi capitaliste perdevano denaro. La ricostruzione del Paese venne affidata totalmente a loro, che, grazie a questi incentivi, cominciarono a costruire ferrovie sino al II livello.

    Il debito pubblico, che ammontava a £ 500.000, era un grosso freno all'economia e venne deciso di dimezzare il bilancio dell'esercito, diminuire gli investimenti nel sociale e alzare per le classi basse e medie le imposte al 46%.

    I governi erano stabili, in una decina d'anni vennero messi via abbastanza soldi da poter risanare il debito pubblico che, una volta azzerato, diede un grande lustro al nuovo Regno: l'Italia era considerata finalmente nella cerchia delle Grandi Potenze, sebbene ancora al Settimo posto.

    Così, nel 1875, con ormai abbastanza industrie che reggevano l'economia pur mantenendo una forte importazione di materie prime, il governo alzò i dazi, e alzò al massimo le spese per l'esercito, dando il via ad una pesante militarizzazione.

    In due anni, venne così dichiarata guerra all'Austria - Ungheria, facendo leva sul conflitto già in corso contro l'Impero Ottomano.
    Vennero inviati al fronte ben 150.000 uomini, che si scontrarono prima a Venezia per poi rinchiudere in una sacca le 50.000 truppe schierate a Padova.

    [​IMG]
    Venezia in festa per l'arrivo dell'Esercito Italiano

    Lo svantaggio delle truppe italiane, che non riuscirono ad entrare a Vienna a causa della fine della guerra autro - ottomana, stava nello scarso equipaggiamento delle truppe italiane, che ebbero ingenti perdite, 70.000 tra morti, prigionieri e feriti.

    Così, grazie a un trattato di Pace, l'Italia riuscì a strappare solamente il Veneto, lasciando in mani austriache il Tirolo e il Friuli (Trieste - Udine).

    L'esercito, stremato dalla guerra, venne così riorganizzato in modo tale che quanto verificatosi nella battaglia di Padova non accadesse più. Ad ogni nuovo reggimento venne data una brigata di artiglieria e vennero ampliate le costruzioni difensive al terzo livello.

    Così, nel 1880, il governo decise di avviare una colonizzazione dei territori del Corno d'Africa e, in cinque anni, tutta la Somalia era nelle mani italiane.

    Attorno al 1890, il bilancio era tornato in sofferenza, e non poteva più contare sulle indennità di guerra ottenute dall'Austria. Così, vista la carenza cronica di carbone, e la ricerca di nuove indennità di guerra, l'esercito italiano venne spostato al confine svizzero e fu mobilitata la riserva. In totale, le milizie contavano 400.000 uomini, di cui 150.000 avevano brigate di artiglieria.

    Dunque, nel 1892, l'ambasciatore italiano a Berna, su ordine del governo italiano, forte dell'appoggio tedesco, dichiarò guerra alla Svizzera e invase le province meridionali e orientali, mentre le truppe tedesche erano alle prese con il grosso dell'esercito svizzero.

    Così, nel 1893, dopo una guerra che aveva visto le maggiori perdite nelle file tedesche, in seguito all'occupazione di Berna, i diplomatici italiani strapparono le province francesi, ricche di carbone, e un'ingente indennità di guerra, mentre la Germania si accontentava di Zurigo.

    Un lungo periodo di pace, sebbene non così duraturo a causa di alcune guerre coloniali che portarono alla conquista di gran parte della Libia e dell'Africa nord - orientale, si presentò sino al 1911, data nella quale, l'Austria, che aveva subito le scissioni dell'Ungheria, della Repubblica Ceca e della Slovacchia, dichiarò guerra alla Russia, con la quale l'Italia era alleata.

    Così, tutto l'esercito venne schierato al confine austriaco e i militari invasero in pochi giorni, Trento, Trieste, Udine, Bolzano e andarono sino a Innsbruck e alla Dalmazia.

    [​IMG]
    Truppe italiane in trincea contro gli austriaci

    L'esercito italiano, dopo una dura battaglia alle porte di Vienna, dove persero la vita 30.000 italiani, entrò nella Capitale, dove era rimasta solamente un'eroica guarnigione di 1.200 militari, che vennero sterminati uno per uno.

    Presa Vienna, il governo italiano costrinse l'Imperatore Francesco Giuseppe a firmare una pace incondizionata cedendo tutte le province conquistate, alle quali, intanto, si erano aggiunte le zone costiere dell'impero.

    Così, l'Austria, rimase divisa, con la parte bosniaca alla Romania, anch'essa alleata russa, e le coste adriatiche e Innsbruck all'Italia.

    Così, finalmente, il Regno d'Italia, nel quale, nel frattempo, erano state varate importanti riforme come il suffragio universale e la libertà di stampa, era divenuto un vero e proprio impero, che aveva colonie in tutta l'Africa e che controllava tutto il Mare Adriatico.

    La situazione si mantenne simile sino al 1941, quando, nel mondo, si cominciava a respirare una strana aria, un'aria di guerra...​
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Certo che ti sei andato a prendere delle colonie scarsissime...
     
  3. Tito Manlio

    Tito Manlio

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    :D:D:D:D:D

    Consiglio, se non per prestigio e voglia di Impero non prendere mai l' africa orientale, è inutile l' unica cosa buona che produce è un poco di oro ma niente di che. :contratto:

    Ora sfonda gli ottomani del tutto.
     
  4. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    :humm: dunque, allora lancerò una campagna contro gli ottomani, sono molto indeboliti, pieni di rivolte... Per quanto riguarda le colonie, l'ho fatto un po' per correttezza storica - anche se, in questa partita, di storico c'è ben poco, basti pensare che nel '41 non c'è stata ancora la WWI... - e sia perché ho convertito tutti gli agricoltori in patria in impiegati e artigiani per le fabbriche e quelle colonie avevano esattamente le stesse risorse che ho in Italia... ora, per nuove colonie, dovrò far guerra a qualche grande potenza... Approposito, la Cina è divenuta l'ottava potenza mondiale! :facepalm:

    Grazie per i consigli! :approved:
     
  5. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    1940 - 1944
    L'alba di una Grande Guerra orientale

    Nel 1941 il Regio Governo Italiano, diede inizio ad una politica di riarmo. All'oscuro delle grandi potenze europee, gli italiani aumentavano il ritmo di produzione degli armamenti, mentre in tutta la penisola si era finalmente completata la costruzione di strade che collegavano agevolmente l'Italia da nord a sud.

    La diplomazia internazionale, era concentrata in trattative con le potenze europee, mentre il Regno ci aveva visto lungo. Gli strateghi avevano preparato un piano di invasione contro l'Asse Cino-Giapponese, venuta a formarsi dopo l'entrata nella cerchia delle Grandi Potenze delle due nazioni.

    Sebbene ogni azione fosse stata programmata in ogni minimo dettaglio, il Primo Ministro, ormai vero capo dello stato italiano, non si decideva mai a firmare una dichiarazione di guerra contro le nazioni asiatiche (Cina, Giappone e Korea).

    Negli intenti del capo del governo vi era quello di stipulare un'alleanza militare con gli Stati Uniti d'America. Il semplice appoggio dell'alleato tedesco, infatti, non sarebbe bastato ed era necessario un approdo sul Pacifico, identificato dagli italiani alle isole Hawaii.

    Le relazioni con la potenza americana, però, erano piuttosto basse (-26), in quanto gli USA avevano sin'ora mantenuto una politica di isolazionismo e di ostilità nei confronti degli europei.

    Alle elezioni del 1944, però, i popolari anti-militaristi vennero battuti dalla Sinistra-Costituzionale che spingeva invece per la guerra. Il Regio Esercito era divenuto il primo al mondo e la marina stava per divenirla. Dunque, il neo primo ministro, firmò, ma il Re rimaneva titubante...

    :eek:fftopic: Secondo voi devo dichiarare guerra oppure no? Purtroppo l'america rifiuta l'alleanza e posso contare solo sulle mie forze :piango:
     
  6. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    NO! Non finirai MAI di combattere i ribelli. Stai attaccando il paese più popoloso al mondo e altri due fra i più popolosi. Starai anni a consolidare ogni avanzata, e oltretutto a causa della popolazione immensa ogni provincia che chiedi nella pace costerà un numero OSCENO di punti vittoria, tanto che per rendere credibile una qualsiasi pace sarai costretto ad usare il trucco della diplomazia.

    Tanto vale non provarci neanche...
     
  7. andy

    andy

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    In effetti la vedo dura invadere la Cina senza un adeguato appoggio per la flotta, e in questo sarebbe meglio una colonia tipo Filippine o Borneo o Indocina contro possibili attacchi asiatici tua piuttosto che una colonia tua alleata.
     
  8. DarkAndy

    DarkAndy

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    E’ praticamente impossibile :facepalm:
    che tu riesca a sconfiggere Cina, Giappone e Korea prima dell’2499
    sopratutto se prima non riesci a conquistare uno sbocco sul mare in Asia ,:marina:
    tuttavia se riesci ad allearti con l’Inghiltera (e non con gli U.S.A)
    potresti avere qualche possibilità.


    :eek:fftopic:
    :applauso:OTTIMO ARR :applauso:



    <<L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto>>
     

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