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AAR: La gloria della Serenissima

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Purfa, 15 Aprile 2010.

  1. Purfa

    Purfa

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    Suggerimenti per il proseguimento della campagna? Niente? Mi demoralizzo :D
     
  2. TFT

    TFT

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    a questi livelli non ti servono suggerimenti, sei la prima potenza mondiale! Cerca di togliere un po' di giallo dalla mappa che non mi piace :asd:
     
  3. Purfa

    Purfa

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    A dire la verità non sono tanto i suggerimenti su come giocare, quanto cosa vorreste vedere :D Bene, il primo desiderio sarà esaudito a breve...
     
  4. King Pietro

    King Pietro

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    A costo di sembrare uno scassac.....oni....ma non dovevi giocare in modo storico? Comunque bella partita!:approved:
     
  5. Purfa

    Purfa

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    Per il primo secolo Pietro :D Dopo mi sono fatto un po' prendere la mano con l'unità d'Italia e con gli Ottomani, e a quel punto ho detto "Ammo ho esagerato gia, quindi amen." il limite del 16 badboy pero continuo a rispettarlo, permette un gioco più lento e riflessivo

    Il prossimo AAR lo faccio con mm promesso :approved:
     
  6. Purfa

    Purfa

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    1607 - 1650 I.E.I.O.U. ITALIA EST IMPERARE ORBI UNIVERSO (sta all'Italia comandare al mondo intero) (libera citazione dal motto degli Asburgo AEIOU Austria Est Imperare Orbi Universo)


    A seguito della guerra del Tramonto Rosso vi furono circa 10 anni di pace, durante i quali Doge Alfredo Magno guidò la colonizzazione di ulteriori terre sia in Nuova Europa che nel Giardino. Frattanto le colonie poste all'inizio del suo primo mandato da Doge in Estremo Oriente cominciarono a prosperare e a reclutare piccole milizie locali (ottenuto il core), dunque furono anche inviate spedizioni coloniali nelle impervie isole Filippine e nel resto delle piccole isolette dell'enorme Arcipelago.

    Nel 1614 la Francia dichiarò guerra al Lussemburgo, che era garantito dalla Boemia e dall'Assia, scoppiò cosi nel nord Europa una grave guerra con decine di migliaia di soldati per parte. Doge Magno, vedendo l'occasione di eliminare una volta per tutte il principale avversario coloniale in India, optò per attendere uno sbilanciamento a nord francese, e poi attaccare in profondità con l'Armata d'Italia e quella Greca. Alla fine dell'anno, venne portata la dichiarazione di guerra a Parigi, e gli uomini avanzarono in territorio transalpino. I francesi furono costretti, nel giro di 6 mesi, a cedere la colonia indiana da poco ottenuta, e a pagare una forte somma in oro alla Repubblica. Frattanto da nord i Lussemburghesi sfondarono, e i Boemi, passando dalla Padania, occuparono le terre lasciate dalle armate veneziane. La Francia era così ridotta ad essere soggetta ad una corsa alla conquista, che risultò nella sua completa occupazione e al rilascio delle Repubbliche di Bretagna e Provenza.

    Ultima importante (1616) azione di doge Magno fu di isolare definitivamente gli Inca dagli influssi (nonchè possibili invasioni) castigliane: vennero occupate cosi tutte le provincie costiere del popolo natio del Giardino, ma che si stava rivelando ai coloni per ciò che veramente erano, cioè una massa di primitivi pagani, che ancora dovevano essere fatti diventare cristiani. E ciò sarebbe avvenuto, sia con le parole del vangelo, sia con la polvere da sparo di Venezia. Al termine dell'occupazione gli Inca furono inoltre costretti da Venezia a pagare una ENORME somma d'oro per avere salva la libertà. Ora, che erano al sicuro dai Castigliani, il doge ritenne che gli Inca erano da considerarsi soggetti a Venezia, e così li annunciò al mondo intero.

    Venne il giorno in cui doge Magno fu finalmente soddisfatto di ciò che aveva fatto e, alla veneranda età di 84 anni, decise che era ora di darsi alla bella vita. Purtroppo per lui, non visse abbastanza a lungo da spendere sufficienti ducati. Colpito da una incurabile tubercolosi, perì dopo 53 anni di governo, nel 1617. Gli successe al governo della Serenissima doge Giuseppe Lando di Sforza, un nipote di un doge della vecchia Venezia, ma, essendo incapace di gestire un cosi grande stato, promuovè solamente una politica edilizia economica generale e continuò la cristianizzazione dei popoli indiani e delle terre degli Inca sottomesse dal suo predecessore.

    Il popolo della Repubblica avente diritto di voto, chiamato a esprimere il proprio parere riguardo al governo di Doge Lando di Sforza, ritenne inadeguata una simile guida, quindi le elezioni furono vinte da Giuseppe Alvise, uomo di grandissime virtù diplomatiche (9) e famoso amministratore (7).

    Doge Alvise fece ben valere le sue naturali abilità di diplomatico coprendo le imprese coloniali della Repubblica alla vista dei sovrani europei: infatti, senza che la notizia uscisse dalle terre recentemente annesse degli Inca, invase le terre pagane nel Giardino, e costrinse i loro capi a pagare un'altra enorme somma d'oro (4750!!!!!) per mantenere la libertà. Frattanto, in India venne portata la guerra ad un grande Maraja, guerra che si combattè nelle foreste pluviali del sud, e che portò alla Repubblica l'annessione pressochè totale del principato, rimasto con solo la punta sud-est del continente, e la conquista delle isole al largo della costa, conosciute con il nome di Arcipelago delle Maldive. Venne anche invaso il principato di Travanacore, nella punta sud-ovest dell'India, e annesso alla Serenissima.

    Queste pesanti azioni coloniali, appena ne giunse la notizia in Europa, attirarono sulla Repubblica le attenzioni di tutti gli altri Stati, e cosi il Doge decise di optare per una lenta ma profonda politica edilizia in tutti i possedimenti Veneziani e di cristianizzare gli Indiani. Quanto meno per una decina d'anni.

    Il doge decise di finanziare dei ribelli patrioti in Irlanda, dato che questa era oggetto di un'invasione da parte Scozzese, volendo fare in modo che il popolo in gonnella non mettesse le mani su terra che non gli spettasse. Tuttavia i patriori andarono ben oltre ciò che gli fu commissionato di fare: sconfissero gli scozzesi e occuparono tutta l'Irlanda, e a quel punto, credendo essere impossibile difendersi da serie minaccie esterne, decisero di consegnarsi, loro con tutta la loro nazione, alla Serenissima. L'inaspettatezza di questo gesto fece quasi prendere un colpo a doge Alvise, che accolse a braccia aperte gli Irlandesi nei domini della Repubblica.

    Vedendo la fortuna che aveva avuto nella terra dei trifogli, il Doge decise di ritentare la fortuna: armò patrioti etiopi nelle terre di Adal e questi, essendo molto meglio armati dei loro avversari, non solo liberarono dal possesso mussulmano tutte le terre copte, ma le diedero ai Veneziani per mantenersi al sicuro dagli attacchi degli Arabi. Doge Alvise, compiaciuto da tale gesto, designò la creazione di un quinto vicedogato (era di moda allora), il Vicedogato di Egitto, Arabia ed Etiopia, con capitale Alessandria.

    Sentendosi ormai onnipotente, nella sua ambizione sfrenata, doge Alvise designò di tentare due grandi imprese: il cristianizzare (che per lui aveva il significato di annettere e convertire) gli Inca e gli Indiani tutti. Fu così che finanziò l'invasione delle terre dei primitivi nel Giardino, ottenendo definitivamente l'accesso alle loro enormi miniere d'oro, i cui proventi vennero destinati alla diffusione delle parole del Vangelo e della Bibbia. A seguito di questa conquista venne anche ordinata l'invasione delle terre del Maraja di Deli, che, sconfitto a più riprese, si vide costretto a cedere tutti i suoi territori nell'est dell'India che non fossero sulle montagne. Ciò causò sì un'enorme guadagno per la Repubblica, ma anche una campagna anti veneziana da parte di Castiglia, Regno Unito, Francia, Assia, Baviera e Scandinavia, che insultarono ripetutamente la Repubblica in pubblico. (il che tradotto significa che ero arrivato al mio limite d'infamia, 16)

    Era giunto l'anno 1648, e il Doge, nella sua superbia ma anche enorme abilità, pensò a quanta gloria potesse procurargli il titolo di Unificatore dell'Italia. Presa dunque questa decisione, inspirò nel suo popolo i sentimenti di Nazionalismo che oggigiorno ancora lo caratterizzano e che ne fanno uno dei più uniti contro le invasioni straniere. (avevo raggiunto il livello 30 di governo e sbloccato il casus belli nazionalismo) Così opto per l'annessione militare del ducato di Modena, che da decenni rifiutava l'annessione diplomatica alla Repubblica. Avvenuto ciò, il 1 gennaio 1650 proclamò la nascita della Repubblica Italiana, con capitale la Città Eterna, Roma... Oramai anche il lontanissimo popolo della terra chiamata dagli esploratori Giappone conosceva la gloria degli Italiani, e temevano per il loro futuro. Chi poteva fermare oramai l'italico genio?

    NOTIZIE DALL'EUROPA OCCIDENTALE

    La Francia, in seguito alle guerre contro il Lussemburgo e la Boemia, viene divisa in Bretagna, Provenza e il resto rimane al vecchio stato, divenuto però una Repubblica in seguito all'azione di alcuni rivoluzionari. La Castiglia subisce un periodo di intense rivolte civili e religiose in Nuova Europa, ma generalmente continua la colonizzazione della parte nord del Nuovo Continente, dacchè al sud era impossibilitata da Venezia. La Boemia annette ciò che rimaneva della Lituania. La Svezia dichiara l'unità dei popoli nordici e crea lo stato di Scandinavia, ma tuttavia rimane sulla difensiva.

    OBBIETTIVI FUTURI:

    - Scacciare la Castiglia dal Giardino dei Santi
    - Continuare l'espansione coloniale in Indocina e Australia
    - Aprire la via delle sete dal mare, conquistando almeno un porto sicuro in Cina o in Giappone
    - Continuare la colonizzazione della Nuova Europa Occidentale
    - Unire tutti i popoli definibili Italici sotto la bandiera Italiana (annettere la Sardegna e Naxos)

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