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[AAR - Impero Romano d'Oriente] Re dei Re, Regnante dei Regnanti

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Eferthad, 25 Settembre 2012.

  1. Eferthad

    Eferthad

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    Ha, ti assicuro che nel periodo già giocato ho avuto modo di rimettere gli austriaci al loro posto in guerra e tramite spie. Ma non dico di più, non voglio spoilerare sui regni di Andronico V e Nicola I :p
     
  2. Basileus

    Basileus

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    come diavolo hai fatto? nelle mie partite l'Austria sembra avere l'Armata Rossa! Milioni di uomini! non importa quanti ne massacri, ne arriveranno sempre altri! alla fine di una guerra, contando tutti i morti che avevano subito il conteggio è arrivato al 50.000!
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Mi sembra piuttosto normale che l'Austria abbia 50.000 MP, specie se è imperatore.
     
  4. Eferthad

    Eferthad

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    Ebbene, ho approfittato di un momento storico preciso: l'Austria, che aveva preso Venezia e Milano, aveva un alto BB e terre senza core, mentre l'impero, in quel momento, fortunosamente era in mano alla Boemia. In pratica, ho aspettato che Boemia ed Austria, da sempre nemiche in questa partita, si dichiarassero guerra, per dichiarare guerra a Genoa, che deteneva anche Romagna, Ancona, Venezia, Corsica ed ampi territori in Africa. L'Austria era alleata, e quindi ha onorato entrando in guerra contro di me. Dopo qualche tempo, h concluso pace bianca con la Boemia, ma avevo già invaso, ed era a corto di truppe. Ho occupato il nord Italia, ma nella pace, visto che si stavano organizzando, ho richiesto solo Verona più il rilascio del Tirolo, in modo da isolare le loro tre province milanesi. Poi, subito dopo la guerra, ho finanziato i patrioti milanesi, che si sono dichiarati indipendenti in pochissimo, ed ho stretto matrimonio con loro e Tirolo, e con il Tirolo sono anche in PU. Grazie, Boemia, tempismo perfetto. Non mi era mai capitata occasione simile, e dubito recapiterà, visto che l'Austria è di nuovo imperatrice. Però, diamine, ora è tornata quasi ai confini iniziali, e non si permette più di dichiararmi guerra (anche perché quando ha tentato di riconquistare Verona, l'ho sconfitta in poco ed ho preso anche Treviso, che finalmente mi consente accesso via terra a Venezia).
     
  5. Basileus

    Basileus

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    Io di solito sottraggo a venezia le isole dell'Egeo e Corfù, poi attendo che qualsiasi stato le sottragga i territori slavi e Treviso per poi sottomettere la città. In questo modo guadagno un importante centro commerciale ricchissimo e una piazzaforte imprendibile da utilizzare come testa di ponte in una guerra contro Austria o gli stati italici.
    comunque complimenti per la fortuna! in che difficoltà stai giocando?
     
  6. Eferthad

    Eferthad

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    Come dicevo, gioco a modalità normale, disabilitando l'opzione "stati fortunati". Anche perchè la modalità difficile, alla quale ancora non mi sento di approcciarmi, da' vantaggi ad altri stati che reputo scorretti, ma non cambia le strategie dell'AI in guerra. Gli stati fortunati sono un'opzione che trovo odiosa, e dopo la prima partita è stata da me disabilitata (difatti, a parte in questo AAR, solitamente da me si sviluppa la borgogna ed il resto della francia si divide, non c'è il famoso "blue blob"). Ad ogni modo, sto pensando seriamente di persuadere la boemia ad allearsi con me. Ho l'ungheria che è un vicino scomodo, specie perchè spesso dichiara guerra ai miei alleati/vassalli balcanici, e l'austria che prima o poi dovrò smantellare per collegare i miei territori italiani a quelli balcanici anche via terra, oltre che via mare. E, in questo, la boemia direi che fa piuttosto comodo, essendo il secondo stato tedesco per MP, e trovandosi al perimetro austriaco diametralmente opposto a quello sul quale guerreggerei. Una guerra su due fronti, contro due stati potenti, potrebbe essere letale anche per un'Austria seduta sul trono del SRI, oserei dire.

    BTW, stasera posto il regno di Giovanni VIII Magno. E c'è un motivo se gli è stato dato questo soprannome, fidatevi =P

    EDIT: dimenticavo: riguardo venezia, io avevo preso con successo i suoi territori balcanici. Il fatto è che nello stesso istante, l'austria le ha dichiarato guerra prendendo i territori italiani, e non pareva voler far pace, per cui mi è toccato prendere solo albania e corfu, ossia ciò che il war score mi consentiva. Ridotta alla sola venezia, ha attaccato e preso parma, e genoa le ha successivamente dichiarato guerra, annettendola.

    EDIT 2: pardon, ricordavo male: l'austria aveva già preso, era genova che ne aveva approfittato per prendere parma.
     
  7. Eferthad

    Eferthad

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    GIOVANNI PALEOLOGO
    Ottavo del suo nome
    Per grazia di Dio, Basileus dei Romani, Re di Bosnia e Signore della seconda Roma

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    E' il 6 Maggio, Anno Domini 1416. A Costantinopoli, νέα Ρώμη, si tengono, solenni, le onoranze funebri del Basileus Manuele II, un anno dopo aver contratto, via diplomatica, un'unione personale con il regno di Bosnia. La funzione, tenuta nella basilica di S.Sofia dal patriarca di Costantinopoli, Giuseppe II, che aveva ottenuto la carica quell'anno stesso, vede la commozione del popolo della capitale tutto: le imprese dell'anziano Basileus, che aveva speso tutte le sue energie per la rinascita dell'Impero, lo avrebbero consegnato alla storia come il più amato fra gli imperatori d'oriente.

    A differenza del padre, Giovanni non è dotato di incredibile astuzia diplomatica ma, nondimeno, riuscirà ad eguagliare ed a superare le conquiste del padre, riportando l'Impero al ruolo che gli spetta: potenza egemone nel Mar Nero e nel Mediterraneo orientale. I primi atti politico/economici del sovrano prevedono una forte centralizzazione del potere nelle sue mani, in modo da diminuire la spesa dovuta al mantenimento dell'apparato burocratico. Le entrate così guadagnate, saranno messe a frutto dal sovrano nelle sue innumerevoli campagne belliche che, tuttavia, costeranno all'Impero una forte inflazione, ed un generale impoverimento della popolazione, problemi che saranno risolti solo da suo nipote.

    Al tempo dell'ascesa al trono, la minaccia più grande, per la sopravvivenza dell'Impero, risiede nel regno d'Ungheria che aveva, nel tempo, annesso la Croazia, il Montenegro e parte della Valacchia. Fortunatamente, senza che vi sia bisogno dell'intervento di Giovanni, una santa alleanza composta da Aquileia, Austria, Valacchia, Bosnia e Polonia costringe l'Ungheria alla capitolazione, ed al rilascio delle due nazioni soppresse, oltre che alla restituzione dei territori sottratti alla Valacchia. Per il momento, dunque, Giovanni non ha di che preoccuparsi, al nord, e dunque invia semplicemente ambasciate ricche di doni al Montenegro, alla Valacchia ed alla Serbia, con l'intento di ingraziarsi gli stati che, ora, lo dividono dal colosso ungherese.

    E' dunque con estrema solerzia che il sovrano, al potere da soli tre anni, dopo aver potenziato l'apparato militare, e dopo aver colto i frutti della politica matrimoniale del padre, che gli garantisce la sovranità sulla forte nazione di Cipro, attacca l'Ak Koyunlu, alleato, fra l'altro, di Saruhan e Mentese. La guerra volge immediatamente per il meglio: Hamid è presa dalle legioni imperiali dopo un mese scarso dall'avvio della guerra, e ben presto capitolano anche l'Antalya, Smyrna e Adana.

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    Le condizioni di pace, per i due paesi alleati dell'Ak Koyunlu, sono durissime: il Saruhan è annesso, ed il Mentese è costretto a rilasciare il Ramazan. In realtà, si mormora che Giovanni avrebbe voluto annettere anche il Mentese, ma che i suoi consiglieri, temendo il Qara Koyunlu e non volendo affrontarlo che a guerra finita, gli avrebbero consigliato di restaurare il Ramazan come stato fantoccio sul quale concentrare eventuali mire espansionistiche dell'orda. Nel frattempo, procede l'assedio di Sivas, mentre Atene è stata presa dalla Savoia. Non potendo quest'ultima contare su una flotta decente, Giovanni decide di finanziare due gruppi di indipendentisti locali, che riescono a battere a più riprese i vari rinforzi inviati dai piemontesi, assediando la capitale Atene ben presto.

    E' in questa situazione che all'Imperatore, il giorno della presa di Sivas (settembre 1420), arriva una missiva contenente un'informazione che si rivelerà preziosissima: le incursioni Castigliane, che proseguivano da circa un anno, in territorio Ottomano stavano facendosi sempre più violente. L'imperatore, ottenuta Sivas in una conferenza di pace piuttosto affrettata, decide di attendere ulteriori sviluppi per attaccare. Nel frattempo, respinge vari assalti del Qara Koyunlu, ora suo vicino, fino a prendere Mus, nella quale vengono inviati numerosi coloni per creare un'insediamento romano.

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    E' dunque nell'agosto 1422, quando l'esercito castigliano riesce a mettere in rotta il forte esercito ottomano, che l'imperatore entra in guerra, approfittando dello sbandamento turco. Immediatamente, i resti dell'esercito ottomano sono annientati in Anatolia dalle legioni imperiali, e ben presto, mentre i castigliani assediano Angora, tutte le restanti regioni ottomane sono assediate. Un piccolo esercito ottomano, composto di soli mille uomini, prende intanto la provincia romana di Edirne, proprio mentre Mus viene integrata ed una pace, dove il Qara Koyunlu riconosce la sconfitta, viene siglata nella stessa provincia annessa.

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    Un'armata di seimila fanti e duemila cavalieri viene inviata a riprendere Edirne, mentre l'ultima provincia ottomana non occupata, Yazgod, viene presa. L'armata inviata si divide in due plotoni, uno dei quali distrugge gli ottomani a guardia di Edirne, mentre l'altro prende la provincia di Bulgaria. Intanto, Atene capitola e si unisce all'impero, in barba ai Savoia, ed i patioti romani marciano sull'Achea, distruggendone l'esercito e assediandola. Intanto, la Castiglia, sulla quale l'Aragona ha dichiarato guerra, sigla pace bianca con gli ottomani e si ritira dal conflitto, lasciando la provincia di Angora alla mercé delle truppe imperiali, che ben presto la occupano. Intanto, anche Nis è presa, l'Achea si unisce all'impero, ed Edirne è finalmente liberata. Gli Ottomani, che mai pietà avevano mostrato nei confronti dell'Impero, non ne ricevono alcuna. L'intero sultanato è annesso da Giovanni. Finalmente, la penisola balcanica è tornata interamente sotto il controllo dell'Impero, così come gran parte della penisola anatolica.

    Questa la situazione nel 1425, al termine del conflitto Romano-Ottomano:

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    I patrioti romani, intanto, hanno ben pensato di marciare su Naxos, annessa precedentemente dallo stato Pontificio, prendendola e riportandola sotto l'ala protettiva dell'Impero.
    Ma la sete di potere dell'Imperatore Giovanni pare non avere fine: nel 1428, difatti, invia finanziamenti ai patrioti romani d'Albania, allora in mano ai veneziani, per poi dichiarare guerra agli stessi, inviando reggimenti a Creta e Corfù, ben presto occupate. Venezia, al fianco della quale scende in guerra anche il papa, che vuole riprendersi Naxos, tenta una debole controffensiva, che tuttavia non sortisce effetto alcuno. E' così che Venezia, in guerra anche con Genova che reclama Parma, e la cui popolazione minaccia la rivolta armata, cede i territori ellenici a Giovanni VIII.

    L'ennesima vittoria galvanizza Giovanni, che ora ha intenzione di riprendersi tutti i territori della penisola anatolica. Approfittando dell'alleanza con Mentese, nella speranza che la Siria, stato potente ma sicuramente non in grado di competere con l'impero, nel 1232 dichiara guerra al Ramazan, dopo aver rotto l'alleanza ed inviato insulti per logorare i rapporti. In poco tempo, il Ramazan ed il Mentese cedono e sono annessi, mentre per il 15 dicembre tutta la Siria è occupata militarmente. Nei trattati del 16 dicembre, l'Imperatore annette ai suoi possedimenti l'intero territorio nemico, fatta salva la capitale Damasco. E' così che l'Imperatore, al suo ingresso in Aleppo, restaura il patriarcato d'Aleppo, e festeggia il natale nella cittadina. A questa guerra, seguono quattro anni di pace, in cui l'Impero, ormai potenza egemone del mediterraneo orientale, rimargina le ferite causate da tante guerre.

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    Nel 1437, tuttavia, il quarantacinquenne Giovanni VIII, sempre più bramoso di nuove terre con il passare degli anni, dichiara guerra al Regno di Napoli, dopo aver ottenuto accesso militare dal Papa, sempre più timorato dell'Impero. In difesa di Napoli, scendono Mantova, comunque non in posizione tale da poter belligerare, e la potente Castiglia, il cui sovrano era, a quel tempo, difensore della Fede Cattolica. Una prima battaglia navale nello stretto di Messina è vinta dalla più agile flotta romana, mentre l'esercito napoletano di sicilia è bloccato nell'Isola. Ben presto, urbino è presa, e l'esercito, cui Giovanni VIII si pone a capo, marcia su Napoli. E' durante l'assedio della capitale partenope che il coraggioso sovrano, spintosi in avanguardia con la guardia imperiale, colpito in un occhio da una freccia vagante, spira. L'assedio rallenta, mentre il corpo viene riportato in patria. E' nella caduta città di Napoli che il figlio dell'Imperatore, il ventenne Andronico è incoronato


    ANDRONICO PALEOLOGO
    Quinto del suo nome
    Per grazia di Dio, Basileus dei Romani, Re di Bosnia e di Cipro, Signore della seconda Roma.
     
  8. Pinky

    Pinky

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    [OT] L'immagine dell'imperatore è tratto dal quadro sul corteo di Lorenzo il magnifico?
     
  9. Eferthad

    Eferthad

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    In realtà, all'inizio avevo cercato di trovare una qualunque immagine, e mi sono imbattuto in questa su wikipedia. Ora ho controllato, e sì, pare che provenga dal dipinto che dici, della cui esistenza ero ignaro fino a venti secondi fa =P
     
  10. Pinky

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    Il mio intuito guida bene :asd:
    Comunque perché non stronchi subito Cipro ORA?
     
  11. Eferthad

    Eferthad

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    E' sotto unione personale, diamine, saranno integrati ben presto pacificamente xD
     
  12. Pinky

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    Stona troppo :p
     
  13. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    ennesimo aar di bisanzio XD
    molto bene; più porpora imperiale per tutti!


    saluti
    DAoS
     
  14. Basileus

    Basileus

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    nelle mie partite la syria non nasce e il Quara Koyunlu le prende sempre dai mammelucchi! beato te! Complimenti! fa vedere ai Latini che esiste un unico Impero Romano!
     
  15. Eferthad

    Eferthad

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    Il quara le prenderà, anche pesanti, per un bel periodo, ma dai persiani. Intanto, vorrei prendere alexandria e judea nella speranza dell'evento del pentarcato, ma i mammalucchi sono molto potenti :/ credo che, ad un certo punto, dovrò abbandonare il fronte latino per prendere quello africano
     
  16. Eferthad

    Eferthad

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    Allora, aggiorno dicendo che devo postare ancora due regni (Andronico V, 1438-66; Nicola I Il longevo, 1466-1512 [!]) prima di raggiungere il sovrano attuale, preceduto da un sovrano durato tre anni ed un consiglio di reggenza.

    Ora, prima di continuare, vorrei un consiglio. Praticamente, ho tutto l'impero d'oriente, ormai, e il circondario del mar nero, crimea compresa. Più tutta l'italia tranne siena (vassalla di ungheria), Milano, Savoia, Mantova, Aquileia, Savoia (Miei vassalli). Ho parte della svizzera e ho distrutto l'austria, riducendola a tre province. croazia mia vassalla così come la serbia. Ora, partendo col presupposto che vorrei annettere milano, come primo tra i vari vassalli, sono alleato con la francia e con la styria, oltre che con mantova. Ora, ho appena scoperto che la francia, con cui ho un matrimonio regale, pare stia per entrare in PU col sottoscritto. Ora, cosa consigliate di fare in caso di eredità? Dovrei tenerla, oppure liberarla come vassalla, per evitare ribellioni di massa?

    FRANCE.jpg
     
  17. R3wu0

    R3wu0

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    Io la terrei....Conquista l'Europa!!!!
    Scherzi a parte, tenerla sarebbe una gran tentazione ma effettivamente il rischio rivolte è abbastanza concreto...
     
  18. Eferthad

    Eferthad

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    Chiedo ai più esperti: è possibile, dopo aver annesso la Savoia, cambiare capitale e posizionarla in provincia francese (ne possiedono una), effettuare il cambio di cultura in francese ottenendo così i core? In questo modo, eviterei rivolte di massa, e dopo qualche anno potrei benissimo spostare nuovamente la capitale a costantinopoli. Almeno, sarebbe un passo avanti verso la restaurazione dell'impero ai confini di traiano.
     
  19. Basileus

    Basileus

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    se sposti la capitale dalla Città dimostri di temere i latini. Tieni l'Imperatore dove deve stare, mantieni Costantinopoli!
     
  20. Eferthad

    Eferthad

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    Questo certamente, ma una volta riuniti i territori, sposto a Roma. Per il semplice fatto che, una volta reso il mediterraneo "mare nostrum", è impossibile da prendere, basta una grossa flotta a Gibilterra. Costantinopoli è troppo esposta, per i miei gusti. Una volta, mentre impegnavo gran parte delle truppe contro l'Austria, la golden horde, appena dichiarato guerra, ha spostato un piccolo plotone subito a costantinopoli per farmi crollare lo stato. Per fortuna, avevo lasciato truppe in dacia, e quindi ho ripreso subito il controllo, ma poniamo un caso simile durante un conflitto con la Castiglia... Sarebbe rischioso, a dir poco, muovere tutte le truppe, ma senza muovere tutte non avrei più il vantaggio del mio superiore manpower.

    Edit: e poi, Roma è sempre Roma :p
     

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