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6 febbraio - La Battaglia di Tapso

Discussione in 'Antichità' iniziata da grogri, 6 Febbraio 2008.

  1. grogri

    grogri

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    Il 6 febbraio ricorre la battaglia di Tapso,avvenuta proprio il 6 febbraio 46 a.c tra l'esercito di Cesare e l'esercito della Repubblica senatoriale al seguito di Metello Scipione e Giuba I di Mauretania.
    Cesare ebbe la meglio e stronco quasi definitivamente le resistenze in terra africana, avvicinandolo al potere assoluto; ma è curioso come ottenne la vittoria....


    L'esercito di Metello Scipione circondò Tapso per avvicinarsi alla città dal suo lato nord.Prevedendo l'approssimarsi di Cesare,rimasero in ordine serrato di battaglia, tenendo ai lati la cavalleria con gli elefanti.La posizione di Cesare era tipica del suo modo di combattere, con lui al comando del lato destro e la cavalleria e gli arcieri ai fianchi.La minaccia costituita dagli elefanti fu alla base della precauzione di rinforzare la cavalleria con 5 coorti.
    Un trombettiere di Cesare diede l'ordine di battaglia.Gli arcieri di Cesare attaccarono gli elefanti senza pietà,ma i pachidermi avevano una pelle molto spessa e le frecce furono inefficaci.Il lato sinistro degli elefanti attaccò il centro dei cesariani,dove era posta la V legione.Questa legione sostenne l'attacco con tale coraggio che da allora in poi un elefante divenne il suo simbolo.Gli elefanti però erano ancora vivi tutti e stavano massacrando i fanti aprendo la strada ai cavalieri di Scipione.Cesare fece suonare enormi trombe con tanta violenza che gli elefanti fuggirono,calpestando la cavalleria.Dopo la perdita degli elefanti,Metello Scipione cominciò a perdere terreno. La cavalleria di Cesare scavalcò gli avversari con una manovra, distrusse il campo fortificato e costrinse il nemico alla ritirata. Le truppe alleate di Giuba abbandonarono ile posizioni e le sorti della battaglia furono decise....curiosa come soluzione ma geniale!
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    La guarnigione di Tapso non cercò di assalire alle spalle le truppe di Cesare? COme mai? Cesare aveva tenuto truppe a mantenere l'assedio?:humm:
     
  3. grogri

    grogri

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    sembrerebbe di si...poi sarebbe stato troppo pericoloso, una volta usciti se perdevano nn c'era più possibilità di salvare la città...
     
  4. Long Tom

    Long Tom

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    interessante questa battaglia, ottima l'intuizione di Cesare!
     
  5. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Vabè se l'esercito fuori dalle mura non riusciva a sconfiggere Cesare erano perduti comunque, tanto valeva rischiare... Cesare doveva fronteggiare un bell'esercito, probabilmente le sue linee intorno alla città erano state indebolite per recuperare soldati per la battaglia campale.

    Magari un'assalto improvviso e concentrato dei difensori poteva rompere l'anello degli assedianti o comunque distogliere l'attenzione di Cesare in un momento cruciale...
     
  6. Long Tom

    Long Tom

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    già, forse i cittadini erano sicuri che Metello Scipione vincesse e non hanno rischato:humm:
     
  7. pak

    pak

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    Metello Scipione detto il porcellino era un buon generale, come suo padre, ma non era un genio quanto Cesare. In effetti, puntò tutto (o quasi) sulla potenza degli elefanti da guerra, senza considerare l'eventualità di un fallimento di questa mossa....cosa che perlatro successe.
    Cesare..molto spesso si affidava alla fortuna ma lasciava sempre un certo margine per riparare ad eventuali errori.
    Non voglio passare per essere un fanatico cieco del divin Giulio (anche se l'impressione può essere quella) ma la sola sconfitta sul campo da lui subita (in Spagna) fu dovuta ad una circostanza fortuita (le buccine che dovevano richiamare alcune corti per rimettere in sesto lo schieramento non vennero sentite a causa della conformazione del teritorio e dalla distanza). Sconfitta solo in parte, poichè l'esercito di Cesare riusciì a raddrizzare la situazione indietreggiando ordinatamente, anche se perse quasi 700 preziosi veterani della 13sima.
    Nel caso della battaglia di Tapso, anche se gli elefanti avessero sfondato, molto probabilmente Cesare sarebbe riuscito a ripiegare ordinatamente, forte del fatto, che le sue truppe erano, prima di tutto formate in larghissima parte da veterani temprati da anni di battaglie e animate da una venerazione asoluta verso il loro comandante (quasi nessuno era "cittadino romano", anzi contavano su Cesare per ottenere la cittadinanza piena, cosa che Cesare ed in seguito Augusto esaudì).
    sarebbe stata una sconfitta, ma non risolutiva...almeno secondo me..;)
     
  8. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    A quanto pare la vera forza di Cesare era l'incrollabile disciplina e fiducia dei suoi Legionari. Se sconfitti non fuggivano disordinatamente ma mantenevano la compattezza, negando al nemico una vittoria decisiva. E capaci di sostenere a pié fermo l'urto di qualsiasi cosa :contratto:
     
  9. Armilio

    Armilio

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    Più che altro ebbe la capacità,da grande politico qual'era,di farsi amare fino all'idolatria dai suoi soldati,che tra l'altro erano veterani,molto più esperti dei pompeiani...la storia del fatto che i cesariani anche sconfitti non scappasserò sinceramente la trovo poco verosimile,il fatto è che Cesare non è mai stato sconfitto veramente....
     
  10. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Non scappassero disordinatamente, intendevo. Niente fuga a gambe levate ma una ritirata più o meno ordinata :)
     
  11. Armilio

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    Mmm,se è rotta è rotta....se i veterani scappano,vuol dire già che hanno eprso il controllo,se no non scapperebbero proprio...a meno che i soldati di cesare non scapperebbero MAI...
     
  12. pak

    pak

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    Rispondo prima alla seconda...Cesare non fu mai sconfitto in una battaglia decisiva...l'unica volta che si trovò in difficoltà fu in Spagna e durante l'assedio di una città Gallica (adesso non ricordo il nome), ma in entrambe i casi la cosa si risolse in un sostanziale pareggio, dove le due parti si riconsolidarono nelle posizioni antecedenti...anche se Cesare dovette interrompere l'assedio.
    Per ciò che concerne, i soldati di Cesare non fuggirono mai a gambe levate...anche perchè il Divo Giulio tendeva ad essere molto prudente nel loro utilizzo e ne accresceva la fiducia con molte prove tangibili (esempio per tutti, durante l'assedio di Alesia, nell'ultima battaglia prima della capitolazione di Vercingetorige, quando i Galli stavano ormai sfondando in una parte del vallo, intervenne personalmente alla carica con una o due Cooorti e raddrizzò la situazione...oppure quando una sua legione (comandata da Quinto Cicerone) venne assediata nel suo accapamento, cesare portò a marce forzate l'esercito di soccorso e sgominò l'esercito gallo, sebben quest'ultimo fosse molto più numeroso.
    Molte battaglie (come tutti i grandi Generali della storia), le vinceva ancora prima di cominciarle...probabilmente non accettò mai quelle dove le possibilità di vittoria erano basse.
     
  13. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    La citta' gallica era Gergovia.
    Altra situazione critica fu a Durazzo: vi aveva accerchiato Pompeo ma era a corto di rifornimenti (leggi: non c'era piu' nulla da mangiare) mentre Pompeo non aveva di questi problemi (oltre ad avere il doppio di soldati).

    PS: la grande sproporzione tra le perdite dei vincitori e quelle dei vinti in quasi tutte le battaglie antiche mi fa supporre che il grosso delle perdite avvenisse dopo che un'armata veniva messa in rotta (dopo che i nemici avevano rotto le linee e nel fuggi fuggi generale i vincitori facevano il vero macello). Cosa di cui reparti veterani dovevano ben essere a conoscenza, per cui sapevano che la cosa migliore per rimanere vivi in una situazione difficile non era fuggire a gambe levate ma mantenere la formazione.
     
  14. pak

    pak

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    Grazie della precisazione...la mia memoria è ormai famosa nel forum, per la sua assoluta mancanza!!


    Esattamente. Il morale e l'esperienza hanno sempre fatto la differenza...
     

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