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[Compendium] Impero d'Italia

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da KOS, 13 Giugno 2008.

  1. KOS

    KOS

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    Nazione :
    Italia
    Difficoltà : Normale
    Aggressività : Normale
    Tech Team Take Over : No
    Full IC Take Over : Si


    Salve a tutti,

    dopo la terribile risoluzione della campagna in Crusader Kings + Deus Vult dove il tutto era diventato ingestibile a causa di parentele incomprensibili, ho deciso di cominciare un AAR incentrato sull'Italia e sul suo destino nei fatidici anni che vanno dal 1936 al 1967.

    Gli obiettivi sono molti e le possibilità quasi infinite, ma fra tutte le nazioni che ho provato nella mia "carriera" con HoI 2, l'Italia è stata quella con la quale ho sempre ottenuto più soddisfazioni personali.

    Ho stilato alcuni possibili obiettivi al momento e devo decidere effettivamente quale perseguire :

    1. Via storica - guerra contro gli Alleati a fianco della Germania.
    2. Ignorare la Germania e proseguire l'ampliamento dell'Impero mantenendo un'ostilità nei suoi riguardi.
    3. Allearmi con gli Alleati e combattere il Reich.
    la seconda ipotesi l'avevo già provata con risultati altanelanti dovuti più che altro alle numerose (troppe!!!) divisioni che la Germania aveva creato (vogliamo parlare dell'Unione Sovietica? :eek:)

    La campagna avrà inizio a breve, devo prima valutare quale linea d'azione voglio intraprendere.

    Suggerimenti ?
     
  2. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    Attacca gli alleati, così avrai più risorse:approved:!
    Poi magari se hai conquistato tutta l'Africa (l'è dura, io ci ho messo 4 anni) crei qualche fantoccio (tipo Nigeria, Sudan...) che così ti sforna divisioni che potrai utilizzare per presidiare le coste africane.
    Se vedi i russi in polonia o anche oltre non esitare, sfonda sulle alpi e con truppe minori occupati della jugoslavia! Io l'ho fatto! (ma ci ho quasi perso la salute, però:D)
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Ti consiglio di togliere il Full IC, falsa troppo le partite e favorisce enormemente la Germania. Il Techteam takeover invece non è una cattiva idea...
     
  4. nethunter

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    Sono d'accordo!!! Il Full IC alla fine ti rovina la partita e te la rende noiosa...
    Poi non ti consiglierei il punto 3 :D a meno che tu non voglia passare 6 anni di gioco a fortificarti e gli altri 6 a fare guerra di posizione sulle Alpi....
     
  5. KOS

    KOS

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    @ Mikhail : Provvederò a invertire le selezioni allora, grazie del consiglio.

    @ Zio : l'idea è possibile, ma il problema (almeno col Compendium) è che gli Alleati sono degli ossi duri e l'Italia non è che sia messa molto bene. Dovrò ampliarmi e prepararmi prima d'effettuare un attacco alla Francia e all'Inghilterra. Valuterò comunque cosa fare ^_^

    @ Net : già provata anche quella, sono durato si e no due o tre mesi di guerra a dir tanto. LOL
     
  6. nethunter

    nethunter

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    Sono d'accordo!!! Il Full IC alla fine ti rovina la partita e te la rende noiosa...
    Poi non ti consiglierei il punto 3 :D a meno che tu non voglia passare 6 anni di gioco a fortificarti e gli altri 6 a fare guerra di posizione sulle Alpi....
     
  7. Malvagio91

    Malvagio91

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    Beh, se dichiari guerra agli alleati, ti sconsiglio di provare la conquista dell' Africa, anche perchè non avrai un sensibile aumento di pi e perchè nel 42 gli usa cominceranno ad annoiarsi e in Africa dovrai vedertela con loro. In poche parole, io in africa mi fermo sempre verso l' Egitto Meridionale.
    Entrare in guerra contro la Germania te lo sconsiglio pure come hanno detto gli altri, anche perchè la Germania nel Compendium è terribilmente forte e l' Italia terribilmente debole. Insomma ti conviene seguire la linea storica, e dovresti provare prima a sfondare e insaccare più truppe possibili in Egitto, in modo da costringere gli inglesi a mandare altre divisioni, togliendole dall' Inghilterra. Poi (lo avevano consigliato pure a me nell' ultima partita, ma giocavo in molto difficile e ci sono riuscito a farlo solo in parte) devi passare alla difensiva in Africa, prendere tutta la tua flotta e riassegnarla a Brest ( e rischierare le truppe disponibili li). A quel punto prova a sbarcare con tutto quello che hai. Ultimo consiglio: Non farlo in inverno, ma in estate ^^
     
  8. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Io sostengo la linea storica.
     
  9. KOS

    KOS

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    Capitolo I


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    1936
    Volontà Legionaria
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    Mussolini aveva appena finito uno dei suoi discorsi e si stava rinfrescando con un bicchiere d'acqua mentre la folla all'esterno ancora esultava sospinta anche da alcuni militanti di partito che li incitava a proseguire con le chiamate al Duce. Il popolo aveva bisogno di una guida forte e Mussolini sapeva d'essere l'uomo, volente o nolente, che era stato designato per quel ruolo in quel periodo. La rivoluzione fascista stava funzionando anche se gli attriti con la società delle nazioni e in special modo l'Inghilterra, stavano provocando non pochi problemi economici al Regno d'Italia.

    "Mio Duce" i tacchi risuonarono nella stanza, un rapido saluto romano da parte di una figura che Mussolini conosceva bene. Uno dei suoi attendenti.
    "Cosa vuole Settani ?" chiese mentre si passava rapidamente una pezza sul capo e si accomodava su una sedia sistemandosi l'uniforme e appoggiando il cappello sulla stessa.
    "Duce, le riporto che le truppe in Etiopia hanno ingaggiato battaglia con l'esercito nemico, il Generale Graziani presuppone di riuscire a sfondare in poco tempo e raggiungere Adis Adeba in breve tempo." la voce di Settani era seria, dura come gli avevano insegnato i militanti di partito, negli occhi si celava un leggero timore nei confronti del suo interlocutore.
    "Ne sono contento, l'Etiopia non dovrebbe riuscire a resistere più del dovuto... novità dai tedeschi ?"
    "Nessuna al momento, si limitano a quanto pare a lamentarsi con gli Inglesi e i Francesi ma null'altro... stamane è arrivato un dossier su alcuni nuovi ritrovati d'artiglieria studiati di recente dalla Fiat che abbiamo già provveduto a ordinare per aggiornare le divisioni."
    "Bene" si alzò lentamente stirando la schiena, era stata una giornata dura, fare l'uomo infallibile, leader e sempre pronto e fiero non era una cosa semplice, poco per volta lo stava logorando ma doveva continuare a dare quell'immagine al popolo. "Dispacci allora gli ordini al Generale Graziani di continuare con l'attacco e di ripiegare alle più vicine linee di rifornimento non appena Selassiè si arrenderà"
    L'attendente fece un cenno d'assenso.
    "Può andare Settani" disse liquidandolo con un gesto della mano prima di vederlo scattare sugli attenti e salutare romanamente ed uscire. Solo ora nella stanza osservò la finestra e vi si avvicinò inspirando lentamente. Cosa doveva fare ? L'Italia poteva trasformarsi in un paese ancora più povero di quello che era al momento... sarebbe stato ridicolo, una potenza militare come quella che si trovava fra le mani e un popolo dalle così antiche e nobili origini, morire di fame per inettitudine al comando.

    Fece una leggera pausa dai propri pensieri mentre osservava un passero volare a rasoterra per poi scomparire dal suo arco di visuale. Sapeva di dover fare qualcosa per sbloccare la situazione, avrebbe dovuto espandersi occupare nuovi territori ma come ? Come senza che l'Inghilterra e la Francia calassero sull'Italia come falchi sulla preda e senza ricorrere a quello scomodo alleato che era Hitler ? Rimuginò lentamente portandosi una mano al mento e pensando, mentre all'esterno una brezza leggera s'alzò.

    Settimane dopo...

    "Duce, l'Etiopia è stata conquistata dal Generale Graziani, le truppe sono ora in rapido ridislocamento dopo che abbiamo liberato il paese e mettendo a capo Selassiè."
    "Devo dedurre che siete riusciti a convincerlo della nostra... buona intenzione ?" Mussolini voltò il capo dalla finestra osservando Settani e un paio di gerarchi.
    "Sì o Duce, non ha opposto molta resistenza a onor del vero"
    "Abbiamo però altre cose di cui discutere oltre l'Etiopia , Duce"
    Mussolini sospirò dentro di sè senza farlo trasparire all'esterno. Cosa c'era ancora ? L'Etiopia si era rivelata un fiasco, un territorio inutile senza risorse, quanti uomini erano morti per la sua conquista ? Quanti valorosi italiani che non sarebbero più tornati dalle loro famiglie ? Si limitò a osservare il gerarca invitandolo a continuare
    "La marina e l'aviazione richiedono nuovi progetti per le rispettive armate"
    "Dite loro che abbiamo già da pensare al Regio Esercito e alla popolazione, al momento non abbiamo risorse disponibili per loro, dovranno attendere.... piuttosto abbiamo informazioni per quanto riguarda la Spagna ?" la voce di Mussolini risultò tagliente. La Regia Marina e la Regia Aeronautica avevano storto il naso negli ultimi mesi per l'attenzione che il governo aveva dimostrato nei confronti della più vecchia sezione militare del Regno. Non avevano tutti i torti, Mussolini lo sapeva, ma la priorità andava agli uomini che avevano combattuto aspramente per l'ampliamento dell'Impero. Negli ultimi tempi inoltre , in Spagna stavano fomentando rivolte di stampo bolscevico e fascista. La prospettiva che si stava verificando non era delle più alettanti e più volte le spie riportavano dubbi fra gli Inglesi e i Francesi di un possibile 'zampino' da parte italiana in questi dissidi interni in Spagna.
    "Dall'Iberia non vi sono nuove se non che un certo Franco Bahamonde stà aizzando le folle contro il legittimo governo... a quanto pare i parlarmentari di sinistra stanno lentamente portando la popolazione allo stremo , crediamo che a breve vi sarà una rivoluzione o perlomeno... grosse tensioni"
    "Mi state dicendo che la situazione potrebbe aggravarsi ?"
    "Potrebbe Duce e potremmo anche sfruttare un possibile intensificarsi delle ostilità in Spagna a nostro favore."
    Il piano lo aveva già sentito altre volte, ma era assurdo, come si pretendeva d'attaccare una nazione che non aveva fatto nulla all'Italia se non che fosse di stampo bolscevico ? Con i Francesi dietro l'angolo pronti a saltare addosso all'Italia assieme agli Inglesi, l'idea non lo alettava assolutamente, cosa gli stavano proponendo i suoi gerarchi ? Il suicidio dell'Impero per caso ?
    "Attendiamo lo svilupparsi degli eventi, nel caso in cui dovessero precipitare... vedremo il da farsi. Potete andare... Settani mi raccomando di redigere un rapporto sullo stato del Regio Esercito e delle nuove tecnologie promessaci dai reparti industriali"
    "certamente Duce" si sentì il batter di tacchi unito a un rapido saluto romano prima che il Duce venisse nuovamente lasciato da solo nella stanza... a rimuginare in silenzio mentre fissava la cartina di un'Europa in stile anticato romano fissando continuamente la Spagna.
    Come se non bastasse a quella situazione, la Germania stava cominciando a fare molte pressioni sull'Austria, il cancelliere aveva già avvisato Mussolini della cosa e non gli piaceva. Aveva schierato alcune truppe per esercitazioni lungo il confine con l'Austria a monito per la Germania ma a quanto pare nulla era valso... che Hitler si stesse stufando dell'Italia ?

    *In questo caso* pensò Mussolini *avrò un altro problema d'aggiungere a quelli attuali*

    inspirò lievemente prima di sedersi alla scrivania e riprendere le carte dei rapporti del governo e cominciare a consultarli, mentre il calore dell'estate cominciava a farsi sempre più sentire, mentre una leggera brezzolina rinfrescante entrava dalle finestre aperte scuotendo leggermente le fronde delle piante nella stanza.

    ___________________________________________

    [NdG: Tutti i testi redatti sono a scopo INTERPRETATIVO così come le immagini che verranno messe nei vari reply. In nessun caso si vuole fare propaganda politica o revisionismo storico]
     

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  10. PzKpfW

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    Se hai tolto il full IC ti consiglio di destinare il prima possibile mooolte risorse al potenziamento industriale visto che dal 43-44 gli USA tenteranno di sbarcare nell'Africa francese supportati anche da oltre 12 portaeri e varie corazzate.. e se prendono casablanca son dolori.

    Gran bel racconto complimenti!
     
  11. nethunter

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    La prendono, la prendono :p
     
  12. PzKpfW

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    Solitamente tengo qualche guarnigione di riserva a gibilterra. Appena gli usa dichiarano guerra a Vichy sposto le riserve a casabalanca e sulle altre spiagge in africa occidentale francese e la flotta è posizionata a Gibilterra in modo da attaccare ogni tentativo di sbarco.

    Una seconda flotta da 43 prende posizione in in africa centro occidentale e una terza in Africa orientale. In questo modo controllo tutto il fronte marittimo di mia competenza.
     
  13. KOS

    KOS

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    Capitolo I
    parte 2
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    Gli eventi infine, peggiorarono rapidamente. Dopo le elezioni che videro vincitori i partiti di sinistra in Spagna, degli attivisti rivoluzionari di stampo fascista si stavano dando sempre più da fare provocando stragi e instaurando un clima di tensione in tutta la nazione. Il Duce venne informato periodicamente dei fatti dai suoi gerarchi e guardava sempre più con timore quel territorio iberico che distava così poco dall'Italia.

    La Francia si stava anch'essa avvicinando molto all'ideologia di sinistra piegata dagli scioperi dei lavoratori e con una crisi economica che la stava poco per volta divorando dall'interno e infine.... un giorno la notizie giunse come un fulmine a ciel sereno.

    Mussolini osservava quella cartina di stampo romano mentre i suoi gerarchi gli davano la notizia che dopo l'assassinio di numerosi esponenti politici spagnoli, il movimento Nazionale di un certo Franco Bahamonde aveva dichiarato una rivoluzione nei confronti del legittimo governo.
    "Mi state dicendo che è in atto una rivoluzione Fascista in Spagna ?" chiese volgendo il capo verso di loro e mantenendo la mascella nella tipica espressione dura che tanto si sforzava di mantenere.
    "Duce le notizie sono esplicative, la Spagna Nazionalista guidata da questo Bahamonde è riuscito a scatenare una rivoluzione in grande stile, numerosi soldati e generali si sono schierati con lui e a quanto pare la Germania sta preparando dei sussidi nei suoi riguardi"
    "La Germania ? Quel nano baffuto vuole mandare rinforzi a Franco ?" Mussolini serrò ancora di più la mascella, lo sguardo guizzò nuovamente alla mappa. Non poteva permettere che l'Italia venisse tenuta fuori da questo conflitto, neppure il partito poteva essere da meno. I suoi gerarchi lo guardarono attendendo una sua risposta, sapevano che vedeva male Adolf Hitler, ma non si era mai espresso nei suoi riguardi in quel modo.
    "Preparate dei volontari e dei rifornimenti da spedire a questo Bahamonde e comunicate al Maresciallo Balbo e alla Regia Marina di prepararsi per le operazioni di guerra" parlava fissando la cartina, aveva già un'idea in mente. Sentì il silenzio alle sue spalle e si voltò, le mani dietro la schiena.
    "Avete sentito o siete sordi ?"
    "No Duce" uno di loro scattò sugli attenti, mentre Settani osservava la cosa prendendo appunti come suo solito "Il fatto è che... ha intenzione d'impiegare fisicamente la marina e l'aviazione dandola in controllo ai Nazionalisti ?"
    Mussolini osservò quella persona e scosse il capo pensando che forse sarebbe stato il caso di sostituirlo per la sua inettitudine. "No, stò dicendo che se la Germania parteciperà solo parzialmente alle operazioni, l'Italia lo farà di prima persona... la rivoluzione fascista di questo Bahamonde la dobbiamo sostenere e ci darà... risulati insperati."
    "Mio Duce ma... non è una mossa forse fin troppo azzar"
    "Silenzio" disse di rimando avvicinandosi di un paio di passi "Avete sprecato carta e fiato per spiegarmi come invadere in maniera ottimale la Spagna e ora mi venite a contestare questa decisione ?" fece qualche passo mentre li osservava, tratteneva la propria furia cercando di tenersi sempre lucido "La Spagna ora è indebolita, sarà ancora più facile poterla liberare dal regime bolscevico. Date le disposizioni... andate!" disse alla fine , vedendo poi i gerarchi effettuare il saluto romano e allontanarsi uscendo dalla stanza, tranne Settani che attendeva disposizioni , osservandolo mentre teneva sotto il braccio il quaderno in cui prendeva appunti.
    Mussolini sospirò mentre si portava verso la scrivania. Le scarpe classiche risuonavano sul pavimento di marmo e gli abiti civili facevano intravedere maggiormente della divisa le sue rotondità e il corpo non atletico che si trovava.
    "Ecco da chi son circondato caro Settani" disse mentre si sedeva e dava ancora una lunga occhiata alla Spagna sulla cartina appesa al muro "Da persone che sono in grado solo di riempirsi la bocca di proclami e di bei pensieri ma che quando si tratta di tirar le somme... cominciano a ritrattare" fece una breve pausa aprendo il libro dei rapporti del parlamento. "Puoi andare" disse infine, senza neanche notare il saluto romano di Settani e del suo sbatter di tacchi prima che lasciasse la stanza.

    Quando infine rimase solo si lasciò afflosciare sullo schienale della sedia e portò la mano destra al mento , pensando... pensando... mentre il volto rimaneva cupo e preoccupato al tempo stesso.


    Qualche giorno dopo...


    La Regia Nave "Littorio" stava navigando assieme al resto della flotta verso lo stretto di Gibilterra facendo da scorta alle sei flotte che stavano trasportando altrettante divisioni verso la Spagna. Gli scontri fatti con le forze navali nemiche si erano rivelate esigue ed alcuni addirittura avevano alzato la bandiera bianca vedendo l'avvicinarsi di tre navi da battaglia e da numerosi incrociatori... la flotta solcava verso la guerra ineguagliata... inafferrabile.

    Lo sbarco a Barcellona avvenne indisturbato... rapido ed efficente come pochi. Le forze di guarnigione , ai porti e della marina, si arresero prontamente. L'entrata in guerra da parte dell'Italia aveva portato l'ago della bilancia da parte dei Nazionalisti, mentre dalla Germania un infervorato e adirato Hitler elogiava con sorrisi freddi e lettere altrettanto fasulle l'operato dell'Italia fascista. Dopo una rapida avanzata sui territori costieri, il Corpo di Spedizione Spagnola (CSS) subì un duro arresto da parte id una concentrazione di truppe da parte delle forze avverse.

    Per alcuni giorni le sorti del CSS che comprendeva 2 divisioni d'alpini e quattro di fanteria guidate dal Generale Graziani, furono in bilico. I Repubblicani stavano pressando sui territori, favoriti anche da un arrivo sempre maggiore id truppe e rifornimenti da parte dell'Unione Sovietica e da una Francia che tentava in tutti i modi di bloccare quell'assalto italiano che l'aveva presa completamente di sprovvista.

    A causa di questo stallo, il Maresciallo Balbo venne spedito assieme ad altri piccoli contingenti nel sud della Spagna bloccando così l'approdo di rifornimenti da parte del nemico.

    "Voglio risultati! Non scuse!" esclamò il Duce rifilando nel contempo un pugno sulla scrivania che fece levare alcuni fogli, mentre Settani sussultò visibilmente. "I nostri soldati stanno morendo bloccati da delle fanterie più superiori tecnologicamente!! Chi è che mi aveva garantito che nessuno poteva batterci !? CHI!?" la voce era furente e si alzò di colpo facendo cadere la sedia "I nostri giovani stanno morendo lentamente in mezzo al fango, dove sono le truppe nazionaliste ? Che cosa stanno facendo ? Stanno lasciando la guerra solo a noi per caso ?!"
    "Mio ... mio Duce Franco Bahamonde ha rifiutato un'alleanza con noi e... e... non ..."
    "NON COSA!?" eslcamò verso il gerarca appoggiando le mani sulla scrivania e portandosi in avanti, la mascella serrata, dura, il volto furente
    "non ha accettato l'invio dei nostri soldati e rifornimetni preferendo quelli tedeschi"
    Mussolini socchiuse gli occhi a fessura. Così Bahamonde voleva appoggiarsi solo alla Germania ? Quelli non era fascisti, quelli erano qualcosa di peggio, un'idea deviata, distorta! Cosa gli era venuto in mente di seguire solo loro ?!
    "Intensificate gli attacchi, portate altre truppe e schiacciamo questi bolscevichi come insetti... una volta che gli avremo fatto questo favore, Franco la penserà diversamente... se ne vada, fuori dal mio ufficio!"



    Un paio di settimane dopo



    L'Italia, trionfante, arrivò a Madrid, il numero di morti dei Repubblicani non si contavano, mentre il Maresciallo Balbo riceveva il comunicato di resa da parte dell forze bolsceviche spagnole. La notizia della vittoria totale, giunse rapida in Italia e rallegrò il Duce. In soli cinque mesi di guerra, la Spagna Repubblicana era stata sopraffatta e oltre metà della stessa Spagna era ora nelle mani dell'Italia... l'altra metà in mano alla Spagna di Francisco Franco Bahamonde che guardava con sospetto il suo corrispettivo italiano.

    Benito Mussolini giunse in aereo fino a Madrid accolto dagli Spagnoli come un liberatore , mentre gli italiani sfilavano accolti da un caloroso benvenuto. Il Maresciallo Balbo si era guadagnato numerosi encomi e la dicitura d'eroe di Spagna, cosa che stava rendendo furente la Spagna Nazionalista.



    Madrid, ex palazzo reale



    "Duce desiderava vedermi ?" la voce di Italo Balbo risuonò nella stanza, insieme al rumore di tacchi. Mussolini, raggiante in volto si voltò appoggiando il bicchiere di vino che stava sorseggiando e si avvicinò a Balbo amichevolmente e lo strinse in un abbraccio liberatorio "Ne hai messo di tempo ma alla fine sei giunto a Madrid prima dei nazionalisti" disse sorridente mentre dava una pacca sulle spalle del suo gerarca. "Prego accomodati prenditi una pausa dalle celebrazioni." si sedette pure lui facendo attenzione a non stropicciare la divisa militare che portava per l'occasione. Balbo fece come ordinatogli togliendosi il cappello dell'aeronautica e osservando seriamente il Duce cominciando poi a parlare e a narrare della difficoltà dei combattimenti e dell'intera campagna durata più di cinque mesi, poi arrivò al tasto dolente, i Nazionalisti.
    "I Nazionalisti ci vedono di cattivo occhio Duce, dicono che siamo invasori e che non faremo altro che strappar loro la Spagna senza darla a loro. Hanno ricevuto ultimamente altri rinforzi dalla Germania anche se la spagna Repubblicana è caduta grazie e solo a noi"
    Il Duce smise di sorridere e di godere della spiegaizone di Balbo della campagna, diventando serio.
    "Hitler e Bahamonde si sono alleati ?"
    "No mio Duce, dico solo che Hitler potrebbe decidere di riarmare la Spagna per condurre un attacco nei nostri riguardi" rispose tranquillamente il Maresciallo mentre prendeva il bicchiere di vino bianco e lo degustava lentamente.
    "Quel maledetto" mormorò Mussolini "non gli basta dunque mai nulla ? Prima l'Austria e ora anche la Spagna ?"
    "E' possibile che le sue mire vadano ben oltre quello che sembri Duce" sorseggiò nuovamente "Per quel poco che ho potuto vederlo durante le sue visite ufficiali, mi è sembrato un uomo ambizioso e.... particolare"
    "Particolare non è la parola che adotterei sinceramente" disse secco Mussolini mentre si rialzava e si dirigeva a una finestra chiusa dalla quale si poteva vedere Madrid illuminata, i fuochi d'artificio scoppiavano in cielo. "Quell'uomo è un pericolo per l'intera stabilità Europea e mi chiedo il perchè la Francia e l'Inghilterra spendino tempo a preoccuparsi di noi anzichè di lui"
    "Presuppongono forse che non sia pericoloso"
    Mussolini si voltò, le braccia al petto "Che non sia pericoloso ?" sorrise sarcastico così come il suo tono "Stà allungando le mani sull'Austria per annetterla e probabilmente stà mirando anche all'Italia.... ma ora abbiamo altri problemi da risolvere, se Hitler vuole tanto giocare al provetto conquistatore, è meglio dargli una lezione a riguardo."
    Balbo osservò il Duce in maniera interrogativa. Cosa mai stava architettando ?
    Mussolini fece alcuni passi verso una cartina antica della Spagna che era attaccata al muro e incorniciata, una di quelle cartine decorative , una stampa raffigurativa del 1500. "Se Franco non decide d'allearsi con noi e di passare sotto la nostra protezione, provvederemo a fargli vedere cosa significa mettersi contro le Legioni dell'Impero" la sua voce era seria e si voltò osservando Balbo "Tienti pronto per un altro conflitto, se tutto andrà bene, si risolverà in un'annessione pacifica, altrimenti... dovremo combattere."
    La musica da ballo e il chiacchierio giunsero in quella stanza immediatamente, da quanto silenzio vi era fra i due, mentre i fuochi d'artificio esplodevano in cielo creando bizzarre figure come d'esplosioni d'artiglieria.
    ______________________________________________


    L'Italia stà cominciando la propria espansione mentre Adolf Hitler e Francisco Franco osservano con timore e ostilità le mire di gloria del Regno d'Italia e di Benito Mussolini. Riuscirà l'Italia a trovare una via pacifica con la Spagna Nazionalista ? Oppure la guerra ripiomberà sull'Italia ?

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    @ Net & Pzkpfw = grazie dei suggerimenti :)
     

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  14. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    fino al 1967?
     
  15. KOS

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    errore mio perchè ricordavo male le date... andiamo fino al 1964

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  16. Maglor

    Maglor

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    si... ci sono tre anni di titoli di coda... :D
     
  17. KOS

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    Capitolo II
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    1936 / 1937

    Conflitto fratricida
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    "Duce, con questo comunicato, sono sconsolato nel dirle che Francisco Franco Bahamonde ha rifiutato le nostre proposte d'aiuto e di collaborazione e ha fatto scaturire un conflitto a nord di Madrid cercando di tagliar fuori alcune divisioni dalle linee di rifornimento."

    La lettera di Balbo venne accartocciata lentamente nella mano di Mussolini mentre fissava con lo sguardo vuoto un punto isolato della scrivania. Come poteva essere ? Perchè Franco non cedeva alla sua proposta d'aiuto e lo attaccava ?! La risposta non importava.

    Con un movimento irato si alzò dalla scrivania facendo risuonare lo scricchiolio della sedia sul pavimento in marmo unito al rumore degli stivali che rimbombarono nell'ampia stanza e si fermò dopo poco le braccia incrociate dietro la schiena mentre si voltava per osservare la scrivania, il volto corrucciato e pensieroso.

    Inspirò e tornò a sedersi prendendo carta e penna e cominciando a scrivere qualcosa velocemente.

    "Settani... SETTANI!!" esclamò alzando la voce mentre le porte si aprivano rapidamente e Settani appariva trafelato in volto, quando il Duce chiamava in quel modo e con quell'espressione, significavano guai.
    Mussolini porse un pezzo di carta "Diramalo immediatamente alla radio nazionale... dichiariamo guerra alla Spagna Nazionalista"
    "Duce ma"
    "Niente ma, voglio un richiamo immediato della popolazione, è tempo di far vedere che l'Italia non si piega a giochetti di questo genere"


    Qualche settimana dopo...


    "A TERRA!!!" il fischio del bombardamento riempiva le orecchie dei soldati mentre tentavano di trovare un riparo in quell'ammasso di fango , sangue e morte ... loro unico compagno nel teatro di guerra. Le divisioni avanzavano sui fronti ricacciando i nazionalisti che si erano finalmente ritirati fino a La Coruna loro unica roccaforte mentre continuavano ad effettuare azioni di guerriglia per rallentare gli italiani.

    Il morale degli uomini era ormai fiacco, distrutto, dopo giorni e giorni di combattimenti. A nulla erano valsi i cannoneggiamenti della Regia Nave "Littorio" e neppure degli sparuti attacchi della Regia Aeronautica che aveva dovuto ritirarsi. Gli assalti alla baionetta contro le postazioni dei nazionalisti si erano rivelate suicide e sanguinose, quelli che un tempo si chiamavano fratelli ora si uccidevano senza remore cercando al contempo di salvarsi. Scene del primo conflitto rivivevano negli occhi degli ufficiali mentre vedevano i propri uomini falciati dalle mitragliatrici e da quell'assurda guerra di posizione.

    Il Duce aveva decretato la vittoria del Fascismo italiano su quello corrotto e deviato spagnolo, ma la realtà era ben lungi da quella, troppe persone stavano ancora morendo per conquistar la loro ultima roccaforte.

    "AVANTI!!! PER L'ITALIA!!! AVANZARE!!" le urla degli ufficiali risuonarono ancora , per l'ennesima volta mentre il fuoco di cannoneggiamento guidato dalla "Littorio" cessava lasciando solo una coltre di fumo nero e odore acre sulle colline difensive degli spagnoli. Gli italiani corsero nella terra di nessuno supportati da alcune autoblindo e dal cannoneggiamento delle artiglierie. Lo scontro cominciò caotico come sempre, mentre le truppe pressavano violentemente fra urla e pianti accecati dalla necessità d'uccidere... di sopravvivere.

    Il terreno si tinse di rosso e alla fine della giornata, quando ormai tutti eran stremati e affranti dalle perdite, sulle postazioni spagnole s'erse la bandiera bianca di resa, sventolante nella brezza serale che dall'Oceano si levava.

    Il conflitto, da breve che doveva essere, durò sette mesi duri come l'acciaio. Il Duce non era felice, troppi italiani erano stati impiegati per quella guerra inutile e fratricida... ma doveva esser fatta. La Germania infine aveva abbassato i propri toni nei confronti dell'Italia e aveva lasciato il destino di Franco nelle sue mani.

    Francisco Franco Bahamonde venne catturato e usato nel territorio come governatore e collaborazionista stabilizzando ben presto il territorio e sopendo le ribellioni che si stavano venendo a creare per l'occupazione italiana che inizialmente da pacifica fu costretta a diventare oppressiva nei confronti dei ribelli per evitare di perdere altri uomini oltre il conflitto.

    Dopo qualche mese... gli spagnoli si calmarono.

    Le tecnologie militari vennero migliorate dopo il conflitto e dopo i numerosi conflitti navali che si erano venuti a creare, i tecnici avevano presentato a Mussolini i progetti per una nuova classe di nave da guerra, denominata "Progetto Duce". Mussolini fu così interessato che approvò il progetto preferendolo a quelli delle portaerei preferendo sviluppalre in un secondo momento. Nel frattempo quattro navi della nuova super classe erano nei cantieri con un tempo di consegna datato 1949.

    Novembre 1937

    "Hitler ci ha invitato a firmare il patto anti COMINTERN, cosa facciamo Duce ?"
    Mussolini osservava i rapporti di quel trattato già da alcuni giorni, sapeva bene di cosa si trattava e su quello non avrebbe avuto alcun dubbio.
    "Lo firmeremo, sperando che si possa ritenere soddisfatto e che non venga ad attaccare l'Italia. Quel pazzo sarebbe in grado di scatenare un conflitto anche nei nostri riguardi se solo gliene diamo l'occasione"
    "Pensa sia una cosa saggia ? L'Unione Sovietica.."
    "I bolscevichi non sono sicuramente più forti dei fascisti che abbiamo combattuto in Spagna, o... deov pensare che sta prendendo una decisione diversa per la sua ideologia politica ?" le sferzanti parole del Duce colsero nel segno mentre il gerarca s'acquietava e scuoteva il capo "Bene... perchè si dia il caso che non è mia intenzione provocare un conflitto con l'Unione Sovietica" i suoi occhi andarono sulla cartina romana "E' un territorio troppo vasto non riusciremmo a controllarlo e solo il Signore sa cosa potrebbe fare Stalin per rimanere al potere. I tempi inoltre non sono ancora maturi. Firmeremo il patto e attenderemo. Può andare".

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    L'Italia , dopo essere uscita sangiunante dal conflitto con la Spagna Nazionale di Francisco Franco Bahamonde, si ritrova con un ampio territorio che va dall'Oceano Atlantico all'Oceano Indiano seppure frammentato e diviso. Adolf Hitler aumenta le pressioni nel frattempo in Austria e le sue dichiarazioni sulla necessità di territorio per il popolo Tedesco, cominciano a preoccupare Mussolini e l'itnera comunità internazionale.

    Il patto anti Comintern sarà vantaggioso per l'Italia ? O si rivelerà una trappola dalla quale non potrà più uscire ?
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  18. P.Scipion

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    io aspetto ancora la recensione eh:piango::piango:

    daiiii :love::love:

    :approved:
     
  19. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    I migliori AAr che abbia mai letto
     
  20. KOS

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    Capitolo III

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    [​IMG]1937 / 1940


    Lo scoppio del conflitto
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    Dopo la conquista dei territori Spagnoli, le forze dell'Esercito e della Regia Marina vengono ridislocate per poter prepararsi a un futuro difficile e incerto. Inghilterra e Francia seppur lamentando dell'azione militarista dell'Italia, non osarono levare un dito sulla stessa, preferendo le assicurazioni di Bahamonde sull'essere completamente indipendente.

    Il popolo, ora in pace, si godeva i frutti della guerra di conquista mentre sull'aspetto politico, Adolf Hitler stava allungando sempre più le mani verso i territori confinanti, come un assetato in cerca d'acqua. L'Italia dal canto suo rimaneva a guardare. Occupata a dover mantenere i territori in nord Africa, spagna e ovest dell'Italia, non poteva permettersi proclami solenni nè tantomeno d'alterare i toni di quelle Democrazie plutocratiche che alla fine forse... potevano realmente servire.

    Tre grandi agglomerati di Legioni vennero dislocate e organizzate nel nord est della Spagna guidate da Italo Balbo e armate con gli ultimi avanzamenti che la tecnologia e le conoscenze del conflitto avevano portato, mentre De Bono con le sue truppe alpine e di fanteria normale, veniva messo a guardia dello stretto di Gibilterra. Nello stesso momento, truppe guidate da Graziani vennero dislocate nell'ovest dell'Italia e messe in attesa, la reazione Francese poteva rivelarsi più dura del previsto... ma non avvenne nulla... la calma rimase in Europa finchè i territori non vennero assimilati lentamente.

    Mussolini sapeva.... sapeva che Hitler aveva qualcosa di peggio in mente, sapeva che non gli sarebbe bastato il territorio fagocitato nei mesi. Socchiuse gli occhi mentre osservava gli incartamenti sulla sua scrivania. Il Terzo Reich era come un bambino goloso di marmellata che non s'accontenta mai e cerca sempre d'averne di più... finchè non raggiunge un limite.
    "E se andrà avanti così lo raggiungerà ben presto" mormorò mentre si rilassava contro lo schienale e guardava la cartina. La Germania aveva già occupato gran parte dei territori utili ed era palese che avrebbe continuato finchè qualcuno non avesse cominciato a metterle i bastoni fra le ruote
    "Ma chi comincerà a farlo ?" si chiese prima d'inclinare nuovamente il capo verso gli incartamenti e finire di leggere i documenti della giornata.

    Infine , la Germania fece il passo più lungo della gamba. Mussolini aveva avvisato Chamberlain e i Francesi ma non c'era stato verso di smuoverli... era il Duce d'Italia un nemico ... quelli non vedevano più in là del loro naso da tanto pensavano che l'Italia fosse il male da estirpare. Il conflitto esplose nella sua tremenda violenza. Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania mentre stava invadendo la Polonia di comune e d'accordo con Stalin.

    Appena la notizia giunse al Duce, il suo volto diventò cupo come non mai, prendendo forma e carattere esattamente come la tempesta che si stava scatenando all'esterno della sua residenza. Fulmini e tuoni sconquassavano il cielo e la terra come un nero presagio dei tempi che giungevano.
    "Ecco che è successo infine" disse semplicemente corrugando la fronte e inspirando lievemente. In abiti civili e non militari, il Duce ispirava meno timore e riverenza nei suoi sottoposti, aveva quasi una figura di uomo qualsiasi, comune a qualsiasi altro italiano.
    "Duce, la Germania e l'Unione Sovietica si sono spartite la Polonia e adesso le forze della Wermacht stanno convogliando verso la Francia" Mussolini corrugò la fronte, possibile che non avessero nemmeno tentato un assalto mentre i tedeschi erano impegnati altrove ? Era talmente tanta la paura dei rinnovati Alleati , che non riuscivano nemmeno a fare uno sparuto tentativo d'attacco alla Germania ?
    "A breve potrebbero tentare un assalto anche se riteniamo impossibile che riescano a sfondare la linea Maginot, i francesi si sono preparati bene a un eventuale attacco tedesco"
    "Concordo sarebbe un suicidio da parte della Wermacht gettarsi contro quella linea invalicabile, è fatta appositamente per non far passar nessuno" concluse con un mezzo sorriso un altro gerarca.
    "E se l'aggirassero?" chiese Settani di getto, mentre gli occhi dei gerarchi e del Duce lo osservarono come pugnali. Deglutì, perchè si era fatto scappare quel commento ?
    "Ma cosa dici!" disse deridendolo uno "Belgio e Olanda sono state garantite come forze indipendenti, Hitler non sarà così sciocco da rompere una promessa fatta! Stattene zitto che è meglio" Settani nel sentire queste parole si sentì svuotato, e abbassò lievemente il capo.
    "Lasciatelo parlare" proruppe la voce del Duce in mezzo al rumore sommesso di un tuono in lontananza. I gerarchi si fecero silenziosi osservando un poco stupiti il loro leader.
    "Settani... cosa intendi con 'aggirare' ?" chiese osservandolo incuriosito.
    "S.. semplicemente quello Duce, già nel primo conflitto tentarono una manovra d'aggiramento dal Belgio, perchè non dovrebbero rifarla , tutt'alpiù che non hanno fortificato, per quel che so ovviamete, la linea di confine con il Belgio." disse un poco titubante.
    Passarono alcuni secondi, mentre il Duce lo fissava il suo sguardo granitico, la mascella serrata.
    "In effetti potrebbe presentarsi una situazione del genere..." si voltò osservando i gerarchi "Date disposizione di studiare un piano per arginare un'eventuale avanzata in Francia da parte dei tedeschi, se la Francia stessa non vuole che entriamo nell'Alleanza con loro, perlomeno tenteremo di salvare la loro popolazione come possibile. Preparate piani anche per il Nord Africa, gli inglesi non saranno contenti di quello che stiamo per preparare"
    Nel silenzio e nello sconcerto più totale, i gerarchi fecero un cenno d'assenso seguito da un saluto romano fiacco non del tutto convinto. Settani stava per andarsene quando Benito lo fermò appoggiandogli una mano sulla spalla "Tu no".

    Le porte si chiusero lasciando i due soli nell'ufficio del leader italiano. I tuoni proruppero all'esterno , lampi illuminavano la campagna bagnata e ormai fradicia.
    "Duce ?" chiese un poco sorpreso da quell'atteggiamento. Cosa voleva ?
    "La tua intuizione potrebbe essere corretta Settani, mi auguro che sia così anche se spero vivamente che Hitler non sia così inebriato dal potere e dalla voglia di conquista da attaccare altri paesi. Se cercheranno di sfondare in Francia, dovremo agire rapidamente" si portò alla cartina con un paio di rapidi passi, non era quella romana del suo ufficio ma tanto valeva. "Possiamo prendere la Francia da due fuochi, spingere e occupare il sud per salvarne la popolazione dalla conquista Nazista, nel contempo occupare Gibilterra temporaneamente e spingere verso l'Egitto per inscenare una guerra reale con l'Inghilterra e giocare così con Hitler."
    Settani stette ad ascoltare il Duce preso dalle sue emozioni mentre i piani si dipanavo nella mente del leader italiano. Non sapeva cosa pensare, era realmente plausibile ciò che il Duce stava pensando ? Oppure era la condanna dell'Impero ?

    Sapeva soltanto che avrebbe dovuto passare la notte in quella casa e se ne rallegrava. I gerarchi gli avevano dato una lunga occhiata torbida, certamente non avrebbe raggiunto casa quella notte se fosse uscito per andare ai prori alloggi... anche se scomodo su un divano degli appartamenti di servitù, andavano meglio di un fosso e picchiato selvaggiamente o peggio.
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    Il conflitto si è ora aperto, il Terzo Reich stà attaccando la Linea Maginot mentre un'Italia altanelante cerca di capire come agire per poter salvare l'Europa da una conquista pericolosa da parte di Hitler del continente. Riuscirà il Duce a salvare l'Europa ? O verrà condannato a una fine tragica ?
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