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Una partita, tanti giocatori AAR

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da TFT, 11 Marzo 2010.

  1. TFT

    TFT

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    Questo sarà il topic ufficiale di "Una partita, tanti giocatori", presiedono la partita i duchi:

    TFT
    Filippo
    Nirian
    Magu
    Attilio

    Lo stato scelto è (per votazione) Milano, che la spunta dopo una lotta accanita con giappone e biscotti savoiardi. L'anno è il 1399. I turni dureranno 20 anni

    Ecco le intenzioni del primo Duca di Milano, TFT

    -Essendo un cultore delle arti e degli antichi popoli il Basil...hem Duca ha fermamente deciso di intervenire nei Balcani e aiutare i bizantini nella lotta contro i Turchi. Se costoro non si faranno aiutare o faranno i cretini saranno annessi e governati da un sovrano più capace

    -Milano ha diritto ad avere le sue colonie...Libia, Marocco e chi più ne ha più ne metta vedranno sventolare il verde!

    -Milano ci tiene alla propria economia, percui terrà molto bassa l'inflazione e cercherà di aumentare il commercio

    -Il duca si sa è un gran mandrillone. è sua intenzione accoppiarsi con quante più principesse possibili per ottenere casus belli e vari vantaggi tramite le lenzuola

    -il duca milanese non ha ancora intenzione di unire l'Italia, magati prenderà qualche regione ma si limiterà li

    altro....si vedrà. Ai lettori la parola e che il gioco abbia inizio
     
  2. Arminio90

    Arminio90

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    Auguri mandrillone:D
     
  3. TFT

    TFT

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    1399-1418 i diciannove anni e 3/4 del primo duca Milanese, TFT

    Un inizio turbolento ma deciso

    Eccomi qua a descrivere i primi anni del mio ducato. Inizio immediatamente alleandomi a destra e a manca, sposando principesse e curando da subito la mia economia. Per i primi 5 anni non succede niente riguardante i fatti militari, Milano accumula ben 190 ducati e rimane li tranquillo, alleato con tutta l'italia più Ungheria, Austria, Francia, Georgia, Aragona, insomma non male. Bisanzio e Rodi vengono garantiti, così appena arriveranno i turchi si potrà reagire di conseguenza.

    La prima occasione di battaglia scatta quando l'Ungheria invade la Moldavia. Intervengo anchio ma mi becco -2 in stab, tra l'altro quando le mie truppe arriveranno gli ungheresi avranno già siglato una pace dove io non prendo nemmeno una fava...va bhe

    Succede una cosa pressochè identica con la guerra per l'Epiro, solo che stavolta a fregarmi e Venezia

    Decido quindi di intervenire io in prima persona, attaccando Tripoli e beccandomi -2 in stab perchè non ho un casus belli, in compenso una volta dichiarata la guerra ne ottengo uno per Holy War...w i bug. Fra l'altro il Papa indice una crociata contro il Quara Koionum che manco vedo e addio bonus.

    Inutile dire che i tripolitani vengono spappolati e che mi annetto due regioni, che cui spedisco subito un bel pretazzo

    Sono già passati più di dieci anni, l'inflazione è bassa e il potere del duca si accentra. Gian Galeazzo muore e lo succede Francesco Maria, che ha un figlio di nome Gian Galeazzo (che fantasia). Improvvisamente però la mia rete di matrimoni mi si ritorce contro...

    Il Papa dichiara guerra ad Urbino, mio alleato, io intervengo in suo favore e questo causa una serie di reazioni a catena che vede me contro Papa, Sicilia, Savoia, un fottio di ribelli incazzati e qualche stato tedesco a caso. Inutile dire che i miei alleati si ricordano di aver lasciato il gatto sulla pentola a pressione e i tradiscono tutti.

    Segue una guerra massacrante, dove le finanze statali arrivano ad 1 ducato e Milano viene occupata due volte sai savoiardi e una da dei cazzo di contadini ribelli. Pisa improvvisamente si ribella con un'armata SABAUDA di 9000 uomini, mi chiedo quanti sabaudi ci possano mai essere stati a Pisa. Il bello deve ancora venire, infatti Bisanzio chiede il mio aiuto contro quei cagoni dei turchi, io intervengo e mi ritrovo Siena piena di gente col turbante.

    Tengo duro, digrigno i denti e proseguo. Riesco ad ottenere una pace separata con i sabaudi, annettendo pure Nizza; per questo devo ringraziare i genovesi che improvvisamente hanno attaccato loro, la Francia e la Svizzera. In un paio d'anni Bisanzio capitola e cede la morea, a questo punto sono sotretto a pagare 5 ducati e chiedere la pace, promettendo di tornare in futuro. La guerra con il Papa dura quasi fino alla fine del mio regno, ma alla fine riesco a fregargli Romagna e a ridurlo ad un mio fantoccio (hahahahah). Non contento di questo muovo guerra all'Egitto, che è stato invado totalmente dai timuridi, come entro in battaglia però questi gli danno una pace bianca....tutto sommato però scoppiano rivolte qua e la e la situazione pare ancora fattibile


    lascio la parola al mio successore (la versione definitiva alla fine è stata la 4.0 in eng)


    Auguri!


    PS ho notato che il save è troppo pesante per essere uppato sul sito, datemi il vostro msn o la vostra mail (meglio entrambi) e ve lo invio li
     
  4. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Quindi si eredita una bella guerra suicida contro l'Egitto eh? a chi tocca?
     
  5. TFT

    TFT

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    a te :asd:
     
  6. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Ecco le intenzioni del secondo Duca di Milano, Filippo I

    -fin dai tempi di Dante gli intellettuali italiani sognano una riunificazione. Essa s'ha da fare, con ogni mezzo!


    -intervenire nell'impero e cominciare a influenzare gli elettori può essere utile per preparare l'elezione a imperatore del SRI del duca di Milano!


    -sarà bene limitare l'espansione in Africa, sono territori poveri! Molto meglio consolidare ciò che già abbiamo.


    -sul campo internazionale, cercheremo di mantenere saldi i legami con Vienna, e di non renderci nemici i francesi.


    -la sopravvivenza di Bisanzio è bella cosa certo, ma non è la nostra priorità... se sarà nei guai non la supporteremo. Non è il caso, vista la pressione turca.


    A breve l'AAR
    ;)
     
  7. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ragazzi fate guerra a più non posso, perchè io sono un sovrano fannullone e coloniale :asd:
     
  8. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    tranquillo, di guerre ne ho fatte... :contratto: appena riesco a inserire bene le immagini posto l'AAR ;) chi deve proseguire mi contatti in qualche modo :)
     
  9. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    È il 16 gennaio 1418. La misteriosa scomparsa del duca TFT (rapito dagli alieni?) induce i sovrani milanesi a divenire succubi di un altro influente nobile locale, tale Filippo I. Succubi per modo di dire, si trovano molto bene e sono perfino convinti di essere loro i veri detentori del potere!

    antefatto (1418-1419)

    http://img710.imageshack.us/i/eu31.jpg/

    La situazione fin da subito non appare semplice: la guerra con il regno egiziano è molto impegnativa, le nostre forze del tutto inadeguate, in rapporto di inferiorità per 8 a 1. Dopo varie vicissitudini, la più importante delle quali è l’entrata in guerra dell’impero ottomano, che tuttavia non ottiene grandi risultati, si decide per una pace bianca, in quanto alla conquista momentanea della Giudea si accompagna una totale disfatta in Libia (i 2mila milanesi in loco sono spazzati via da circa 17mila mercenari egiziani, il momento più critico della campagna). Il trattato sancisce l’arresto di ogni tentativo di espansione in Africa, almeno per il momento. Ci si adopera comunque per ultimare la conversione della Tripolitania, dove viene mandato un coraggioso missionario, che, nonostante un po’ di indifferenza iniziale della popolazione, ottiene buoni risultati: tutti i territori milanesi sono di nuovo cattolici.


    http://img59.imageshack.us/i/eu34i.jpg/

    Il trionfo di Milano (1419-1438)

    Fin da subito il nuovo consigliere ha palesato di avere a cuore l’unificazione della penisola. A vigilare sull’indipendenza degli stati italiani, però, c’è il sempre presente veto imperiale, nonché vaste rete di protezione. È lo stesso divieto imperiale ad agevolare tuttavia, nel luglio del 1419, l’espansionismo milanese in Italia. Il regno di Sicilia, infatti, proseguendo nella sua espansione verso nord, giunge nel giugno 1419 a lambire la costa romagnola. Un risultato decisamente ragguardevole, sufficiente a qualificare il sovrano siciliano come legittimo aspirante alla supremazia nella penisola. Ma basta un unico passo falso a distruggere quanto precedentemente ottenuto: chi troppo vuole nulla stringe, recita un famoso proverbio. E il passo falso del sovrano siciliano è tentare di appropriarsi subito anche della ricca Firenze: le armate siciliane la invadono nello stesso giugno 1419, suscitando l’intervento della repubblica di Venezia (che aveva garantito i fiorentini) e del Sacro Romano Imperatore il sovrano austriaco. Ne segue una violenta guerra, che vede inizialmente i siciliani avanzare (annettendo la Toscana) e poi retrocedere sulla spinta dell’esercito austriaco. È un’occasione troppo ghiotta per essere lasciata passare: senza esitazioni Giovanni Maria prende ancora una volta il comando diretto delle truppe e si lancia sulle recenti conquiste siciliane. Agendo d’accordo con le armate austriache, in breve espugna Firenze e, poco dopo, distrugge nella stessa città ciò che rimaneva del poderoso esercito siciliano, in ritirata dopo la disfatta di Ancona.


    http://img24.imageshack.us/i/eu35v.jpg/

    La strada è spianata: non rimane che aspettare che i veneziani terminino la loro guerra per poter occupare a nostra volta ogni singolo territorio siciliano. Palermo e Messica cadono: la flotta siciliana, distrutta in precedenza dai veneziani, non poteva vietare il passaggio attraverso lo stretto. Venezia, soddisfatta, si prende la Puglia e l’Abruzzo, Milano mette invece le mani su Ancona, Napoli e Firenze. Ormai che ci siamo, obblighiamo i siciliani a rinunciare anche ad ogni pretesa sulla città di Atene. Giusto per non infierire!

    http://img387.imageshack.us/i/eu36.jpg/

    Una forte espansione territoriale non può che portare a disordini diffusi, putroppo: gente che si ribella, che non accetta di essere continuamente sottoposta a nuovi padroni. Forse perché ogni volta è come se non si avesse ancora pagato le giuste tasse a chi di dovere… Giovanni Maria è entusiasta, e i suoi soldati hanno già in mente di affrontare con lui mille nuove imprese: sembra che nessuno possa fermarlo. C’è chi dice che se fosse sbarcato con il grosso delle truppe, persino il sultano d’Egitto sarebbe scappato a gambe levate. Lui lascia dire, non è certo un fastidio. Forse un po’ ci crede anche lui!
    Ma credendoci o no, tutti gli uomini sono mortali. E chi abbassa la guardia credendosi invincibile finisce per fare un’amara fine contro il nemico più ignobile. E così colui che invitto espunga città e distrugge eserciti, muore per caso in un anonimo paesotto della Romagna, mentre insegue per divertimento ad uno degli ennesimi gruppetti di ribelli, stroncato da un’infezione, ferito non dal nemico, ma da un bambino che parteggia con gli insorti, che lo centra in un occhio con una fionda… i dettagli sono in seguito fatti dimenticare dal figlio e successore, Gian Galeazzo II, perché, è cosa certa, quel bambino in realtà è un temibile mago… per questo è mandato al rogo. D’altronde ha pure confessato di essere figlio di Satana e di Santa Polenta, miracoli della tortura…
    Gian Galeazzo II è un duro. Non guarda in faccia niente e nessuno. Questo, a parte procurare una incresciosa serie di botte contro il muro o contro oggetti vari, è anche un importante, pregio. Senza remore muove l’opinione pubblica, e la convince al punto della necessità di aumentare la centralizzazione del potere, che l’unico a ribellarsi è un berbero nord africano, che osa tuttavia rivendicare il trono… pazzo, è ucciso in men che non si dica dalle truppe ducali. Si muove senza indugi anche sul piano internazionale, confermando i legami nunziali con i vari sovrani europei. L’unico a fare storie è il re d’Inghilterra, che dopo aver accettato le nozze tenta di rivendicare il trono milanese per suo figlio, approfittando dell’assenza di eredi lombardi. Di fronte alla minaccia di interferenze straniere, Gian Galeazzo è deciso: va dalla moglie, le strappa tutto di dosso con uno strattone, e la mette incinta con la forza del pensiero e toccandole la fronte con il dito mignolo. Del piede sinistro.
    Così almeno dice di aver fatto lui, fatto sta che dopo alcuni mesi arriva il tanto atteso erede: Ottaviano! Consapevole di aver umiliato il sovrano inglese, Gian Galeazzo comincia a dedicarsi al sacro romano impero: perché mai tutti votano Austria? Anche nel ducato di Milano si scia bene! In poco tempo vengono influenzati economicamente in molti, altri vengono influenzati con batteri gastrointestinali. Fatto sta che l’attivismo del sovrano milanese attira l’attenzione dell’Imperatore, che decide, forse per tenerlo a freno, di rendere Gian Galeazzo elettore. È l’8 ottobre 1423, e Gian Galeazzo, sovrano da soli due anni e mezzo, già è un idolo per tutto il popolo.

    http://img690.imageshack.us/i/eu37.jpg/

    Sono cominciate nel frattempo vaste opere edilizie, che continuano negli anni successivi, e che portano all’edificazione progressiva di templi e luoghi di culto in ogni provincia della nazione. I crescenti guadagni inoltre forniscono crescenti riserve monetarie, e viene deciso l’ampliamento dell’esercito, in previsione dello scontro decisivo per il dominio della penisola, al momento conteso con la repubblica di Venezia.
    Infine, sul finire del 1425, il grande balzo: viene dichiarata guerra all’odiata rivale, azione giustificata da disaccordi commerciali che andavano avanti da un po’. Venezia non è nell’impero, e così a seguirla è solo il Patriarcato di Aquileia e il ducato di Morea. La guerra è dura, e mentre in Italia meridionale (dove si fronteggiano 8mila milanesi, supportati da 3mila papisti, e un contingente di 6mila veneziani) la vittoria milanese è rapida e definitiva, a nord gli scontri portano a vicende alterne: da un lato Aquileia viene sconfitta e indotta ad accettare di cedere la città di Gorizia e di diventare nostra vassalla e alleata, dall’altro l’armata principale veneziana (15 reggimenti), avanza espugnando prima Verona e poi addirittura Brescia. Contemporaneamente, una task force della serenissima (4mila uomini) sbarca in Cirenaica, sconfiggendo i 2mila uomini che appena poco prima avevano vassallizzato anche la Tripolitania. Gian Galeazzo non è tipo da arrendersi: raduna le forze, recluta un valente generale, tale De Benedetti, e manovrando nello scacchiere lombardo riesce ad isolare e distruggere le forze veneziane nella battaglia finale di Parma, dopo averle messe in fuga davanti alle mura di Milano. Rimane l’ostacolo della marina veneziana, che impedisce con la sua presenza l’invasione della laguna da parte delle truppe milanesi. Ma un nuovo sensazionale colpo di scena è destinato a passare alla storia: mentre tutti stanno guardando altrove, non si sa come 1000 coraggiosissimi soldati papali, forse con l’aiuto della nebbia, riescono a sbarcare a Venezia. Dal mare, e in barba alla potente flotta che i veneziani tengono in città! Da Treviso sono tutti che fanno il tifo per loro, e dopo quasi 8 mesi di assedio, giunge infine la capitolazione della città. Il doge stesso, incredulo, viene condotto fuori dal suo palazzo dagli armati pontifici. Per Venezia è finita, e il trattato che viene firmato (con la Morea era stata fatta preventivamente pace separata) sancisce la cessione di vaste terre a Milano. La marca trevigiana, l’Abruzzo, la Puglia: tre nuove regioni a gloria imperitura di Gian Galeazzo II. È il 22 aprile 1427.

    http://img251.imageshack.us/i/eu38.jpg/

    È fatta. L’egemonia nella penisola è raggiunta. Certo, la reputazione del ducato, dopo tante conquiste ottenute, diciamocelo, senza vere e proprie motivazioni sociali (nessuna delle province conquistate si considera parte dello stato), è pessima, ma la mentalità decisa di Gian Galeazzo, che a furia di sbattere contro le ante degli armadi ha sviluppato un’intelligenza non solo obliqua ma addirittura a zig-zag, lo convince che è bene disilludere i vari feudatari: cari miei, non contate più delle pezze usate per rammendare i calzoni dei miei servi! È la proclamazione della monarchia dispotica, che impressionando un po’ tutti per la sua sfacciataggine, induce a chiudere un occhio sull’elevata infamia del regno (giunta a 42, con il nuovo limite innalzato da 36 a 41 grazie alla nuova forma di governo). È tempo di pace. Tanta pace. Dopo 3 anni di massacri nella valle del Po non si vuole sentire marce marziali. E Gian Galeazzo, intuendo come sempre gli umori del popolo, lo asseconda. Solo una piccola guerretta di facciata, al fianco dei francesi, per punire il sovrano inglese per la sua vecchia sfrontatezza. Niente è lasciato al caso!
    Sono completati gli ultimi templi, e, rivolte permettendo, si comincia a mettere da parte denaro. L’aiuto insperato da parte di alcuni funzionari fiorentini, che, grati al sovrano della sua clemenza, gli donano 100 ducati, permette al principe elettore di inaugurare, tra i festeggiamenti sempre più massicci, il terzo centro di commercio della penisola italiana, a Pisa, una ulteriore manifestazione della gloria e della ricchezza del ducato di Milano. Ricchezza che aumenta in maniera esponenziale negli anni successivi, al punto che vengono superati i colossi economici europei ed extraeuropei: Milano sopra tutti, sopra i mongoli, sopra gli spagnoli, sopra gli austriaci.


    http://img708.imageshack.us/i/eu310.jpg/
    http://img214.imageshack.us/i/eu311.jpg/
    http://img139.imageshack.us/i/eu3mapmlo1438121.jpg/

    Sotto chi tocca!
     
  10. Markenos

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    Gran bell'AAr, e che lungo...
    non si vedono le immagini però....:contratto::contratto::cautious::cautious::cautious::approved::approved:
     
  11. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    appena finite di sistemare ;) grazie!
     
  12. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Bene Nirian, si da il caso che tu ti possa rilassare alla grande :D
     
  13. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    scherzi? è il momento giusto per annientare la Francia o almeno farla andare in bancarotta! :contratto:
     
  14. nirian

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    1438-1458

    1438-1455 Consolidamento

    Il terzo duca effettivo di Milano (al potere ufficialmente è il solito Giangaleazzo che con le facili rime con cui è poetabile dà al popolino molto sollazzo :D) eredita uno Stato abbastanza grande e ricco ma molto odiato nel mondo e una tradizione culturale scarsissima, e passerà i vent'anni a rimpolparla con artisti, poeti epici, tappezzieri a corte e ogni estro possibile, portandola alla fine al massimo dello splendore.

    Data la propensione pacifista del duca e la brutta reputazione del ducato non ci si prefiggono conquiste territoriali, tranne Genova, che è troppo ricca per essere lasciata lì allo sbando per i fatti suoi.

    Il Papa lancia la Crociata contro Tripoli e quindi abbandono il vassallo islamico e povero al suo destino prima di essere coinvolto in guerre inutili, alla fine sarà annesso dalla Castiglia.

    Un casus belli contro il Palatinato mi induce alla guerra per rafforzare la lobby ambrosiana nell'elezione imperiale, Genova e Sicilia lo difendono, ne approfitto per costringere Genova a liberare la Corsica e la Sicilia a cedere la Calabria. Da qui in poi, vista anche l'inimicizia dell'Austria che rompe l'alleanza, rinuncio a interferenze con l'obsoleta istituzione feudale germanica che già abbiamo sconfitto tre secoli fa a Legnano :D.

    Nel 1445 Giangaleazzo muore e si instaura un lungo consiglio di reggenza, che durerà fino agli ultimi mesi del mio mandato ducale, finendo nell'autunno 1457.

    Ne approfitto per dedicarmi all'esplorazione, colonizzo le Canarie, ed esploro fino alle coste del Sudamerica. Poiché credo che non l'inflazione sarà il problema di Milano, bensì il potere militare, abolisco la Banca creata dal duca fondatore e la sostituisco con un'Accademia militare che forgi soldati d'alto valore (/military drill).

    Si susseguono matrimoni su matrimoni, a un certo momento Baden e Ferrara reclamano la mia corona, ma nasce l'erede e devono zittirsi.

    Con i risparmi del salvadanaio pongo le basi per una flotta adeguata per conquistare Venezia o difendere le colonie o comunque reggere gli scontri in mare che i miei successori vorranno decidere.

    zzzzzzzzzz (suono onomatopeico emesso dal regolare respiro del lettore dormiente che langue per la povertà di guerre e sangue).

    :army4:(gentile sveglia per il lettore di cui sopra, in attesa che l'amministrazione di NWI implementi buzz e altre diavolerie acustiche)

    seconda fase, molto action: 1455-1458, Genova per noi e le sette Strafexpeditionen. Il papa portoghese; anche i polacchi amano Riga.

    Nel 1455 finalmente sono invitato a una guerra contro Genova, ormai monoprovincia e l'annetto senza difficoltà, un altro centro di commercio si apre al monopolio mercantilista milanese, e la continuità territoriale con Nizza.

    vocina della coscienza e del calcolo scrupoloso e di un vecchio babbione consigliere anti-infamy:

    -
    Ehm duca se annettete Genova sforerete ancorché di poco il massimo limite che le corti d'Europa ritengono giusto e oltre il quale vi considereranno squallida feccia e da tale vi tratteranno.

    - Uhm vabbé ma a Genova ci tengo e poi sforo di poco poco, che sarà mai, non saranno così fiscali per uno zinzinello di infamia, in un paio d'anni rientro nel limite e faccio la sanatoria.

    Mentre preparo la sanatoria reclutando ben tre grandi diplomatici, mi attacca l'Ungheria, seguita a ruota dall'Austria, da Tripoli, da Provenza e dalla Savoia :humm: in cinque distinte guerre.

    Lascio dilagare gli austro-ungarici a nordest, ignoro Tripoli e vado a chiudere le guerre sul fronte delle Alpi Occidentali. Qui le opzioni sono da avido guerrafondaio badboysta, annettere tutto ciò che si muove, prepararsi a guerre a raffica e insomma fare di Milano l'universo e/o collassare provandoci, oppure giocare responsabilmente tenendosi dentro i limiti d'infamia. Non c'è bisogno di aprire un sondaggio per immaginare che ho scelto la seconda via :approved:.

    Concedo la pace bianca a Provenza e Savoia dopo averle annientate, e intanto mi dichiara la sesta guerra la Svizzera, che si porta dietro Mantova, Ferrara e Modena. Mi libero della pressione austriaca concedendo all'aquila bicipite la svassalizzazione di Aquileia, che subito mi dichiara la settima guerra. Il peggio però è passato, sistemo i vari aggressori a suon di paci bianche, punisco solo l'ostinata Ungheria costringendola a liberare Croazia, Albania e Montenegro.

    In mezzo a tutto questo bailamme fioccano le proposte di matrimonio, e una sembra poterci portare in unione personale la Polonia. Dopo 13 anni di reggenza torno a insediare un sovrano nominale, il quindicenne Galeazzo Maria I. Il nome fa ridere anche il sovrano portoghese che controlla come marionetta la curia romana, che fulmina la scomunica al nostro principe ragazzino (ho dei sospetti irriferibili su che cosa possa essere uso fare un quindicenne nella sua solitudine per essere scomunicato :shy:).

    G.Maria otterrebbe infine l'agognata unione personale con la grande Polonia ma Riga obietta che il vecchio sovrano Jagellone si era rimbecillito e quest'eredità non vale e si ha da entrare in guerra. Mando le navi a piegare i Rigati, ma l'Austria prende le loro difese e mi ricala preoccupantemente nella pianura padana, locali sondaggi dimostrano che in Polonia Milano non è amata (/ -195 relazione) e difficilmente da quest'unione otterremmo qualcosa di saldo prima di avervi investito millemila denari, quindi pur contrariato cedo l'unione a Riga.

    Per togliermi una soddisfazione, e poiché la scomunica mi irrita, nel mio ultimo inverno di regno dichiaro guerra al Papa e lo vassalizzo. Faccio le ultime spesucce ampliando l'esercito e con questo lascio al successore, ci rivediamo fra cent'anni.
     

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  15. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    ma no! la prima! guerra totale! :p
    Comunque mi rendo conto che non dev'essere stato uno scherzo respingere le "spedizioni punitive"... :approved: bene così, ci si espanderà per mare!
     
  16. Magu11

    Magu11

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    Ho preso in mano ora la partita, faccio alcune considerazioni:
    i duchi che mi hanno preceduto hanno giocato in maniera totalmente opposta a come gioco io :asd:
    Soprattutto, il bb è abbastanza alto, siamo odiati da tutti, nessun alleato (a parte il papa vassallo) e la minaccia austriaca incombe con un esercito numericamente più che doppio di quello milanese; gli avvertimenti di Castiglia, Svizzera e Ferrara rendono difficile qualsiasi guerra d'attacco, e il duca, appena salito al trono, è scomunicato.
    Quindi, si prospetta una partita difensivissima, cercando di respingere gli attacchi che arriveranno.
    Più tardi o domani l'aar :contratto:
     
  17. Magu11

    Magu11

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    Finito ora, dal 1458 al 1478, partita tranquilla come prospettavo, Milano non viene coinvolta in nessuna guerra.

    Ad inizio partita cerco di ridurre il bb (era a 37), avendo altra tradizione culturale assumo diplomatici migliori e, temendo un attacco austriaco allo scadere della tregua, vedendo la schiacciante superiorità numerica (75000 contro 25000) arruolo altri 10000 uomini, per resistere al meglio in caso di attacco.

    Nel 1460, grazie all'evento positivo del diplomatico, ottengo una riduzione del bb
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_1.bmp
    Ma, sempre nello stesso anno, il duca, andato al potere solo 3 anni prima, muore e si instaura un consiglio di reggenza: grazie a ciò, però, perdo la scomunica.
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_3.bmp

    Seguono 4 anni di nulla, poi il nuovo duca:
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_4.bmp

    Pesano però in eventuali attacchi gli avvertimenti di Castiglia, Svizzera e Ferrara a non dichiarare guerra. Quando arriva il momento propizio (Castiglia in guerra e Mamelucchi in crisi), succede l'inaspettato:
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_6.bmp
    Dopo soli 5 anni di governo, anche Francesco Maria Visconti muore, e inizia un consiglio di reggenza lunghissimo (l'erede ha 3 anni :piango:)

    Negli anni che seguono, di rilevante succede l'acquisizione del core in Friuli (capitale e unica provincia di Aquileia) e la perdita del titolo di elettore del SRI, a causa di cattivi rapporti con l'imperatore e dell'alta infamia :facepalm:
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_7.bmp

    In conclusione, ho:
    - abbassato l'infamia da 37 a 6
    - aumentato l'esercito da 26000 a 37000
    - costruito dei cog (4 mi sembra) per trasportare più truppe oltremare
    - colonizzato rio de oro e capo verde
    - esplorato parte della costa del centro - sud america

    In Europa, si segnala il crollo degli ottomani e l'espansione di Austria, tutt'ora imperatore e Francia. L'hansa è stata annessa da Brema, così la lega commerciale (in cui eravamo) è stata dissolta e le stazioni commerciali chiuse.

    Alcuni screen:
    - Dominio italiano
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_12.bmp

    - Dominio coloniale
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_13.bmp

    - Esplorazione del centro america
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_14.bmp

    - Mappa del mondo
    http://dl.dropbox.com/u/978271/EU3_MAP_MLO_1478.2.10_1.bmp

    Ah verso la fine potevo scegliere un'idea nazionale da prendere, ma dato che ero fermo, lascio la decisione al prossimo duca e al suo gamestyle :contratto:
     
  18. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    La splendida tetrarchia (1478-1498)
    Il nuovo duca di Milano, Lord Attilio, impronta la sua nuova politica su alcuni obbiettivi:
    - Dare un freno all'espansione europea e aumentare le relazioni con le altre potenze, che più o meno si aggirano tutte sull'odio totale.

    -Riorganizzare le colonie di Rio de Oro e Capo Verde, e da lì partire per una grande espansione a Ovest

    Con queste premesse, il governo fa fruttare la centralizzazione operata dal governo precedente e crea la tetrarchia: il primo è Lord Attilio, il secondo è Lord Attilio, il terzo è Lord Attilio e il quarto è il re di turno che comunque è sotto mio controllo mentale.
    Il nuovo governo adotta l'idea dell'Umanesimo tollerante così da eliminare le principali ragioni di rivolta e espandersi più rapidamente.

    Dopo il decennale consiglio di reggenza precedente finalmente sale al trono Gian Galeazzo Visconti nel 1480. Con il re intraprendiamo quindi subito una guerra coloniale contro i Maya, le cui difese sono così fragili che si tagliano con un grissino. Già nel 1482 si fa pace bianca, ovviamente non prima di aver inglobato mezzo Messico.

    Nel 1483 la Castiglia miracolosamente ci offre l'alleanza che già nel 1484 va a farsi benedire perchè poi loro attaccano il Mali a cui garantivamo l'accesso militare e col piffero che perdo 5 di stabilità. Inoltre si costruisce il primo laboratorio a Milano.

    Seguono 4 anni di noia per i tetrarchi, fino a quando il tetrarca Lord Attilio annuncia agli altri tetrarchi, rispettivamente Lord Attilio e Lord Attilio, di voler invadere Aquileia, poichè hanno un core ed è difesa da 3 stati schiappa. La guerra dura un anno e in questo lasso di tempo l'erede muore e il re di Francia ci rivendica il trono, mandando a prostitute i 60 ducati che ho appena speso per farmelo amico (contento lui, tanto ha la scomunica!!). Aquileia viene infine annessa.

    Dopo 5 anni di noia il tetrarca Lord Attilio, che si è alleato con Lord Attilio per complottare contro Lord Attilio, per farsi vedere duro dichiara guerra anche agli Aztechi e li massacra in meno di un anno, saccheggiando 600 ducati e sequestrando 9/10 delle terre.

    Come ultima cosa la Francia viene attaccata da molti stati, fra cui la Spagna, e noi la seguiamo perchè ne garantivamo l'indipendenza. Tutti questi stati vengono sconfitti ma la Francia è sull'orlo del collasso.

    Lascio quindi al mio erede uno stato florido, ho aumentato le entrate costruendo laboratori in tutta Italia, ho fortificato 3/5 del Messico, ho costruito circa 4 cog e 2 caracche, ho affondato qualche nave spagnola nella guerra a fianco della Francia e ho posto le basi dell'Impero Coloniale Italiano in Sud America.
    Vai TFT, abbatti la Francia massacrata, conquista i Balcani ma non dimenticare l'Impero Coloniale!!!!


    P.S. Da notare che l'Impero Ottomano è rinato, la Moscovia ha unificato la Russia e i Portoghesi hanno asfaltato l'America del Nord

     

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  19. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    cavolo peccato per l'elettorato...

    però molto bene per le colonie! :approved: ora ci mancano gli incas :)
     
  20. Ciresola

    Ciresola

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    Stà venendo fuori bene questo AAR, ciò che mi stupisce è l'immobilità attuale dell'UK, nelle mie partite insieme al Portogallo è sempre quella che per prima arriva in america, ed è anche attiva sul continente :)
     

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