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AAR DW: Savoia, formiamo il tricolore

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da kitter, 4 Aprile 2011.

  1. kitter

    kitter

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    Torino, Anno del Signore 1399

    "Basta". Questo aveva urlato il Re mentre io ero seduto al mio solito posto negli archivi del palazzo reale a Torino, uno dei tanti urli, abbiamo pensato tutti. Ci sbagliavamo, dopo nemmeno una frazione di secondo i soldati della guardia reale ci hanno chiamato tutti nella sala delle riunioni.
    "Siamo in Guerra...attacchiamo il Regno di Sardegna, ora.".
    Cosi ci ha detto, non capivamo. Abbiamo chiesto il motivo, se era una guerra difensiva, se avevamo tempo per prepararci adeguatamente.
    "no, le truppe sono già per mare, la dichiarazione è partita."
    Il popolo non era contento ma le truppe erano in marcia. Anche io sono partito con loro, il Re ha la fissa della Cronaca di tutto quello che succede, come se ai posteri potrà mai interessare quello che il piccolo Regno sabaudo potrà fare. per un poco non seppi nulla della corte, data la mia permanenza nei campi di battaglia, ovviamente ben lontano dall'azione e, come sempre, le notizie non arrivano mai. Assediamo Cagliari verso la fine dell'anno, la stagione fredda in quest'isola è mitigata potrebbe essere un bel posto per passare l'inverno, peccato per i troppi pastori, non mi piacciono le capre...puzzano.
    Ci sono arrivate notizie da palazzo: l'Austria è nostra alleata. Questo mi rincuora, anche se non ci potrà aiutare in questa guerra. non importa.

    Anno del Signore 1405
    Cagliari cade, il Re arriva in Sardegna e si fa eleggere "re dell'isola". una cerimonia stupida direi, ma tanto basta per placare gli animi dei rivoltosi per un poco, il re ci ordina di rimanere qui per sistemare al meglio la burocrazia e avere un maggior controllo. L'isola non è male, ma non importa, il Re torna alla capitale e arma molti uomini, come se temesse una vendetta dai suoi vicini, per ora (secondo me) troppo impegnati a mangiare tutto quello che hanno attorno per pensare a Noi.

    Anno del Signore 1410
    Non ha lasciato passare nemmeno dieci anni di pace, come dovrebbe essere fatto ogni volta, il Re è ammattito, oppure conosce cose che io non so. Non importa, siamo in guerra nuovamente e veniamo richiamati a palazzo. "stiamo aiutando i nostri alleati Svizzeri contro la Provenza, appena staccatasi da Napoli."
    Il Re è sempre schietto e diretto, cosi abbiamo appreso di essere alleati agli Svizzeri, cosa che ci suona nuova ma è anche vero che non eravamo molto raggiungibili dalle notizie. Diecimila uomini assaltano i settemila difensori della Provenza, la battaglia è sanguinosa e dura per ambo le parti, solo la superiorità numerica ha fatto la differenza. L'assedio che ne seguì fu uno dei più lunghi in assoluto per il regno, questo ci impedì di concentrarci contro gli altri nemici della Svizzera, ma per fortuna nessuno di loro era vicino a noi. Provenza cade nelle nostre mani dopo 5 anni di assedio ed il Re si dice soddisfatto....per ora.

    la cosa mi preoccupa, anche perchè ha indetto la crociata pubblicamente, per poi impedire all'esercito di partire. "logistica". ci ha liquidato cosi. Non capisco, ma non mi è dato capire.

    Anno del Signore 1415
    il Regno Sabaudo ora può avvalersi del titolo di "Regno" essendo uscito dalla sua terra ancestrale, ora non siamo considerati più un Ducato senza significato. Abbiamo pochi danari, siamo stanchi delle Guerre, ma siamo forti per ora, sempre che gli Alleati non tradiscano.
    Ho sentito il Re parlare di Roma, non capisco se per pellegrinaggio o.......

    Kitter, Cronista Reale.

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  2. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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  3. kitter

    kitter

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    strani eventi...

    Anno del Signore 1420
    dopo aver preso possesso di due terre nel centro della penisola, il Re ha deciso di attendere un poco, a detta di tutti per via dei tumulti europei. Non è vero. Sta morendo. infatti, dopo nemmeno un mese dall'ultima pace, il Re ci lascia lasciando il Trono a suo figlio legittimo, il primogenito. Questi si mostra diverso dal padre, lasciando che le questioni militari scivolino via senza distrarlo da una cosa che ritiene (e anche io) fondamentale: l'economia.
    Ovviamente le nuove terre ci hanno permesso di avere più sudditi, più tasse, più uomini da portare sotto i nostri vessilli in guerra, ma la guerra costa. costa dannatamente tanto!
    l'inflazione era troppo alta, abbiamo cercato un uomo in grado di darci una mano e abbiamo trovato l'uomo giusto. Il Re gli ha dato carta bianca, e l'inflazione del regno iniziava a scendere piano piano, giusto in tempo per migliroare l'equipaggiamento e l'abilità dei nostri soldati. Riusciamo anche a riparare un debito con le banche grazie a un colpo fortuito e il re (con somma sorpresa di tutti) fa un altro debito!
    con questo secondo debito il Re fa costruire molti edifici nel Regno e la sua lungimiranza ci aiuta: aumenta la produzione, aumentano i soldi e le tasse.
    il debito viene ripagato, con enorme fatica questa volta, e il Regno riprende il passo delle grandi potenze eropee. l'austria, nostra alleata, diventa Imperatrice del Sacro Romano Impero, Venezia inizia a perdere territori (ed anche se è nostra alleata, la cosa fa al caso nostro) e riusciamo anche, tramite la loro richiesta di aiuto, a prendere e ridurre a Vassallo Creta, un tempo terra Veneta. Genova purtroppo ha invaso l'entroterra dell'Orda d'oro, questo ha impedito al Re di balzare sulla regione.

    Anno del Signore 1425
    i Ribelli Toscani hanno preso con la forza Pisa (austriaca, ovviamente, noi non l'avremmo persa) entrando quindi in guerra con l'austria, impegnata a oriente contro l'ungheria. il Re ne approfitta, attacca Pisa a cui si aggiunge il Papa, Modena, Ancona. i nostri eserciti soffrono i troppi fronti aperti, ma dopo aver Annesso Modena e Ancona i fronti erano dimezzati, il Papa è fuggito in Friuli, mentre la Toscana decade (si spera per sempre). il Re ha parlato di un unificazione, per la prima volta, della penisola. "la Penisola appartiene a un SOLO Regno, un solo Regno Italiano! i Romani ci hanno lasciato in eredità la penisola, che DEVE tornare unita e potente.
    La folla era d'accordo, almeno cosi abbiamo visto, le nazioni straniere non si sono espresse in merito, non apertamente, a parte la Francia.
    presto saremo in guerra con quel Regno.
    Ci ha chiuso i mercati, in più ci ha intimato di non fare altre guerre, un bel problema a mio avviso.
    "non preoccupatevi, ho già deciso di non agire per un pò di anni...ci serve pace."
    il Re ha cercato di rassicurarci, non sono molto convinto ma io non posso far altro che scrivere.
    In ogni caso, nella Penisola siamo rimasti in pochi: Visconti, Napoletani, Veneti e Genovesi.
    E ovviamente Noi.
    Il Re ha spostato la burocrazia a Firenze, ora io e i miei compagni stiamo li per coordinare le nuove province, che non hanno un confine diretto con il nostro Regno. voci dicono che una regione francese si sia liberata e il Re l'abbia annessa con un rapido colpo di mano, io però non ne so nulla.
     

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