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Wittlesbach alla riscossa: AAR Palatinato

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da King Tobja, 12 Novembre 2016.

  1. King Tobja

    King Tobja

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    Salve a tutti.
    Avevo promesso (per quanto probabilmente vi possa poco interessare) partite su partite con Moscovia o simili. Le ho fatte, non preoccupatevi. Particolarmente degna di nota è stata una fantastica partita con l'Inghilterra -"ti piace vincere facile", potreste dire- in cui ho assoggettato l'intera Francia e colonizzato gran parte delle Americhe, nonché sono stato eletto imperatore dopo aver reso vassalli tutti gli elettori. Ma adesso mi proverò a tuffare in una nuova avventura. Il Palatinato, regno il cui sovrano era un grande elettore del Sacro Romano Impero Germanico (nella realtà storica era una contea), retto dal ramo dei Wittlesbach che storicamente accolse Martin Lutero e le sue idee all'indomani della riforma protestante, sarà lo stato che guiderò nella prossima avventura.
    Cominciamo.


    Re-Elettore LUDWIG IV VON WITTLESBACH (30 Dicembre 1436 - 11 Settembre 1452)

    Salito al trono alla morte del padre Ludwig III, Re Ludwig IV von Wittlesbach appare come un uomo mite e poco propenso alla politica. In 8 anni di regno, dalla sua ascesa al trono al 1444, egli aveva preferito mantenere la politica paterna di isolamento internazionale e di distacco dai parenti di Baviera, anch'essi di Wittlesbach.
    Sul finire di quell'anno, però, il fratello minore ed erede 19enne, Friedrich, molto più intraprendente e audace, fa nascere l'idea nel re 20enne di agire più decisamente sulla scena politica.
    Consultati i consiglieri, Re Ludwig IV annuncia pubblicamente l'ostilità ai parenti bavaresi, agli Hohenzollern dell'Ansbach e all'Arcivescovo dell'Alsazia. Inoltre, invia un ambasciatore a migliorare le relazione con l'Arcivescovo di Treviri (Trier), anch'egli grande elettore dell'Impero. L'ultima mossa del re è la combinazione del matrimonio del proprio nipote con una figlia del deceduto Re di Boemia e Ungheria, che ha lasciato i due Paesi nel caos dell'interregnum dopo la propria morte, in modo da candidare la propria famiglia alla successione del regno boemo. Nel giro di un anno, il Palatinato stipulare trattati di alleanza con Treviri e la Boemia. Inoltre, Re Ludwig decide di appoggiare la candidatura dell'Austria al soglio imperiale.

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    Dopo ciò, l'8 Novembre 1446, Re Ludwig IV decide di entrare in guerra con l'Alsazia per conquistarla. L'Alsazia era già stata aggredita dal Baden, perciò questo atto del Palatinato è volto ad evitare che tale provincia venga conquistata da quello stato. Personalmente alla guida del suo esercito, Re Ludwig IV invade con 8mila uomini l'arcivescovado, annientando la debole resistenza alsaziana e cingendo d'assedio la capitale Strasburgo. il 22 Luglio 1447 le truppe dei Wittlesbach entrano in città e imprigionano l'arcivescovo. Pur con il biasimo della Chiesa, l'arcivescovo viene obbligato a firmare la pace due giorni dopo, cedendo il potere temporale sul proprio territorio al Re del Palatinato, in modo tale da avere salva la vita e da poter mantenere il proprio ruolo. Re Ludwig rifiuta l'intimazione di restituzione all'Impero da parte dell'Imperatore, Friedrich III von Habsburg, ma a fronte di questa e delle prediche sibilline dell'arcivescovo decide di dare maggiore autonomia alla regione.

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    Passa non molto tempo che il Regno del Wurttemberg richiede un alleanza e invia una dolce e bella principessa come sposa. Lo stesso fa poco dopo Re Ludwig I von Hessen, Re dell'Hesse.
    Re Ludwig IV è piuttosto soddisfatto delle proprie gesta. Nel frattempo, il nemico badanese è stato aggredito dalla Svizzera. Dopo essere stato annesso, viene nuovamente liberato su ordine dell'Imperatore. Così, sul finire del 1450, Re Ludwig dichiara pubblicamente guerra al Baden, conquistando in breve tempo alla testa del proprio esercito la capitale badanese e annettendo il piccolo regno.
    Re Ludwig IV von Wittlesbach torna in patria trionfante e vittorioso.
    Egli passa gli anni successivi nella pace del proprio palazzo, progettando di come far grande il proprio regno. Purtroppo, il 29 Luglio del 1472, Re Ludwig IV viene colpito da una emorragia cerebrare, che lo porta alla morte, nel suo letto, l'11 Settembre del 1452.

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    Re-Elettore FRIEDRICH I VON WITTLESBACH (11 Settembre 1452 - 19 Novembre 1475)


    Alla morte di Re Ludwig IV von Wittlesbach, sale al trono proprio quel fratello che ne aveva promosso la politica espansionista ed internazionalista.
    Friedrich, della Casa dei Wittlesbach, primo del suo nome, Re del Palatinato, ascende al trono l'11 Settembre 1452. Subito deve fronteggiare la ribellione di un altro pretendente, Johann Wilhelm von Clausbruch. Questi, discendente da un'antica famiglia nobile di Heidelberg imparentata con i WIttlesbach, aveva deciso di dichiararsi Re col nome di Johann I von Clausbruch. Per supportare le proprie pretese, egli aveva dichiarato che Friedrich fosse morto durante una tempesta, vista la propria visita ai parenti della casa regnante danese. Ma, una volta tornato il legittimo erede al trono, vivo e vegeto, Johann recluta un esercito di 8mila uomini che cinge d'assedio la capitale del Palatinato. Alla testa dell'esercito regolare, forte di 9mila uomini, Re Friedrich I marcia contro i ribelli. Le sue doti militari, però, non sono certo alla pari di quelle politiche, tanto che il re viene sconfitto per ben tre volte. Infine, dopo aver sedato la rivolta in gran parte del regno, Re Friedrich riesce ad eliminare i ribelli in una battaglia nelle campagne intorno a Strasburgo. Johann l'Usurpatore -così Re Friedrich decreta che passi alla storia- viene catturato e decapitato il giorno seguente alla battaglia. Purtroppo, le non certo spiccate doti militari del re hanno portato all'indebitamento del regno.
    Una volta tornato a corte, un araldo chiede udienza al re. Viene dalla Boemia, recando una richiesta di aiuto per portare guerra al Wurzburg, alleato con la Città Libera di Francoforte. Pur essendo le casse del regno vuote, Re Friedrich I decide di aiutare dare appoggio all'alleato boemo, per dare risalto alla propria credibilità internazionale. In breve tempo le numerose truppe boeme invadono il piccolo stato, mentre quello del Palatinato, coadiuvato da un distaccamento boemo, annienta l'esercito di Francoforte nei pressi della neutrale Magonza. In breve tempo la guerra è vinta, seppur la pace arrivi solo l'1 Luglio 1459.

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    Mentre la guerra è in corso, un araldo dall'Augsburg richiede di stipulare un'alleanza, accettata dal re.

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    Nel frattempo, le terre di Baden sono in agitazione. Ma Re Friedrich I von Wittlesbach, pur avendo ben 6 prestiti da restituire, decide che è il momento giusto per intraprendere una grande impresa: l'aggressione alla Baviera. Da secoli, infatti, i Wittlesbach dei due stati erano in forte contrasto per il dominio della regione, specialmente per quella intorno all'exclave di Amberg, staccato dal resto del regno del Palatinato. L'occasione si verifica alla morte del vecchio Re di Baviera Albrecht III von Wittlesbach, che lascia il regno in mano ad un concilio di reggenza in nome del figlioletto di 9 anni, Maximilian. Così, il 10 Agosto 1459, accertato l'aiuto di Boemia e Augsburg e la disponibilità dell'Arcivescovo di Treviri, Re Friedrich I von Wittlesbach dichiara guerra alla Baviera alleata con la Città Libera di Norimberga. Alla testa dei proprio uomini, Re Friedrich I von Wittlesbach entra nell'Ansbach, oggetto della contesta, mentre l'esercito boemo annienta prima quello di Norimberga e poi quello bavarese. Ma, proprio quando la guerra sembra vinta, l'Imperatore Friedrich III von Habsburg dichiara guerra al Re di Boemia per ottenere la restituzione dei territori imperiali occupati. Re Friedrich I von Wittlesbach decide a malincuore di accettare di prestare aiuto all'alleato, sperando comunque nella clemenza dell'Imperatore. Dopo aver visto il proprio esercito distrutto dalle truppe austriache, il l'elettore palatino decide di chiamare in proprio soccorso, nella ancora aperta guerra contro la Baviera e Norimberga, Treviri e il Wurttemberg. In ogni caso, la sperata clemenza dell'Imperatore giunge quando, il 29 Agosto 1461 un messo imperiale offre la pace per la somma di 105 ducati. Re Friedrich accetta senza porsi grandi problemi, chiedendo un ulteriore prestito. In questo modo, egli è lubero di concludere la guerra contro la Baviera senza grosse ripercussioni, ma anzi avendo una tregua di 10 anni con l'Imperatore.
    Così facendo, l'esercito ricostituito del Palatinato riesce ad occupare diverse province bavaresi, portando alla pace il 22 Maggio 1462. Al Palatinato vanno l'Ansbach e 98 ducati, con cui viene saldato un debito del regno. Nel frattempo, i ribelli che si erano sollevati per l'indipendenza del Baden osano attraversare il confine con la Svizzera, che li annienta.

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    Mentre Re Friedrich I si gode finalmente i frutti della propria vittoria, un messo imperiale chiede la restituzione dei territori dell'Ansbach. Il rifiuto da parte del re porta al peggioramente delle relazioni anche con la Boemia, ancora impegnata nella guerra con l'Austria, Boemia che decide di interrompere il rapporto di alleanza con il Palatinato.
    Nonostante il duro colpo di questa importante alleanza infranta, Re Friedrich non si scoraggia. Egli decide così di risanare le casse del regno, ripianando tutti i debiti della corona. Sul piano interno, incomincia poi un'opera di assimilazione dei territori di Hall, nella provincia di Ansbach, mentre sul piano estero, alla luce della perdita dell'elettorato da parte dell'Arcivescovo di Magonza, decide di seguire Boemia e Brandeburgo nel sostenere la candidatura del Brandeburgo stesso, avverso all'Austria. In questo modo, Austria e Brandeburgo si trovano in parità, visto il tentennare da parte dell'Austria nel nominare un nuovo elettore, forse dovuto alla guerra.
    Il 1° Febbraio 1465, Re Friedrich I von Wittlesbach riesce a raggiungere il nuovo pareggio del bilancio, sfruttando anche i sussidi inviati da ottomani e francesi in occasione della guerra contro l'Austria.
    Il 18 Maggio dello stesso anno, un ambasciatore informa il re della sconfitta della Boemia e della nomina ad elettore del Re di Slesia, Re Jerzy Rudolf I Lubomirski, liberato dal gioco boemo. Egli, chiaramente, sostiene la candidatura austriaca, portando a 4 il numero di elettori a favore di essa contro i 3 per il Brandeburgo. Un mese dopo, giunge notizia che i regni di Castiglia ed Aragona sono ora in mano ad una unica corona, visto il matrimonio che riunisce le due case regnanti di Trastàmara in una sola. Re Juan II de Trastàmara è ora il re di questi due stati e del Regno di Napoli.
    il 10 Agosto 1465, ricuciti i rapporti con il Re di Boemia, proprio da quest'ultimo giunge una proposta per una rinnovata alleanza, prontamente accettata da Re Friedrich.
    Poco dopo, alla morte del vecchio Friedrich III von Habsburg, sale al soglio imperiale il figlio Franz I von Habsburg. Nonostante questo, l'opzione di Brandeburgo, Palatinato e Boema di sostenere adesso il Re di Boemia e quella di Treviri di sostenere il Re di Cleves, riportano momentaneamente la lotta per il trono in parità.
    Re Freidrich, 41enne, soddisfatto del proprio operato, si dedica alla cura del regno come a quella della moglie Maria von Wurttemberg, unigenita figlia del re dell'omonimo regno, e del figlio ed erede 19enne Philipp. Riceve purtroppo notizia della sconfitta in guerra del padre di Maria, Ulrich V von Wurttemberg, che viene obbligato dall'odiata Baviera ad interrompere ogni relazione con il Palatinato. Inoltre, i piani di Friedrich di ereditare il piccolo regno per successione scompaiono quando il 53enne Ulrich V mette al mondo un figlio maschio, il piccolo Eugen von Wurttember.

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    Diamo intanto un piccolo sguardo al mondo. La notizia più rilevante è probabilmente la morte del re di Borgogna, che ha portato alla spartizione dei suoi possedimenti tra Francia e Castiglia (tra l'altro, ignoro il motivo per cui Paradox abbia deciso di cambiare il destinatario delle regioni borgognone che prima venivano inglobate dall'Austria, dato che storicamente andarono effettivamente prima all'Austria, grazie alla politica matrimoniale di Massimiliano d'Asburgo, e poi l'area dei Paesi Bassi fu lasciata in eredità da Carlo V d'Asburgo al figlio Filippo II, Re di Spagna, quando divise i propri domini tra questi e il proprio fratello). Al di là di questa precisazione storica, a cui sicuramente la Paradox avrà già dato una risposta, la Castiglia è enormemente rafforzata, complice anche il matrimonio iberico, mentre l'Impero non riesce a progredire, diviso in due dall'alleanza pro-Boemia e quella pro-Austria. Francia e Inghilterra, pur in costante conflitto, sono molto importanti, mentre la Polonia, stranamente guidata dalla dinastia dei von Harrach, non è ancora in unione personale con la Lituania, nelle mani come sempre degli Jagelloni. La Danimarca mantiene viva la celeberrima Unione di Kalmar, tenendo sotto il proprio controllo sia Svezia che Norvegia. Ad Est, Moscovia e Impero Ottomano non si dimenticano certo di rafforzarsi. Da notare la presenza particolare di un contingente scozzese che, in esilio al termine della guerra con l'Inghilterra, continua a girovagare per l'Impero.

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    Re Friedrich I von Wittlesbach, in questo momento, si trova in una situazione di quiete, in cui può dare libero sfogo alla progettazione del futuro del regno. Dopo aver vagliato le ipotesi di attaccare Magonza, non senza però trovarsi di fronte l'esercito non solo dell'arcivescovo, ma anche del suocero Ulrich V con Wurttemberg, con cui intende ristabilire un'alleanza, decide infine di utilizzare il tempo per rafforzare nuovamente l'esercito. Egli infatti ha constatato che il proprio regno ha un'economia troppo debole per poter investire in opere pubbliche. L'unica soluzione è l'acquisizione di nuove terre e di nuove entrate, oltre alla centralizzazione. Infatti, ad alcune regioni del regno, in particolare Alsazia e Ansabach, è stata concessa una autonomia molto amplia per evitare ribellioni, ma ciò influisce sulle entrate. Perciò, la decisione del re è questa: ad Agosto 1472, alla scadenza della tregua con Bavier e Norimberga, comincerà una nuova guerra con questi due stati, in modo da annettere nuove terre.
    Il 14 Settembre 1472, assistito dai Regni di Boemia e Hesse e dall'Arcivescovado di Treviri, il Palatinato dichiara guerra all'alleanza formata da Baviera, Ravensburg e Norimberga con l'intendo di conquistare Regensburg ed unire le due parti del regno. Dopo poco tempo, Norimberga viene assediata e capitola, chiedendo la resa. Entrano quindi nelle casse del Palatinato, come indennizzo di guerra, ben 107 ducati. La guerra procede senza intoppi: le truppe alleate sconfiggono a più riprese i bavaresi, occupandone il territorio.
    Mentre la guerra divampa, il 19 Novembre 1475 Re Friedrich I von Wittlesbach viene a mancare all'età di 50 anni, lasciando il regno al figlio 28enne Philipp.

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    Re-Elettore PHILIPP I VON WITTLESBACH (19 Novembre 1475 - 12 Giugno 1503)


    Sale al trono Philipp, della Casa dei Wittlesbach, primo del suo nome, Re del Palatinato.
    Le intenzioni del giovane re sono subito chiare: già nel discorso di incoronazione, ricordando la mitica figura del padre Friedrich, egli dichiara di voler schiacciare i bavaresi e sviluppare il regno, sia sul piano economico che politico e militare.
    Purtroppo, poco tempo dopo la sua ascesa al trono, giunge notizia al nuovo re che il Regno del Wurttemberg è stato annesso alla Svizzera, che sta immensamente accrescendo il suo potere dopo aver conquistato anche Milano. Il nonno di Re Philipp, padre di sua madre, Re Ulrich V von Wurttemberg, è stato brutalmente ucciso, mentre il piccolo figlio di costui, zio del re del Palatinato, è stato fatto prigioniero.
    Così, in breve tempo la guerra è conclusa: la Baviera si impegna a liberare il piccolo regno di Ulm, a pagare una forte indennità e a rinunciare ad ogni pretesa sull'Ansbach. Con una pace separata, la Città Libera di Ravensburg rinuncia alla propria indipendenza, rendendosi vassalla del Palatinato e pagando un ingente risarcimento di guerra.

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    Il giorno stesso della resa della Baviera, due giorni dopo l'incoronazione di Re Philipp I, il giovane re riceve la notizia della nscita del suo primogenito, che egli decide di chiamare Friedrich, come il padre.
    La mossa successiva di Re Philipp è la ormai da tempo progettata guerra contro Magonza. Da quando l'Arcivescovo ha perso il titolo di elettore, è infatti nelle mire espansionistica dei Re del Palatinato. Perciò, dopo aver partecipato ad una breve guerra di Treviri contro Aquisgrana, Re Philipp I von Wittlesbach dichiara guerra a Magonza nel 1479. Nel giro di un anno, l'Arcivescovado è sottomesso. Appena conclusasi questa guerra, il Regno Hesse coinvolge il Palatinato in alcune guerre più o meno importanti, che si concludono la vittoria di quella alleanza. Più importante è la guerra in cui il Palatino viene chiamato a combattere è però quella contro la Baviera e Norimberga, su richiesta dell'alleato Augsburg. Dopo una bruciante sconfitta dovuta al basso mantenimento dell'esercito, Re Philipp I recluta mercenari. In questo modo, in breve tempo costringe alla resa Norimberga e, poco tempo dopo, anche la Baviera.

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    Per adesso mi fermo qui, ma rimanete collegati, perché tra pochissimo arriverà almeno un pezzo della seconda parte! Devo ammettere che, in ogni caso, il Palatinato è piuttosto divertente: sei un elettore, la casata è piuttosto importante e se giochi bene e hai un po' di fortuna non ti trovi neanche a dover entrare in conflitto con grosse potenze.
     

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  2. King Tobja

    King Tobja

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    Eccoci subito con la seconda puntata. Parto a bomba con gli eventi (spero che vi ricordiate il precedente!). Governa ancora Re Philipp I von Wittlsbach.
    Importanti novità in questa puntata... buona lettura!

    II Puntata
    (Re-Elettore Philipp I von Wittlesbach)

    La guerra contro la Baviera si conclude in non molto tempo. Il Palatinato non ottiene niente da questa vittoria, se non diversi debiti da ripianare, ma ciò frena ancora una volta la volontà espansionistica dei bavaresi. Subito dopo, sempre l'Augsburg richiede l'intervento dei Re Philipp I per difendersi dall'aggressione austriaca, ma questa volta, a costo di perdere prestigio internazionale, il saggio re decide di abbandonare l'alleato. In breve tempo l'Augsburg viene sopraffatto, reso vassallo e tempo dopo annesso al dominio degli Asburgo d'Austria.

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    Passano gli anni, Re Philipp I von Wittlesbach si trova a dover ripiananare in numero ingente di debiti. Inoltre, in questi anni, cerca di rafforzare nuovamente la propria posizione internazionale. Egli comprende che, escludendo l'Imperatore, le due maggiori potenze del momento sono Castiglia e Francia. Per questo, invia ambasciatori ad entrambe le corti per stabilire relazioni pacifiche e buoni rapporti, in modo di poter scegliere, se vorrà, a quale potenza allearsi. La possibilità di verificare quale dei due stati possa essere la scelta migliore si verifica circa 5 anni dopo, quando un'alleanza composta dai domini dei Trastàmara (Castiglia, Aragona e Napoli) e l'Imperatore aggredisce il Regno di Francia, coadiuvato da alleati quali Svizzera, Impero Ottomano, Firenze e Ferrara. Re Philipp coglie questa occasione per un duplice scopo: il primo è, appunto, verificare quale sia la migliore scelta di alleanza; la seconda è attaccare nel frattempo la Svizzera per tentare di sottrarle le province di Breisgau e Wurttemberg. L'occasione si presente nel 1500, quando, grazie all'operato delle proprie spie, il sovrano renano si rende conto che la Francia non aiuerà la Svizzera in caso di guerra. Perciò, radunati gli alleati di Treviri, Boemia e Hesse, il 1° Aprile 1500 Re Philipp I von Wittlesbach dichiara guerra alla Svizzera, supportata dal solo Stato Pontificio.

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    La guerra si protrae per 4 anni, durante il terzo dei quali Re Philipp I von Wittlesbach viene colto da dissenteria. Muore tra gli onori del proprio esercito il miglior generale che il Palatinato abbia mai avuto, il 12 Giugno 1503. Gli succede il figlio 37enne Friedrich.

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    Re-Elettore FRIEDRICH II VON WITTLESBACH (12 Giugno 1503 - 5 Giugno 1528)

    Ascende così al trono Fridrich, della Casa dei Wittlesbach, secondo del suo nome, Re del Palatinato. Uomo mite e acuto, porta non solo il nome del nonno, Re Friedrich I, ma anche le sue capacità. Egli è un uomo carismatico e politicamente capace, in grado tanto di farsi seguire dai propri uomini quanto di convincere le controparti durante delle trattative. Circa un mese e mezzo dopo l'incoronazione, il 24 Luglio 1503, nasce il primogenito ed erede del Re, cui Re Friedrich affida il nome dell'uomo che ha reso grande il Palatinato e del proprio padre: il piccolo viene chiamato Ludwig Philipp von Wittlesbach.

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    Re Friedrich protrae per poco una guerra già largamente vinta. Purtroppo, non potendo ottenere le ragioni per cui il padre aveva combattuto, a causa di un errore delle maldestre truppe dell'Hesse, il re sceglie di imporre alla svizzera di liberare i regni di Baden e Wurttemberg, sperando di installare nuovamente lo zio di suo padre sul trono di quest'ultimo regno. Purtroppo, scopre che il fratello della bisnonna è morto nelle prigioni svizzere. Salgono perciò al trono del Wurttember i von Ringelheim, parenti più prossimi dei von Wurttemberg. Il regno di Baden, pur mantenendo una discreta avversità nei confronti del Palatinato, è grato ai liberatori.

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    Re Friedrich, soddisfatto del proprio operato, continua a guardare con interesse allo svolgimento della guerra tra Valois e Trastàmara. Al termine del conflitto, appare chiaro come la Francia sia la potenza predominante in quel momento. Inoltre, essa confina direttamente con il Palatinato, perciò potrebbe rappresentare un serio pericolo. Perciò, pur mantenendo ottimo rapporti con la Castiglia, Re Friedrich II offre la propria sorella in sposa al fratello del Re di Francia Raoul II de Valois. Sancita questa unione, pochi giorni più tardi i due regni stipulano un'alleanza, cui la Francia aggiunge un cospicuo sussidio per permettere al Re del Palatinato di pareggiare il bilancio il prima possibile.

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    Passano gli anni, Re Friedrich riesce finalmente a raggiungere il pareggio del bilancio.
    Gli anni passano, la politica espansionista del Palatinato viene frenata dalla scialba situazione internazionale. L'esercito è debole, gli alleati non sono disponibili a combattere. Per anni il re progetta una nuova invasione della Baviera, per dare il colpo di grazie ai parenti. Nel frattempo, Re Friedrich II si rende conto di quanto il suo regno abbiano acquisito importanza nel corso degli anni. Scopre che nessun elettore sostiene più la candidatura austriaca, mentre ben due di loro, i due arcivescovadi di Treviri e di Colonia, sostengono quella del Re del Palatinato. Per evitare di salire al soglio imperiale, Re Friedrich II tenta di appoggiare prima la Boemia, poi il Brandeburgo. Con suo sommo stupore, il 10 Maggio 1525, Re Friedrich II von Wittlesbach ascende al soglio imperiale, grazie ai voti di Boemia, Colonia e Treviri, battendo il candidato Re di Slesia, votato da lui stesso e dall'elettore di Sassonia, e il Re del Brandeburgo, votato da Re Friedrich e da quello stesso elettore.

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    L'Impero è diviso in modo insanabile, questo è il motivo per cui Friedrich non voleva accettare questo ruolo. Nonostante il grande potere nelle sue mani, sono ora più i problemi da risolvere che i benefici. L'autorità imperiale cala a picco, i piccoli stati sono continuamente in guerra tra loro, la religione cattolica si è scissa, dando origine alla riforma protestante. Alcuni elettori, Sassonia, Boemia e Slesia, hanno aderito a tale riforma, osteggiando fortemente l'Imperatore, tanto che la Boemia ha deciso di rompere la decennale alleanza. L'Imperatore Friedrich II von Wittlesbach si mette subito al lavoro per cercare di migliorare la situazione. Migliora le relazioni con gli elettori, in modo da garantire un'elezione futura al soglio imperiale, arrivando persino ad allearsi con il Brandeburgo. L'obiettivo principale dell'Imperatore Friderich è di eliminare la piaga della riforma protestante dall'Impero. Per fare questo, il primo passo che decide di fare è obbligare la Sassonia a riabbracciare la vera fede cattolica. Mentre si prepara a questa impresa di grande difficoltà, vista anche l'alleanza sassone con la Polonia, la morte coglie Friedrich II von Wittlesbach durante un consiglio di guerra appositamente convocato per preparasi ad attaccare la Sassonia, il 5 Giugno 1528. Gli succede al Regno del Palatinato il figlio Ludwig Philipp, mentre tutti si chiedono chi sarà il nuovo Imperatore.

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    Imperatore LUDWIG PHILIPP I VON WITTLESBACH (5 Giugno 1528 - ?)

    Il trono del Palatinato viene ereditato dal figlio 23enne di Friedrich II.
    Grazie alla politica del padre, il quale, nonostante non vedesse di buon occhio la nomina imperiale, aveva ben capito quale occasione si potesse rivelare, gli elettori eleggono Ludwig Philipp come nuovo Imperatore.
    Lo scettro passa dunque a Ludwig Philipp, della Casa dei Wittlesbach, primo del suo nome, Re del Palatinato e Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico.
    Ben presto, circa due anni dopo, visto il proprio ritardo nell'avere figli dalla moglie Charlotte de Valois, egli nomina come proprio erede il fratello minore di circa due anni, Wolfgang Georg von Wittlesbach.

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    L'obiettivo principale del nuovo Imperatore è il rafforzamento dell'Impero e del Regno del Palatinato, come è facile immaginare. Nonostante questi proposito quasi anacronistici, specialmente il primo, Sua Dignità Imperiale Ludwig Philipp I von Wittlesbach riesce a ben gestire i suoi affari. Anch'egli si propone di uniformare la religione all'interno dell'Impero, tanto che il primo atto ufficiale del novo sovrano è di spedire un emissario a chiedere formalmente la conversione della Sassonia. Proprio quando l'Imperatore si prepara a muovere guerra a causa del rifiuto, un messo giunge ad Heidelberg. Viene dalla Francia, chiede l'intervento dell'Imperatore loro alleato. Il Re di Francia ha da poco sconfitto e reso suo vassallo l'ormai piccolo Regno di Provenza. Il problema si è verificato quando, per fare ciò, il Re francese si è accollato il precedente conflitto che vedeva contrapposto lo scomunicato (e poi esautorato) Re di Provenza e il Papa. Quest'ultimo aveva dichiarato guerra alla Provenza con il supporto dell'Austria, utilizzando il pretesto della scomunica per tentare di conquistare territori intorno ad Avignone. Così, al pervenire di questa richiesta, Sua Maestà l'Imperatore Ludwig Philipp I von Wittlesbach accetta senza remore. La guerra è ardua, ma l'esercito imperiale e quello francese riescono a sconfiggere ripetutamente gli austriaci e i loro alleati prima a Losanna e poi a Altkirch, in Sundgau. Di volta in volta, gli alleati del Papa e degli austriaci chiedono la resa, fino alla cessazione totale delle ostilità.

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    Poco dopo la conclusione delle ostilità, l'Imperatore decide di riscuotere il proprio credito nei confronti dell'alleato francese: per frantumare maggiormente l'Impero e ottenere più potere -e magari qualche territorio-, decide di attaccare nuovamente i parenti bavaresi. Raccolto il consenso francese, il 1° Agosto 1535 entra in guerra contro Baviera, Wurttemberg, Wurzburg e Francoforte. Dopo aver rapidamente sconfitto uno ad uno gli alleati dei bavaresi e averli costretti alla resa a fronte di forti indennità e anche della provincia del Wurzburg (imposta all'omonimo stato), la Baviera capitola dopo 4 anni di guerra, rilasciando come stati sovrani Norimberga, Memmingen e Salisburgo, cedendo Regensburg al Palatinato e pagando una ingente somma. In questo modo, i due tronconi del Regno del Palatinato sono adesso riuniti.

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    Nel frattempo, durante la guerra, Joseph von Wittlesbach, parente dell'Imperatore ordinato cardinale, viene eletto Papa con il nome di Papa Gregorio IX

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    Passano altri anni, ancora l'Imperatore cerca una soluzione al problema della poca autorità imperiale. Proprio per mantenere intatta quella poca autorità imperiale rimastagli, egli decide nel 1546 di portare guerra alla Svizzera per liberare il piccolo Regno del Baden, appena annesso dagli elvetici. Si presenta qualche difficoltà di troppo, ma grazie all'intervento del Brandeburgo, tutto si risolve nel giro di poco tempo, consegnando al Palatinato oro sia derivante dal risarcimento sia dalle razzie.

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    Si conclude qui anche questa puntata. Non sta andando affatto male, a parte l'elezione imperiale che, per assurdo, era l'ultima cosa che volevo. Adesso dovrò decidere se provare a unificare l'Impero (scelta molto difficile), oppure continuare ad ingrandirmi a mio piacere, tenendo di poco conto gli interessi comuni. Vi lascio con qualche immagine del mondo in quel tempo e della situazione. Come potete vedere, è particolarmente interessante l'ascesa al trono di Castiglia, Aragona e Napoli di un membri di Casa Savoia. Non ci sono altre novità importanti sul piano internazionale, ad eccezione del drastico ridimensionamento della Boemia, il rafforzamento di Sassonia, Brandeburgo e Toscana. Ancora Polonia e Lituania hanno due regnanti diversi, von Harrach in Polonia e Jagiellon in Lituania.
    Spero che vi stia piacendo!
    Un saluto

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