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[ Sacro Romano Impero - Papato] Concordato di Worms

Discussione in 'GDR' iniziata da Lord Attilio, 19 Gennaio 2014.

  1. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Nell'anno 1099, per la precisione il 12 Gennaio, le due più alte autorità del Mondo, il Sacro Romano Imperatore, duca di Baviera e imperatore dei Romani, e il Romano Pontefice, erede di San Pietro, massima autorità tra tutti i vescovi, si riunirono nella città tedesca di Worms per discutere di fatti gravissimi che riguardavano la Cristianità. Infatti, ad Oriente, il sovrano ungherese aveva appena abiurato la Vera Fede per passare invece alla falsa dottrina dei sovrani orientali.
    Il Sacro Romano Imperatore Enrico IV di Franconia parlò per primo. Disse che in un momento così grave per tutta la Cristianità le due massime autorità della Cristianità non potevano continuare a darsi battaglia, ma anzi dovevano unirsi per affrontare insieme il comune nemico.
    Finite le parole dell'Imperatore, il Romano Pontefice Urbano II si dichiarò d'accordo con quanto detto dall'imperatore e aggiunse che la vittoria delle truppe dei crociati e la riconquista di Gerusalemme aprivano un secolo d'oro per la Cristianità, dalla quale i due massimi poteri universali non potevano esimersi dal non partecipare.

    Dopo diversi giorni, infine, i due massimi rappresentanti della Cristianità sono giunti al seguente accordo:

    -Il Sacro Romano Imperatore riconosce al Pontefice la nomina dei vescovi nel Regnum Italicum, riservandosi però il potere di porre il veto qualora, secondo l'Imperatore, il candidato vescovo non si conformi al suo ruolo. Viceversa, il Romano Pontefice riconosce all'Imperatore la nomina dei vescovi nell'area Germanica, riservandosi il potere di porre il veto qualora, secondo il Pontefice, il candidato non si conformi al suo ruolo.

    -Il Sacro Romano Imperatore riconosce la superiorità del Pontefice rispetto a tutti gli altri vescovi in quanto erede di San Pietro, mentre il Romano Pontefice riconosce all'imperatore, oltre al titolo di Re dei Romani, il titolo di defensor fidei.

    -Il Sacro Romano Imperatore, nel suo nuovo ruolo di defensor fidei, invaderà il regno di Ungheria per restaurarvi la Vera Fede, come richiesto dal Santo Romano Pontefice.

    Firmati
    Il Santo Romano Pontefice e Primate di tutti i vescovi Urbano II
    il Sacro Romano Imperatore e re dei Romani Enrico IV di Franconia
     
  2. Pandrea

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    Il Granconte Raimondo IV di Tolosa manda le sue felicitazioni per questo accordo storico che darà inizio al secolo aureo della Cristianità!
     
  3. Basileus

    Basileus

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    se il vescovo di Roma controfirmerà tale abietto accordo l'Impero Romano prenderà seri provvedimenti.
     
  4. Erik_il_Rosso

    Erik_il_Rosso

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    Il Re di Norvegia è felice che finalmente la bollente questione delle investiture possa essere stata risolta nel migliore dei modi!
     
  5. TFT

    TFT

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    Si ricordi al sacro romano imperatore che si tratta di veto sospensivo per le terre italiche di sua competenza, ovvero il regnum italiae, nòn certo il lazio

    Al re dei greci si fa notare come l ungheria sia di competenza latina e che quindi non ha di che lamentarsi

    Naturalmente il sacro romano imperatore dovrà disconoscere l antipapa attuale ed esimersi dal riconoscerne altri.


    Il santo padre controfirma.
     
  6. Basileus

    Basileus

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    il vescovo romano dovrebbe ricordare come il sovrano ungherese si sia convertito all'ortodossia costantinopolitana. Un attacco all'Ungheria è un attacco al Patriarca
     
  7. TFT

    TFT

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    Vili, effeminati e traditori saranno i greci in quel momento. Dopo tutto quello che è stato fatto per ridare forza all'Impero dei Greci, in nome della fede comune. Dopo che le nostre armate sono state tradite ad Antiochia da un esercito di soccorso che non è mai giunto.
    Dopo tutto quello che è successo, osate anche minare l'autorità del Santo Padre? Che i greci ponderino bene le loro parole
     
  8. Basileus

    Basileus

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    l'autorità del vescovo romano non è minacciata nel rispetto della pentarchia.
    Non comprendiamo come Antiochia, spergiuro dai Normanni cattolici, possa importare in questa sede.

    non vogliamo immischiarci nelle beghe provinciali tra regno di Germania e vescovato romano. Gli ungheresi hanno scelto un altro pentarca nel rispetto dei loro diritti come da Dio stabilito. Vuole.il vescovo romano paragonarsi all'Altissimo?
     
  9. TFT

    TFT

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    L'esistenza di una Pentarchia dove tutti i vescovi sono uguali è solamente nella testa del re greco. Il Vescovo di Roma, erede si San Pietro Apostolo, costituisce la somma guida della comunità cristiana. Chi non sostiene questa tesi è da considerarsi eretico e quindi nemico della Vera dottrina.
    Per quanto riguarda la situazione ungherse, può dunque un sovrano scegliere a quale Diocesi appartenere? Come la pecora può forse scegliere il pastore?
    Se il sovrano ungherese si crede tanto altezzoso da poter compiere questa scelta, subirà il giudizio di Dio nell'altra vita, e la lama dei suoi fedeli in questa.
     
  10. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Il Sacro Romano Imperatore afferma che ciò era sottointeso nel riconoscimento del Romano Pontefice come Primate di Tutti i Vescovi, pertanto l'attuale usurpatore Gregorio VIII verrà disconosciuto.

    All'Augusto d'Oriente consigliamo che presti attenzione piuttosto ai suoi territori nelle mani degli infedeli, piuttosto che a territori così lontani da lui, siccome non è stato in grado di riconquistarli senza l'aiuto delle truppe dei crociati.
     
  11. zaik

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    Io Kiraly Kalman, Re d'Ungheria, mi riconosco unicamente nel Patriarca Costantinopolitano dato che "il primato di Roma" non esiste, esiste bensì una Pentarchia di 5 vescovi a pari grado di diritto come abitudine fin quando, poco tempo fa, nell'anno del signore 1054 il vostro "papa" Leone IX scomunicò a torto il Santissimo Patriarca Costantinopolitano, screditandosi agli occhi di Dio padre.
    Quando il papa mi ha negato il suo benestare al riottenimento delle mie terre ho finalmente aperto gli occhi e mi sono avvicinato a colui che considero il vero garante dell'ortodossia della Cristianità.
     
  12. Basileus

    Basileus

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    dieci secoli di Cristianesimo sono nella testa del Basileus? Il Cristo diede a Pietro un primato onorifico non certo effettivo. Che il vescovo romano legga i Vangeli nella lingua in cui furono scritti: in greco. Forse allora capirà meglio alcuni fondamenti del Cristianesimo.

    Il Basileus desidera parlare privatamente con un ambasciatore del regno germanico, qualcuno che parli una lingua civile.
     
  13. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Il vescovo Elinardo, a nome del Sacro Romano Imperatore e Augusto d'Occidente, risponde al re di Ungheria dicendo che se la religione è solo un gioco di poco conto rispetto alle mire territoriali allora non augura a nessuno di averlo come sovrano.

    Inoltre, sempre a nome dell'Imperatore, il vescovo Elinardo dice che Egli riceverà i dignitari dell'Augusto d'Oriente solo in un clima di rispetto reciproco, senza insulti da osteria come quelli che stanno avvenendo in questo consesso.
     
  14. Pandrea

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    Il Granconte di Tolosa, chinando umilmente il capo di fronte ad Imperatori e Papi, propone di far anteporre ancora una volta le parole di fronte alle armi, alla stregua di Cristo nostro signore il quale con la bocca e non col pugno ci portò la Buona Novella. Vergognoso sarebbe, Király Kalman d’Ungheria, portare alla più grande guerra tra fratelli cristiani che Iddio ricordi. Soprattutto con i pagani Peceneghi e Cumani ai tuoi confini orientali e con i patriarchi di Gerusalemme e Antiochia minacciati dai pagani d'Arabia e con il patriarca di Alessandria ancora costretto ad inginocchiarsi di fronte ad un Califfo pagano. Vale davvero la pena porre la corona di Santo Stefano su Zagabria per ritrovarsi il turbante su Budapest, Costantinopoli, Antiochia e Gerusalemme?

    Király Kalman d’Ungheria, ascolta il grido del tuo popolo, dei nobili ungari tuoi fratelli di sangue, di Iddio onnipotente!

    Apro le porte della città di Marsiglia a tutti voi qui riuniti, perché possiate in territorio amico e neutrale parlarVi un'ultima volta per evitare di infliggere un colpo mortale alla Cristianità tutta.
     
  15. Basileus

    Basileus

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    Costantinopoli non cadrà mai! Iddio e i santi tutti proteggono la Seconda Roma. Sarebbe disdicevole per un Romeo rifiutare una così gentile proposta, anche se formulata da un latino.
    l'Impero Romano invierà un rappresentante
     
  16. Mauro92

    Mauro92

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    I Consoli plaudono alle magnifiche Parole Sante, quelle del Granconte di Tolosa, esse incarnano perfettamente lo spirito della nostra Genova.
     
  17. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Il Vescovo Elinardo afferma che il Sacro Romano Imperatore invierà un suo rappresentante se questa è volontà comune, ma afferma che Egli non accetterà altra pace se non quella che preveda il ritorno dell'Ungheria alla Vera Fede.
     
  18. zaik

    zaik

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    Io Kiraly Kalman manderò un rappresentante, perchè è anche mio interesse salvaguardare la cristianità dal pericolo dei pecceneghi delle steppe che premono ai miei confini.
    In ogni caso vorrei evitare qualsiasi guerra e spero che tutti noi fratelli Cristiani ci possiamo riunire nella fede in Cristo.
     
  19. Erik_il_Rosso

    Erik_il_Rosso

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    Il Re di Norvegia si augura che il cattolicesimo, ma soprattutto la pace, trionfi, confidando nel buonsenso di tutti che non si scateni una guerra che potrebbe devastare l'Europa.
     
    Ultima modifica: 20 Gennaio 2014
  20. TFT

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    << Perchè questo è quello che fanno i greci, tradire et bestemmiare >>. Cita una lettera scritta dal Santo Padre in persona.

    << Sono passati pochi anni da quando uno straccione, spelacchiato e spaventato che vantava di essere un Imperatore, si gettava ai piedi dello scranno di San Pietro invocando l'intervento dei fratelli cristiani, in nome della fede comune, contro i pagani.
    Ebbene, costui disse di essersi ravveduto e di voler riconoscere la supremazia papale in cambio dell'aiuto nostro e dei nostri fedeli.
    Nonostante tutto, l'estemporaneo imperatore non solo non ha contribuito alla Causa lasciando i nostri figli a morire ad Antiochia, ma si è perfino rimangiato la parola, e ora, accampa anche diritti, come se ne avesse.

    Riflettete bene, da quando il vostro fantoccio Michele Cerulario è stato scomunicato avete perduto il grosso dei vostri possedimenti, per poi tornare a respirare solo con il mio aiuto, e quindi quello di Dio.

    Se il re greco pensa davvero di essere nel giusto, mandi le sue armate di straccioni, effeminati e molli mezzi uomini a nord, dove troverà il giudizio di Dio ad attenderlo >>
     

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