Poco fa parlavo al telefono con un mio vecchio commilitone e, prendendo spunto dalla discussione sulle punture-panacea, parlando di tutte le cose "assurde" del servizio di leva mi è venuto in mente che durante le marce il tenente Righetto (Righello per tutti) ordinava di rompere il passo mentre passavamo sul ponte sul canale prima di Campo Rossi, sembrava che fosse addirittura un obbligo da regolamento da adempiere anche nelle gallerie, anche voialtri nonni stanchi facevate la stessa cosa sui ponti e nelle gallerie ?
non ho fatto la naja ma so che sui ponti non si marciava per il pericolo che i passi "pesanti" all'unisono lo facessero crollare...ma fino a 2 minuti fa pensavo fosse una leggenda metropolitana
Non è una leggenda, il mio professore di fisica del liceo lo faceva sempre come esempio quando spiegava i battimenti (mi pare si chiamassero così) e citò anche un caso storico in cui in effetti un ponte è crollato per questo motivo. I particolari non li ricordo, la prossima volta che lo incontro mi faccio rispiegare bene la cosa.
E' un classico caso nel quale, a causa della continua e(quasi) sincronizzata serie di colpi impressi su una superficie semi-elastica, innesca il fenomeno di "risonanza" che aumenta le vibrazioni in modo direttamente proporzionale alla durata della sollecitazione. Può provocare cedimenti della struttura. ...Oddio su un ponte stradale in cemento armato, una colonna di soldati può marciare tranquillamente..magari su un ponte di legno un pò meno...ma è un eccesso di prudenza....comunque male non fa.
...la risposta sarebbe stata:" Stai punito!!". Veramente io di strada normale ne ho fatta poca marciando...i nostri "capi2 preferivano farci camminare in camporella...tra rovi e fango. ....ho risuolato gli anfibi 3 volte prima di finire naia... .ehhh.....i bei tempi andati...
credo che il ponte in legno abbia meno problemi di risonanza rispetto ad un ponte in muratura, il tutto grossolanamente imho
il famoso ponte che praticamente tutti hanno studiato se hanno fatto fisica al liceo è il ponte di tacoma (bel video: http://www.youtube.com/watch?v=3mclp9QmCGs ). quando ho vissuto a lione c'era un ponte con un stele che ricordava gli XX soldati napoleonici morti perchè finiti nel fiume con l'equipaggiamento a seguito del crollo del ponte dovuto alla risonanza grossolanamente ciao
acc... ho appena scoperto di aver studiato fisica su un testo obsoleto, parlano di torsioni e altrecosedaingegnerichesitiranounsaccodistorieenonlafannomaisemplice
..vabbè...il caso del "tacoma" è diverso dal caso di un ponte che ceda per risonanza. Cavoli...li il ponte sembra uno spaghetto cotto al vento! E' chiaro che la flesso-torsione è stata la causa della rottura. Il caso della risonanza è una cosa mooolto doversa. Se tu prendi un tassello di cemento con anima in ferro e fai in maniera che quest'ultima spunti dal cemento per una 50ina di mm. Poi, cominci a battere (a mo di diapason) con un'altro pezzo di ferro la barra libera dall'acciaio, ripetutamente e con una certa intensità (forza). A lungo andare il cemento che ricopre il resto del tassello comincerà a sgretolarsi.... Magari non è un esempio correttissimo...ma è per rendere l'idea. Nel ponte di "tacome" è intervenuta una forza enorme (vento), che si è scontrata con una resistenza altrettanto enorme (superficie del ponte). Nella risonanza sono sufficienti forze molto minori. IMHO (perchè miei studi sono molto lontani nel tempo).
Quindi le torri gemelle sono cadute perchè tutti quelli che c'erano dentro urlavano emettendo onde sonore micidiali e per di più saltavano, correvano, pestavano i piedi, pregavano... prima o poi qualche complottista tirerà fuori anche questa idea, ne son convinto
Eddai GJ...sempre polemico... La risonanza ha un effetto particolarmente devastante quando si verifica su strutture portanti semi-rigide...ok..le torri erano in cemento armato....però per far entrare in risonanza una struttura del genere ci vorrebbe un'energia enorme...il vibratore di Venus (cit. Mazinga) !!
Guarda, cerco di risponderti grossolanamente. Da quel poco che mi ricordo delle poche pazze lezioni del mio prof. il ponte doveva cominciare a fare proprio quei movimenti del video. Non centra proprio nulla il vento ma sono i battimenti che, per un fenomeno fisico che ignoro, dovrebbero generare un'aumento progressivo delle oscillazioni. Comunque appena avrò progettato un ponto vi chiamerò tutti e marciandoci sopra proveremo cosa accade.
Mi sembra di ricordare invece che l'esempio del ponte calza anch'esso. Non è che il vento fosse fortissimo è che è entrato in risonanza con il ponte.... Un po' come una altalena spinta sempre con la stessa forza al momento giusto, questo fa aumentare le oscillazione indipendentemente dall'entità della forza. Un altro esempio classico è quello (se non l'avete già citato) del bicchiere rotto dall'acuto di un cantante d'opera.