[MIN]Stato Maggiore dell'Esercito Argentino

Stato Maggiore dell'Esercito Argentino

E con un bel po' di ritardo ecco che si presenta anche l'esercito!

"......Il Gran Maresciallo Mikahil Mengsk uscì dall'auto governativa che si era appena fermata accanto al marciapiede.
Era molto alto, quasi un metro e novanta, molto magro ma con le spalle larghe e le braccia robuste, come qualsiasi ex soldato che avesse combattuto e lanciato granate molto più spesso di quanto avesse mangiato il suo rancio. Il suo volto affilato dai lineamenti europei più che slavi era incorniciato da una corta barba e da un vistoso pinzetto. I capelli scuri erano spettinati e puntavano come spilli in tutte le direzioni possibili.
Come sempre indossava la sua vecchia divisa di Tenente Generale dell'Armata Rossa, completa di tutte le sue decorazioni ottenute nella guerra contro gli imperialisti e gli abietti servi dello Zar. Il ministero della Propaganda poteva reclamare quanto voleva, non se la sarebbe mai tolta, quell'uniforme. L'unica cosa che suggeriva la sua appartenenza allo Stato Maggiore Argentino erano le quattro stellette cucite sul colletto e la bandiera argentina ricamata sul petto, al di sopra delle medaglie.
Completavano il suo aspetto un leggero spolverino nero aperto che arrivava fino alle caviglie; anche quello non lo toglieva mai nonostante il caldo.
La ragione era semplice: serviva per nascondere le due pistole Makarov che portava sempre con sé.
Non aveva mai dimenticato di essere un esule fuggito dal Kgb, dimenticarlo avrebbe significato abbassare la guardia. Nonostante fosse fuggito dall'altra parte del mondo e si fosse rifatto una vita (e una carriera), sapeva che Lavrenti Beria non avrebbe mai smesso di odiarlo. Beh, neanche lui. Aveva intenzione di portare l'Argentina fra le potenze del mondo, così il Compagno Stalin avrebbe riconosciuto che l'accusa di negligenza inventata da Beria era infondata, e l'avrebbe richiamato in servizio. E se l'avesse fatto, per Mikhail sarebbe stato il suo grande momento.
Da esule ad eroe dell'Unione Sovietica. Un sogno.
Per riuscirci però, doveva trasformare quel sonnacchioso paese sudamericano in una potenza militare, quindi si riscosse dai suoi pensieri e varcò la soglia della sede dello Stato Maggiore dell'Esercito.

Entrò nel suo ufficio a grandi passi e ordinò al segretario di contattare il Gran Maresciallo Leri tramite telegrafo. Sapeva che stava addestrando le sue truppe alpine sulle Ande, ma gli serviva a Buenos Aires.
Aprì il mobiletto dietro la sua scrivania e dette uno sguardo alle sue bottiglie di vodka molto speciali. Ognuna di esse aveva al posto dell'etichetta la bandiera di uno stato dell'America del Sud, Centrale o del Nord. Erano bottiglie di vodka russa di altissima qualità, e ognuna doveva essere bevuta quando l'Argentina fosse riuscita a piegare sotto il suo controllo lo stato la cui bandiera era stampata sull'etichetta della bottiglia.
Le guardò, e sperò di potersele bere tutte prima di andare in pensione.
Poi richiuse il mobiletto, e aprì il suo archivio. Prese il fascicolo relativo alla situazione generale dell'esercito e cominciò a studiarlo mentre aspettava il suo braccio destro....."

Allora, tenendo conto del fatto che presumibilmente non avremo a disposizione molte risorse (il paese deve prima sviluppare l'industria), propongo nel frattempo di spostare tutto l'esercito nella provincia adiacente all'Uruguay, che sarà il nostro primo obiettivo.

Riguardo alla produzione di unità direi di produrre qualcosina tipo gli alpini (mi pare che la tech l'abbiamo), altrimenti un paio di fanterie del '18, giusto per andare sul sicuro in Uruguay. Venire respinti già al primo tentativo di espansione sarebbe tragico.

Le tech ce le dovremo sognare anch'esse fino a quando non avranno ricercato quelle che potenziano la PI. Ma le avremo, e io direi di puntare tutto sulla fanteria e sugli alpini. Al max motorizzate.
Perché il terreno del SUdamerica è parecchio accidentato, e brasile a parte quasi tutto montagnoso, e i Tank soffrono le montagne.....

Leri aspetto impaziente una risposta!

 

//OFF Oohhh, che bella descrizione!

//ON Ministro, mentre aspettiamo l'opinione del suo vice, tengo a farvi i complimenti per il quadro realistico ed efficace della nostra situazione. Ritengo che la vostra analisi sia corretta e spingerò perchè una buona quantità delle risorse vengano devolute all'esercito. Temo però che tali risorse dovranno essere impiegate per rinforzare le esigue divisioni esistenti, più che a produrne di nuove (costosissime e comunque già obsolete, purtroppo!).
Conto che, in caso di una accidentale guerra con l'Uruguay, sarà sufficiente rinnovare le nostre strategie, insieme alla collaborazione di aeronautica e marina, per avere ragione del nemico.

A quali generali, invece, vogliamo concedere il comando delle nostre attuali armate?

 

Sono d'accordo con il quadro esposto dal mio collega Nilo. Prima di ogni iniziativa bellica con l'Uruguay sarà necessario portare al massimo degli effettivi le divisioni esistenti, schierandole tutte al confine.
Inoltre ci sarà bisogno di un quadro completo sugli effettivi Uruguani da parte dei servizi segreti.

Gli alpini potrebbero anche aspettare l'annessione dell'Uruguay, non sono necessari per questa guerra

 

Quale onore, il Capo di Stato e il suo vice in persona. Apprezzo A tale proposito ho già spedito un telegramma ai Servizi Segreti per spronarli a reperire quante più informazioni possibili sull'Uruguay.

Ho già dato ordine alle nostre truppe di muoversi verso il confine, aspetto solo che l'ordine venga reso operativo (trad: chi gioca può spostare le truppe, credo che Leri non avrà nulla da obiettare).

Naturalmente per prima cosa dobbiamo portare a piena potenza le nostre divisioni esistenti, ma sarei per la produzione di un quantitativo minimo di divisioni di riserva, nel caso l'offensiva venisse respinta o addirittura in caso di un attacco nemico. Penseremo poi ad ammodernarle. Preferibilmente alpini, che per un po' non avremo bisogno di ammodernare, e inoltre schierati sulle Ande sarebbero un valido deterrente contro chiunque.

In ogni caso devo prima avere informazioni sicure sull'entità delle forze Uruguaiane, può darsi che siano così deboli da non richiedere la produzione delle suddette divisioni di riserva, o che viceversa siano talmente forti da richiedere uno sforzo bellico molto superiore!

Riguardo ai Generali, ce ne sono diversi ugualmente idonei al comando, devo ancora prendere una decisione. (OFF- devo giocoforza attendere un salvataggio, non ho idea di chi comando )

OFF- Grazie, mi è piaciuto molto entrare nel personaggio, praticamente è un autoritratto. Almeno così uno quando legge un mio post può immaginarsi la scena, invece di leggere semplicemente delle parole su uno schermo.

 

Mikhail rientra finalmente nel suo ufficio. Si lascia cadere pesantemente sulla poltrona, partecipare alle riunioni tra ministri nella stanza romboidale e andare di persona a chiarire le sue opinioni privatamente ad ognuno di essi era sfibrante. Invidiava Leri, che probabilmente aveva a che fare con gente che poteva comandare a bacchetta, invece che pregarla di ascoltarlo.

Bene, decise di sfogarsi sul servizio comunicazioni. Ordinò al suo segretario di trascinare nel suo ufficio il responsabile del reparto. Dopo dieci minuti di urla e "incoraggiamenti" vari a contattare al più presto il Maresciallo Leri, si sentiva decisamente meglio.

Ma dove diavolo era il suo fidato luogotenente? Aveva bisogno di lui qui a Buenos Aires, gli serviva qualcuno che appoggiasse le sue idee, e che magari si facesse buona parte delle scarpinate al posto suo.

(OFF- Leri se ci sei batti un colpo!)

 

"Gran Maresciallo Gran Maresciallo Mikahil Mengsk sono qui!
Inutile che le dica le difficoltà incontrate nello spostamento dalle Ande, ma il controllo delle frontiere verso il Cile era necessario".
Lei vuole spostare le truppe verso il confine con l'Uruguay e io non ho nulla in contrario, anche per quanto riguarda la nuova formazione di divisioni alpine, che in futuro potrebbero servire per una nostra espansione verso il Cile.
Io però valuterei una cosa: anche se il terreno di scontro risulta caratterizzato da territori montuosi io opterei per la formazione, almeno fino ad un'accettabile potenzia industriale, alla formazione di qualche unità di cavalleria e qualche unità di presidio, aspetto una sua considerazione.
In futuro, e che sia chiaro, un futuro lontano, l'idea di una forza corazzata ci garantirebbe il controllo dell'intero sud-America".
Detto questo, il Maresciallo Leri, stanco dopo il rapido ritorno dal suo viaggio d'ispezione, saluta il collega Gran Maresciallo Mikahil Mengsk e si accinge a raggiungere i suoi appartamenti per un giusto riposo, aspettando una rapida risposta dal suo collega e amico.

 

Sbatacchia il pugno sul tavolo vedendo entrare il suo luogotenente in ritardo astronomico.

Finalmente, dannato scansafatiche, sei venuto a dorso di mulo? Oppure ti sei sollazzato con qualche bellezza montanara? Beh sono contento che sei qui, avevo bisogno di te. E chiamami Mikhail per Dio, che ci siamo fatti strada insieme fino a qui. Niente formalismi inutili, la tua opinione vale la mia, il resto è solo etichetta di Stato.

E' ancora presto per parlare di presidi, direi di proporne la costruzione solo quando avremo occupato territori che avranno problemi di attività partigiane. Quanto alla cavalleria sono scettico, nella Grande Guerra e durante la Rivoluzione si è dimostrata una forza sorpassata, e in più soffre di pesanti malus nei combattimenti nella foresta e in montagna. Sarebbe utile come forza velkoce capace di incasinare le retrovie del nemico e tagliargli i rifornimenti, ma per ora metterei da parte la loro produzione.

Rimango convinto che fanterie moderne e il nuovo progetto di divisioni motorizzate dovrebbero avere la priorità, ma dammi altre idee.

Concentriamoci su quello che abbiamo. Ovvero pochissimo. Ti consiglio di andare dal ministro dell'economia a ribadirgli il nostro bisogno urgente di rinforzi: le nostre divisioni sono tutte sotto l'organico base maledizione!

Ah, secondo te che dottrine dovremmo ricercare? I nostri predecessori hanno optato per la dottrina della superiorità di fuoco, quale dovrebbe essere secondo te il passo successivo?

Adesso riposati e preparami una risposta esauriente per domani, dobbiamo convincere un mare di civili delle nostre idee.

 

Allora, esimio collega, analizzando attentamente la situazione delle nostre truppe ho pensato di suddividere così quello che abbiamo a disposizione:
1) Spostamento, come da te auspicato, nella provincia di Concordia del I° Cuerpo, formato dal Comando Supremo del Ejército e dalla I-II-III Division, in previsione di un imminente attacco all'Uruguay.
2) Creazione del II° Cuerpo, formato dalla IV Division, con compito di difesa della capitale.
3) Creazione del I° Cuerpo de Montana, formata dalla VI Division "Villega", e suo spostamento verso la provincia di San Miguel de Tucuman, al confine con il Cile, sulle Ande.
Concordo con te per la creazione di almeno due nuove divisioni di fanteria ma continuo ad affermare che una o due divisioni di cavalleria servirebbero molto nel nostro scacchiere, per il semplice fatto che le altre nazione sudamericane difficilmente sono in possesso di divisioni corazzate o motorizzate.
Naturalmente, nel momento in cui avremo la possibilità di poter utilizzare fanteria meccanizzata potremo accantonare la cavalleria, relegandola ad utilizzo nelle retrovie.
Per quanto riguarda il campo della ricerca tecnologica devo ancora analizzare per bene la situazione, ma al più presto ti farò avere la mia idea.
A proposito vado io dal ministro dell'economia o vai tu?
Saluti
Gran Maresciallo Leri.

 

Allora, per prima cosa sappi che se mi chiami di nuovo "esimio collega" ti tiro una sedia.

In secondo luogo, se il Consiglio dei Ministri approva l'attacco all'Uruguay dovremo spostare tutte le divisioni disponibili al confine, non possiamo rischiare di fare brutta figura. Non sappiamo l'entità delle forze del nemico ma una sconfitta non è accettabile, quindi attaccheremo con tutte le forze disponibili. Ritengo inutile quindi sparpagliare le nostre forze. Caso mai lo faremo se il Consiglio boccerà la proposta di invasione, nel qual caso sottoscrivo in pieno il suo piano di rischieramento delle truppe.

Riguardo alla cavalleria, mi avete convinto, proporremo la produzione di un paio di divisioni, ma solo quando avremo potenziato le industrie. In ogni caso dopo l'invasione dell'Uruguay.

Per finire sì deve far sentire la sua voce presso gli altri ministeri ma prima di andare da quello dell'economia suggerisco di parlarne prima con quello della Difesa, non possiamo scavalcarlo.

Ah sempre in vista dell'eventuale invasione, sei daccordo col chiedere supporto dalla marina (bombardamenti costieri) e dell'aviazione (superiorità aerea)?

 

Ah un'altra cosa: questa è la lista dei comandanti delle forze di terra. Sono piuttosto scandalosi. SOlo uno ha dottrina offensiva. Possiamo dare il comando di 3 divisioni al Lt GEneral Velez e il resto a Sarobe, tranne una divisione che darei a Urdapilleta. Che ne dici?

 

La nostra divisione di Alpini non sarebbe utile metterla sotto il comando di Ibarra (commando)? Mi sembra (scusate la niubbaggine ma non ricordo bene il bonus che dà) che x le truppe speciali come gli alpini appunto il commando sia ideale....illuminatemi

 

Concordo pienamente!
Per quanto riguarda la possibile offensiva contro l'Uruguay ritengo che sia indispensabile richiedere la collaborazione della Marina e dell'Aviazione.
Potrebbe servire come fondamento di una futura coordinazione tra le tre Armi in operazioni molto più complicate.
Più tardi controllerò la situazione della ricerca e ti darò la mia considerazione.
Saluti.
Maresciallo Leri.

 

Sono daccordo con entrambe le proposte. Purtroppo sembra che il Consiglio sia sfavorevole alla guerra ora come ora, quindi è tutto rimandato. La prego, ministro Iracondo, di intercedere in nostro favore presso il Ministero dell'Economia per accelerare la produzione di rinforzi. (OFF dalla schermata postata da Nilo si vede che non si riorganizzano a pieno regime, siamo ancora in rosso).

Per le manovre congiunte con aviazione e marina ci avevo già pensato e aspettavo il suo consenso, signor ministro. Coordinare le forze è una sua prerogativa. Comunque anche questo sembra essere rinviato a tempo indeterminato purtroppo.

Dopo un attimo di silenzio, guarda in modo molto serio il Maresciallo Leri.

Leri, tira una gran brutta aria per me nei palazzi del Governo. Mi accusano implicitamente di essere una potenziale spia o traditore. Mi sono accorto di essere seguito da quelli che sono sicuramente agenti dei nostri servizi segreti.

Mi sono creato dei nemici a causa del mio carattere brusco e permaloso, e ancora di più per il semplice fatto di essere russo, quindi è meglio che d'ora in poi sia tu a far sentire la voce dello Stato Maggiore in Consiglio e presso gli altri ministri. Io continuerò a mantenere personalmente i rapporti con il Ministero della Difesa.

Si alza e si mette di fronte alla finestra e guarda la gente in strada. Parla con voce profonda e molto addolorata.

Sono venuto qui sei anni fa, un emigrante fra tanti, in fuga dalla Russia delle prime purghe. In sei anni ho scalato tutti i gradini della gerarchia militare e sono arrivato fin qui, in cima alla piramide. Ho sempre dimostrato fedeltà a questo paese e l'ho servito con constanza e dedizione.

Mikhail allarga le braccia in un gesto sconsolato.

Sembra che questo non basti più. Visto che a quanto pare le voci "straniere" non sono gradite in certi palazzi, d'ora in poi sarai tu a parlare per entrambi.

Torna alla scrivania e consegna al suo braccio destro alcuni fascicoli.

Riferisci le nostre conclusioni sulla scelta dei generali al Capo di Stato, e consiglierei di proporre al Consiglio una votazione per sapere UNA VOLTA PER TUTTE se la guerra ci sarà o no. Il Ministro dell'Economia ha dato l'ok per i finanziamenti volti a riportare al massimo gli effettivi, e pare che la ricerca scientifica sia stata dirottata altrove. Adesso dobbiamo aspettare l'esito della votazione. Fammi avere notizie fresche dal Consiglio il prima possibile e, per quanto sia un gestp inutile, porgi le mie scuse per i miei comportamenti sconvenienti, in particolare al Vice Capo di Stato e al Capo di Stato Maggiore dell'Areonautica.

A presto.

 

Buongiorno, Generale.
[Il presidente si accomoda in una sedia, adocchiando voluttuoso gli splendidi sigari havana accuratamente disposti all'interno dell'umidificatore]
Sono qui per discutere gli orientamenti militari del nostro esercito. Stiamo incrementando i rapporti con le principali potenze del mondo. Tra i vantaggi che potremmo avere grazie a questa apertura, c'è quello indiscusso di poter imparare le strategie di battaglia moderne. So che voi propendete per un modello alla tedesca, basato sulla mobilità delle forze armate. Credo anch'io che sia la modilità bellica, in generale, più efficace. Ma non dobbiamo dimenticare tre fattori che potrebbero incidere molto a sfavore, nel caso scegliessimo il modello tedesco.
Punto primo: i territori sui quali potremmo trovarci a combattere sono privi di grandi infrastrutture. Terreni aspri, difficili, irti di vegetazione. Questo comporterebbe una difficoltà di movimento tale da rendere inefficace una guerra di mobilità. Inoltre non disponiamo di un livello industriale, nè delle risorse, per sviluppare un esercito sufficientemente motorizzato, tantomeno corazzato.
Punto secondo: in caso di allenaza con il Regno Unito (eventualità che sembra più probabile, ad oggi), sarà facile ottenere dagli inglesi discipline basate sull'altro orientamento, quello basato sulla potenza di fuoco. Attraverso l'alleanza con l'Uk, la strada verso strategie moderne (basate sulla potenza di fuoco) sarà spianata. In effetti, abbiamo già diversi priani già pronti (OFF// leggi: blueprint) per proseguire in tale direzione.
[Allarga le braccia, con espressione rassegnata in volto]
Ecco perchè credo che, forse, sia il caso di concentrarci sul modello inglese. E' la strada più semplice. Voi che ne pensate?

 

La questione è assai complicata, signore.

In effetti avevo già parlato dei problemi dettati dalle numerose zone impervie del continente al mio braccio destro, e avevo già paventato la scarsa efficacia di forze corazzate in queste condizioni. Inoltre, come voi avete detto, abbiamo già alcuni schemi e piani di battaglia adatti a portare avanti questa dottrina di combattimento. Tra l'altro in questo modo si incoraggerebbe la produzione dell'unità più adatta ai nostri scenari bellici: la fanteria e le sue versioni più mobili.

C'è da dire che optare per la capacità di manovra rende i nostri soldati più motivati e le nostre unità meglio organizzate e abili nelle manovre offensive. Oltre ad essere probabilmente la dottrina più moderna.

Ritengo comunque che in effetti sia più conveniente percorrere la strada della superiorità di fuoco, più per la facilità di ricerca (schemi e piani) che per un'effettiva superiorità rispetto alla dottrina della mobilità. Aspetto comunque un'opinione dal Maresciallo Leri, non appena tornerà.

(OFF- che si fa con Mimmo? E' ancora desaparecido...)

 

(OFF// boh..? Aspettiamo ancora un po', se non si fa più vivo cercehremo un sostituto... Nel frattempo qualche info sull'Uruguay la posto io..)

 

Caro Senor Presidente e caro Maresciallo, concordo con voi dell'importanza della potenza di fuoco da applicare alle nostre forze armate di terra ma resto convinto che al momento opportuno, cioè quando avremo i fondi economici e le risorse materiali, di allestire una forza corazzata moderna per assicurarci un posto di primordine a fianco delle altre potenze militari.
Augurandovi buon lavoro invio distinti saluti.
Maresciallo Leri.

 

Le truppe corazzate sono il nerbo delle armate moderne Europee, ma qui la situazione è differente. In Europa abbondano grandi pianure dove i mezzi corazzati possono operare al 100% mentre qui siamo stretti tra foreste tropicali, montagne altissime e zone impraticabili.

http://img456.imageshack.us/my.php?image=argentinaso7.jpg

Guarda la cartina a destra: praticamente gli unici territori pianeggianti sono le nostre province, e sinceramente spero che non dovremo mai combattere lì...

Quindi almeno fino al 42-43 dovremo giocoforza concentrarci su ricerca e produzione di fanterie (anche motorizzate) e alpini, a prescindere dalle risorse economiche che avremo. Quando ci saremo levati da questo pantano geografico, ti assicuro che avremo anche noi la nostra armata corazzata, eccome se l'avremo !

 

Un impiegato lascia sulla scrivania del Maresciallo Leri un messaggio. Sopra c'è scritto:

Leri, le Malvinas sono tornate a far parte della nazione Argentina, io sono andato al Consiglio dei Ministri a fersteggiare e ho portato parecchie bottiglie. Se vuoi la tua parte, ti consiglio di sbrigarti!

Questo è uin grande giorno, particolarmente per noi. E' stato anche grazie alla nostra presa di posizione a favore dell'entrata negli Alleati che abbiamo raggiunto questo storico traguardo. E credo che al governo lo sappiano benissimo. Complimenti a noi, dunque!

I tuoi bicchieri ti aspettano, cercherò di difenderli dalla concorrenza ma ho urgente bisogno di rinforzi!

 

TELEGRAMMA DAL CONFINE NORD-ORIENTALE

Completato ammodernamento prima nostra divisione - STOP - ingenti investimenti richiesti per altre - STOP - discuterne con ministro economia - STOP.