altro che il maus di gyjex credete che poteva essere utile in battaglia? 7km/h,25km di autonomia(almeno a quanto dice wikipedia),mi sembra una grossa bara semovente per 22 uomini...
Ciao! Penso che se fosse stato sviluppato qualche anno prima, forse sì, poteva essere utile, tenendo conto delle tecniche di impiego dei carri nella wwI e in generale del "warfare" allora concepito. Tuttavia credo che non avrebbe avuto successo nel tempo, così come tutti i vari progetti di carri super-mega-iper-ultra pesanti (tipo quelli tedeschi solo progettati). Un "coso" di 165 ton che si muove a 7km/h non è il massimo della mobilità, considerando la larghezza (6m) e che si doveva muovere su strade non proprio adatte. E se poi doveva andare fuori strada, si fermava del tutto. Poi un carro così lento oltre a essere un facile bersaglio per l'aviazione, sarebbe stato inadatto al vero ruolo che spetta ad un carro, cioè un mezzo agile e veloce. Poi magari nella wwI avrebbe fatto la differenza per un certo tempo, se prodotto in un numero sufficiente e consistente. Ma comunque penso che si sarebbe rivelato obsoleto quasi fin da subito. Ciao
Ho paura che quei 30 mm di armatura fossero un pò pochini per salvarlo dalle cannonate che sarebbero piovute generosamente su di lui (tra l'altro non doveva essere difficile da centrare vista la mole). Ho il presentimento che si sarebbe praticamente piantato subito in mezzo ai campi di battaglia. Se non per i colpi, per la sua massa enorme e ingombrante. Deve essere una di quelle armi psicologiche che possono spaventare il nemico finchè non riesce a distruggerle dopodichè si galvanizza e sei tu che ti devi spaventare. Arma psicologica a doppio taglio.
30mm? Ancora più ridicolo! Persino una cannonata di un obice poteva aprirlo come una cozza! Specie se con quella sagoma e quella velocità gliene arrivavano a palate.
Già che c'erano potevano disegnarci sopra un bersaglio Ma non c'è da stupirsi, il carro armato era stato utilizzato per la prima volta nel 1916, quindi solo due anni prima del progetto tedesco (era del '18 mi pare:humm, normale che fosse poco efficace...per un mezzo così un 80-100mm di corazza era il minimo. Comunque meglio delle corazze da uno o due centimetri dei whippet e dei mark.
Pero' il progetto era del 1917. All'epoca non c'erano armi controcarro degne di questo nome ed i 40mm frontali, 30mm laterali lo rendevano invulnerabile. [i 10mm scarsi dei Mark I inglesi servivano proprio a proteggersi dalla armi della fanteria]. In pratica una specie di casamatta su cingoli (visto l'armamento di 4 cannoni da 77mm e 6 mitragliatrici) che doveva spostarsi lentamente per andare a travolgere le trincee nemiche. Non gli era richiesto altro. Gli obici avevano solo proiettili esplosivi ("HE") e soprattutto non erano usati in fuoco diretto, l'unico rischio era il fuoco indiretto da parte dell'artiglieria pesante (solo 20mm di protezione superiore). Non sono esperto delle tecniche di utlizzo dell'artiglieria dell'epoca, ma verosimilmente l'artiglieria pesante di entrambe le parti cessava di sparare nel momento dell'attacco per evitare di spararsi addosso (il "fuoco amico"). Quindi considerate le difficolta' di centrarlo in fuoco indiretto con l'artiglieria pesante nel fuoco preparatorio, verosimilmente non rischiava molto in un attacco. Secondo me il rischio maggiore era d'impantanarsi alla prima irregolarita' del terreno. (E non ci sarebbe stato modo di trainare via le sue 165 tonnellate)
in fuoco diretto no, ma l'artiglieria non stava in prima linea a sparare ad alzo zero. Sulle navi si sparava mirando... Piu' che l'artiglieria nemica doveva temere la sua stessa mole (ad esempio: qual era la pressione sul terreno? non si sarebbe impantanato con un po' di fango o sabbia?)
Probabile. COmunque le artiglierie durante gli assalti (ovvero in attacco) allungavano il tiro sparando subito dietro alle trincee nemiche per falciare eventuali arrivi di rinforzi. Nella difesa penso sparassero nello spazio tra le due trincee, e il mostro ci sarebbe rimasto sotto visto anche che ci avrebbe messo parecchio a fare il tragitto a causa del terreno e degli ostacoli (pensate anche solo ai crateri di artiglieria).