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Italia 1936: VINCERE !! (realistic custom mod)

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mauro92, 29 Ottobre 2012.

  1. Mauro92

    Mauro92

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    INTRO:
    Allora è da tantissimo tempo che volevo fare un'aar su hoi3, e dopo essermi scocciato un pò ad hoi per l'eccessiva facilità con cui, usando l'italia, vincevo sempre, ho deciso una volta del tutto di mettermi i bastoni fra le ruote e, apportando alcune modifiche, ho reso l'esperienza di gioco piu ostica...
    Le prime cose che ho toccato, sono l'IC e la leadership, riducendole abbastanza, poi le risorse, ed infine ho modificato le leggi di produzione, in modo che in tempo di guerra non ci possa essere un plus del 50% di IC ma solo del 25%... Dopodichè sono andato a ritoccare i "prezzi" delle unità, una corazzata vale adesso il doppio degli IC (e IC maggiorati di tutte le unità navali) e i sommergibili avranno si un prezzo aumentato ma anche un'attacco decisamente migliore, (un siluro da 533 fa male !!) e alcuni ritocchi ai prezzi delle altre unità...
    Ma andiamo alla modifica maggiore, che dovrebbe mettermi in difficoltà maggiore delle altre, questa modifica riguarda un tema a me caro: l'aggiornamento automatico delle unità, TOLTO !! Tranne che per le fanterie, per poter disporre di equipaggiamenti appena ricercati, bisognerà crearli da capo... questo perchè se io avevo i macchi 200 (costati circa 7 IC e costruiti in 230gg per esempio) per aggiornarli si richiede un contributo minimo e un tempo ancora piu breve, mentre nella realtà i nuovi aerei dovevano essere prodotti da 0 !!
    Questa scelta stravolge le strategie produttuve, per es. se sono nel 38 e ho "scoperto" il carro m11 vale la pena costruirlo (e quindi spendere tempo e denaro) per poi trovarmelo obsoleto ? o aspettare direttamente gli m13 ma avere meno carri ? ecc. ecc.
    Poi in un paese povero come l'Italia bisogna prestare il triplo dell'attenzione perchè il tempo è poco e le cose da fare tante !

    COMINCIAMO CON L'AZIONE !!



    1 GENNAIO 1936

    L’avventura coloniale italiana appena intrapresa metterà alla prova le capacità belliche della nazione, i rapporti internazionali e le tattiche dei generali , inoltre metterà alla prova la forza del governo e il desiderio di vendetta del popolo dopo il massacro di Adua. Il Regio Esercito nonostante abbia armamenti antiquati e sia composto in prevalenza da milizie , appare abbastanza numeroso , diversa anzi disastrosa la situazione dell’aereonautica con veicoli vecchi e obsoleti e di numero ridicolo, la Regia Marina è l’unica forza armata numerosa e potente, dotata di corazzate ed incrociatori moderni dispone di ingenti quantità di sommergibili e incrociatori leggeri. Una cosa non piace affatto al Duce, la mentalità e l’esperienza dei generali, si decide così una soluzione drastica ed inaspettata: tutti i generali vengono degradati e rimossi dai loro comandi per dar inizio al “Nuovo Corso” : una serie di riforme, che assegnerà solo i generali valorosi e competenti al comando. I requisiti sono: astuzia, elevate capacità comunicative, elevate capacità di collaborazione , valore, sprezzo del pericolo, fiducia nei propri uomini e mezzi ed elevate capacità di adattamento alle nuove teorie belliche.

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    La guerra d’Etiopia : il campo di valutazione . L’offensiva parte proprio dalla Somalia dove il contingente italiano è meno numeroso e quindi più difficile conseguire i propri obiettivi. Il generale De Stefanis guida l’avanzata con tenacia ,sotto il suo comando, Bastico raggiunge più in fretta del previsto gli obbiettivi lottando contro forze superiori, risoluto e determinato si serve delle autoblindo per far breccia e squadre d’assalto per annientare le truppe boschive.
    Al nord invece Zingales a capo del A.O.I. prepara meticolosamente la sua strategia per raggiungere ADIS ABEBA prima di Carboni, al nord si evidenzieranno le capacità logistiche dei comandanti, intere catene montuose sbarrano i rifornimenti e gli uomini devono lottare i nemici e la fame . Presto si comprende che l’aereonautica è vitale, i bombardieri a volo radente sganciano tonnellate e tonnellate di esplosivo sul “SALIENTE” il punto in cui secondo i generali l’opposizione è più accanita.
    Baistrocchi comandante delle divisioni CC.NN. motorizzate combatte senza esitazioni e affiancato dal Col. Nasi spezza le audaci resistenze dei soldati etiopici che vengono travolte al passaggio delle camionette armate, ogni tentativo di ritirata è vano, 8500 prigionieri.

    Intanto dalla madre patria giungono le prime unità di carri leggeri, immediatamente si comprende che il loro uso è fondamentale in battaglia usati assieme alla fanteria si rivelano sempre vincenti,ma presto i generali comprendono che la potenza di sfondamento dei carri leggeri viene quadruplicata se usati in divisioni corazzate autonome, arrivando all’improvviso supportati dal fuoco di sbarramento dell’artiglieria e dal fuoco perpetuo delle mitragliatrici pesanti. I comandanti imparano a stare direttamente sul campo di battaglia affiancando e motivando i soldati, o a bordo di aerei da ricognizione dalla quale impartire ordini attraverso radio sempre più diffuse fra i reparti.

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    I carri usati in stretta collaborazione con i caccia da mitragliamento e con bombardieri tattici rivelano le loro mostruose potenzialità. Grazie alle nuove dottrine impartite dalla riforma si elabora una mini blitzkrieg tutta italiana chiamata GUERRA TOTALE. I generali hanno discrete esperienze contro un nemico sempre più ostinato a vincere e armato dai governi filo Britannici. La guerra si prolunga oltre il previsto ma ormai rimane da conquistare solo la roccaforte di GEDO unica via per la capitale. I comandanti fanno a gara, sanno che chi marcerà per primo sulla capitale avrà gli onori più alti, il comando più importante, la gloria.
    15 Agosto , il fuoco e la polvere si intravedono ad orizzonte , gli etiopici attaccano, bisogna elaborare sistemi difensivi validi ed efficaci, la battaglia infuria da più di 2 giorni, ai soldati si chiede però l’ultimo sforzo adesso il valore degli uomini prevarrà su ogni cosa. Dopo un violentissimo bombardamento di artiglieria le forze motorizzate di Baistrocchi avanzano sventolando il tricolore e sfoderando tutto il loro coraggio, infrangono le barriere nemiche avanzando imperterriti e sprezzanti della morte, “PER L’ITALIA, IL DUCE, L’IMPERO !!!” dopo che la battaglia è infuriata 3848 etiopici rimangono sul campo, 1197 italiani muoiono eroicamente.

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    Adesso è il 19 e dopo la terrificante battaglia di GEDO si prepara meticolosamente l’ultimo attacco: tutti i generali più valorosi si posizionano con i propri uomini nelle postazioni avanzate, si aspettano i bombardieri ma alle ore 5.00 del mattino a 2ore dall’arrivo degli aerei Messe rompe gli indugi, le trombe squillano, i soldati corrono urlando, i cannoni tuoneggiano, ma gli etiopici forti di un esercito 3 volte più numeroso rispondono con violenza. Ormai si combatte da giorni, i rifornimenti scarseggiano, le truppe sono stanche, una mancata vittoria distruggerà tutto: bisognerà arretrare, una parola, questa, sconosciuta al Duce.
     
  2. Mauro92

    Mauro92

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    L’eccessiva avventatezza di Messe, forte di strabilianti successi, può essere ora la causa della rovina, dopo un’ora di combattimenti già alcune divisioni italiane sono in ritirata, ma le truppe sono esortate a continuare, degne di nota sono le gesta della brigata Alpina Friuli comandata da Carboni, i soldati, finite le munizioni, si gettarono all’assalto con la baionetta. Un rumore si sente nel cielo, una nube di trimotori si intravede all’orizzonte, il loro passaggio è devastante. Dopo che la polvere si abbassò si nota che gli etiopici battono in ritirata. E’ la capitolazione generale, i soldati fuggono sbandati gettando le armi. Più di 11000 i morti.


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    ADIS ABEBA è nostra, tutti i territori dell’impero occupati, le popolazioni sottomesse, sultano il TRICOLORE !!!

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    OPERAZIONE RIARMO

    Dopo la guerra la società delle azioni impone all’Italia durissime sanzioni che ne bloccano i commerci e ne rallentano l’economia. Solo poche nazioni decidono di aiutare l’Italia, la Germania ci fornisce di tutto e l’odio verso gli inglesi, che ci infamano internazionalmente, sale.
    Si delinea sempre di più il Regno Unito come possibile nemico, la tensione è così alta che alcuni generali come Balbo pianificano un’avanzata su due linee per colpire l’Egitto, una da SUD ed una da OVEST, rispettivamente dall’Abissinia e dall’Egitto, Badoglio che ad una riunione risponde così a Balbo “ma perché logorarsi il cervello farneticando in questo modo !” viene prontamente degradato al ruolo di maresciallo, “ed è ANCHE TROPPO per uno come lui !!” risponde il Duce. Il generale Messe viene promosso per le sue brillanti iniziative, e Balbo invece sarà nominato comandante in capo di tutte le forze in Libia.

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    Ci si rende conto dell'inferiorità dei nostri obsoleti armamenti e si organizza un piano economico/industriale per essere pronti alla vigilia del 43 ad affrontare una nuova guerra...

    Nonostante le difficoltà economiche, si procede con un intenso piano di riarmo la totalità delle industrie militari viene convogliata nelle costruzioni navali, vengono impostate 2 corazzate modernissime la LITTORIO e la VITTORIO VENETO , numerosi sommergibili e una coppia di incrociatori pesanti, tesi a rafforzare la nostra posizione nel mediterraneo.

    1937 “L’ANNO NAVALE” si sta per concludere, ora la Regia Marina sarà veramente pronta ad un confronto con la Royal Navy, adesso però si vuole sperimentare le nuove dottrine navali, tutti i comandanti navali sono concordi che per sconfiggere il nemico serva una battaglia decisiva che segni inesorabilmente il destino della marina avversaria, questa teoria non sarà valida per il futuro, perché ci attenderà una guerra di logoramento. Inoltre a causa delle limitate capacità industriali del paese, non si potranno costruire altre navi a causa delle urgenze dell’aereonautica, per questo il DUCE insiste sull’addestramento preciso ed impeccabile dei marinai e a questo non si baderà a spese. Secondo due ammiragli Bergamini e Iachino la nostra flotta dotata di numerose corazzate ma di nessuna portaerei, per battere gli inglesi deve serrare le distanze, e approfittando della maggiore gittata e della superiorità dei nostri pezzi, colpire le portaerei e le corazzate per poi ,grazie alla velocità delle nostre navi, inseguire gli incrociatori.

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    Per avere maggiore probabilità di colpire il bersaglio si sviluppano in Italia laboratori di ricerca specializzati, con l’intento di creare centraline di tiro navali precisissime, inoltre un gruppo di scienziati incomincia lo sviluppo del radiotelemetro (RADAR) GUFO che consente di individuare l’esatta posizione delle navi, la loro distanza, direzione, angolo, e inviando i dati rilevati alla centralina si ottiene un rapidissimo centramento delle salve sparate.
    Durante alcuni addestramenti inoltre si è riscontrata un eccessiva dispersione delle salve, causa, la rilevante differenza di peso dei proiettili di uno stesso calibro, da qui leggi severissime aiuteranno ad eliminare il problema.
    E' il 12 marzo 1937 un messaggio criptato di una spia del SIM afferma che i britannici stanno siglando accordi di fornitura e trasporto merci/armamenti con la spagna republicana. Dopo una riunione di 3 ore, il comando supremo decide di intervenire a favore della spagna nazionalista, in grave difficoltà logistiche e militari, contro la spagna republicana, rifornita dagli inglesi. La paura è che una spagna republicana vincente possa offrire ulteriori basi all'impero britannico. I sommergibili si posizionano anticipatamente nelle acque nemiche, tutte le navi vengono allertate, e in sardegna si preparano a colpire circa 200 bombardieri Fiat BR20...
     
  3. Ciresola

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  4. Mauro92

    Mauro92

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    PROVE SUL CAMPO

    14 Marzo 1937 L’Italia dichiara guerra alla spagna repubblicana inviando la 1° squadra navale agli ordini di Iachino per neutralizzare la flotta spagnola, i nazionalisti allora avvertono l’alto comando Italiano che è in corso uno sbarco su Ibiza e la flotta italiana muove a massima velocità.
    Il 18 marzo alle 17.00 avviene il contatto con la squadra nemica, subito si decide di serrare le distanze, e alla distanza di 16km la CAVOUR apre il fuoco, le salve sono subito centrate e raggruppate, grazie ai rigidi controlli sul munizionamento, segue la DULIO e poi le altre, in formazione da combattimento annientano una dopo l’altra le corazzate e le altre navi. VITTORIA ASSOLUTA !!! Le navi italiane riportano danni lievi e i comandanti, fieri e orgogliosi delle loro tattiche, si comporteranno sempre in modo aggressivo e deciso.

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    Per spezzare la resistenza repubblicana si decide di bombardare i 2 unici centri industriali contemporaneamente all’offensiva spagnola, e di formare un blocco navale di sommergibili davanti ai porti per impedire i rifornimenti dall’estero. I bombardieri tattici radono al suolo le fabbriche e i centri abitati, le installazioni portuali e le fortificazioni presenti nel territorio.
    L’offensiva nazionalista tende a schiacciare e ricacciare verso la costa i repubblicani, che dopo i tremendi bombardamenti, non possono più rifornire e rinforzare le proprie truppe, la comunità internazionale resta ancora una volta passiva di fronte agli eventi soprattutto per il coinvolgimento Italiano, tranne l’Inghilterra che come al solito guida la protesta e firma L’EMBARGO TOTALE.

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    Il 15 di giugno ormai la guerra è finita , i capitani dei sommergibili e gli aviatori tornano a casa con un grande bagaglio di esperienze.

    Il ministero degli armamenti, ritiene necessario ampliare la difesa aerea in vista di una guerra con la Gran Bretagna. Si mettono in produzione centinaia di caccia MC200 vincitore del concorso aereonautico, ma solo guardando la cartina si può capire che non ci saranno mai abbastanza aerei per proteggere l’Italia.

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    Per gli aerei la mobilitazione è grande, si delineano la PIAGGIO (proggetto P.XII) e la ALFA ROMEO (progetto 135) per la produzione di motori radiali per i bombardieri, mentre per i motori in linea vengono ripresi i progetti per gli idrovolanti da corsa, alla FIAT verrà confluita la maggior parte dei tecnici meccanici, per lo sviluppo di un motore a 12 cilindri a V con potenza di 1100 CV al decollo. Per la produzione di aerei la Macchi e la Reggiane vengono scelte come ditte madri per la progettazione e la costruzione di caccia, la CDRA e la SM per i bombardieri. Obbiettivo per la metà del 38 sono la costruzione di 3 squadroni di bomb. tatt. 3 di aerosiluranti, 12 squadroni caccia. (Di queste forze solo 8 caccia e 3 aereosiluranti saranno pronte per l’inizio della guerra).

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    Verso la fine del 38 l’aereonautica, appare molto più potente, le sue capacità di attacco e difesa TRIPLICATE !!!
     
  5. Mauro92

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    LA TEMPESTA SI AVVICINA

    La fine del 38 e tutto il 39 sono caratterizzati per la conversione di molte industrie nella costruzione di armi ed equipaggiamenti per l’esercito. Viene ordinato in grandi quantità il moschetto automatico Beretta mod. 38, si intraprende la costruzione di artiglieria pesante e di numerose autoblindo che, riunite in brigate, andranno ad aumentare la potenza delle divisioni.
    Inoltre si progettano le prime divisioni corazzate con i nuovissimi carri M 11/39. Per la carenza di materiali e forza industriale, delle 4 divisioni previste, se ne dovranno costruire soltanto 1, la Centauro (pronta a fine ‘40)

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    verranno invece convertite a corazzate leggere, le tre divisioni di cavalleria presenti a Venezia (saranno pronte appena in tempo per la guerra).

    Per la difesa costiera del territorio patrio, vengono reclutate 10 divisioni di milizia che si andranno ad aggiungere alle altre disponibili e costruite possenti fortificazioni costiere per la difesa della Sicilia; le divisioni di camice nere verranno utilizzate come motorizzate nelle armate di invasione. Inoltre si decide di creare un’armata da sbarco con fanterie d’elite altamente addestrate e divisioni marines, i parà vengono scartati, poiché non ci si può proprio permettere di costruire aerei da trasporto (l’armata da sbarco non verrà completata se non poco prima del ‘42)…

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    Durante questi anni la ricerca tecnologica è andata di pari passo a quella della produzione, quindi nel 36-37 si sono sviluppate le tecnologie navali per i sommergibili, antiaerea, addestramento di corazzate e incrociatori e ricerca di sistemi di tiro più efficaci. Nel 37-38 tecnologie aereonautiche per bombardieri e caccia addestramento di piloti e personale, nel 39-40 dottrine terrestri per esercito, carri, hq. ecc.


    12 Settembre 1939

    La Germania di Hitler dopo aver occupato Austria e Cecoslovacchia si prepara a conquistare lo stretto di Danzica, un misero pezzo di terra per collegare il terzo reich, questo piccolissimo territorio sarà causa di 60 milioni di morti...

    Non appena le truppe Germaniche avanzano in Polonia, Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. Hitler sbalordito e scioccato esorta i suoi generali a proseguire l’avanzata, e in poco meno di un mese la Polonia viene travolta e distrutta dalle inarrestabili divisioni Tedesche. Stavolta Francia ed Inghilterra se la sono cercata, tutta la possente macchina bellica tedesca si muove, tutte le fabbriche convertite, migliaia di aerei messi in produzione, centinaia e centinaia di carri armati vengono costruiti, decine di u-boot si preparano a salpare per dar inizio alla caccia ai convogli, milioni di uomini si preparano ad obbedire alle perfette tattiche dei generali tedeschi che per anni hanno studiato la guerra come una scienza.

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    Passano pochi mesi, la macchina tedesca si muove, guarda verso Nord, la Danimarca e la Norvegia i prossimi obiettivi del Fuhrer. Allo scopo di assicurarsi gli approvvigionamenti di ferro , e disporre di basi più avanzate per l’attacco alla Gran Bretagna, i Tedeschi effettuano sbarchi continui e lanci di paracadutisti che annientano presto ogni forma di opposizione. Dopo 8 mesi di attesa, l’esercito tedesco è pronto ad umiliare i Francesi, Hitler viola la neutralità di Olanda, Belgio e Lussemburgo , e con un immenso dispiegamento di aerei, truppe e mezzi corazzati, penetra rapidamente nella foresta delle Ardenne, travolgendo qualsiasi cosa e aggirando la possente linea Maginot . Poco possono fare i pur coraggiosi Francesi contro tutto questo, gli Stukas si gettano in picchiata contro i carri francesi, facendoli saltare in aria come lattine.

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    Intanto l’Italia manda i suoi osservatori militari per imparare dai successi Tedeschi, ma ormai il popolo Italiano non chiede altro che vendetta, (nonostante i nostri piani militari siano solo al 60% del compimento) i generali studiano i piani d’attacco, tutti i sottomarini del Regno vengono posizionati in aeree strategiche, gli aerei vengono sottoposti a tutte le cure possibili, i carri armati ispezionati, i viveri e le munizioni distribuite in grande quantità…
     
  6. Milan y Astray

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    bell'aar manca solo la voce dell'istituto luce :)
     
  7. Mauro92

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    ahahahahaahahahah si hai ragione XD fra parentesi invece la cruda realtà, comunque è la partita piu bella che abbia mai fatto, adesso sono nel 42 e... non vi anticipo niente muhuhahah
     
  8. Ciresola

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    Si molto bello, e le immagini sono fantastiche :D
    E' interessante lo sviluppo tecnologico che hai seguito, prima aviazione poi marina e ultimo l'esercito, io avrei fatto il contrario :)
     
  9. Mauro92

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    15 AGOSTO 1940: VINCERE !!!

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    Tutti i reparti militari vengono avvertiti nel massimo segreto di avanzare verso gli obbiettivi prefissati, in precedenza, ai sottomarini viene dato l’ordine di attaccare il traffico mercantile ad oltranza.
    Il mattino seguente la dichiarazione di guerra….
    Italia ,Germania e Giappone lotteranno, vinceranno o periranno insieme.
    LA GUERRA è COMINCIATA !

    La situazione italiana all’inizio delle ostilità è la seguente

    REGIA MARINA
    6 Corazzate (4 Liv II, 2 Liv V)
    8 Incrociatori Pesanti (4 Liv IV)
    14 incrociatori leggeri (nelle flotte da guerra)
    19 flottiglie sommergibili (3 Liv IV, 6 Liv III, 7 Liv II, 3 SS lungo raggio) per un totale di 95 sommergibili

    REGIA AEREONAUTICA
    8 MC 200, 2 FIAT G50, 5 FIAT Cr42, 3 FIAT Br20, 6 SM79, 1 ca111 e 2 idrovolanti, per un totale di 2700 aerei di cui 1500 caccia e 1200 bombardieri

    REGIO ESERCITO
    1 HQ di teatro a Roma CCS Comando Centrale Supremo (Messe)
    2 HQ ad esso immediatamente sottoposti (SUPERMARINA) e (SUPERAEREO) con generale Cavagnari e Fourgier. (ho modificato la cartella leaders per permettere di avere un uomo di marina o aereonautica a capo di un hq)
    1 HQ di teatro in libia (Balbo)
    1 HQ di teatro in AOI (Amedeo Duca degli Abruzzi)

    L’esercito (comandato in italia dal CCS) conta quasi 415.000 uomini, di cui:
    250.000 in Italia cosi sparsi:
    -67.400 in Nordovest
    -49.800 in Nordest
    -40.000 in Sicilia
    -24.000 in Sardegna
    -35.800 uomini sparsi nel mezzogiorno
    più 20.000 ca. da destinare
    Da notare che l’esercito è in fase di mobilitazione e che tutte le divisioni presenti nel mezzogiorno e nelle isole sono milizie, per fronteggiare eventuali invasioni senza sprecare fanterie.

    In AOI (Africa Orientale Italiana) sono destinati 96.000 uomini (quasi tutte milizie)
    In ASI (Africa Settentrionale Italiana) ci sono quasi 45.000 uomini…

    I generali ritengono migliore posizionare truppe al confine con la Francia, per resistere ad eventuali offensive ed attaccare. Inoltre Balbo consiglia a Mussolini di ritirare le truppe in Nordest poiché inutili, ma egli ribatte dicendo che la Yugoslavia verrà SOTTOMESSA a breve termine.

    AFRICA ORIENTALE 15 Agosto 1940
    Immediatamente alle truppe in AOI viene impartito l’ordine di attaccare ad oltranza, per conquistare la somalia britannica e , contemporaneamente si attaccheranno tutti i territori di confine all’Etiopia per espandere L’IMPERO. Le battaglie contro gli inglesi sono difficilissime e solo grazie alla 1a divisione aerea orientale si riesce a contenere le perdite, intanto procede l’offensiva in ogni direzione ma è verso Nord Ovest che si incontrano le maggiori difficoltà. Le milizie italiane con grande tenacia e a costo di dolorosissime perdite avanzano senza tregua…

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    FRONTE FRANCESE :
    L’Italia per paura di rimanere tagliata fuori dalla guerra, attacca immediatamente il confine, ma le truppe vengono immediatamente bloccate ed arrestate, le battaglie diventano difficilissime ma per fortuna il 18 agosto la Francia si arrende… L’Italia riceve così nizza e la savoia, ma sul piano militare i generali si accorgono di non essere riusciti a varcare la frontiera di un solo Km.

    A.S.I. CONFINE EGIZIANO:
    L’offensiva inglese non si lascia attendere, immediatamente corpi motorizzati e corazzati conquistano e respingono gli italiani da AL BARDI.

    [SIZE=2][SIZE=2][URL="http://imageshack.us/photo/my-images/641/13a1943.jpg/"][IMG]http://img641.imageshack.us/img641/2807/13a1943.jpg[/IMG][/URL]

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    Balbo infuriato desidera divisioni con camion e carri armati ma le uniche divisioni presenti al momento sono in movimento verso Salerno per poi essere trasportate a Bengasi… e si tratta di carri armati leggeri, che seppur di modello migliorato (alcuni L6/40 presenti nelle armete celeri del nordest) non possono ancora affrontare adeguatamente i Crusader e i Valentine. Per l’invio di queste unità la REGIA MARINA pianifica di avere la supremazia navale nel mediterraneo.

    MEDITERRANEO:
    I ricognitori mostrano una piccola flotta inglese da trasporto, Supermarina dà subito ampia autonomia al comandante Iachino che decide di avventarsi immediatamente contro il nemico. Grazie alla superiore velocità le nostre navi si posizionano in formazioni vantaggiose, alle 13:40 viene avvistato il nemico (naviglio leggero) Gli inglesi cercano di scappare ma la nebbia li fa finire in un imboscata, privi di radar 3 incrociatori leggeri finiscono sotto il tiro combinato delle corazzate Caio Dulio e Giulio Cesare. Vittoria !! Gli inglesi avranno capito che il mare è nostro, forse…
    Ennesimo scontro avviene il 2 settembre quando un’altra piccola unità inglese viene intercettata dalla 1a flotta da combattimento, 1 CL, 1 DD, e 1 TRA andati distrutti, un’altra dura lezione !!

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    14 Settembre: Un colpo fortunato !!!

    3 sommergibili italiani intercettano una squadra navale di trasferimento che comprende 2 corazzate la Nelson e la Valiant in spostamento rapido da un porto all’altro, la piccola scorta di 2 DD non si dimostra efficace poiché alle 2 e 30 di notte il SERRASPINI lancia una salva di 4 siluri contro la Valiant, 3 siluri colpiscono, e la nave rimane immobilizzata nel mare, poco dopo alcuni SM79 del 12o gruppo la raggiungono per darle il colpo di grazia, il ten. Buscaglia compie la sua prima grande missione !! UNA GRANDE CORAZZATA E STATA AFFONDATA !!

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    pultroppo però la situazione in Libia è disastrosa gli inglesi hanno conquistato anche Knightsbridge al sud di AL BARDI…

    PRODUZIONE TECNOLOGIA e TATTICHE
    La nostra industria, nonostante la mobilitazione sia stata alta, non riesce a soddisfare appieno i bisogni delle forze armate, secondo le stime i primi carri M11/39 saranno disponibili entro metà ottobre, ma è già in previsione lo studio e la progettazione del nuovo carro armato M13/40 con cannone maggiorato da 47mm, corazzatura migliorata e torretta mobile. L’industria aereonautica invece sta completando la produzione in massa di 300 nuovi bombardieri tattici pesanti Cant z1007, il prototipo è stato accolto con grande entusiasmo, da un anno circa l’aereonautica non aspetta altro. E’ inoltre in avanzata fase di sviluppo il motore da 12 cilindri in linea, ma intanto alcuni macchi 200 vengono testati con il nuovo Piaggio P XIX Radiale da 1145 Hp, la velocità raggiunta è di quasi 545 Km/h e permetterebbe di affrontare eccellentemente gli Hurricane e comunque di affrontare abbastanza bene gli Spitfire. L’industria attende con impazienza.

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  10. Mauro92

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    No ho fatto marina, aereonautica e poi esercito, questo perchè le tecnologie della marina erano piu facili e l'italia è già a buon punto, poi nel 37 38 quelle aereonautiche, essendo la forza armata più debole, avevo bisogno di caccia e bombardieri efficenti e moderni (e non potendoli aggiornare, come le navi, ho dovuto fare le tecnologie subito) e poi l'esercito, con cronica carenza di carriarmati... insomma non poteva fare tutto :D e quindi ho pensato che se avevo supremazia navale e aerea avrei potuto resistere di piu...
     
  11. Mauro92

    Mauro92

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    TOBRUK DEVE RESISTERE !!

    NORD AFRICA 17 Settembre 1940
    In africa finalmente arrivano le 2 divisioni corazzate leggere insieme a 4 Div fanteria provenienti dal fronte francese. L’obbiettivo è raggiungere Tobruk prima della capitolazione, Tobruk è l’unica città fortificata del confine, il suo annientamento rappresenterebbe la fine, ma da Bengasi la strada è lunga, i generali Guzzoni e Nasi (con i relativi quartier generali 4 stelle) intuiscono la manovra di aggiramento messa in atto dagli inglesi, infatti, non a caso, attaccano AL ADAM (Bir Hacheim). Le divisioni trincerate nella provincia, prive di qualsiasi forma di locomozione motorizzata, non possono che subire l’iniziativa del nemico: colonne meccanizzate si intravedono all’orizzonte, e le truppe ostentano un’accanita resistenza, ma per evitare di essere circondati sono costretti ad indietreggiare lasciando così una divisione con il compito di arrestare le truppe britanniche per temporeggiare… Il comandante Bitossi respinge gli inglesi perdendo circa 2000 uomini, più della metà, nel combattimento, la difesa ad oltranza e l’ostinata determinazione fanno ripiegare gli inglesi, ormai giunta la notte Bitossi ripiega anch’egli. Ultimo obbiettivo Inglese: GAZALA

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    Gli inglesi, rallentati dalla divisione di Bitossi ora si dirigono verso Gazala ma le 2 divisioni corazzate italiane arrivano nei pressi di Al Bardi, la battaglia incomincia, per fortuna essi non posseggono carri medi, ma solo tante autoblindo, gli L6/40 benché inutilizzabili in una normale lotta fra carri armati si trovano davanti a se un bersaglio alla loro portata, le 2 divisioni italiane non mancano d’esperienza esse infatti sono state attentamente addestrate al movimento e alla penetrazione, la battaglia è infernale, l’aviazione non può essere usata poiché è impegnata nella difesa di TOBRUK, le fanterie strisciano sulla sabbia i cannoni fanno un rumore tremendo, giunta la notte i bengala illuminano il terreno ad intervalli regolari, e le fanterie si danno il corpo a corpo finale, ma nessuno prevale sull’altro, ognuno è deciso a vincere ad ogni costo, ma infine gli italiani riescono a prevalere poiché mentre gli L6 resistono contro le ultime autoblindo grazie ai loro cannoni Breda, i restanti corpi della divisione corazzata sostengono la fanteria, la quale riesce ad aprirsi una breccia ed oltrepassare oltre !! Gli Inglesi RIPIEGANO !!! AL BARDI VIENE RIPRESA !!!

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    MEDITERRANEO
    4 Ottobre 1940. Piccolo scontro navale a sud’est della Calabria, le flotte italiane e inglesi sono molto prudenti e si studiano da lontano, ma gli inglesi rompono gli indugi e serrano le distanze, cosi gli incrociatori pesanti italiani affrontano quelli inglesi, 3 dei nostri vengono colpiti da calibri minori, mentre un colpo fortunato della Littorio spezza in due un piccolo incrociatore inglese.

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    Terminata la battaglia, aerei italiani silurano le navi inglesi colpendo 2 unità, poche ore più tardi il sommergibile AXUM di notte silura con successo un incrociatore pesante, ma viene duramente danneggiato dalla scorta, altri 2 sottomarini provano l’attacco alla squadra senza successo. Dalla radio si saprà che il CA britannico è stato abbandonato nella notte, ed è affondato in seguito. Un’altra vittoria italiana !!


    14 Ottobre 1940. Mussolini, Messe, Balbo e Cavagnari si incontrano a Napoli per discutere sull’andamento della guerra in libia, Balbo con l’aiuto dei suoi generali sottopone agli altri il piano per l’offensiva, l’obbiettivo: Liberare Tobruck e prendere SIDI BARRANI, ma per stroncare definitivamente l’assedio di Tobruk è necessaria una divisione corazzata di carri MEDI. Immediatamente Messe approva l’invio e organizza un’incontro con Cavagnari e Fourger.
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    Il 17 Ottobre gli Italiani preparano un gigantesco convoglio per trasportare 5 divisioni Fanteria più la Divisone corazzata. Vengono impiegate TUTTE le navi militari disponibili per garantire massima sicurezza, l’ombrello navale è assicurato da circa 500 aerei fra cui FIAT cr42, macchi C200, idrovolanti e SM79. Alle 4:15 del mattino la flotta salpa, ovviamente gli inglesi notano il grande movimento e da ALESSANDRIA parte un’altra grande flotta per contrastare quella italiana, verso il sud di malta gli italiani vengono intercettati, ma immediatamente la flotta di corazzate e incrociatori italiani serrano le distanze fino a 20Km

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    A
    questa distanza anche i CL possono sparare, le salve per poco non colpiscono la Nelson e gli incrociatori inglesi in avanscoperta si ritirano velocemente, ma dalla portaerei inglese si levano 12 aerosiluranti, che per pochissimo non fanno saltare un siluro sotto il Trento che schivandolo all’ultimo con una manovra formidabile riesce a scampare, ma un destroyer che gli stava accanto subisce il violento colpo saltando per aria con tutto l’equipaggio. La flotta inglese si disimpegna dopo l’arrivo degli aerei italiani, i quali essendo a 30minuti di
    volo dalla Sicilia arrivano numerosi, riescono a colpire anche la portaerei.

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    I Soldati in africa sono 125.000
    Ma succede un gravissimo incidente, la flotta da trasporto (3CL, 4DD, 6TRA) durante il ritorno da Bengasi viene presa d’assalto dalle navi inglesi, superiori per numero, i quali colpiscono in maniera gravissima tutta la flotta (2DD e 1CL affondati), solo grazie alla superiorità tecnica delle nostre navi siamo riusciti ad evitare la disfatta, ma nessuna delle navi potrà più salpare per chissà quanti mesi a causa dei danni. Balbo si dovrà arrangiare, per almeno 2 mesi non potrà ricevere più nessun rinforzo… TOBRUK VERRA' LIBERATA AD OGNI COSTO !!

     
  12. Mauro92

    Mauro92

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    DIFESA e CONTRATTACCO !!

    AFRICA ORIENTALE
    : 22 Ottobre 1940
    Gli inglesi grazie all’uso di 4 brigate corazzate leggere, arrestano la brutale offensiva italiana e penetrano dalla Somalia britannica, è un duro colpo per il Duca degli Abruzzi, l’offensiva al nord, nonostante le difficoltà procedeva bene, il nemico arretrava, ma adesso la minaccia è alle spalle si cerca di contenere l’armata britannica a nord per spostare ulteriori truppe in somalia… Il comandante in capo dell’AOI preannuncia la disfatta, ma lotterà con ogni sforzo pur di ritardare gli inglesi ed impedire che questi una volta annesso l’Etiopia si dirigano in Libia.

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    NORD AFRICA

    27 Ottobre 1940: Balbo con il morale non proprio alle stelle si reca proprio a Bengasi dove la divisione corazzata “CENTAURO” sta arrivando a Tobruk. Egli durante il viaggio ha modo di conoscere personalmente molti uomini e li istruisce e li incita in tutti i modi. Bene !! la divisione è pronta al combattimento, gli uomini stanno bene e apprezzano il comportamento dei generali che gli stanno sempre vicino, il generale De Stefanis illustra il suo piano a Balbo, il primo di Novembre ci sarà il vigoroso contrattacco per stroncare l’assedio della città e riprendere BARDIA. La BATTAGLIA ESPLODE !!

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    Immediatamente i soldati escono urlando dal forte e si dirigono velocemente contro i nemici, spalleggiati da molti cannoni e anticipati da 100 carri M11/39, 200 L6/40 e altrettante autoblindo, riescono ad avere una notevole forza d’urto, ma gli Inglesi, stavolta inferiori di numero, sono molto più addestrati al combattimento meccanizzato, è la prima volta che De Stefanis combatte nel deserto, quindi deve improvvisare un po’. I carri girano e rigirano nella sabbia infuocata, i colpi esplodono uno dopo l’altro, il ten. Baistrocchi si dirige con circa 40 autoblindo ai lati della formazione nemica creando scompiglio fra le truppe, inoltre un gruppo di carri L6, persi nelle retrovie inglesi, incrociano una colonna motorizzata inglese, si accende un violentissimo combattimento, in più il giorno seguente vengono richiamati i primi cant z1007 il passaggio è devastante e per di più decollano proprio dall’aeroporto di tobruk, il comandante O’Connor vedendo che i rinforzi non arrivano e che le truppe vengono continuamente tartassate dai bombardieri ordina di ripiegare dietro il confine…

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    BARDIA E’ DINUOVO NOSTRA !!!!!!!
    Al sud invece altre truppe occupano Knightsbridge… dopo quasi un mese di tremendo assedio Tobruk ha resistito e il violento contrattacco italiano ha ridato più speranze a Balbo, anche se durante tutto questo tempo a Tobruk, nella difesa e poi nel contrattacco sono morti in totale 11290 Italiani, contro 6307 inglesi, almeno per ora non si può attaccare, ed è proprio in questi momenti che entra in gioco la battaglia dei convogli, chi riuscirà a rifornire le truppe di cibo acqua e benzina, quest’ultima quasi finita in libia, riuscirà ad avere l’iniziativa.

    MEDITERRANEO
    14 Novembre 1940: Malta, per iniziativa dello stato maggiore dell’aereonautica, dovrà cedere COMPLETAMENTE, ma prima, per vendicare la marina, si utilizzano centinaia di bombardieri per colpire le navi nel porto dove sono dislocati almeno 8 Destroyer e 6 flottiglie di sommergibili, quest’occasione non va persa: colpendo i destroyer eviteremo che i nostri sottomarini possano venire intercettati e colpendo i loro sottomarini evitiamo che i nostri convogli vengano colpiti. L’aereonautica decisa a cogliere questa grande occasione manda Buscaglia, dopo 3 giorni di intenso sbarramento, la flotta di naviglio è stata completamente annientata !!!

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    La marina decisa a non perdere altro tempo manda immediatamente tutti i sottomarini alla caccia di convogli, ma dopo poco più di un mese le perdite sono diventate insopportabili e si interrompe la navigazione, la presenza aeronavale inglese è troppo elevata, poiché dopo i primi scontri contro le navi da trasporto inglesi, lo stato maggiore della marina britannica ha deciso di inviare unità pesanti per scortare i convogli…
    Altra importante ma insolita notizia, prima della guerra alcuni sommergibili a lungo raggio sono stati stanziati a KIEL, in Germania, per colpire le navi inglesi anche nell’atlantico, ma durante la prima missione di ingaggio, 2 sommergibili scovano una POCKET BATTLESHIP Norvegese senza scorta, colpirla è stato facilissimo !! L’ammiragliato tedesco si è congratulato con l’Italia e ha detto che presto manderanno delle unità CAS in Sicilia…

    AOI: 21 Dicembre 1940
    L’ultima sacca di resistenza arroccata sulle montagne di JIMA viene sopraffatta, dopo quasi 5 mesi di accanitissima resistenza, senza un minimo di rifornimenti le truppe si arrendono ma soltanto dopo essere state completamente sopraffatte. I 96.000 uomini stanziati sono stati o uccisi o catturati. Un gravissimo colpo per l’Italia, il nostro impero tanto faticosamente conquistato è ora in mano inglese. Ma ora la popolazione è più unita che mai contro il comune nemico.

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    MEDITERRANEO 1 Gennaio 1941
    Aerosiluranti italiani dislocati in Sardegna colpiscono una portaerei inglese, mentre nello stretto di Sicilia bombardieri affondano un incrociatore pesante che stava effettuando una caccia ai convogli, durante questi tempi sono affondati altri sommergibili italiani, ma i cantieri a breve rimpiazzeranno le perdite.

    NORD AFRICA: 18 Dicembre 1940
    Dopo pochi piccoli scontri si riapre la grande partita in africa, l’obbiettivo principale sono le oasi di SIDI BARRANI. Anche la marina interviene per bombardare i nemici dal mare, ma truppe britanniche, dopo pesantissimi bombardamenti dell’ormai onnipresente regia aereonautica sono molto spossate e decidono di ripiegare ordinatamente, in questo modo gli italiani cadono nell’imboscata allungando di oltre 100Km le linee di rifornimento. Occupata Sidi Barrani e El Dab’a l’esercito italiano avanza verso Marsa Marthuh e QARA…

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  13. Mauro92

    Mauro92

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    LA TRAPPOLA

    NORD AFRICA: 21 Gennaio 1941

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    Gli Inglesi preparano
    un’offensiva devastante, con un immenso dispiegamento di mezzi, sconfiggono con facilità le truppe presenti a Sidi Barrani e le ricacciano indietro, in pochissimi giorni fanno perdere agli Italiani tutti i loro territori e li ricacciano ancora indietro riconquistando BARDIA e aggirando nuovamente verso sud per isolare TOBRUK. Per impedire l'accerchiamento dei nostri uomini, il generale Baistrocchi deve compiereun'azione audacissima: impedire il passaggio agli inglesi per dar tempo ai fanti di ritirarsi...Gli M11/39 della gloriosa divisione CENTAURO si sfidano in un grande scontro fra carri ma la divisione, pur di garantire la salvezza dei propri commilitoni viene accerchiata e dopo un violentissimo combattimento, viene distrutta. Dopo circa 140Km di ritirata gli italiani sono sfiniti, ma anche gli inglesi che in tutto questo tempo sono stati facile bersaglio dell’aereonautica. In questa guerra di logoramento totale agli italiani servono più mezzi, ma servono anche rifornimenti e benzina, completamente esauriti. Mussolini chiede ad Hitler se può inviargli delle divisioni corazzate e meccanizzate, dato che l'unica divisione di carri medi è stata annientata... I tedeschi non accettano ancora, ma chiedono agli italiani di resistere il più possibile per aver il tempo di creare le nuove unità. Purtroppo le spietate leggi del deserto sono queste, dopo un tira e molla durato 6 mesi, dopo conquiste riconquiste, attacchi, difese e contrattacchi, riuscirà a vincere chi meglio saprà, di pari passo con la sua avanzata, utilizzare porti, campi di aviazione, punti di rifornimento di acqua, cioè colui che non si troverà nel momento decisivo senza fiato.
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    YUGOSLAVIA 10 Febbraio
    Guerra alla Yugoslavia !! L’offensiva studiata meticolosamente e preparata impeccabilmente procede perfettamente, lo scopo italiano è quello di congiungersi con l’Albania per poi conquistare la Grecia e avere così importanti possedimenti per dominare il mediterraneo. La divisone corazzata (leggera) FIUME al comando di Carboni procede inesorabilmente lungo la costa. Mentre l'esercito si scontra con la debole ma accanita resistenza yugoslava...
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    Gli Inglesi, sanno che la partita in africa non è ancora chiusa, e con la dichiarazione di guerra dell'Italia alla yugoslavia, sanno perfettamente che le nostre basi sul mediterraneo saranno ancora più vicine... Nello stato maggiore britannico non si perde tempo, c'è bisogno di un'azione diversiva per far vacillare il fragile ma pur temibile apparato bellico italiano. L'idea che ha convinto di più, è stata proposta da un giovane generale, egli pensa che un'azione audace ma inaspettata possa far tremare l'italia e allo stesso tempo distogliere l'attenzione dagli altri fronti... UN ATTACCO AL CUORE

    [SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=3][SIZE=4]
    INFERNO D'ACCIAIO[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE]


    SARDEGNA 18 Febbraio 1940
    Gli inglesi per distruggere il morale italiano attaccano la Sardegna, preparando una flotta immensa e imponente, cercano di sbarcare 5 Divisioni a Cagliari. In Sardegna sono stanziati 24.000 uomini di milizie, che vengono tutte richiamate sul luogo dello sbarco, intanto dagli aeroporti vicinissimi alla costa si levano in volo circa metà della forza aerea da bombardamento navale, anche dalla sicilia vengono chiamati numerosissimi stormi per attaccare ad oltranza la flotta britannica.

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    Immediatamente viene allertata l’intera marina al completo: l’ordine è di difendere la Sardegna AD OGNI COSTO !!! La squadra navale composta da 30 navi e comandata dall’ammiraglio Zara si dirige a massima velocità contro il nemico. E’ una scelta drastica ma, durante il massimo periodo di sforzo non si può combattere anche in Sardegna. La flotta italiana è in vantaggio per 3 fattori, in primo la superiorità numerica e qualitativa, in secondo perché la flotta inglese sta subendo il più massiccio bombardamento navale mai effettuato nel mediterraneo, in terzo perché essa è impegnata nello sbarco di uomini e materiali, tutte le navi sono ferme. La battaglia infuria dalle prime luci del mattino, l’ammiraglio da Zara ottiene fin dall’inizio quello che voleva, una battaglia stile Jutland, si scatena l’inferno più totale, i proiettili si infrangono sulle altre navi sfracellandole come lattine, la LITTORIO e la VITTORIO VENETO annientano una corazzata britannica facendola saltare per aria !!

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    Tutti gli incrociatori si trovano sotto una grandine infuocata di proiettili e nel cielo immense formazioni di trimotori si scagliano ancora e ancora contro le navi inglesi. Nella confusione, unincrociatore da battaglia inglese affonda un CL italiano e alcuni proiettili cadono sulla Littorio e sulla Dulio..
    [SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=3][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=3][SIZE=3][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2][SIZE=2]Anche[/SIZE][/SIZE] le altre 4 corazzate italiane colpiscono alla distanza brevissima di 1[SIZE=2]6[/SIZE]km 2 corazzate inglesi, danne[SIZE=2]ggiandole gra[SIZE=2]vemente.
    [/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE]

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    Il Trento e lo Zara inseguono una formazione di incrociatori leggeri, le salve dei pezzi da 203mm fanno impaurire gli inglesi, ma la superiore velocità dei nostri incrociatori blocca ogni via di fuga, dopo 3 salve lo Zara centra la torre dell'incrociatore nemico !!

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    SUPERMARINA dopo che la flotta italiana ha perso 3 CL e tutte le altre navi sono rimaste danneggiate in maniera gravissima da l’ordine di ripiegare a La Spezia. E’ la prima volta che la Regia Marina combatte una grande battaglia con la Royal Navy, noi abbiamo affondato 1 Corazzata, 2 incrociatori pesanti, 2 CL e 4 Trasporti, ma abbiamo perso 3 incrociatori leggeri e il vecchio incrociatore San Giorgio, e non siamo riusciti ad interrompere lo sbarco. La marina italiana adesso è come un pugile mal ridotto che ha messo a terra l’avversario, l’importante è che non siamo caduti… Poco dopo le truppe in sardegna, con grandissima audacia respingono il nemico.
    Anche la flotta Inglese ha subito pesantissimi danneggiamenti, ma loro rimpiazzeranno a breve le navi danneggiate, mentre i cantieri navali italiani possono produrre solo navi minori. Ma la VITTORIA E' NOSTRA ancora una volta abbiamo dimostrato di essere un'avversario tenace e valoroso !!


    YUGOSLAVIA 3 Marzo 1941
    La Yugoslavia schiacciata da Italiani Tedeschi Rumeni e Bulgari capitola, all’Italia spettano le vecchie terre irredenti e tutto il resto della fascia costiera fino all’Albania. A presto le forze si riuniranno di nuovo per l’imminente attacco alla GRECIA.

    NORD AFRICA 18 marzo 1941
    Nel frattempo l'Italia invia 4 brigate di artiglieria e 4 brigate di autoblindo (circa 400 AB-41) che rinforzano notevolmente le nostre divisioni di fanteria e si lancia un potente attacco per riprendere sidi barrani, a brevissimo arriveranno in africa circa 200 carri armati medi, di cui la metà M13/40, che unite alle divisioni corazzate leggere, formeranno 2 nuove divisioni corazzate medie, in più è ormai in fase di completamento la nuovissima divisione corazzata ARIETE... queste forze serviranno per lo slancio successivo ad EL ALAMEIN

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    PRODUZIONE TECNOLOGIE TATTICHE


    In costruzione, come abbiamo già detto, ci sono circa 300 carri armati medi (100 m11, 200 m13). Purtroppo si continua ancora con gli m11 poiché sono stati messi in linea prima ancora di aver sviluppato il prototipo dell’M13. Quest’ultimo può adeguatamente sostenere la lotta contro i carri inglesi, da numerose battaglie si evince che in egitto ci sono circa 200 carri medi britannici e almeno 400 leggeri. Non ci sono invece i carri MATILDA che costituirebbero un bel problema, è in avanzata fase di sviluppo anche la versione semovente dell’M13 con cannone da 75. Alla FIAT inoltre la progettazione del 12 cilindri a V ha avuto successo, con una potenza al decollo di circa 1125 CV, il motore è risultato affidabile e molto potente. La macchi quindi prosegue la naturale evoluzione del MC200bis equipaggiato con il piaggio. Il prototipo appare un aereo moderno ed elegante, capace a detta dei tecnici di superare i 600Km/h. Come piani militari previsti per i mesi prossimi ci sono: la presa di MALTA, e la CONQUISTA DI EL ALAMEIN. L’invasione della Grecia dovrà aspettare poiché tutto in Italia viene inviato in africa.

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  14. albertismo

    albertismo

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    Ciao,
    bell aar! Mi piace la modifica che hai fatto di togliere l aggiornamento automatico delle unità, in effetti e' un po una forzatura. La paradox poteva anche fare questa scelta di default e magari mettere l opzione di riammodernare alcune unità. Ho una domanda: vale solo per te o anche per l ai?
     
  15. albertismo

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    Ciao,
    bell aar! Mi piace la modifica che hai fatto di togliere l aggiornamento automatico delle unità, in effetti in molti casi e' un po una forzatura. Ho una domanda: vale solo per te o anche per l ai? E poi: le dottrine delle unita obsolete si aggiornano comunque?
     
  16. Mauro92

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    Ciao albertismo ! innanzitutto grazie, la modifica vale per tutti, e le dottrine si aggiornano... a me diverte perkè quando un'unità diventa obsoleta puoi scegliere se distruggerla o relegarla a compiti secondari... per es nel 44 avrò ancora dei carri m11 o dei fiat cr42 che userò per la difesa della sicilia, ma questa è un'altra storia XD
     
  17. Ciresola

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    Pare una bella vittoria contro la Royal Navy, dopotutto 4 incrociatori persi non sono poi così male, contando che hai fatto all'UK praticamente il doppio dei tuoi danni, se non oltre.
    Attendo l'invasione della Grecia e ti chiederei uno screen europeo, giusto per vedere al meglio la situazione.
     
  18. Mauro92

    Mauro92

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    ma io ho vinto solo sacrificando tutti gli sm79 che avevo in sardegna, e ho tutte le navi completamente danneggiate.. alcune sono al 2% e la RN ha subito fatto entrare una decina di navi in più.. Insomma è stata una "vittoria di Pirro" per cosi dire XD
    La mia paura era che se mi capita una battaglia in alto mare le potevo prendere di santa ragione !! quindi mi sono comportato assai prudentemente in futuro
    PS: (la partita è gia finita) GLI screen non ne ho potuti fare perchè mi sono dimenticato ! non sapevo che sarebbe stata una partita cosi bella e combattuta, cmq posso fare delle ricostruzioni con cartine geografiche... in europa la situazione è la solita: la germania ha preso francia e polonia e si rinforza ad oriente...
     
  19. Mauro92

    Mauro92

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    I LEONI DEL DESERTO

    NORD AFRICA: 11 Luglio 1941

    Lo Stato maggiore e il CCS decidono di abbandonare temporaneamente l'offensiva in grecia, la situazione in africa è in stallo e si teme per una disfatta imminente. Si decide così di trasportare i numerosi materiali destinati alla campagna in grecia, direttamente a Tobruck.
    Dopo circa 3 mesi di pausa, il contingente italiano, rafforzato da numerose brigate di artiglieria, 200 carri medi, 100 controcarro, antiaerea, veicoli e rinforzato di una nuova divisione corazzata-leggera veterana in Yugoslavia e da numerosi altri uomini si prepara per l’offensiva finale… Adesso in africa abbiamo circa 400 piccole autoblindo (sparpagliate fra la fanteria) 300 carri legeri (l6-40 e L3) 100 m11 e 100 m13. Obbiettivo: EL ALAMEIN. Gli inglesi si sono trincerati proprio in quel punto, mettendo d’avanti solo forze leggere con lo scopo di effettuare azioni di disturbo. L’offensiva attentamente studiata, deve partire adesso poiché i soldati inglesi devono essere continuamente sotto pressione. Dopo leggerissimi scontri il 29 luglio si arriva al fatidico punto... Stavolta la situazione cambia, l’aereonautica non è più vicina allo scontro, e bisogna assistere ai bombardamenti nemici, i FIAT cr42 (ancora presenti per molto) soccombono facilmente contro i moderni Spitfire, e i nostri validissimi trimotori Cant z1007, affiancati da vecchi FIAT br20, dovranno presto fare i conti con un nemico validissimo, questo ridurrà notevolmente la loro efficacia, solo i macchi si destreggiano bene.

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    La battaglia viene scatenata il 1 Agosto (50° all‘ombra !!!) Dopo un infernale combattimento, i soldati italiani si fanno avanti solo perché in superiorità numerica, ma i trasporti non arrivano, la benzina manca e almeno il 70% delle nostre unità ha perso completamente l’organizzazione.

    Dopo una settimana di inferno totale le bombe cadono qua e la e i carri armati sferragliano sul terreno immensi sbarramenti di artiglieria si susseguono a combattimenti fra truppe motorizzate che scorrazzano avanti e indietro, 2 generali italiani muoiono in combattimento e la divisione motorizzata di Graziani si fa annientare dopo uno scontro all’ultimo sangue…

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    VITTORIA !!! 10670 morti italiani…8964 Inglesi. Le truppe inglesi si ritirano e L’Italia conquista anche El Alamein. Ma con grande stupore i ricognitori mostrano che da Alessandria si sta muovendo un’intera armata, riusciranno le truppe italiane a resistere ?? O questa sarà l’ultima vittoria ?? Gli inglesi si preparano...

    4 Gennaio 1942
    Si scatena una gigantesca battaglia, ma gli italiani, nonostante la resistenza disperata, devono ritirarsi.. La benzina arriva scarsissima e le strade sono tutte distrutte, celeberrime le gesta della compagnia sahariana che si sacrifica per arrestare l'incontenibile nemico.

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    Lenta ritirata sulle postazioni avanzate di Marsa Martha e Qara. Dopo la battaglia di El Alamein le truppe, spossate ed esauste, ripiegano ordinatamente e si attestano su posizioni difensive attentamente preparate. Mussolini incavolato nero, per l’ennesima volta siamo stati respinti mentre Hitler invade la Russia come se niente fosse, nomina al quartier generale i suoi generali migliori, per valutare l’andamento della guerra. Per prima cosa, il comando supremo delle operazioni in africa viene affidato al generale Messe. Costui era prima al comando del CCS (Comando Centrale Supremo) ma sia Balbo sia il Duce ritengono che possa svolgere il suo compito, in maniera migliore, direttamente sul campo. Appena arrivato, immediatamente Messe fa una rassegna delle truppe e ispeziona uno ad uno le tipologie di mezzi impiegati, parla con i soldati ascolta le opinioni di tutti, dal maresciallo al generale di divisione, appuntando tutto… In seguito, come ordinato dal Duce in persona, si prepareranno le difese per il decisivo contrattacco: i sommergibili italiani stanno annientando uno dopo l’altro i convogli britannici, sono pienamente attivi anche i sommergibili stanziati a Kiel, prima della guerra, e poi ritrasferiti a Bordeaux per operare ad ovest del Portogallo.

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    contemporaneamente vengono istituite 2 nuove rotte si rifornimento, una per Bengasi e una per Tobruk, questo ci permetterà di arrivare ad’un organizzazione maggiore, e quindi di respingere con uno slancio decisivo il nemico.
    Messe stavolta non punta sulla massa umana e sugli sbarramenti d’artiglieria, la sua dottrina prevede l’uso di brigate e divisioni motorizzate/corazzate leggere con il supporto dei carri medi, che arrivano sempre in più quantità, cosi si potranno “aggiornare” le divisioni corazzate leggere con carri medi.


    NORD AFRICA 29 Gennaio 1942
    Gli inglesi attaccano di notte, ma ai nostri sono stati impartiti precisi ordini, piccole squadre d’assalto dovranno arrestare le componenti corazzate inglesi con ogni mezzo, mentre ad ogni squadra vengono affidati 2 bombardieri “personali” avvisabili via radio, in modo da richiedere il supporto nel momento opportuno…

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    Gli aerei fanno il loro dovere eccellentemente e le truppe, tendendo agguati ed imboscate, fanno saltare in aria circa 38 carri armati… Gli inglesi dopo una furiosa battaglia si ritirano, a questo punto gli italiani gli ricordano che più si fanno avanti e prima li raggiungeranno i nostri bombardieri, che in africa hanno sempre svolto un compito eccezionale, capovolgendo molte battaglie dall’esito non proprio vincente.

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    Durante la ritirata inglese Messe organizza un aggiramento, per intrappolare i nemici in una sacca, 100 m11 attaccano frontalmente mentre altri 100 carri m13 agirano sul fianco intrappolando un'intera divisione di fanteria !!

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    Presto !! Le truppe italiane dopo essersi riorganizzate perfettamente, marciano con andamento CELERE verso la meta EL ALAMEIN !! Bisogna essere più veloci del nemico per non dargli il tempo di riorganizzarsi, dopo una piccola battaglia le truppe italiane si collocano pochi chilometri prima della fatidica meta. Quel maledetto paesino e la sua linea ferroviaria devono essere presi !! Intanto arriva a tobruk la nuovissima divisione ARIETE che si posiziona lungo il fronte in attesa dell’attacco, tutto è pronto all’alba del 12 Febbraio 1942 la partita si riapre ma questa volta vinceremo. Vittoria è la sola cosa che vuole sentire Mussolini, e la sentirà presto poiché gli inglesi vengono sonoramente battuti, privi di organizzazione dopo essersi ritirati a piedi per oltre 100km sono così spossati da ritirarsi subito ad ALESSANDRIA.

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    Ma perché Londra li ha mandati a piedi quando potevano benissimo mandare motorizzate e corazzate ? Forse perché le fanno riposare fino all’ultimo per poi annientarci per una volta definitiva ?? Stà di fatto che dopo aver preso EL ALAMEIN, si circonda Alessandria da Ovest e da SUD per poi procedere con l’attacco finale… Appena completato l’assetto, gli inglesi, come previsto poco prima riattaccano, ma le nostre tecniche di difesa in profondità sono più evolute e inoltre il morale non è MAI STATO COSI’ ALTO, finalmente abbiamo la possibilità di rivalerci e di annientare un esercito molto potente, forse Hitler finalmente guarderà la cartina un po più in basso, e allora capirà che, questo inutile e sporco deserto, potrà essere attraversato dalle sue mega armate meccanizzate e cosi potrà attaccare il Caucaso da sud senza dover ammazzarsi per Stalingrado… Ma gli Inglesi attaccano in maniera dirompente, l’ordine dato agli italiani è: O LA VITTORIA O LA MORTE !!!

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    Si scatena così una battaglia così gigantesca da durare 2 mesi, le truppe italiane riescono a resistere ad oltranza, fermando come un muro indistruttibile un’armata intera. Un Tenente italiano riadatterà la celebre frase del comandante Wilhelm von Tegetthoff con: Carri di legno con equipaggi di ferro, hanno battuto carri di ferro con teste di legno…
    Dopo circa 2 mesi di incessanti combattimenti gli inglesi sospendono l’attacco, 105.000 italiani contro 98.000 inglesi, 18.205 i morti inglesi e 21.036 quelli italiani. A questo punto CONTRATTACCO !!!

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    Preceduto da un immenso bombardamento, l’attacco Italiano ha avuto successo e ALESSANDRIA E’ NOSTRA, il nemico ormai si ritira ovunque, Messe dispone le proprie truppe per cogliere la vittoria fino in fondo, occupando immediatamente SUEZ e sbarrando cosi la ritirata dei resti dell’VIII armata Britannica, dopo piccoli scontri Suez è preso e le truppe occupano il canale da ambo i lati, grazie all’immenso deposito di rifornimenti e carburante che era collocato ad Alessandria (ca 8000 supplies !!) le nostre truppe recuperano organizzazione molto velocemente e il nemico non ha più rifornimenti. ORA IL TRICOLORE SVENTOLA SULTANO SULLE PIRAMIDI !! Il Duce viene a congratularsi con tutti i suoi soldati, presto si organizzerà una grandiosa parata per festeggiare la nostra vittoria.

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    prossimi piani: ricacciare gli inglesi dal medio oriente.
     
  20. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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