Qualcuno mi sa indicare dove posso trovare la storia di questa nave dal maggio all'agosto del 1943 ?? Libri cartacei preferibilmente... Ho bisogno di una fonte accertata e sicura. Sopratutto Ho bisogno di sapere se questa nave è arrivata in Sardegna nell'arco di tempo sopraindicato e se trasportava un comparto radio autonomo R6... P.S. Mentre girellavo in rete, sul sito della marina italiana ho trovato una foto con una didascalia che dice: Agosto 1943 in navigazione verso Palermo per bombardare il porto occupato dagli alleati. Ma davvero la flotta italiana ha attaccato il porto di Palermo ??? E' una cosa che non avevo mai sentito... E stento a crederci...
sempre dal sito della marina: "Giustizia vorrebbe che le stesse, intelligenti e critiche categorie utilizzate sin dai primi anni Sessanta in capo a Somerville fossero applicate anche nei confronti degli ammiragli italiani. Appare emblematico, sotto questo punto di vista, il caso dell’ammiraglio Giuseppe Fioravanzo. La sua decisione, maturata in solitudine al largo di Palermo la notte sul 7 agosto 1943, di interrompere la puntata in atto contro quel porto, caduto in mano statunitense due settimane prima, venne pagata con lo sbarco immediato. Si trattava di una conseguenza che Fioravanzo aveva data per scontata, ma che non gli impedì di mettere in atto quello che era il proprio giudizio. Questa scelta, frutto di una vita intera di preparazione sublimata, infine, nel giro di mezz’ora scarsa, scongiurò, come si apprese dopo la guerra, una nuova Matapan a danno dei due incrociatori dell’VIII Divisione, privi di una scorta di cacciatorpediniere e di radar e ormai diretti, fatto salva proprio quella repentina inversione di rotta, in bocca a due incrociatori della US Navy decisamente più grossi che già stavano ricercando, coi propri radiotelemetri e in compagnia di due caccia, le navi italiane (37). Nonostante l’evidenza dei fatti, tuttavia, la scelta di Fioravanzo è ancora oggi criticata pesantemente da certi commentatori che non esitano a tacciare l’ammiraglio di errori o peggio. Eppure il comandante dell’VIII Divisione non soltanto aveva fatto un corretto apprezzamento della situazione (atto, questo, che rappresenta il 95% di quello che si può chiedere, in ogni epoca, a un ammiraglio), ma aveva avuto persino la latitudine intellettuale di intuire le conseguenze immediate e lontane del proprio gesto tanto da far mettere a verbale «So di sacrificare me stesso; ma preferisco sacrificare me stesso anziché proseguire per un’operazione che in queste condizioni non ritengo eseguibile». " ne deduco che l'incursione sul porto di palermo non sia stata portata a termine...
riguardo alle fonti non ho nulla di certo ma potresti provare con " V - LE AZIONI NAVALI IN MEDITERRANEO Dal 1° aprile 1941 all’8 settembre 1943" 1970 edizioni U.S.M.M., di Giuseppe Fioravanzo... visto che il Montecuccoli lo comandava lui dovrebbe esserci tutto... :contratto:
Ciao Una storia abbastanza dettagliata del Montecuccoli la puoi trovare sul volume 7/II "Incrociatori leggeri classe Condottieri gruppo Montecuccoli - Parte seconda" della classica e incompiuta serie "Orizzonte Mare". In base a questa fonte nel maggio 43 (e fino al 13 luglio) la nave era in riparazione a Genova, dopo le devastazioni subilte nel bombardamento del porto di Napoli del 4 dicembre 1942. Il 14, ultimati i lavori, rientra a La Spezia. Il 4 agosto parte in missione con la 7a. e 8a. Div. con lo scopo di bombardare i porti di Palermo e Bona, in Algeria, impostata più che altro per tener buoni i tedeschi dimostrando la combattività degli italiani dopo il 25 luglio. L'azione si tradusse in una schermaglia con fantomatici siluranti al largo di Ustica, in seguito alla quale le navi italiane si disimpegnarono e presero la rotta di casa quando erano a 30 miglia dall'obiettivo. Per il restante periodo di agosto il Montecuccoli restò inattivo. Nel viaggio di andata della missione il Montecuccoli fece scalo a La Maddalena dove arrivò intorno alla 10:00 del 5 agosto. Vi restò fino alle 17:45 allorchè ripartì per la Sicilia. Non risulta nessun riferimento a questo "comparto radio autonomo R6". Spero che queste indicazioni ti possano essere utili.
Sto ricostruendo il viaggio che ha compiuto il "carrozzone della Radio R6 o.c." per arrivare al mio paesello. Ora che ho la certezza che il Montecuccoli era a La Spezia fino al 14 luglio in riparazione posso sbarazzarmi di un bel po' di "studi" di sedicenti storici... Per come ho ricostruito la vicenda, il 16 luglio l'incrociatore parte da La Spezia per Livorno e poi per Civitavecchia, dove carica la radio mobile R6 Onde Corte da trasportare in Sardegna (avrebbe dovuto viaggiare su un aereo tedesco ma non c'era stato verso di caricarcela). Arriva a Olbia il 17 sera dopo aver zigzagato per tutto il giorno dopo un allarme sottomarino e diversi voli di ricognizione alleati su Olbia e La Maddalena (Olbia era stata pesantemente bombardata il 15 maggio, per come la vedo io, comunque, quegli aerei in volo probabilmente erano tedeschi, l'aereoporto di vallefiorite o poco fuori la città e ci stazionava una squadriglia di 109). Lo scarico dei due camion che ospitavano la R6 crea parecchi problemi perchè le installazioni e i moli sono ancora in pessime condizioni, una testimonianza racconta di come arrivò un grosso argano da Padria che serviva per montare e smontare il complesso radar che i tedeschi avevano installato vicino al mare. Il 18 mattina la R6 comincia il suo viaggio verso Birori e poi Lei, ma non ho altre notizie fino alle 18:00 quando il generale Casula, comandante della divisione Calabria di stanza nella piana della Nurra comunica di aver incrociato all'altezza della di Ozieri "un pulmino e un camion pesante con decine di tubi caricati sopra"... Casula ispezionava le opere di fortificazione antialianti sull'altopiano di Campeda assieme al Gen. Bassu. Grazie davvero Ransome adesso posso levarmi un po' di sassolini dalle scarpe
Riguardo alla seconda metà del luglio 1943, ovvero il periodo che ti interessa, il volume che ho citato riporta soltanto che, dopo il rientro a La Spezia del 14, "seguirono due esercitazioni il 22 ed il 29 con tiri e prove di velocità su base misurata". Dunque la nave, appena subite estese riparazioni, effettuava le prove in mare per verificare la funzionalità di tutti gli apparati. Francamente in questa fase di messa a punto e collaudo mi pare strano che abbiano scelto proprio questa nave per una missione abbastanza impegnativa, mandandola fino a Civitavecchia per caricare un apparato radio e portarlo in Sardegna. Trasporto che avrebbe potuto essere effettuato da una qualsiasi unità minore, magari da carico, senza scomodare un incrociatore. Mi pare anche strano che il testo di Elio Andò, che riporta anche le esercitazioni di tiro, non riferisca una crociera che sicuramente è durata diversi giorni. Sei proprio sicuro che si trattasse del Montecuccoli? :humm:
Sicurissimo, variano le date, ma la nave è quella. Comunque l'impiego del Montecuccoli può essere spiegato con l'importanza del carico, le radio R6 onde corte erano una rarità costosissima, ne furono costruite solo 7 (o 8 o 10 o 12 a seconda delle fonti, capita spesso che vengano confusi i tipi e magari sommati tra loro) e venivano consegnate solo ai comandi d'armata (trasmettevano nitidamente fino a 5000km)... venne spedita in Sardegna in fretta e furia poco dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia nella convinzione che fosse solo una gigantesca diversione (convinzione supportata dall'operazione carne tritata, un colpo micidiale dei servizi segreti inglesi e americani). probabilmente il Montecuccoli era la nave migliore, più veloce, più sicura cui affidare quel carico... Gli operatori radio del X raggruppamento Genio servizio Trasmissioni (abilitati all'R6) vennero spediti in Sardegna in aereo tra la fine di giugno e metà luglio, in aereo, nonostante la pericolosità della trasvolata, questo sottolinea anche meglio l'urgenza di avere un'R6o.c. in Sardegna...