Hop concluso la prima partita completa con EU3: la Francia, stato abbastanza facile per partire ma anche, per i nemici intorno, abbastanza divertente da gestire. La partita si è conclusa tutto sommato bene: la Francia è terminata al 1° posto con 99 punti di prestigio; il sovrano, costituzionale, di Francia era nel 1820 (e da quasi due secoli) Sacro Romano Imperatore; regnava sullo stato europeo più esteso dopo l'Austria; disponeva del secondo impero coloniale dopo la Gran Bretagna, era a capo di uno Stato florido che ha chiuso con oltre 10 mila gps, varie fabbriche, università, armerie, cantieri,... e ben 6 centri commerciali nazionali, oltre a quelli dei vassalli. Una pletora di vassalli-alleati lo circondavano fedelissimi: in Germania solo 3 Stati, oltre la nemica Austria, non erano suoi fidati vassali; due stati africani lo seguivano da secoli, e le flotte francesi dominavano il Mediteraneo. Nessun nemico serio era all'altezza e la Francia non ha perso una guerra in oltre 400 anni. Detto questo non sono soddisfatto. Ho giocato malissimo la parte religiosa e mi sono tenuto un turmoil religioso per vari secoli che mi ha condizionato pesantemente. Nonostante, infatti, dai primi del '400 la Francia non abbia mai raccolto tasse di guerra, ogni campagan alzava a tal punto il rischio di rivolte che a partire dalla metà del 400 nessuna delle tante vittoriose campagne di guerra è mai stata totale, nonostante le numerose vittorie. Non ho mai potuto portare una campagna sino alla fine perché iniziavano le rivolte interne e dovevo chiedere una pace meno vantaggiosa di quanto in teoria avrei potuto chiedere: ho occupato ripetutamente Vienna in varie guerre e con la capacità militare dell'Austria a zero e le rivolte che le scoppiavano dappertutto, ho dovuto sempre chiedere una pace accontentandomi di 2 provincie per correre a coprirmi la situazione alle spalle. Uno dei motivi per cui la FRancia era piena di vassali nasceva dal fatto che accettando vassalli non dovevo preoccuparmi troppo del rischio di rivolta nazionalistica nei territori appena occupati. Non ho mandato mai un missionario (e non ho ben capito il funzionamento) e questo lo ho pagato moltissimo. Ho anche giocato poco con le spie, subendone spesso senza mai causare gravi danni a mia volta. Ho, invece, avuto un esercito sempre inferiore dei vicini (all'inizio inferiore anche dell'Inghilterra) accettando per i primi secoli guerre lunghe che mi permettessero di costruire armate e tenendomi invece poco più basso dei potenziali nemici in epoche più recenti: ho in questo modo risparmiato molto. La Francia è stata per molti secoli la nazione più ricca, poi superata dalla Gran Bretagna ma sulla via, alla fine, di sorpassarla ancora. Uno dei problemi è sorto con l'occupazione di ribbelli a Parigi: le entrate sono crollate, sono scattati dei prestiti automatici e insomma è stato un caos per riprendere il controllo: questo mi è costato un ritoardo non più recuperabile con alcuni: mentre per secoli le mie statistiche di produzione e governo erano le più alte mentre le altre erano alla pari, da quel momento in poi commercio, land e navy hanno cominciato a star sotto gli avversari. In particolare l'Austria mi ha superato sempre. Ci sono state battaglie con oltre 80 punti per parte e quando eprdevo, anche approfittando del mio altissimo man power, preferivo ritirarmi prima di giungere ad una sconfita totale, per saalvaguardarmi i rgt e rimpolparli pian piano in zone meno esposte. Cacciata l'Inghilterra dalla francia mi sono preparato allo shot dawn finale con gli albionici, imbottendomi di navi sino ad avere uan flotta maggiore dei britannici. Ma non c'è mai stata l'occasione di usalra: i pessimi rapporti con l'isola non si sono mai trasformati in guerra dagli anni 40 del 1400. Cosìmi sono tenuto, sino al 1800 dei modelli di nave vecchissimi, tipo le caravelle, mentre ho avuto come TRe Ponti solo quelli catturati agli austriaci. In compenso da allora prima la Spagna e poi Napoli e l'Austria non hanno cessato di tormentarmi. I problemi di stabilità e di rivolte mi impedivano di fare guerra nei momenti opportuni e di approfittare delle debolezze degli avversari: al massimo ho sfruttato dei warning aversari facendomi dichiarere guerra dopo aver dichiarato guerra io a nemici per i quali non c'era costo, tipo l'India o cose simili, per far subito pace con questi e dedicarmi alla guerra vera con gli europei. Insoma il condizionamento religioso è stato fortissimo: avevo nei miei territori islamici, protestanti, evangelici e ortodossi (persino ortodossi in America!). Devo imparare a gestire questo aspetto. Certo, con armate da 20 punti messe in varie zone, in tempo di pace le rivolte erano gestibilissime ma...che noia! Ora vorrei riprovare con uno stato meno ampio, con meno esigenze militari, e più valenze commerciali: vedo in Asia cosa può aiutare o forse l'Olanda. O, perché no? Lo Stato della Chiesa! In attach gli screenshot finali
Se questa è una delle tue prime partite,(ma anche se fosse la terza o la ventesima)ottimo direi! Ci sono veramente pochi giocatori che arrivano fino al 1821 (non perchè non ce la fanno,ma perchè si stufano prima). Unica cosa,probabilmente con la tua mole economica avresti potuto concentrarti un po' di più sulla ri-evangelizzazione del tuo stato...comunque ancora bravo!
L'Olanda è il profilo perfetto per quello che vuoi fare. La parte militare è giocoforza limitata: come vicini hai la Britannia, la Gallia, la Svezia e qualche staterello tedesco che conquista sempre 6 o 7 province e diventa pericoloso (di solito il Meclemburgo). Ma sul commercio sei un leone, io nella partita che porto avanti ora ho 5 o 4 mercanti in TUTTI i centri commerciali conosciuti e sono colui che guadagna di più AL MONDO. Poi con un po' di iniziativa nel primo secolo di gioco conquisti l'Islanda alla Norvegia, e da lì ti butti sull'America. Io non sono neanche al 1500 e sto saccheggiando già Maya e Aztechi e sottomettendo le tribu indiane.