Il soldato italiano... per gli inglesi (1gm)

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da ALombardi, 15 Ottobre 2007.

  1. ALombardi

    ALombardi

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    Stimolato da una discussione sui rapporti italo-tedeschi spero di farvi piacere postando questo estratto da un libro sulla battaglia del solstizio (Piave 1918) che sta per pubblicare un mio carissimo amico:

    I soldati britannici, veterani del fronte occidentale, arrivarono in Italia con un non troppo latente disprezzo verso gli italiani che, secondo i tommies, dovevano essere salvati dopo Caporetto (disprezzo non sempre condiviso dagli alti ufficiali britannici, che avevano un buon concetto del soldato italiano, più che dei comandi), e, del resto, neppure gli austriaci erano ritenuti un avversario temibile. Ciò non poteva far nascere negli italiani troppa simpatia verso i britannici, che mostravano costantemente un’aria di superiorità e esigenze senza limiti[1].

    Annotava don Minzoni, cappellano militare decorato di medaglia d'Argento, nel suo diario, dopo aver visto in che modo gli ufficiali britannici senza alcun diritto il suo reggimento di fanteria:

    Mi sembra che con la ragione del fronte unico i bravi inglesi esplichino una politica militare di dominio degli alleati. Sono i Romani di oggi che tentano di impadronirsi dell'Europa. Fanno la guerra alla Germania non tanto col sangue proprio ma con quello latino, che dimostra così di essere schiavo, e poi, a guerra finita, vinta la rivale, terranno in servaggio pure noi[2].

    Per di più i britannici ostentavano un aperto disprezzo verso gli austriaci, ritenuti soldati di scarsa capacità, poco più di un’armata balcanica, pronti solo a farsi battere da truppe veterane delle battaglie della Somme contro i ben più temibili Unni del Kaiser.
    Lo stesso lord Cavan dimostrò una notevole mancanza di conoscenza e di interesse verso il nemico, tanto da dichiarare a H. Wickham Steed di sapere di aver di fronte gli austro- ungarici, ma di saper ben poco dei cecoslavi e degli jugoslovacchi [3], proprio mentre il Comando supremo italiano stava tentando di organizzare formazioni volontarie di soldati delle nazionalità “oppresse” dell'Austria con ex prigionieri.

    Questa sottovalutazione diede agli inglesi (e in parte ai francesi[4]) un pericoloso senso di superiorità, che portò per converso al crollo delle prime linee inglesi sugli Altipiani del 15 giugno al primo attacco delle Stoßtruppen, con gravi rischi per lo schieramento alleato.

    [1] P. Melograni, Storia politica della Grande Guerra 1915- 1918, Milano 1998 pp. 450- 456.


    [2] G. Minzoni, cit. in ivi pp. 451- 452.


    [3] H. W. Steed, Trent’anni di storia europea 1892- 1922, trad. it. Milano 1962, pp.504-506.


    [4] La divisione francese del 1918 era mediamente composta da 11.400 uomini, ed aveva un armamento composto da quarantotto cannoni tra campali e pesanti, da nove cannoni da 37 mm da fanteria, da diciotto mortai, da centootto mitragliatrici pesanti e da duecentosedici mitragliatori leggeri tipo Chauchat, i quali erano utilizzati, sia pure in numero piuttosto limitato anche dagli italiani, i quali tuttavia preferivano le pistole mitragliatrici Fiat Villar Perosa.


    E a seguire delle considerazioni interessanti sul nostro naione...

    Sul carattere e sulla tempra del soldato italiano ci sembra interessante seguire quanto osservato da un autore inglese attuale, David Nicolle, libero da pregiudizi in un senso o nell'altro, e buon conoscitore della storia italiana soprattutto tardo-antica e medievale[1]. La fanteria italiana mostrò durante la guerra più spirito combattivo e più resistenza di quanto chiunque avrebbe potuto attendersi, anche in uomini provenienti da regioni tradizionalmente ritenute prive di qualità militari. L'opinione del generale Robertson è illuminante: egli descrisse i soldati italiani come "dotati di uno splendido fisico" (splendid physiques), "allegri e pieni di salute" (cheerfully and healty), e, se ben guidati, in grado di essere eccellenti combattenti.
    Questa era anche l'opinione di un altro ufficiale britannico, il generale Herbert Plumer, il difensore di Passchendaele, che concordava nel trovare coraggioso ed abile il soldato italiano, ma scarsamente addestrato e con scarsa fiducia nei propri ufficiali; sono parole scritte prima di Caporetto, e molto cambiò sul Piave, anche se alcuni dei difetti notati da Plumer, come lo scarso addestramento sul campo vennero rilevati anche dalla Relazione Ufficiale italiana. Sino alla fine della guerra infatti gli italiani furono inferiori agli austriaci sul piano tattico. Il fante italiano era stoico, in grado di accettare condizioni di vita terribili insieme a perdite enormi; ma il morale si mantenne sempre più alto al fronte dove erano anche migliori i rapporti tra ufficiali e soldati che nelle retrovie: non si dimentichi a questo proposito che i primi fuggiaschi di Caporetto furono artiglieri e membri dei servizi, non i fanti. Nicolle sottolineando come il soldato italiano fosse il forse meno pagato d'Europa, sottoposto ad una disciplina rigidissima, nota che il morale rimase sempre alto e la volontà dei fanti di attaccare più volte di seguito stupefacente per gli stessi loro ufficiali.

    [1] David Nicolle, The Italian Army of World War I, London 2003, pp.17-18.


     
  2. Panzer

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    Ho letto anch'io qualcosa a riguardo.... Il fante italiano nella 1° GM (e non solo) compì imprese straordinarie, tanto da meritarsi anche l'ammirazione di Hemingway...
     
  3. feste

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    Gli inglesi hanno sempre avuto il complesso di superiorità e lo hanno ancora oggi,ma alle loro spalle hanno una vera e propria tradizione nell'arte della guerra.Lo stesso disprezzo lo avevano nei riguardi degli americani durante la WW2 che non venivano ritenuti all'altezza.
    Il problema italiano invece è sempre stato il solito incapacità dei comandi e impreparazione.
     
  4. Armilio

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    In più direi scarsa disciplina e rispetto verso il proprio ufficiale come hanno detto sopra...insomma,gran valore individuale,ma un pessimo valor unitario...specchio del carattere degli italiani molto individualista e spesso molto sicuro di sè.
     
  5. ALombardi

    ALombardi

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    Certo, però ricordiamoci che è il superiore che deve guadagnarsi il rispetto dei suoi subordinati; regola base universale, dalle FFAA al mondo del lavoro...

    insomma, o'pisce fete da'a capa!:approved:
     
  6. ange2222

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    rigiro la questione: perchè gli ufficiali italiani faticavano a guadagnare il rispetto dei subordinati?
    perché siamo un popolo di indivualisti?
    perché non siamo un popolo, ma molti popoli?


    perché gli ufficiali non erano all'altezza?
    e in caso affermativo, perché non lo erano? colpa dell'addestramento o del reclutamento?
    colpa dell'inferiorità della "razza italica" rispetto agli anglosassoni? [domanda retorica]
     
  7. pak

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    Perchè gli ufficiali superiori (dal Colonnello in su) provenivano, in genere dalla classe nobiliare o ricco-borghese ed i soldati dalla "marmaglia"!
    Il disprezzo verso i soldati italiani cominciava già da lì...mandare al macello una compagnia di ex-contadini per conquistare uno spuntone era la norma per quei "papaveri".
    Quindi...attacchi suicidi, punizioni indiscriminate, decimazioni, privazioni e prevaricazioni (mica mangiavano sbobba, gli alti ufficiali), cosa vuoi che generassero simili comportamenti?
    Non che fosse una prerogativa italiana ...ma oltre a tutte queste "buone" qualità, la casta militare italiana propugnava anche un'arretratezza strategico-tattica non indifferente (vedi Battaglia del "Col di Lana").
     
  8. GyJeX

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    agli inizi della prima guerra ci fu una vera e propria strage di ufficiali che cercavano di guadagnarsi il rispetto degli uomini, tanto che il comando emanò diverse direttivi che obbligavano gli ufficiali a tenersi il più possibile al coperto... Addestrare un ufficiale, evidentemente, costava più che addestrare un fante...
     
  9. ALombardi

    ALombardi

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    Giorgerini cita un rapporto segreto della RM dove, nella guerra civile spagnola, è stigmatizzata l'attitudine "eroica" dei giovani Uff.li italiani; tale attitudine, si legge nella nota, è certamente degna di rispetto, ma bisogna "addestrare gli Uff.li a comandare efficacemente le truppe, non a farsi ammazzare eroicamente" (cito a memoria ma il senso è questo...)
     
  10. pak

    pak

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    Leggendo "Addio alle armi" (e adesso qualcuno verrà a dirmi che è un libro di parte e che Hemingway nonhamaicombattutosulfronteitalianomacisonofotochedimostranocheeraaCubainquelperiodo), si nota il fatto che gli ufficiali Italiani (ufficiali superiori..non tenenti o capitani) erano piuttosto mal visti dai soldati semplici in genere.
    In "uomini contro", bellissimo film (e qualcuno dirà: filmcomunistacperchèc'èjaen-maria_Volontè!), il Generale italiano (rappresentativo del comando italico nella 1° guerra mondiale) è un vecchio rincoglionito, ligio al regolamento, con idee antiquate e senza nessun freno morale quando si tratta di mandare al massacro i suoi soldati...che disprezza come nullità.
    Dio che nervoso quando vedo stò film....:wall:
     
  11. ange2222

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    è ispirato al romanzo di Lussu, non guardarlo :p:p:p:p:p
     
  12. ALombardi

    ALombardi

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    E se dico che è filmcomunistaqualunquistaproletariodeprecabilmenteebiecamenteantipatriottico perchè è tratto da Lussu (top. cit.; ossia topic citato):D :D :D
     
  13. ALombardi

    ALombardi

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    mi hai battuto di un microsecondo, infido sabotatore stalincomunistacastristapolpottianobertinottianoromanista:approved:
     
  14. BorzeuX

    BorzeuX

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    Gli inglesi, e i fatti storici lo dimostrano, han sempre avuto quello stile Snob e Aristocratico che li contraddistingue da altri popoli.
    Questo spirito si riflette anche nel loro vizio di ritenersi sempre una spanna sopra gli altri.
    Basti osservare come siano l'unico paese d' europa dove guidano in una altro senso, dove tengono misure antiquate e cosi via..son fatti cosi :)

    Riguardo gli italiani, io non credo siano peggiori degli altri modelli di soldato europero.
    Solamente, costretti a combattere sotto degli incapaci (come si puo' aver fiducia di un ufficiale che ti manda al massacro, che non ha nessuna abilita tattica, non sta tra gli uomini ma si sente superiore e li tratta come tante pedine, credo sia impossibile per qualsiasi esercito, forse solo i mercenari non darebbero peso a questo), non addestrati in modo adeguato (gia' i romani han mostrato che il valore del singolo puo' venir facilmente annientato da un gruppo di meno valorosi ma piu' addestrati e coordinati soldati), e dulcis in fundo mal equipaggiati (rispetto al nemico).
    Tenendo presente queste condizioni a cui l 'esercito italiano era sottoposto, ritengo che quello che han compiuto sia stato un grande risultato :)
     
  15. ange2222

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    Bertinotti no!

    PS: non credo che l'immagine che il film da del RE sia lontana dalla realtà. Le insubordianzioni e le decimazioni ci furono e le corazze Farina furono impiegate.
     
  16. ange2222

    ange2222

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    riguardo all'atteggiamento degli ufficiali inglesi consiglio:

    http://www.imdb.com/title/tt0085959/

    l'episodio della guerra con gli zulu.
    PS: stavolta sono serio!
     
  17. Armilio

    Armilio

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    In ogni caso la strategia di "attacco alla baionetta su tutto fronte" che portava al massacro fu usata un pò da tutti,infatti appena furono usate tattiche innovative create da dei generali tedeschidiquinonricordoilnome(Infiltrazione di piccoli gruppi,concentramento della artiglieria su un unico punto,smetterla di cercare di distruggere il filo spinato con i cannoni,insomma,usando l'esperienza) ci furono sfondamenti(Caporetto ne è un esempio).
     
  18. pak

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    Ti quoto in pieno...anzi....aggiungerei che se gli austriaci avessero avuto un alto comando come il nostro la rivoluzione non si sarebbe sviluppata in russia!
    @Ange2222 e A. Lombardi: nonostante sia tratto da un racconto di Lussu, non penso si discosti molto dalla realtà..per quanto possa aver sentito della Grande Guerra da parte di sopravvissuti o da letture fatte.
    Riassumendo: come si poteva pretendere il rispetto verso i nostri soldati da parte degli inglesi, se i primi a non portarglielo erano quelli che li comandavano?
    Ho letto, tanto tempo fa un libro, scritto da ...non ricordo più..che parlava della 1° guerra mondiale....bè...alla fine si accennava anche al fatto che alcune div. Inglesi furono trasferite sul fronte Italiano dopo Caporetto...a leggere sto libro (scritto da uno storico Inglese..naturally) veniva da credere che la guerra l'avevano vinta da soli gli inglesi...la resistenza sul Piave e Vittorio Veneto l'avevano fatta da soli.....ma vaff!!!
    Ps: la guida a Sx che si fa nei paesi anglosassoni è un retaggio "romano" (questione di scudo e spada se non sbaglio).
    Noi...come il resto d'europa, abbiamo la guida a DX grazie a Napo che la importò durante le sue conquiste.
     
  19. pak

    pak

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    Scusa Angee...magari sono io che sono rinco..ma cosa c'entra "il senso della vita" dei Monty Python?
     
  20. ange2222

    ange2222

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    di questo ne sono convinto anch'io,
    stavo scherzando sul fatto che hai citato un'opera tratta dal romanzo di Lussu che ALombardi aveva "messo all'indice" due post prima :D
     

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