E' un mito che abbiamo inventato noi? La chiamiamo con nomignoli terrificanti tipo 'la morte nera' ma poi appena si trova davanti una minaccia seria il mito va a picco insieme alle CV come dei sassi in uno stagno. All'inizio la KB spadroneggia piú che altro per la concentrazione di forze, perché gli Alleati non hanno null'altro che 3 CV sparse ai quattro venti. Appena arrivano le altre CV americane la presunta superiorità per diritto divino dei Giappi mostra tutta la sua fallacia. Le CV americane sono di gran lunga migliori: Portano 90 aerei l'una Hanno una concentrazione di flak impressionante Sono molto piú robuste e hanno sistemi antiincendio migliori, per andare a fondo devono essere colpite ripetutamente (a meno di colpi fortunati tipo i depositi munizioni); le CV giapponesi bruciano che é un piacere... I wildcat sono dei buoni aerei, il timore reverenziale nei confronti degli zero non lo trovo molto giustificato. I dauntless sono i migliori bombardieri in picchiata sulla piazza. E anche i piloti americani delle squadriglie imbarcate sono belli tosti , non c'é un abisso con i 'supereroi' giapponesi' come spesso qualcuno crede. Se guardiamo alla realtà dei fatti la KB é stata distrutta a giugno 42 dalle CV americane. I migliori piloti degli zero sono morti quasi tutti nella campagna delle Salomone contro i wildcat e gli altri presunti aerucoli a Guadalcanal. Cosa ne pensate?
consideriamo anche il grande innalzamento di qualità delle CV americane tra inizio guerra e l'estate 42, i caccia imbarcati passano da 27 a 36 (arrivando 90 aerei imbarcati), gli aerei imbarcati diventano tutti del modello migliore (tutti dauntless SBD-3, all'inizio si hanno anche gli SBD 1 e 2, tutti avenger, nettamente migliori dei devastator, e tutti wildcat F4F4, quando alcune portaerei iniziano coi buffalo), poi vengono tutte aggiornate con grandi miglioramenti nella flak, con tutti questi miglioramenti lo scontro diventa pari però che comunque sia, a parità di aerei imbarcati (non di navi, ci vogliono quindi più CV giapponesi che americane per essere pari in uno scontro) ritengo superiore la kido butai, con mare calmo i kate possono fare strage di CV americane(al contrario degli imprecisi avenger, anche a causa dei dud torpedo), con mare mosso invece gli aerosiluranti non colpiscono nulla, e diventano determinanti i molto più numerosi ed efficaci dauntless, bomba da 1000 libbre che va a esplodere sul vulnerabile ponte delle CV giapponesi
avevo aperto una discussione tempo fa http://www.netwargamingitalia.net/f...-migliori-le-peggiori-e-quelle-inutili.23625/ in sintesi le portaerei giapponesi e la loro dottrina d'impiego, erano inferiori a quelle americane per : - disegno costruttivo (scarsa attenzione al controllo danni, posizionamento delle munizioni e del carburante a contatto con l'hangar, ecc.) - scarsa attenzione alla difesa AA (AAG inferiori, meno numerosi e mancanza di radar) - gruppo di volo più ridotto e senza una componente da ricognizione, dovendo far affidamento sugli idrovolanti degli incrociatori, mentre le CV americane avevano i VS con gli efficacissimi Dauntless dual-role - aerei di riserva , smontati e quindi inutili nel corso della stessa azione - formazioni di battaglia : le TF americane si dimostrarono molto più efficaci, anche perchè i CLAA e i DD erano specificamente dedicati alla scorta, mentre nella IJN i CLAA non esistevano e i DD derivavano da una concezione offensiva ... - progetti troppo differenti : una marina di prototipi ! A differenza degli USA, che dalle Yorktown derivarono le Essex, prodotte su grande scala e ottimamente bilanciate, la IJN non volle puntare sul disegno delle Shokaku (le migliori) disperdendo le scarse risorse in altre classi troppo leggere (le CVL prodotte durante la guerra), troppo lente (Junyo), assurde per concezione (Shinano). La IJN pensava di poter sopperire a tutte queste deficienze con la superiore qualità (spirito, valore, sacrificio, addestramento) degli uomini : in questo la Campagna del Pacifico fu un'ulteriore dimostrazione che in una guerra totale del XX secolo la quantità dei mezzi e delle risorse (e la loro qualità, in senso lato) non poteva essere sconfitta dal solo valore e dallo spirito combattivo dei singoli. Infine avevo anche sottolineato come, IMHO, i giapponesi, nonostante fossero stati innovatori nell'uso delle portaerei (PH docet) non ne capirono mai le implicazioni fino in fondo, considerando le CV soprattutto come uno strumento di attacco mare-terra (PH, appunto, ma anche Midway) e non come LO strumento per la 'Sea Dominance', e non abbandonarono mai completamente le vecchie teorie sulla 'battaglia decisiva' , incentrata su grandi corazzate ... ; gli americani invece, già dal 1942 ( oforse prima ... già a PH ... e si potrebbero immaginare tante cose ...) avevano ben compreso la rivoluzione ed invertito i ruoli, dando alle vecchie e nuove BB un ruolo di puro supporto ...
Io ho un'altra teoria, però non essendo uno storico, rimane solo un'idea personale: la Morte Nera era un blocco monolitico, generalmente si muoveva tutta insieme, gli americani hanno invece imparato a muoverle e a proteggersi a vicenda come i pezzi degli scacchi. Se all'inizio della guerra la tattica rullo-compressore funzionava eccome poi con la enorme diseguaglianza di numero di navi alleate la tattica è diventata controproducente. Ma i giapponesi non si potevano permettere così tante navi come l'americano. In netta inferiorità numerica e con i difetti già elencati dagli altri, non c'era nulla da fare. Ma finché si poteva sfruttare il blocco monolitico, lo hanno fatto bene. Gli aerei: il metodo di addestramento dei piloti giapponesi era il manovrato, come per la Regia Aeronautica. Per sfruttare questo modo di pilotare hai bisogno di aerei leggeri e molto manovrabili. Il rovescio della medaglia è che basta un'occhiataccia e vanno giù, e npn basta l'abilità del pilota. I giapponesi hanno perso molto piloti anche come perdite operazionali, semplicemente perchè il mezzo colpito gli si sfasciava da sotto il... seggiolino... Considerando che il paracadute era disonorevole, capite che era ovvio che i grandi piloti ci hanno lasciato le penne tutti.