Idealisti o Mercenari?

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Mcgerm, 16 Giugno 2008.

  1. Mcgerm

    Mcgerm

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    Leggendo la discussione di Balena sul coinvolgimento di Garibaldi nella guerra di secessione americana, mi sono accorto come spesso nel corso dell'ottocento nascevano "corpi di spedizioni" nazionali per andare ad "aiutare" i compagni in lotta. A tal proposito si citava i Garibaldi's Guards o l'Italian Legion, ma scommetto che alcuni esperti del forum potrebbero citarne molti altri, di altre nazioni. Insomma mi sembra che all'epoca l'italia bastasse e avanzasse per degli idealisti, mentre per soldati di ventura, in attesa di una ripresa delle battaglie risorgimentali, si poteva prendere anche un pò di dollari e magari farsi una nuova vita.

    La domanda che mi preme farvi: erano reali volontari spinti da motivi ideali oppure più prosaicamente erano mercenari come in tutte le guerre ci sono sempre stati? Erano, per fare un paragone americano, come i 30.000 Assiani Tedeschi che hanno combattuto al soldo inglese durante la guerra d'indipenza?
     
  2. ange2222

    ange2222

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    non puoi metterla giù così facile!:D
    gli assiani da bravi mercenari avrebbero combattuto per i francesi o per i danesi, l'importante era avere un bel contrattino :contratto:

    le varie Legioni avevano tutte un fondamento politico comune, erano figlie delle insurrezioni liberali della prima metà dell'800, non credo che le siano esperienze confrontabili.
    Sono probabilmente simili le vite dei singoli, che preferirono prestare servizio in armi in giro per il mondo ad una vita civile.
     
  3. Mcgerm

    Mcgerm

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    infatti domando, mica affermo :)

    tendenzialmente concordo te, immagino che nel corso dell'ottocento, l'ideale del nazionalismo-patriottismo-idealismo romantico abbia fatto numerosi proseliti e molti l'abbiano inseguito in tutto il mondo piuttosto che dedicarsi alla vita civile.
    Il problema è il discrimine, secondo me molti, pur animati da buone intenzioni, hanno cercato avventura e soldi "facili" (rispetto a spaccarsi la schiena in miniera o nei campi, pur mettendo in conto il rischio di rimanerci secchi), oltre alla possibilità di diventare cittadini e iniziare una nuova vita come coloni.
    Però se ci pensate non sono lontanissimi rispetto ai mercenari di tante altre guerre, anche moderne
     
  4. ange2222

    ange2222

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    le Legioni erano sicuramente piene di personaggi da romanzo,
    dal figlio cadetto di famiglia nobile (magari un po decaduta), al giovane destinato al seminario (che però non aveva certo intenzione di fare il voto di castità), al delinquente abituale, ecc. ecc.

    I Reggimenti di mercenari avevano forse una comune origine territoriale (come gli svizzeri), mentre le Legioni erano unite da comunanza spirituale.

    IMHO
     
  5. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Concorderei con Ange: di solito i reggimenti mercenari sono più inquadrati e spesso vengono irreggimentati prima di raggiungere il teatro di assegnazione. Esempio: credo che i mercenari dell?Assia avessero già una struttura collaudata, con ufficiali e tutto il resto che regolavano i contratti in nome delle truppe. E poi è chiaro l'intento di fare fortuna comabttendo per una fazione qualsiasi.

    Viceversa un altro esempio potrebbero essere le Brigate Internazionali in Spagna nel 36-39: gruppi eterogenei non organizzati (si organizzavano in Spagna spesso sotto la guida di ufficiali sovietici o locali) che partono con l'obiettivo di combattere per una fazione già decisa prima di partire.


    Così ad intuito direi anche che i mercenari hanno un equipaggiamento proprio già in partenza mentre i volontari magari hanno armi di "fortuna" (che so, fucili da caccia, la sciabola del nonno) oppure se le procurano in loco, portando solo nuove "braccia".
     
  6. balena

    balena

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    beh una cosa non eclude l'altra...

    alcuni partirono per l'america e si trovarono soldati
    altri partirono soldati volontari e trovarono l'america.

    oltre una dose di avventurismo/opportunismo, la radice idealista rimaneva fortissima in molti.

    Ricordo come le legioni Garibaldine gia dal 26 dicembre 1914 si distensero per coraggio ed ardimento sul fronte francese ben prima che l'italia entrasse in guerra.
    Questi uomini sono davvero la dimostrazione di come nelle idee di alcuni internventisti la WWI fosse l'ultima guerra del risorgimento italiano.

    MA poi gli orrori della prima guerra mondiale finirono per uccidere, perlomeno in europa l'idealismo risorgimentale:

    "La terre oltre i confini
    le chiaman "campi di Gloria"
    ma qui si muore gridando "assasini""

    (dalla canzone "Gorizia" mi pare del 1916 )
     
  7. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    AH si quello certamente, non erano certo tutti monoliticamente uniti nell'ideologia
     

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