Barbarossa

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Lirio, 20 Maggio 2013.

  1. Lirio

    Lirio

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    L'altro giorno, cazzeggiando su Google, leggo un articolo in inglese (che non ritrovo) in cui si spiega che l'operazione barbarossa suscitava ancora un certo dibattito tra gli storici.
    Leggo di diversi autori, ed uno di questi (se non ricordo male tale Murphy) sosteneva una chiave di lettura un po' diversa. Diceva che almeno due lettere erano state scritte da Hitler a Stalin, nelle quali, nella prima si argomentava che gli spostamenti di truppe in europa dell'est fossero per nasconderle ai bombardamenti inglesi e per preparare l'invasione dell'inghilterra, e nella seconda si prometteva, sul proprio onore di capo della germania, che la russia non sarebbe stata invasa. Pare che Stalin, che non credeva a nessuno, credesse in tali frasi di Hitler.
    Inoltre, si sostiene che Stalin stesse in realtà preparando lo stesso scherzetto ai tedeschi, e che ritenesse di avere il tempo di prepararsi ad attaccare, solo avesse sbagliato i tempi, sottostimando il rischio di attacco preventivo tedesco, e non dando credito a ben 87 avvisi della sua intelligence.
    Al riguardo, pare che confrontando le carriere di 3 suoi stretti collaboratori (capo dell'aviazione, dell'intelligence e non ricordo il terzo), emerga che chi lo contraddiceva avesse fatto una brutta fine (uno fu rimosso, uno addirittura fucilato) mentre chi cancellava i rapporti per dar ragione al capo avesse fatto carriera.
    Se quindi Stalin aveva rapporti di intelligence corretti, ma egli non li voleva sentire perché in contrasto con la propria personale convinzione, invece pare che Hitler avesse pessimi rapporti, ma che non avrebbe comunque ascoltato.
    Infatti, si ricorda l'episodio di Hitler che nel luglio 42, e quindi oltre un anno dopo, in colloquio con un maresciallo dell'esercito finalandese (di cui non ricordo il nome) avesse detto che non aveva la più pallida idea del fatto che la russia fosse tanto forte militarmente. Non avevo idea - pare abbia detto - che la russia avesse 34.000 carri, gliene abbiamo distrutti tanti, ma se lo avessi saputo, avrei comunque trovato il modo di attaccare.
    Ora, io non sono minimamente esperto di storia militare, ma mi sembra che ci siano parecchie cose in questo racconto che non convincono il mio buon senso. Non ho alcuna cultura militare e scarsissima competenza storica, ma molte delle cose che ho letto mi sembrano superficiali e quanto meno poco credibili e confuse.
    Per pura curiosità, qualcuno mi spiega se quanto riportato in questa storia di inganni reciproci (che a me pare un po' romanzata) ha un minimo di fondamento storico, oppure no?
    Grazie
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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  3. Lirio

    Lirio

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    uh, grazie.
    letto, seppur velocemente. interessantissimo.
    quindi l'articolo, tutto sommato, non era del tutto sballato, come credevo io.
    quindi se ho ben capito, il tema non è se stalin fosse pronto ad attaccare, ma quando.
    in sostanza, due scuole di pensiero, chi dice nell'estate 42 chi nell'estate 41.
    io propenderei a questo punto (senza alcuna competenza né studio in materia ma solo a buon senso) per la seconda ipotesi. dubito che il trucco avrebbe potuto reggere un anno intero. ma ovviamente sono un incompetente, tiro ad indovinare.
    grazie ancora
     

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