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AAR: Germania 1939, il destino di una nazione

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 19 Novembre 2013.

  1. alberto90

    alberto90

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    Ho deciso di cominciare questo aar partendo dal 1939 e non dal 1936 perchè ho capito che è più facile giocare se si dispone già di un forte esercito invece di doverselo costruire da capo.
    Considerate l' altro aar come una prova.

    1939: Un promettente inizio
    Pochi minuti prima delle 4.30 del mattino del 1 settembre 1939 i motori delle divisioni corazzate tedesche, assieme agli uomini delle divisioni appiedate, per un totale di 855.000 soldati, si accesero rombando lungo un confine di centinaia di chilometri, dalla Prussia Orientale alle regioni montuose dei Carpazi slovacchi.
    Quando l' ordine d' attacco fu emanato e carri armati, uomini, cavalli e aerei entrarono in azione i destini del mondo in generale e quello della Germania in particolare entrarono in una nuova epoca. La seconda guerra mondiale era iniziata.

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    La Germania all' inizio della guerra

    OPERAZIONE " GUERRA LAMPO "
    Attacco alla Polonia
    L' invasione della Polonia, progettata per gran parte dell' estate del 1939, scattò alle 4.30 del 1 settembre, con una serie di pesanti attacchi aerei alle postazioni avanzate polacche lungo il confine, dal Baltico alla Galizia.
    I polacchi tuttavia non si fecero intimorire dai bombardamenti alle loro posizioni e anzi, già nel primo pomeriggio del 1 settembre attaccarono la regione slovacca di Kosice cacciandone i difensori ed entrando il giorno dopo proprio a Kosice. I tedeschi non si aspettavano un offensiva polacca e quando gli slovacchi furono costretti il 3 settembre a ritirarsi anche da Banskà Bistrika dovettero inviare le 2 divisioni di stanza a Zilina per bloccare l' attacco polacco.
    A questo punto, nelle prime ore del mattino del 5 settembre i tedeschi passarono all' offensiva generale su tutto il fronte.

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    Fase 1, attacco alla frontiera
    I polacchi non poterono opporre una valida resistenza di fronte all' attacco simultaneo di 855.000 tedeschi e questi, nel giro di 2 giorni occuparono Poznan dopo aver costretto i difensori di Danzica, Suwalky, Poznan, Bydgoszcz, Cracovia e Czestochowa a ritirarsi.
    Entro la serata del 7 settembre tutte le città sopracitate ad eccezione di Cracovia erano nelle mani tedesche. Subito dopo il comando germanico diede ordine alle divisioni di stanza ad Elbing di occupare Torun, sostenute dalle truppe giunte a Bydgoszcz e Suwalky.

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    Fase 2, la battaglia e la conquista di Torun
    A mezzogiorno dell' 8 settembre Torun era stata occupata dai tedeschi.
    Ora le attenzioni del comando tedesco si volsero a sud, dove i polacchi occupavano ancora la regione di Kosice. Contro di loro furono scatenate 4 divisioni, 2 tedesche e 2 slovacche, che diedero battaglia quel pomeriggio puntando su Kosice.
    I polacchi resistettero solo qualche ora prima di ritirarsi verso la Galizia.

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    Fase 3, controffensiva nei Carpazi
    Mentre nei Carpazi le divisioni tedesche e slovacche marciavano su Kosice ormai alla loro mercè, Cracovia fu occupata il 10 settembre e nel tardo pomeriggio del giorno seguente 19 divisioni attaccarono le regioni di Kielce e Przemysl ricacciando i polacchi verso oriente.

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    Fase 4, avanzata a sud
    Dopo la conquista di Kielce e di Przemysl i tedeschi erano sulla buona strada per accerchiare Varsavia, Lodz e Radom isolando così 3\4 dell' esercito polacco in una grande sacca.
    Ma il comando generale decise di impedire la creazione di un pericoloso saliente partendo dal quale i polacchi avrebbero potuto, seppure a fatica, passare al contrattacco e minacciare la Posnania e la Slesia. Ordinarono quindi la conquista di Lodz e 13 divisioni furono incaricate di penetrare nella città scacciandone i polacchi.


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    Fase 5, l' attacco al saliente di Lodz
    Il 17 settembre, alle ore 20, scattò l' attacco e nelle prime ore del 18 settembre i polacchi erano in ritirata inseguiti da presso dai tedeschi.
    Lodz fu occupata nel pomeriggio del 20 settembre, poche ore dopo anche Kosice fu ripresa dagli slovacchi. Il mattino del 21 settembre il comando tedesco diede ordine di conquistare la città di Lomza, a nord di Varsavia, come preliminare per l' accerchiamento della città.
    L' azione fu affidata a 17 divisioni di stanza tra Suwalky e Torun e l' attacco partì alle 14 del 22 settembre.

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    Fase 6, la battaglia e la conquista di Lomza
    Solo 10 divisioni inseguirono i polacchi però, le 7 a Suwalky rimasero a fronteggiare le poche divisioni polacche schierate tra Grodno e Bialystok.
    Contemporaneamente all' attacco su Lomza, i tedeschi ne sferrarono un' altro contro Radom con lo scopo di minacciare direttamente Varsavia da ovest e da nord.
    21 furono le divisioni incaricate della conquista della città.

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    Fase 7, l' attacco e la presa di Radom
    Il 24 settembre, mentre a nord le armate germaniche si apprestavano ad entrare in Radom e Lomza, i tedeschi scatenarono un' attacco contro Zamosc, con l' obiettivo di raggiungere il fiume Bug, il luogo dove avrebbero dovuto incontrare i russi quando questi ultimi avessero attaccato la Polonia da oriente secondo quanto stabilito il mese prima col Patto Molotov-Ribbentrop.
    8 divisioni tedesche attaccarono le linee polacche sostenute da altre 4, e in breve ebbero facile gioco dei polacchi.

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    Fase 8, la presa di Zamosc e la marcia sul Bug
    All' inizio dell' ultima settimana di settembre, occupate ormai Radom, Zamosc e Lomza, i tedeschi mossero all' attacco di Lublin, con lo scopo di isolare Varsavia dal resto del paese.
    11 divisioni da Kielce attaccarono i difensori di Lublino sostenuti da altre 29 divisioni, 21 da Radom e 8 da Zamosc. L' attacco partì a mezzogiorno del 27 settembre e si concluse vittoriosamente nel tardo pomeriggio.

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    Fase 9, l' attacco a Lublin e l' accerchiamento di Varsavia
    Alle 9 del mattino del 2 ottobre Lublin fu occupata dai tedeschi e Varsavia fu isolata e assediata, bombardata dall' aria e da terra, mentre i suoi difensori si prepararono all' inevitabile attacco finale tedesco.

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    Varsavia assediata
    All' alba del 3 ottobre i tedeschi scatenarono la battaglia per la conquista di Varsavia. Contro le 25 divisioni germaniche vi erano solo 7 divisioni polacche sparpagliate per tutta la città e nelle sue immediate vicinanze. Opposero una fiera resistenza per tutto il giorno e per gran parte della notte, ma dopo 24 ore di violenti scontri la guarnigione fu sterminata e i tedeschi cominciarono l' occupazione delle campagne attorno alla città ormai deserta.

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    Fase 10, la battaglia di Varsavia
    Alle 9 del mattino del 4 ottobre 6 divisioni slovacco-tedesche attaccarono la Galizia e la sua capitale, Stry, difesa da 2 divisioni polacche.
    La battaglia fu rapida e già nel pomeriggio i polacchi erano in fuga.

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    Fase 11, avanzata in Galizia
    Il 5 ottobre la Polonia era ormai in ginocchio, la sua capitale occupata dal nemico e il suo esercito spolpato all' osso dalle ultime sanguinose battaglie.
    Alle 15 di quel pomeriggio drammatico, sigillo della disfatta polacca, i sovietici entrarono nella Polonia orientale occupandola e prendendo prigionieri tutti i soldati polacchi rimasti.
    La mattina dopo alle 5 Varsavia fu occupata dai tedeschi e a mezzogiorno dell' 8 ottobre la Polonia firmò la sua resa e l' annessione al Reich germanico.

    La prima campagna militare tedesca si era conclusa vittoriosamente in poco più di un mese al prezzo di qualche migliaio di uomini e di pochissimi aerei.
    Nei due mesi successivi le truppe tedesche furono spostate sul fronte occidentale, lasciando il controllo delle recenti conquiste alle 2 divisioni slovacche e a 6 divisioni tedesche rispettivamente di stanza a Cracovia e Varsavia.
    Entro Natale sul fronte occidentale erano schierate 110 divisioni tedesche, per un totale di 1.650.000 uomini.
     
  2. alberto90

    alberto90

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    1940: La guerra dilaga
    Durante l' inverno '39-40 le armate tedesche si compattarono sul confine occidentale dei Reich, suscitando timori nei governi olandese e belga.
    A Berlino i comandanti supremi dell' esercito elaborarono i nuovi piani militari per il 1940 e il 20 dicembre 1939 esposero le bozze ad Hitler, il quale le approvò dopo averle valutate. La settimana successiva tuttavia il Fuhrer convocò nuovamente il comandanti ed espose un suo piano.
    - nel piano che mi avete proposto la settimana scorsa - disse - c'è una falla di cui mi sono reso conto in seguito e che avrebbe reso più lenta la vittoria. Voi avete pensato di attaccare contemporaneamente Olanda, Belgio e Lussemburgo, ma forse non avete calcolato il problema Francia. Le armate francesi avrebbero senz'altro inviato truppe a sostegno del Belgio e dell' Olanda rallentando decisamente l' avanzata delle nostre truppe.
    Nel mio piano invece Olanda e Belgio saranno attaccati separatamente a pochi giorni di distanza e le forze francesi dovranno essere bloccate quanto prima in Belgio e ricacciate entro i loro confini ben prima del nostro attacco alla Francia -
    Nessuno dei comandanti si oppose al piano del Fuhrer e nelle settimane seguenti il piano fu perfezionato, furono decisi il numero di divisioni da impiegare e contemporaneamente furono creati tre gruppi d' armate con i rispettivi quartieri generali.
    Il 19 marzo, al termine di un nuovo incontro con il Fuhrer fu dato un nome alle operazioni contro Olanda e Belgio-Lussemburgo, e vennero decise le date di inizio agli attacchi.
    Il 30 aprile i comandanti dei gruppi d' armata furono informati dei piani bellici e fu dato loro ordine di tenersi pronti ad entrare in azione entro 2 settimane.
    A mezzanotte del 15 maggio 1940 la Germania dichiarò guerra all' Olanda. Un nuovo capitolo della storia tedesca era iniziato.

    OPERAZIONE " KAISER "
    Attacco all' Olanda
    Alle ore 5 del 15 maggio le 27 divisioni del Gruppo Armate Nord, per un totale di 405.000 uomini divisi in 4 armate e la riserva, cominciarono l' avanzata contro l' Olanda, attaccando Groningen ed Arnheim. Le difese olandesi cedettero quasi subito permettendo una rapida marcia dei tedeschi.

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    Fase 1, sfondamento del fronte
    Nel giro di 2 giorni Arheim e Groningen furono occupate e il 18 maggio scattò la seconda fase dell' operazione con gli attacchi ad Ultrecht, Leeuwarden ed Eindhoven. Gli olandesi tentarono di resistere eroicamente ma nel volgere di qualche ora i tedeschi sfondarono le linee difensive ricacciando gli olandesi verso occidente.

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    Fase 2, attacchi alle seconde linee olandesi
    Il 23 maggio i tedeschi erano ormai padroni dell' Olanda centrale e all' alba del giorno seguente partì l' attacco contro l' importantissimo porto di Rotterdam.
    Furono sufficienti 7 divisioni perchè gli olandesi erano ormai demoralizzati e la furia degli attacchi germanici fecero a pezzi i difensori di Rotterdam.

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    Fase 3, la battaglia e la conquista di Rotterdam
    Entro il 27 maggio Rotterdam era nelle mani dei tedeschi e il giorno seguente le divisioni rimaste a Leeuwarden passarono all' offensiva dando battaglia per occupare Amsterdam assediata, sostenute dalle altre divisioni a sud.
    La guarnigione tenne duro tutta la mattina ma la superiorità tedesca ebbe presto la meglio. Alle 15 Amsterdam era ormai popolata solo più dai civili.
    La regina d' Olanda si imbarcò alle 16 alla volta dell' Inghilterra.

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    Fase 4, assedio, battaglia e conquista di Amsterdam
    Alle 3 del mattino del 30 maggio i tedeschi entrarono in Amsterdam e subito diedero inizio alle trattative di pace.
    Nel tardo pomeriggio del 1 giugno l' Olanda firmò la pace cedendo alla Germania tutte le sue provincia europee.

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    La pace con l' Olanda
    In 14 giorni l' Olanda era stata conquistata e il 90 per cento delle sue divisioni annientato al prezzo di 4.500 tedeschi.
    Il 3 giugno la regina d' Olanda trasferì la capitale a Batavia, nelle colonie asiatiche, restando alleata con l'Inghilterra e la Francia.
    Nei giorni successivi le truppe tedesche del Gruppo Armate Nord si rischierarono ai confini col Belgio, pronte per la nuova operazione.
    Hitler diede ordine di tenersi pronti entro 14 giorni dalla firma del trattato con l' Olanda. Il 12 giugno partì per il suo rifugio montano dell' Obersalzberg, in Baviera e li attese notizie dal fronte occidentale.
     
  3. ^_AC_^

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    Un buon inizio! :)
     
  4. alberto90

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    Grazie ... vedrai il seguito XDDDD
     
  5. ronnybonny

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    Il bello (e il difficile) deve ancora arrivare ;)
    P.S. Visto che credo tu sia un neofito ti chiedo se sei a conoscenza del bonus Combined Arms che ricevi quando in un corpo d'armata il rapporto tra divisioni pesanti (Mec, Arm e LArm) e leggere (Inf, Mot, Mar, Mnt, Par, Mil) è maggiore di 2:1
    P.P.S. Ti consiglio anche di andarci giù pensante con l'aviazione se non lo stai facendo... E' indispensabile
     
  6. alberto90

    alberto90

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    Proprio neofita no .... non ho giocato molto spesso si. E non sapevo di questo bonus .. le divisioni pesanti sarebbero quelle corazzate giusto? quelle leggere fanteria e mezzi di trasporto.
    Per il momento in effetti con l' aviazione sto un pò scarsino, ma ho notato non che è che serva molto visto che ho fatto bombardare per 4 mesi una postazione francese senza che le truppe abbiano patito il minimo danno ...... comunque sto provvedendo per le campagne del 1942-43 .... ho in mente piani molto ambizioni per l' Asse. Al momento ( 1 gennaio 1942 ) ho 136 divisioni, una ventina di navi e credo una quindicina di unità aeree .... l' inghilterra ha solo 54 divisioni e la Francia 6 ....
     
  7. alberto90

    alberto90

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    Nel tardo pomeriggio del 14 giugno, dal suo rifugio montano in Baviera, Hitler inviò ai suoi generali al fronte un breve messaggio per incitare le truppe e impartire gli ultimi ordini.
    L' attacco era stato fissato per le prime ore del giorno seguente ed erano stati predisposti per l' invasione del Belgio due gruppi d' armate, quello nord reduce dall' attacco all' Olanda, e quello centro. In totale 66 divisioni e un milione di uomini.
    Era una notte calda e limpida, la notte perfetta per sferrare un attacco. Alle 4 del mattino le truppe tedesche diedero inizio alla terza offensiva in meno di un anno.

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    La Germania alla vigilia dell' attacco al Belgio

    OPERAZIONE " FRITZ "
    Attacco al Belgio e al Lussemburgo
    66 divisioni contemporaneamente attaccarono il confine Belga e Lussemburghese trovando ovunque debole resistenza. Entro mezzogiorno i tedeschi erano penetrati spesso per parecchi chilometri in territorio belga.

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    Fase 1, sfondamento del fronte
    Entro il 19 giugno i tedeschi erano padroni di Ghent, Anversa, Liegi, Lussemburgo e Bastogne, e il giorno seguente 41 divisioni sferrarono l' attacco contro Arlon, Bruxelles e Namur.
    In poche ore le truppe franco-belghe furono respinte indietro mentre i tedeschi continuarono ad avanzare verso i loro obbiettivi, attraversando la Mosa e i boschi delle Ardenne.

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    Fase 2, avanzata nelle Ardenne e battaglia di Bruxelles
    Il 23 giugno, occupate Bruxelles, Namur e Arlon. 14 divisioni attaccarono le difese di Mons cacciandone i francesi dopo 4 ore di intensi combattimenti.
    La sera dopo la città era ormai nelle mani tedesche e il governo belga esule a Parigi chiese ai vincitori i termini dell' armistizio.

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    Fase 3, la battaglia e la conquista di Mons
    Alle 12 del 25 giugno i rappresentanti del governo belga e il comandante supremo delle forze armate in occidente tedesco, il generale Von Runstedt, firmarono la pace.
    Il Belgio cedeva alla Germania tutti i possedimenti europei mentre la Germania si impegnava a non attaccare le colonie belghe in futuro.

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    La Germania dopo la pace con il Belgio
    Quel pomeriggio stesso Von Runstedt raggiunse in volo Hitler all' Obersalzberg per comunicargli di persona il felice esito della rapida campagna belga e della pace che ne era conseguita.
    Hitler fu entusiasta del successo delle sue truppe e diede ordine di tenersi pronti per la prima vera impresa militare del Reich, l' attacco alla Francia che sarebbe stato lanciato il primo luglio.
    Von Runstedt tornò al suo quartier generale a Dortmund il giorno seguente, impartendo gli ordini ricevuti dal fuhrer.
     
  8. ronnybonny

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    Ma non capisco, non sei ancora in guerra con gli alleati?
     
  9. alberto90

    alberto90

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    Certo che sono in guerra con gli alleati ....
     
  10. alberto90

    alberto90

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    Sedetevi comodi, rifornitevi di bibite e pop corn e spegnete la tv. La battaglia di Francia è tremendamente lunga, complessa e sanguinosa. Questa sezione sarà divisa in 2 parti distinte per aiutarvi a non impazzire. Allons.

    Nel pomeriggio del 30 giugno Hitler si recò a Bruxelles per incitare le sue truppe a poche ore dal previsto attacco alla Francia. Le divisioni francesi erano molto inferiori di numero ma in molti punti le difese erette a protezione dei confini erano insuperabili con un attacco frontale e le truppe poste alle spalle delle poderose difese della Maginot avrebbero opposto una feroce resistenza.
    Hitler diede ordine alle sue truppe e ai suoi generali di attaccare a nord della Maginot, avanzare lungo la costa, puntare alla Senna e contemporaneamente muovere verso sud per accerchiare le difese in Alzasia-Lorena.
    Alle ore 4.30 del 1 luglio l' offensiva ebbe inizio e Hitler si recò in volo a Berlino per annunciare al popolo tedesco l' inizio della battaglia più dura combattuta dal Reich dall' inizio della guerra.

    OPERAZIONE " NAPOLEON "
    Attacco alla Francia, parte prima
    L' operazione " Napoleon " doveva essere effettuata con l' utilizzo di 116 divisioni, equivalenti a 1.740.000 di uomini. 65 divisioni francesi dovevano tenere una frontiera estesa dalla Manica al confine svizzero.
    Il primo attacco alla frontiera, il primo colpo al muro come era stato definito da Hitler il giorno prima, fu nella regione della Champagne con l' obiettivo di tagliare le comunicazioni tre le armate schierate lungo la Manica e quelle lungo la Maginot.
    34 divisioni attaccarono Valenciennes e Reims, difese da 24 divisioni francesi che opposero una resistenza disperata e feroce, ma entro il pomeriggio i tedeschi sfondarono il fronte e ricacciarono i difensori verso ovest.
    Il 4 luglio, cadute Valenciennes e Reims, i tedeschi fecero scattare l' attacco a nord, nel Pays de Calais, utilizzando 27 divisioni ( 15 d' attacco e 12 di sostegno ) e i francesi non riuscirono a fermarli.
    Nel giro di 3 giorni Dunquerque e Lille erano nelle mani tedesche.

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    Fase 1, l' attacco nella Champagne Fase 2, l' attacco al Pays de Calais
    La mattina del 6 luglio i tedeschi lanciarono il primo attacco frontale alle difese della Maginot con 65 divisioni. Dopo una feroce e accanita battaglia i francesi riuscirono a bloccare l' offensiva germanica e mantennero le posizioni. La battaglia era durata quasi 24 ore.
    A nord invece le divisioni tedesche ebbero facile gioco dei francesi che difendevano Calais e il 12 luglio l' attacco alla città portò i suoi frutti.

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    Fase 3, la prima battaglia della Maginot Fase 4, la battaglia e la conquista di Calais
    Nella serata del 14 luglio, giorno della festa nazionale francese, i tedeschi scatenarono l' attacco nei pressi di Amiens ed entro l' alba del giorno successivo la città era caduta nelle mani tedesche mentre i francesi si ritiravano oltre la Senna. I tedeschi raggiunsero il fiume nel pomeriggio del 17 luglio.
    Mentre i tedeschi avanzavano verso la Senna, a nord i germanici puntavano su Dieppe, rimasta sguarnita di truppe. La città fu occupata ma i francesi riuscirono a rioccupare momentaneamente Calais, restando però isolati in una sacca che i tedeschi impiegarono poco ad eliminare spazzando via i difensori.

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    Fase 5, l' avanzata verso la Senna
    La conquista di Dieppe
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    La sacca di Calais
    Ormai era evidente che a nord i francesi non erano in grado di resistere ancora a lungo e i tedeschi erano ormai sull' Oise, a nemmeno 20 chilometri dal centro di Parigi.
    Il 18 luglio le divisioni tedesche attaccarono Compiegne riuscendo a cacciarne i francesi dopo un' aspra battaglia e occupata la città aumentarono la minaccia sulla capitale, accerchiandola su tutto il fronte orientale.

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    Fase 7, la battaglia di Compiegne
    Il 23 luglio il gruppo armate sud tedesco scatenò la seconda battaglia per la conquista di Metz e Strasburgo, ma nonostante la superiorità numerica schiacciante non riuscirono a cacciare i francesi dalle loro posizioni, subendo pesanti perdite ed infliggendone ancora di più ai nemici.
    Per due giorni si combatte aspramente lungo le rive del Reno e della Mosella, le città furono bombardate e le difese della Maginot furiosamente bersagliate dalle artiglierie tedesche. Ma i francesi ressero funestando i piani germanici.

    [​IMG] [​IMG]
    Fasi 8 e 8 bis, la seconda battaglia per Metz e Strasburgo
    Il 27 luglio i tedeschi ebbero un' altra brutta sorpresa, quando le truppe che dovevano occupare il porto di Le Havre e tagliare le vie di comunicazione tra Parigi e la Manica, si fecero bloccare non lontano dalla città dai francesi e l' attacco alla città dovette essere sospeso.

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    Fase 9, il fallito attacco a Le Havre
    Il primo mese di lotta terminò con le truppe tedesche attestate ormai saldamente sulla Senna pronte ad attaccare Parigi e con i francesi traumatizzati dal pensate scotto pagato in 30 giorni di combattimenti da militari e civili. I morti erano migliaia e fino a quel momento non erano riusciti a bloccare l' avanzata dei tedeschi.
    Ma presto la situazione sarebbe drasticamente mutata ....




     
  11. alberto90

    alberto90

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    Per ragioni di tempo mi vedo costretto a ridurre la lunghezza di questa parte, quindi ci saranno molte meno immagini. Mi scuso con tutti.

    OPERAZIONE " NAPOLEON "
    Attacco alla Francia, parte seconda
    Nelle prime ore del 17 agosto Hitler ricevette nel suo appartamento alla cancelleria l' ambasciatore italiano a Berlino.
    L' appuntamento era stato chiesto poche ore prima e il fuhrer si era deciso ad accordarlo solo perchè il suo amico Mussolini gli aveva parlato l' anno precedente, della possibilità dell' ingresso in guerra dell' Italia una volta terminati i preparativi del governo di Roma.
    Come aveva previsto sin dal momento in cui aveva ricevuto la richiesta di colloquio, l' ambasciatore italiano fece sapere a Hitler che il governo fascista chiedeva ufficialmente alla Germania di potersi unire all' Asse e conseguentemente entrare nel conflitto in corso.
    Hitler accettò senza indugio l' offerta quando l' ambasciatore gli fece sapere che le truppe italiane erano già schierate ai confini alpini e in quelli tunisino e libico, pronte a sferrare un attacco a francesi ed inglesi.

    upload_2013-11-26_23-25-50.png
    L' ingresso dell' Italia nell' Asse e in guerra ( 17 agosto 1940 )
    A mezzogiorno della stessa giornata l' Italia dichiarò guerra agli Alleati dando subito inizio alle operazioni belliche sulle Alpi e in Nord Africa.
    Approfittando del violento attacco italiano a sud i tedeschi ripresero le offensive sulla Senna, il 20 agosto cacciarono i francesi da Le Havre e il primo settembre, nel primo anniversario dello scoppio della guerra, finalmente il fronte alsaziano e lorenese cominciò a cedere, i francesi furono cacciati sia da Metz che da Strasburgo e pochi giorni dopo i tedeschi misero piede nelle due città.
    Nel frattempo gli italiani avevano sfondato le difese del fronte alpino respingendo i francesi indietro per decine di chilometri e raggiungendo il 6 settembre il Rodano.

    upload_2013-11-26_23-33-50.png
    Lo sfondamento italiano del fronte alpino
    Rincuorati dai successi italiani i tedeschi proseguirono i loro attacchi a Mulhouse e Chaumont. La prima città resistette ma la seconda no e i tedeschi vi entrarono a metà settembre.
    Subito ripresero gli attacchi all' Alsazia meridionale ma ancora una volta i francesi respinsero i feroci e reiterati attacchi tedeschi.
    Mentre la battaglia per Mulhouse era nel suo culmine, a nord i tedeschi attaccarono Troyes e dopo una rapida e sanguinosa battaglia cacciarono i difensori ed entrarono nella città della Champagne.
    Parigi era sempre più minacciata.
    Il 20 settembre cominciò la furiosa battaglia per la capitale e in capo a 5 ore i tedeschi erano ormai padroni di gran parte della città. Il giorno seguente Parigi faceva parte del Reich.
    Il 25 settembre i tedeschi cominciarono le battaglie per Auxerre e Digione e in meno di 3 giorni erano padroni delle due città. I francesi di Mulhouse erano praticamente assediati ormai e il 28 settembre cominciarono la loro ultima battaglia. Il 30 settembre finalmente si arresero e si ritirarono verso Besançon. Il 4 ottobre i tedeschi presero possesso di Mulhouse.
    Due giorni prima era giunta notizia che reparti italiani erano giunti ad El Alamein e il morale degli alleati cominciava seriamente a vacillare.

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    Gli italiani entrano ad El Alamein
    Ormai padroni di Alsazia e Lorena i tedeschi proseguirono i loro attacco puntando a Besançon ed entrarono nella città assieme a reparti italiani nelle prime ore del 10 ottobre.
    Nel frattempo gli italiani, molto più veloci su tutti i fronti entrarono in Alessandria d' Egitto ( 8 ottobre ), e giunsero sino a Perpignano, dopo aver sfondato il fronte del Rodano.
    Proprio a Perpignano patirono la prima pesante sconfitta della guerra quando 4 divisioni furono accerchiate e distrutte da reparti francesi che li avevano isolati.
    Tuttavia l' avanzata delle forze dell' Asse aveva ormai preso l' abbrivio e in quella seconda metà del mese i francesi perdettero Chalons-sur-Saone, Vichy e Clermont-Ferrand.
    Alle feroci avanzate tedesche gli italiani rispondevano con veloci marce e rapide conquiste. Ripreso il controllo della Linguadoca occuparono anche il Rossiglione, mentre in Africa dilagarono dalla Tunisia, occupata interamente entro la fine di settembre, in Algeria e conquistando il 25 ottobre Il Cairo.
    In Francia intanto i tedeschi erano ormai in netta superiorità numerica e a partire dall' ultima settimana di ottobre diedero il via alle grandi battaglie per conquistare Tolosa, Orleans e la Normandia.
    Entro la metà di novembre erano cadute Tolosa, Limoges, Chateauroux e gran parte della Normandia orientale.
    Gli italiani occuparono la fascia montana dei Pirenei e giunsero per primi sulle spiagge atlantiche dopo la conquista, il 25 novembre, di Dax.
    Ma per allora i tedeschi erano ormai padroni di gran parte dell' Aquitania e il 20 novembre scatenarono l' offensiva generale su tutto il fronte, da Auch alla penisola del Cotentin.

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    L'offensiva generale e sfondamento del fronte.
    Entro il primo dicembre tutta la costa atlantica dal confine franco-spagnolo alla Vandea era nelle mani degli italo-tedeschi così come l' intera Normandia.
    Ora i francesi erano assediati in Bretagna e fu lì che i tedeschi ammassarono le forze per l' attacco finale.
    Il 2 dicembre, conquistata Rennes, i tedeschi scatenarono la battaglia per la distruzione dell' esercito francese prigioniero della Sacca della Bretagna.

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    La sacca della Bretagna
    Il 10 dicembre i francesi erano ormai padroni solo più di Brest, e i tedeschi passarono tutta la giornata a bombardare la città da terra seminando morte e distruzione.
    L'11 partì l' attacco, i francesi furono letteralmente fatti a pezzi ed entro le ore 22 erano morti. Due sole divisioni erano scampate dalla distruzione, evacuate in tempo dalla flotta francese e portate in Algeria, dove gli italiani erano ormai alle porte di Algeri.
    Alle 6 del mattino del 12 dicembre i francesi chiesero l' armistizio e a mezzanotte la pace era già in atto.
    Le condizioni chieste dai tedeschi erano durissime:
    Pays de Calais, metà della Champagne, Alsazia e Lorena furono cedute ai vincitori tedeschi, agli italiani furono consegnate Savoia e Nizza con la Corsica e tutta la Tunisia, tranne la fortezza di Tabarka.

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    L' Asse dopo la pace separata con la Francia.
    I francesi restarono nella coalizione alleata, ma privi di truppe e con poche navi, di fatto privi di importanza. Gli italiani spostarono le divisioni dalla Tunisia all' Egitto meridionale dove gli inglesi avevano aumentato la resistenza passando persino al contro attacco nell' Africa Orientale Italiana dopo essere sbarcati dall' Arabia nella Somalia Britannica.
    I tedeschi inviarono nelle basi italiane in Libia ed Etiopia tutti i mezzi aerei disponibili per aiutarli nell' avanzata, non potendo inviare truppe a causa della mancanza di trasporti e sopratutto per evitare la minaccia della poderosa marina inglese, che nonostante gli sforzi fatti per distruggerla, continuava a regnare incontrastata nel Mediterraneo.
    Il 1940 terminò con una sostanziale parità di forze tra Asse ed Alleati, ma con l' Asse un pò in difficoltà in Africa. Hitler tuttavia era fiducioso. Decise che avrebbe dedicato tutto il 1941 al potenziamento delle sue forze armate, specialmente la marina e l' aviazione. Se fosse riuscito ad ottenere una grande vittoria nel cielo e in mare sui britannici poteva ottenere la resa dell' Inghilterra e il dominio dell' Europa.

     
  12. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    A parte che sei un po' in ritardo sulla tabella di marcia... La pace con la Francia è stato un evento? Non è scattato l'evento di Vichy? Secondo me le basi in Normandia sono molto utili per la conquista dell'Inghilterra...

    P.S. Ti chiedevo se eri già in guerra con gli Alleati perché mi è sembrata strana la guerra in 3 tempi, io di solito parto e non mi fermo più fino a Parigi, per dei semplici motivi: ci metto meno, riesco a fare più sacche, non gli do il tempo di sistemarsi bene sulla difensiva
     
  13. alberto90

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    L' evento di Vichy è scattato dopo che ho preso Parigi, ma ho deciso di non annettermi tutta la Francia perchè gli inglesi avrebbero facilmente potuto farmi lo scherzetto dopo.
    Sono in ritardo ma ti assicuro che ne vale la pena .... aspettare che sia il nemico ad aggredirti e distruggerlo con la superiorità numerica schiacciante.
    L' inghilterra è forte sul mare e discreta in aria, ma ha solo 60 divisioni, gli stati uniti 55 ... io da solo ne ho più di 140. Infatti al momento ( 1942 ) gli alleati sono riusciti a sbarcare solo in Africa, ma sono riuscito a respingerli anche li ....
    Vedrai più avanti.

    Per altro, quando ho attaccato l' Olanda, il belgio non è entrato negli alleati.
     
  14. Pandrea

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    Da quanto non vedevo HOI vanilla! :D Passa a Darkest Hour, fidati ;)
     
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  15. alberto90

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    Devo solo trovarlo .... avere i soldi per scaricarlo e sopratutto comprarmi un computer decente ...
     
  16. alberto90

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    1941: Fragile tregua e piani ambiziosi
    Il tentativo di aiutare l' Italia nella sua campagna in Africa da parte dell' aviazione tedesca fu purtroppo un fallimento. Gli inglesi, seppure sconfitti e costretti ad abbandonare la maggior parte dell' Egitto nelle mani italiane, riuscirono a contrattaccare in Somalia e in Eritrea bloccando molte divisioni italiane in quelle regioni.
    A metà febbraio del 1941 comunque le divisioni italiane riuscirono a sferrare una nuova offensiva in Eritrea e a rioccupare quasi tutte le aree perse ad inizio anno.
    Un tentativo italiano di passare nella regione del Sinai fu respinto alla fine del mese e da quel momento in poi gli italiani non furono più in grado di avanzare oltre.

    upload_2013-11-28_15-24-35.png
    La massima avanzata italiana in Africa
    Un mese più tardi, il 10 marzo, gli inglesi passarono nuovamente all' offensiva e, valendosi del dominio della loro flotta, sbarcarono 6 divisioni in Cirenaica lasciata quasi completamente sguarnita di truppe ed in breve occuparono i centri principali.

    upload_2013-11-28_15-29-53.png
    Lo sbarco inglese in Cirenaica
    Entro la fine del mese gli italiani aveva perso l' intera Cirenaica e gli inglesi stavano già marciando in Egitto. La minaccia crescente costrinse i tedeschi ad assumere il comando delle truppe italiane e come prima mossa riuscirono a far sbarcare tre divisioni italiane in Tripolitania e altre 2 in Egitto. In questo modo l' offensiva inglese fu bloccata entro la fine di marzo e il 5 aprile gli italiani entrarono nuovamente a Bardia.
    Altre divisioni furono inviate in Sicilia, occupata dagli inglesi ai primi di marzo, e riconquistarono l' isola entro il 10 aprile.
    Il 15 aprile emissari inglesi giunsero al comando italiano di stanza a Khartum, in Sudan, offrendo una tregua agli italiani, questi ultimi, dietro suggerimento tedesco, accettarono e concessero 3 giorni agli inglesi.
    Allo scadere della tregua, poche ore prima che spirasse il termine concordato, gli inglesi fecero pervenire al governo italiano i termini per l' armistizio. Incredibilmente i britannici offrivano la Somalia Britannica agli italiani in cambio della pace.
    I tedeschi dissero agli italiani di accettare e l' armistizio fu firmato il 20 aprile al Cairo alla presenza degli inviati inglesi. tedeschi e italiani.
    La prima fase della guerra si era conclusa. Germania e Inghilterra rimasero in guerra, ma a parte reciproci attacchi aerei, non vi furono altre azioni belliche a terra.

    upload_2013-11-28_15-43-44.png
    La pace separata anglo-italiana ( cessione della Somalia Britannica all' impero italiano )
    Il resto dell' anno fu dedicato dai tedeschi al potenziamento dell' esercito, dell' aviazione e della marina da guerra, furono ricercati nuovi miglioramenti e sviluppi e furono incrementate le risorse in vista di una ripresa del conflitto nel 1942.
    I tedeschi, consultandosi con esperti italiani, progettarono le nuove manovre belliche e alla fine dell' anno stilarono un ambizioso piano di spartizione dei domini alleati tra le potenze dell' Asse una volta vinta la guerra.

    upload_2013-11-28_15-56-39.png
    Il progetto di spartizione tra i membri dell' Asse alla fine del conflitto
    Il progetto fu terminato e proposto all' attenzione di Hitler il 30 dicembre 1941 e approvato.
    Ai tedeschi sarebbero andate l' intera Francia europea non ancora occupata, la Svizzera, la Danimarca, la Jugoslavia ( tranne la fascia costiera affidata all' Italia ), la Bulgaria e gran parte della Grecia. Le isole greche ( Ionie, Creta e Cicladi ) sarebbero andate all' Italia, mentre Attica e Peloponneso sarebbero rimaste alla Grecia, ridotta allo status di vassalla della Germania.
    La Siria Francese, l' Iraq, Cipro, la Palestina e la Giordania sarebbero divenuti possedimenti coloniali tedeschi sotto al nome di Vicino Oriente Germanico.
    All' Italia, oltre ai domini già citati, sarebbero andati Egitto con la penisola dei Sinai e il Sudan consegnati dagli inglesi, Algeria e Gibuti dalla Francia oltre all' Arabia Saudita e a tutte le terre inglesi nella regione. Dalla Francia sarebbero stati anche consegnati all' Italia tutti i territori fino al Rodano.
    Alla Spagna, che Hitler stava cercando di far entrare nell' Asse, sarebbe andato il Marocco Francese. All' Ungheria sarebbe andata la regione di Novi Sad, mentre alla Romania sarebbe andata la regione di Zrenjanin. Il piano prevedeva anche l' ingresso nell' Asse della Turchia.
    La Russia non sarebbe stata attaccata, almeno fino a quando gli Alleati occidentali non fossero stati domani. In caso di guerra con la Russia e in caso di vittoria, i tedeschi avrebbero preso possesso di Ucraina, Bielorussia, Repubbliche Baltiche e Finlandia. Norvegia e Svezia sarebbero entrate nell' Asse in modo da garantire alla Germania il dominio incontrastato dell' Europa centrale e settentrionale.

    upload_2013-11-28_16-17-6.png
    Il programma di potenziamento delle forze armate

    upload_2013-11-28_16-17-45.png
    Europa, Africa e Medio Oriente il primo gennaio 1942


     
  17. alberto90

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    1942: L' Asse avanza
    Il 5 gennaio 1942 l' alto comando delle forze armate germaniche ricevette l' ordine di mobilitare le divisioni schierate in Austria, Ungheria e Romania.
    Hitler non aveva previsto nuovi attacchi prima della tarda primavera di quell' anno, ma il giorno prima erano giunte notizie piuttosto gravi riguardo a contatti in corso tra il governo jugoslavo e quello inglese.
    Temendo un alleanza tra i due paesi e il conseguente invio di truppe britanniche ai confini del Reich in sostegno degli jugoslavi, il fuhrer decise di accelerare i tempi e di far scattare l' attacco ai Balcani al massimo entro il 20 gennaio.
    Per mascherare il più possibile le sue intenzioni diede ordine di dare inizio il 10 gennaio ad una serie di pesanti raid aerei sull' Inghilterra meridionale, su Rodi, Cipro e l' Egitto, usando in questi ultimi casi le basi aeree italiane.
    I bombardamenti non fecero gravi danni ne a strutture ne ai civili, ma causarono una certa confusione negli ambienti militari inglesi che temevano da un momento all' altro un attacco tedesco all' isola o alle sue colonie. Mai prima d' ora infatti i tedeschi avevano osato raid di tale portata su così vasta scala.
    Nel pomeriggio del 18 gennaio due bombardieri tedeschi devastarono una parte del porto di Alessandria, il giorno dopo distrussero alcune strutture difensive su Cipro e causarono la morte di oltre 300 civili negli attacchi all' Inghilterra.
    I caccia britannici tentarono di respingere le ondate di bombardieri tedeschi subendo perdite ingenti senza infliggerne altrettante.
    All' alba del 20 gennaio 1942 i tedeschi, fermi da più di un anno, ripresero gli attacchi a terra e gli obiettivi erano 3: Jugoslavia, Bulgaria e Grecia.

    OPERAZIONE " GUSTAV "
    Attacco alla Jugoslavia
    L' invasione della Jugoslavia, il primo atto della conquista dei Balcani, ebbe inizio alle ore 6 del mattino del 20 gennaio, nel pieno di una tormenta di neve.
    60 divisioni tedesche del Gruppo Armate Sud attaccarono i territori slovacchi mentre altre 47 divisioni alleate ( 31 romene e 16 ungheresi ) attaccarono le regioni che il Patto di Vienna siglato poco più di un mese prima sarebbero state cedute loro dopo la conquista della Jugoslavia ( Novi Sad all' Ungheria e Zrenjanin alla Romania ).
    Ovunque l' Asse sfondò il fronte cominciando l' avanzata. L' Italia, consapevole che gli inglesi le avrebbero nuovamente dichiarato guerra se si fosse unita all' attacco, mantenne un atteggiamento di cordiale neutralità. Il governo di Roma aveva avuto rassicurazioni sulla cessione all' Italia dell' intera fascia costiera, dall' Istria ai confini con l' Albania terminato l' attacco.

    upload_2013-12-1_0-42-10.png
    L' attacco iniziale dell' " Operazione Gustav "
    Le consuete rapide marce tedesche furono funestate da resistenza accanita, dal tempo inclemente e dalla conformazione geografia della regione che ridussero notevolmente l' efficacia indiscussa della macchina bellica del Raich.
    Ci volle quasi un mese prima che le truppe tedesche giungessero alle porte di Belgrado, la capitale. Fu solo il 18 febbraio infatti che tedeschi e rumeni diedero inizio alla battaglia per la città.

    upload_2013-12-1_0-47-36.png
    L' attacco alla capitale
    Una volta persa la capitale la resistenza cominciò a cedere, anche se i tedeschi impiegarono almeno un' altro mese prima di occupare la regione centrale della Jugoslavia.
    Alla fine di marzo le ultime sacche di resistenza erano state respinte verso la Macedonia e il Kosovo, e fu li che i tedeschi piombarono ai primi di aprile con una furia inaudita.
    Il 5 aprile i superstiti dell' esercito jugoslavo furono annientati presso Skopje e il giorno dopo la città e la sua regione furono occupate dai tedeschi.
    Per due giorni il governo jugoslavo, trasferitosi in tutta fretta ad Atene e di li in Egitto sotto la protezione inglese, trattò le condizioni di pace cercando di conservare un pezzo di territorio.
    Ma i tedeschi pretesero l' annessione e l' 8 aprile l' armistizio fu firmato.
    Come previsto dal Patto di Vienna, all' Italia fu ceduta la fascia costiera, alla Romania Zrenjanin e all' Ungheria Novi Sad.

    upload_2013-12-1_0-55-42.png
    La Germania dopo la conquista e la spartizione della Jugoslavia
    L' euforia per la vittoria fu però notevolmente ridimensionata da una brutta notizia giunta a Berlino il 1 aprile. Era la dichiarazione di guerra degli Usa alla Germania.
    Era una notizia preoccupante, ma nelle settimane successive si venne a sapere che in realtà l' esercito americano disponeva solo di una sessantina di divisioni e di una decina di mezzi da trasporto in grado di portare gli americani sulla sponda orientale dell' Atlantico, in Inghilterra o in Francia.
    Inoltre l' aviazione americana era piuttosto debole e comunque le basi inglesi non avrebbero consentito ai velivoli statunitensi di portare attacchi troppo pesanti e numerosi.
    Oltretutto non si videro navi americane nell' oceano per tutto il resto della primavera e per l' estate, portando Hitler alla conclusione, pertanto esatta, che gli americani non avrebbero tentato sbarchi sul suolo europeo nel 1942. I suoi piani di conquista potevano procedere senza intoppi.
     
  18. Intruppoman

    Intruppoman

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    Lo scherzetto in Francia lo eviti presidiando le spiagge ma nell'ultima immagine non si vedono tuoi presidi in Benelux.
    Se da quanto ho capito usi il vanilla, puoi usare i sottomarini in grande quantità, sono micidiali e riescono ad affondare tutti e tutto.
    p.s. la superiorità numerica schiacciante contro la Russia mi sembra irreale.
     
  19. Pandrea

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    Dove: steam o gamersgate
    Soldi: un paio di euro ormai
    Computer: non credo necessiti di molta più potenza di HOI2 Vanilla
     
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  20. Carlos V

    Carlos V

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    Ho seguito questo AAR dall'inizio, anche se fino a questo momento non ho commentato. :)

    E' molto interessante, soprattutto per il fatto che stai interpretando a modo tuo la Seconda Guerra Mondiale: resti fedele abbastanza ai binari storici (avrei voluto vederti nel periodo pre-bellico, però, con tutta la fase di preparazione), ma aggiungi un tocco personale nei momenti cruciali del conflitto.
    Aggiungo che sarebbe interessante vedere una Guerra Fredda Germania-USA negli ultimi anni del gioco (HoI2 base arriva fino al 1947), magari con qualche intervento militare in terre lontane (penisola arabica, medio oriente, ecc.).

    Avevo solo qualche domanda da farti:
    - Come sei messo a tecnologie? Su cosa stai concentrando la ricerca?
    - Hai intenzione di raggiungere per primo la bomba atomica?
    - Nelle guerre usi solo le forze terrestri o anche marina e aviazione?

    Infine qualche consiglio.
    I sottomarini sono economici e relativamente veloci da produrre rispetto alle più potenti corazzate, perciò dovresti costruirne in quantità per mandarli a pattugliare il Canale della Manica e l'Oceano Atlantico.
    Per la guerra lampo tedesca, l'aereo migliore è senza dubbio il CAS (Close Air Support), progettato specificatamente per attaccare le truppe a terra. Martellare i nemici a suon di CAS è il modo migliore per aprirsi dei varchi sul fronte. In secondo piano puoi utilizzare i bombardieri tattici per colpire, ad esempio, le contraeree nemiche ed assicurare ai tuoi piloti una relativa sicurezza durante le missioni.
    Se hai intenzione di attaccare l'Unione Sovietica a breve, comincia a produrre carri armati e fanteria motorizzata. I primi ti serviranno per penetrare attraverso la linea del fronte e creare sacche, i secondo per occupare velocemente le posizioni importanti (ad esempio le città oltre i fiumi, da qui la combinazione fanteria motorizzata + genieri) e, in secondo luogo, per la creazione di sacche.
    La fanteria semplice dovresti abbinarla alle autoblinde (che non rallentano le truppe appiedate e conferiscono una buona capacità d'attacco contro la fanteria nemica) o, in alternativa, ai genieri. Crea qualche divisione di alpini, che potresti averne bisogno nel Caucaso (a Baku c'è parecchio petrolio, che le tue punte corazzate bevono come acqua) e nell'Asia Centrale.

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    Prendilo, installaci sopra la patch 1.3 (l'ultima uscita) e non tornerai mai più a HoI2, forse nemmeno a HoI3. :asd:
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    Prima, però finisci questa partita che voglio vederti vittorioso! :pompous:
     

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