Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Della serie non si butta via niente, tienilo e mettilo in cantina che non si sa mai....

torretta binata da 25mm ex-FFL classe Koman, montata su un MT-LB. Non so se sia un mezzo unico oppure se i russi abbiano deciso di "ammodernarli".

 

La seconda che hai detto

 

Un podcast interessante di ieri sul combattimento urbano a Bakhmut.

https://mwi.usma.edu/the-battle-of-bakhmut/

 

Leopard ricevuti e modificati dagli ucraini. Cosa sono kontakt-1?

 

Notare anche il sistema antidrone EminFlex

 

e perché i due mini-estintori? e gli specchietti retrovisori?

 

Qualcuno ha maggiori info sulla rivolta di prigodzin?

 

https://www.understandingwar.org/backgrounder/russian-offensive-campaign-assessment-june-23-2023

Queste sono le notizie più aggiornate a cui hanno accesso i mortali tipo me e te. Aggiornato quotidianamente.

 

Sinceramente non io. Io so solo che mi sorprende che a Mordor esistano strade asfaltate. E che Sauron abbia un nuovo nemico con cui combattere (sicuramente pagato da Faramir e da Gandalf). XDDDDD

 

Qualcuno ha capito che cappero è successo in Russia?
Questa faccenda della rivolta della Wagner mi è parsa alquanto bizzarra.

 

Non lo sanno nemmeno i diretti interessati ... è tutto un circo degli orrori che non farebbe ridere nemmeno se non ci fossero di mezzo morti, feriti, distruzione e miseria.

 

A farla semplice, ma le cose non sono mai semplici, il cuoco e le sue brigate facevano il lavoro sporco, le ffaa russe davano supporto, ma le cose, tanto per cambiare, non sono andate proprio secondo i piani ed essendo mercenari... La domanda è: il lavoro sporco chi lo farà adesso, Mozart?

 

Mozard non aveva cessato le attività a Gennaio per mancanza di fondi?

 

La mia interpretazione è questa:
Premessa:
1. Non essendo in stato di guerra (non avendolo mai dichiarato per scelta politica interna), la Russia non può mandare all'estero truppe non volontarie. Tuttavia il prolungarsi del conflitto e l'accumularsi delle perdite rende sempre più urgente avere nuovi soldati (la forza iniziale d'invasione era, peraltro, del tutto insufficiente).
2. La Russia ha cercato di arruolare volontari, ma non ha avuto troppo successo, anche perché non può pagarli più degli altri soldati (nonostante vari bonus d'ingaggio).
3. Truppe "mercenarie" ovvero di reclutatori privati, non hanno i vincoli dei punti 1 e 2, quindi possono essere liberamente impiegate senza limitazioni e, nello stesso tempo, possono pagati in base a contrattazione privata. Ecco quindi il ricorso alle milizie di Kadirov ed al gruppo Wagner di Prigozhin (che niente altro è se non emanazione di esercito ed FSB russi, per operare all'estero quando ufficialmente non si può), ricorso sempre più importante quanto più la guerra si prolunga. Prigozhin ha potuto reclutare liberamente dalle carceri russe, il governo riconosceva amnistia a chi si arruolasse per un periodo minimo (inizialmente soli sei mesi), ed è armato e rifornito dall'esercito russo (altrimenti dove prenderebbe le armi pesanti?).

Risultato:
1. Le truppe di Prigozhin hanno avuto un peso sempre più marcato nel conflitto, visto che possono essere impiegate senza limiti, anche come "carne da cannone" (tanto molti sono ex-carcerati, quindi sacrificabili), senza impatto sull'opinione pubblica russa in caso di perdite.
2. Prigozhin era diventato sempre più insofferente del controllo del ministero della difesa russo, proprio a causa del ruolo delle sue truppe, rivendicando uno spazio sempre maggiore nella gestione del conflitto, e criticando aspramente la gestione del conflitto (e, su questo punto, ha gioco facile). Nello stesso tempo i comandi russi mal sopportavano la sua visibilità ed indipendenza d'azione.
3. I malumori crescono fino al punto di rottura: il ministero della difesa ordina che, dal 1° luglio, tutti i soldati impiegati, compresi i "mercenari", debbano essere sotto il controllo militare russo. Prigozhin non ci sta, è una minaccia mortale al suo gruppo, chiede a gran voce la rimozione del ministro e dei vertici militari. Ovviamente il governo non può accettare un tale diktat.
4. Prigozhin cerca di evitare in tutti i modi l'assorbimento nell'esercito. Alla fine ha l'idea del mezzo colpo di stato, contando sull'appoggio o almeno sulla non interferenza di tutti coloro che non approvano la gestione del conflitto. I suoi soldati marceranno sui comandi militari, sul ministero della difesa e rimuoveranno ministro e comandanti. Non a caso nel suo discorso di sabato mattina attaccava infatti ministro e comandanti ma mai il governo o il presidente. Il suo obiettivo non era un vero colpo di stato, ma una sorta di rivolta di palazzo contro alcuni elementi del governo (il ministero della difesa) per forzare un cambio di rotta.
Sembra il copione delle rivolte contadine di epoca zarista e della mentalità russa dell'epoca: lo zar è buono e giusto, ma i "cattivi" membri del governo vessano il popolo ed impediscono allo zar di sapere e di agire a favore del popolo... In questo caso il presidente vuole il bene della Russia, ma i cattivi ministri e generali impediscono di condurre con successo la campagna militare e non gli dicono cosa succede davvero, cosicché il presidente non può prendere i provvedimenti corretti.
5. I suoi uomini hanno potuto marciare su Rostov ed accerchiare i comandi militari senza che nessuno si opponesse, anzi, ci sono filmati di lui che chiacchiera tranquillamente col vice ministro della difesa... Inoltre hanno potuto marciare per 700 km prima che ci fosse una qualche reazione. Marciare con blindati... logisticamente operazione non trascurabile: hanno potuto rifornirsi senza problemi e senza perdere tempo, vuol dire che avevano un certo numero di militari scontenti della gestione militare della guerra. Putin, ovviamente non poteva accettare una rivolta, ma nel suo discorso a rivolta in corso non cita mai Progozhin, come dire, la porta non è del tutto chiusa.
6. Ma il governo deve reagire, non può accettare una rivolta. Quindi, mentre i soldati Wagner avanzano, si avviano trattative, e Progozhin viene messo con le spalle al muro. Gli minacciano subito famiglia e beni (e probabilmente glieli sequestrano subito), lui sa che con 20.000 uomini, per quanto ben armati e motivati, non può prendere il potere e che perderà tutto se tira troppo la corda. A questo punto, visto che ufficialmente le due parti non possono parlarsi (un governo non può trattare con dei ribelli), viene messo di mezzo Lukascenko come mediatore "ufficiale". Prigozhin viene "perdonato" senza conseguenze legali o finanziarie o familiarie, i suoi uomini idem (servono in Ucraina!), ma è costretto ad abbandonare il campo cedendo la gestione militare al ministero della difesa.