Capitolo 2: Anschluss all’italiana Ancora una volta la politica adottata dal ministero dello spionaggio ha raggiunto i suoi obbiettivi. E’ il 4 novembre 1937 e, grazie alla costante ed efficace azione delle spie italiane, la minaccia dell’Austria nei confronti dell’Italia ha raggiunto un livello tale che, considerato anche il contestuale abbassamento della neutralità Italiana, non può più essere considerato accettabile. E’ Guerra! Il governo italiano opta subito per l’estrema ratio, senza nemmeno dilungarsi in inutili passaggi diplomatici. Il governo austriaco, colto del tutto di sorpresa, tenta una mossa diplomatica disperata. E’ disposto a cedere tutto il Tirolo pur di evitare la catastrofe di una guerra a cui non è preparato (NB questa è pura finzione giusto per rendere un pò meno noioso il racconto ) ma il Duce, senza esitazioni, nega il proprio consenso: non vuole accontentarsi di una sola porzione della “torta viennese”. La vuole tutta per se! Ricevuti i rispettivi ordini d’attacco, tutte le truppe disposte lungo il confine partono alla conquista del territorio austriaco. Partecipano all’azione un corpo d’armata alpino con 4 divisioni, disposte a ridosso di Innsbruck e Lienz (sono già nello standard 3 rgmt alp+1 rgmt art), due corpi d’armata di fanteria, con 5 divisioni ciascuno nelle provincie friulane e slovene, e un corpo d’armata celere con 2 divisioni corazzate e 3 divisioni di cavalleria. L’esercito austriaco è veramente impreparato alla guerra e male organizzato: probabilmente molte unità sono anche disposte lungo il confine conl a Cecoslovacchia. Sta di fatto che nei territori a sud di Vienna l’avanzata delle divisioni italiane non riscontra praticamente alcuna resistenza. Dopo un'avanzata generale su tutta la linea del fronte, il 12 novembre le truppe italiane sono già alle porte di Vienna a dar battaglia ai difensori Il 15 i combattimenti si intensificano ... e il 17 finalmente la battaglia per la capitale austriaca è vinta Il giorno successivo, dopo sole due settimane di conflitto, l'Austria si arrende e viene annessa al territorio nazionale: questa si che è Guerra Lampo (Blitzkrieg)!
Capitolo 3: a chi non piace il prosciutto di Praga? Oramai la strada è segnata: il governo italiano ha capito che la strategia intrapresa è quella giusta e se vuole sfruttare l'onda del successo militare conseguito in Austria deve assolutamente proseguire sulla direttrice di Praga. Tanto, vista l'irritazione tedesca per quanto successo in Austria, prima o poi la Cecoslovacchia sarà comunque terreno di conquista tedesca. Bisogna approfittare della situazione favorevole ed anticipare questa mossa. Le truppe vengono quindi dirottate immediatamente verso il confine cecoslovacco. Il primo dicembre 1937 sono già pronte per attaccare il primo importante obiettivo: Bratislava. Il 2 dicembre viene dichiarata guerra e scatta l'attacco A differenza dell'Austria, la Cecoslovachia è mobilitata e l'esercito mostra una forte resistenza, soprattutto a Bratislava. Le truppe italiane però avanzano e iniziano a chiudere le prime sacche. Il primo gennaio 1938 Bratislava si arrende e le truppe italiane consolidano la propria avanzata in territorio nemico
Il 6 gennaio succede una cosa strana: probabilmente per ricercare l'aiuto tedesco, il governo cecoslovacco cede alla Germania numerosi territori, in alcuni dei quali sono presenti truppe italiane in avanzata, che si trovano pertanto improvvisamente sul suolo tedesco. Chiarito l'equivoco con la Germania, l'espediente non riesce perchè le unità rientrano velocemente sul territorio nazionale Il 27 gennaio le divisioni a difesa della Capitale vengono isolate. Il resto dell'esercito non potrà più essere rifornito... Il 9 febbraio le unità cecoslovacche sono divise in tre sacche Il 16 febbraio cade la Capitale Il giorno successivo la Cecoslovacchia si arrende e viene annessa. Ora possiamo davvero dirlo: il neonato Impero Italiano è finalmente una realtà!
Mi piace come stai venendo su, ma mi raccomando uniforma i confini conquistando il resto dei balcani, così tutto frastagliato è un pugno in un'occhio
Certo Ciresola, come hai potuto vedere le mosse che ho fatto erano volute per anticipare l'annessione di Austria e Cecoslovacchia alla Germania. Ora l'Italia potrà finalmente dedicarsi interamente ai Balcani. Certo, continuerà a rimanere quella macchia ungherese ... ma prima o poi la gestiremo
Bella partita ed interessante e completa la tua descrizione! Peccato che il sistema di eventi della AI abbia portato all'annessione dei Sudeti da parte tedesca anche senza che la Germania avesse annesso l'Austria... Se ci fosse un mod per HoI3 come MEIOU per EU III tornerei anche a giocarci... Buon proseguimento!
Grazie mille k.ishiwara! Grazie anche alla tua precisazione sull'annessione dei Sudeti, mi sono andato a leggere su wiki l'episodio storico che in realtà è avvenuto a fine settembre del 1938. Sembra quasi che in questa partita le mie azioni stiano portando ad un'accelerazione degli eventi (qui l'annessione è avvenuta a gennaio mentre ero in piena guerra con la Cecoslovacchia). Del resto le sto proprio studiando tutte per aggirare gli eventi e l'AI reagisce in modo bizzarro. In ogni caso qualche stravolgimento le mie azioni lo stanno provocando: in Spagna hanno vinto i Repubblicani. MOOOLto interessante! Questo evento ha fatto irritare parecchio il governo fascista italiano, la cui spedizione in terra iberica è stata sconfitta e non è detto che la partita contro i repubblicani spagnoli sia finita qui .
Capitolo 4: una nuova Dacia Non a caso spesso si dice “l’appetito vien mangiando” … Giunto a questo stato di cose, il neonato Impero Italiano deve assolutamente continuare ad alimentare la propria fame espansionistica. Siamo agli inizi di aprile del 1937 e la situazione economica italiana, grazie anche alle recenti annessioni, è leggermente migliorata. Ora i punti PI a disposizione sono 152 e si possono iniziare ad impostare nuove unità con un ritmo più sostenuto. Obiettivo primario è quello di costituire una grande e potente forza mobile corazzata, che sia lo strumento principale della nuova dottrina militare italiana incentrata sulla guerra lampo. Ma anche le unità di supporto sono importanti. Tra queste si annoverano anche le unità di presidio. A me piace pensare tre tipologie diverse di presidi militari: 1) GAR+GAR+AA per le provincie italiane di maggior importanza, con porti e aeroporti importanti (esempio Venezia, Savona, Taranto, …); 2) GAR+GAR+MP per le provincie dei paesi annessi con anche siti industriali importanti (Vienna, Belgrado, Bucarest, Costanta, …) ; 3) GAR+GAR+GAR+AA (praticamente il primo tipo potenziato) per le VIP (Very Important Provinces) cioè le provincie che per il posizionamento strategico e le strutture ricomprese assumono un’importanza fondamentale nella partita. Una VIP classica è Gibilterra, ma ritengo che ce ne siano anche altre, una di queste ancora nella stessa Spagna … Ovviamente si può sempre optare per mantenere in loco unità di fanteria, ma in generale, per non distogliere unità combattenti magari anche esperte, un presidio contro eventuali attacchi a sorpresa torna sempre utile e nel tempo, in caso di necessità, si può riposizionare in una nuova location prioritaria. La brigata specializzata AA è utile perché, pur non intervenendo contro i bombardamenti strategici, supporta le strutture antiaeree fisse incrementando i danni agli aerei che attaccano le unità in difesa, che non mancano mai quando l’obiettivo è importante. Tornando alla nostra storia, il target successivo è identificato naturalmente e oramai ampiamente dichiarato. Conquistata anche la Cecoslovacchia, gran parte delle unità italiane sono dislocate a Nord e a Sud dell’Ungheria (che rabbia non poterla attaccare …). La vicinanza con i confini rumeni è davvero allettante. Quindi la Romania! Già anticamente terra dei Daci e poi provincia Romana, territorio ricco di risorse (una provincia tra tutte: Ploesti!) che internamente è costituito dalla Transilvania e che ad Est si affaccia sul mar Nero con un porto importante. Proprio un bel bocconcino. Certamente il confine a nord con la Russia preoccupa non poco, ma l’intelligence italiana fornisce indicazioni che per il momento Stalin ha ben altre grane di cui occuparsi. Visti i recenti sviluppi geopolitici europei, il governo rumeno ha ben capito che quella Italiana è diventata una minaccia reale e ha già da tempo mobilitato la nazione. Il posizionamento delle unità italiane ha però una peculiarità strategica: le direttrici d’attacco possono essere almeno due. A nord un corpo d’armata misto (2 div. Fanteria, 2 div di cavalleria e 1 div. Corazzata) eseguirà l’azione diversiva. A sud 4 corpi d’armata a ranghi pieni (20 divisioni, di cui 10 di fanteria, 5 di cavalleria e 5 corazzate), imprimeranno il colpo d’ariete principale. Anche la relativa vicinanza dell’Aeroporto di Belgrado potrà essere fondamentale per fornire il massimo supporto aereo. Rimane infine anche l'opzione di uno sbarco sulla costa, alle spalle delle truppe rumene, ma verrà esercitata solo nel caso in cui dovesse subentrare una situazione di stallo.
Ho rielaborato le immagini, spero che ora si vedano meglio: Ecco la situazione iniziale con la Romania Dopo una settimana di strenui combattimenti iniziano i primi cedimenti tra le fila rumene ... che la settimana successiva si trasformano nel classico sfondamento Dopo tre settimane di combattimento le direttrici di attacco sono nettamente delineate come 2 lame taglienti che straziano il territorio rumeno Il 25 aprile la capitale, già sotto feroce attacco da qualche giorno, sta per cedere Ed infatti cede solo poche ore dopo Anche la resistenza del pur pregevole esercito rumeno viene pertanto piegata in meno di un mese: una nuova preziosa annessione
Capitolo 4, paragrafo secondo: la pista bulgara Bulgaria? Ovviamente! Scontato è anche il titolo del paragrafo. Questo infatti non può proprio essere considerato un nuovo capitolo della storia, ma solo un’estensione del precedente: gran parte delle più blasonate unità italiane hanno appena conquistato la Romania e sono instradate per il vicinissimo confine bulgaro. Non vorremmo certamente farci scappare un’occasione simile. Già il 10 maggio lo schieramento sul confine è completato e partecipano all'azione le stesse divisioni veterane che hanno acquisito i recenti successi A differenza delle unità rumene, quelle bulgare sembrano meno preparate, ma hanno un terreno deciamente più impervio dalla loro parte Dopo 10 giorni di intensi combattimenti sono però già strette nella morsa della guerra lampo E il 30 maggio, presa anche Sofia, la nazione bulgara si arrende e viene annessa all'Impero Italiano
Roma, 4 giugno 1938 Durante una riunione del Consiglio di Guerra presieduta dal duce, il ministro degli esteri Guido Girotti (nome di pura fantasia), noto soprattutto per le sue vicende mondane, pronuncia la storica frase: "Una annessione al mese ci aiuterà a gestir meglio le spese!" Nel silenzio generale dei presenti, tutti notano il gelido guardo del capo del governo diretto al suo ministro. Nei giorni e mesi successivi i rotocalchi italiani parleranno moltissimo dello stesso ministro, per la incredibile sfortuna che lo ha colpito in un drammatico incidente automobilistico: precipita con la sua auto privata da una scarpata della costiera ligure, perdendo la vita ...
Poveri ungheresi...dove potranno fuggire?!? Vedo che l'espansione procede ottimamente. Finalmente grazie al tuo AAR anche la sezione del forum dedicata ad HoI3 vede un po'aria nuova...stafa facendo la muffa... E speriamo sempre che l'AI non si metta a barare, cedendo ad altri le tue conquiste come già accaduto con i Sudeti...dannata stupidità artificiale... Buon proseguimento! E magari, alla fine di ogni conquista, mettici una bella visione generale dell'estensione raggiunta dall'Impero!
Hai ragione Ishi: questa sera allego lo screen con la mappa post conquista della Bulgaria. Ma intanto proseguiamo con la storia. Nello stesso Consiglio di Guerra del 4 giugno, l’ordine del giorno era una valutazione strategica delle prossime mosse per espandere ulteriormente l’Impero. Oltre ad un consolidamento dei territori occupati, le opzioni strategiche possibili sono almeno tre, tutte derivanti dalla presenza in zona di gran parte dell’esercito: la conquista dell’Albania (non si vedono truppe in difesa), che da sempre viene considerata una provincia Italiana, l’invasione della Grecia e/o addirittura della Turchia. Queste tre opzioni sono attuabili in tempi relativamente molto brevi, mentre altre scelte strategiche richiederebbero uno spostamento di truppe troppo oneroso. L’opzione albanese viene subito scartata (in realtà questo è l’unico caso in cui può esserci un evento a mio favore e voglio aspettare che si presenti) e tra le altre due tutti i ministri concordano sulla scelta della Grecia, per la sua vicinanza geografica con la madrepatria. La scelta è molto più coerente con lo sviluppo territoriale dell’Impero mentre la Turchia, con la Grecia ancora di mezzo, sarebbe un’opzione troppo avventata. E allora Grecia sia!
Capitolo 5: magna (la) Grecia Stabilito dal consiglio di guerra di attaccare la Grecia, le unità italiane vengono velocemente rischierate lungo il confine e già il 10 giugno sono pronte per sferrare l'attacco La Grecia è però mobilitata e le sue orgogliose unità effettuano una forte resistenza: ci vorrà qualche settimana per iniziare a intravvedere segni di cedimento Nel frattempo le navi della flotta greca, riparate nel porto della capitale, che è invece lasciata stranamente sguarnita, vengono sottoposte ad un pesante martellamento aeronavale, con la flotta italiana che effettua un blocco navale al largo Finalmente il 5 luglio lo sfondamento prende consistenza Mentre il 22, affondate anche le navi della marina nemica, le truppe italiane possono invadere la capitale greca dal mare Oramai le unità italiane dilagano sul suolo della nazione greca ... che il 25 luglio, stremata, si arrende e viene annessa all'Impero Italiano
Capitolo 6: il ferragosto turco Conquistata anche la Grecia, le unità da ricognizione delle divisioni Italiane dislocate più ad est sul suolo greco riportano di aver notato una cosa stranissima: la totale assenza di unità turche in difesa dei confini nazionali. Può darsi che siano più concentrate al confine con la Russia. Inoltre, solo qualche ora dopo dopo l'annessione della Grecia si percepiscono le prime notizie di una mobilitazione della Turchia. Bisogna assolutamente approfittare della situazione e immediatamente partono gli ordini per un rischieramente sul confine con la Turchia, che viene completato il 15 agosto View attachment 24887 Lo stesso giorno viene dichiarata guerra e il 18 agosto, senza praticamente trovare resistenza, viene combattuta e vinta in poche ore la battaglia per Istambul e il 5 settembre, trovando davvero poca resistenza, le unità italiane sono già nei pressi della Capitale Turca che cede lo stesso giorno. Perdute le provincie principali, la nazione turca si rende conto che non ha senso continuare una lotta senza speranza e si arrende Anche la turchia viene annessa all'Impero