Ormai diversi anni fa ho scaricato alcune foto delle operazioni sul minamento del Ponte Vecchio di Firenze, purtroppo non mi ricordo più dove le abbia trovate, potrebbe persino essere qui su NWI, ma ho già cercato invano. Almeno una di esse proviene da un libro. Qualcuno di voi sa quale sia il libro in questione o conosce un link a cui fanno riferimento queste foto? Grazie in anticipo
secondo me si tratta di questo libro https://www.ibs.it/di-pietra-d-oro-ponte-libro-vari/e/9788890670893 Ho mandato una email con le foto allegate in piccolo, vediamo se rispondono storiadellecose@gmail.com
mi chiedevo, magari guardando l'ultima foto ( l'unica foto della seconda linea ) : possibile che il tipo che ha il bistone in mano, il quale sembra sia appena uscito da un picnic in un prato, potesse essere un Feldmaresciallo? Deducendo che stiamo parlando di foto in Italia quindi direi Kesserling? Perchè ecco Rommel lo riconoscerei di vista.. Mentre poi non ho ben capito cosa stanno facendo nella prima foto... sembra stiano aggiustando i san pietrini di quella strada...ma mi sembra ok il manto stradALE DI quella strada però... magari la foto è stata scattata quando effetivamente avevano finito di aggiustarla...
Non rispondono, neanche al telefono... http://www.mcm.storiadellecose.it/Pubblicazioni.asp Edit: Si, mi sono ricordato adesso che è primo maggio oggi...
Il tipo del picnic è Kesserling, ci sono un'infinità di foto di lui, la divisa è estiva perché siamo ai primi di agosto del '44 e ti garantisco che a Firenze ad agosto non si respira. I tedeschi nelle foto non stanno aggiustando un bel nulla, anzi. In quei giorni avevano minato tutti i ponti di Firenze, che furono poi effettivamente fatti saltare, nelle foto stavano preparando delle buche, i cosiddetti fornelli, dove mettere cariche di esplosivo. Ci sono altre foto con le cariche pronte, sul perché poi il Ponte Vecchio non sia stato fatto saltare ci sono molte ipotesi anche contrastanti fra loro, ma tutte le zone adiacenti alle estremità del ponte furono comunque distrutte e disseminate di mine antiuomo e di trappole esplosive, mandando in briciole decine di palazzi medievali. Le prime due foto rappresentano alcune delle mine che dovevano far saltare il ponte, le successive una panoramica della zona attorno al ponte:
In effetti da ste foto si nota la distruzione nei pressi del Ponte Vecchio... la terza foto poi mi ha colpito molto. Mappo in base alle tue letture o alle tue conoscenze per quanto concerne la non distruzione del Ponte Vecchio qual'è la tua personale opinione in merito? Ti spiego il perchè di questa mia curiosità in merito...ecco diciamo che la mia domanda ha una doppia valenza: in primo luogo vi è il fattore intrenseco della domanda stessa; in secondo luogo vi è una "cosa stramba", mi spiego meglio. Tempo fa lessi da qualche parte, forse il libro era "I Generali di Hitler", dove si parlava anche del Feldmaresciallo Model, abile sopratutto nelle ritirate e alla fase difensiva diciamo..Ecco cosi che qui lessi una citazione del Nostro nella quale vi erano queste parole in pratica : " Di solito le persone rimangano stupite dal fatto che quando effettuo una ritirata rimango integri i ponti dietro di me invece di distruggerli ... bhe forse nessuno ha capito che quei ponti mi serviranno per contraccare in futuro " Quando lessi sta citazione mi colpi cosi tanto e da quel momento in poi appena sento di un ponte nella WWII non fatto esplodere mi scatta sta "curiosità stramba".
sul perchè non lo fecero saltare non saprei ma Kesselring ebbe a dire che invece di un processo gli italiani gli avrebbero dovuto erigere una statua
Ci sono diverse spiegazioni sulla mancata esplosione, non so quale sia quella vera e forse si tratta di un concorso di più cause. Te le riepilogo come mi vengono in mente: 1) Fu Hitler in persona che memore di una visita al Corridoio Vasariano proibì la ditruzione del ponte. Non ci credo per nulla 2) Burgassi, un fiorentino vecchio e disabile che svolgeva la funzione di custode notturno per le botteghe del ponte, girava liberamente e i tedeschi lo reputavano innocuo. Pare che abbia visto dove fossero i cavi dell'esplosivo e senza farsi accorgere li abbia tagliati. Sul Ponte Vecchio c'è una lapide che lo ricorda. Personalmente la cosa non mi convince, perché il brillamento dei ponti non avvenne nell'immediato avvicinarsi degli Alleati e quindi i tedeschi avrebbero potuto benissimo posare nuovi cavi. 3) Gerhard Wolf, console tedesco a Firenze, durante la sua permanenza si attivò per salvare perseguitati politici ed ebrei, si dette da fare anche per evitare la distruzione del Ponte Vecchio, nel 1955 gli venne concessa la cittadinanza onoraria di Firenze e sul Ponte vi è una lapide che lo ricorda. In questo caso credo che la sua attività abbia avuto un certo peso, anche se non determinante. 4) Un'altra ipotesi rilanciata da un libro di pochi anni fa attribuisce il merito a due orafi del ponte che prima di abbandonare le loro botteghe riuscirono a tagliare i cavi, non ho capito se uno dei due fosse il Burgassi di cui sopra. Su questa ipotesi ho le stesse perplessità. 5) Concreta inutilità di distruggere il ponte. Il ponte non era in grado di reggere il peso di mezzi pesanti come i carri armati e quindi una volta distrutte tutte le abitazioni alle due estremità del ponte e disseminadole di trappole esplosive si rese poco conveniente utilizzare il ponte come via d'accesso alla parte settentrionale di Firenze. Anche questa è una considerazione corretta, resta il fatto che i tedeschi minarono effettivamente il ponte e quindi non si capisce cosa poi gli abbia effettivamente sconsigliato di farlo saltare. E' anche vero che ad agosto le acque dell'Arno erano molto basse, che il fiume poteva essere facilmente attraversato sia a monte che a valle di Firenze e che nella stessa Firenze vi erano dei passaggi artificiali, le cosiddette "pescaie" che permettevano il passaggio, per lo meno a piedi, pare che ci fossero anche dei passaggi sotterranei, oggi impraticabili. Quindi, come detto, non so quale sia stata la causa effettiva, forse un concorso di cause fra quelle riportate (eccetto la prima) o forse qualche altro motivo che non sappiamo. Quanto al discorso di Model questo si applicava al fronte orientale e solo in determinati casi. Nell'agosto del '44, in una situazione geografica e militare del tutto differente, nessun tedesco sano di mente pensava di lasciare intatto un ponte per una successiva controffensiva, visto che tutto era concepito all'insegna del semplice contenimento e ritardo dell'avanzata alleata. Per fare un esempio quando nell'inverno del '44 si prospettò la possibilità di una controffensiva di una certa importanza nel settore della Garfagnana, gli iniziali progetti ambiziosi che puntavano addirittura ad una riconquista di Pisa e Livorno, una specie di Offensiva delle Ardenne in scala ridotta, furono drasticamente ridotti dal comando supremo tedesco, dando luogo alla ben più ridotta Operazione Wintergewitter fra il 26 e il 28 dicembre del '44.
Personalmete anche a me mi fa pensasare a un concorso di cause e azzarderei che la 5a. causa abbia un peso specifico maggiore. Mappo grazie mille per le informazioni! ^_^
Penso che questa inutile provocazione, questa boutade il caro Kesserling se la poteva pure risparmiare non solo alla luce delle tante stragi commesse dai tedeschi dall'armistizio fino ai primi di maggio del '45, ma anche della condanna a morte prima commutata in carcere a vita e poi estinta, di fatto, dopo appena cinque anni. Al di là della retorica credo che la risposta di Calamandrei possa essere sempre valida. http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=2068