Prendendo spunto da una questione che ho sollevato in un wargame (WITPae) su questo forum, mi interessa avere qualche approfondimento di natura storica sulla ww2, anche al di fuori del teatro del pacifico. La questione mi sorge dall'aver letto che esercito e marina giapponese non sempre avevano visioni coincidenti, e mi pare di aver intuito, per esempio, che tale mancanza di accordo non avrebbe consentito l'invasione dell'Australia, da parte dei giapponesi, richiedendo una decina di divisioni che l'esercito non avrebbe messo a disposizione. La domanda è: dato che nel pacifico, per esempio, molte operazioni prevedevano sbarchi e coinvolgimento di tutte e tre le armi (esercito, marina, aviazione), in questi casi, chi aveva il comando in capo? Non solo, giusto l'altra sera, per esempio, rivedevo per la ventesima volta il film "La sottile linea rossa". Non so quale fosse l'attendibilità storica, ma a un certo punto un generale (immagino dell'esercito americano) dice la frase: i marines hanno fatto la loro parte, ora tocca a noi. Uno sbarco che coinvolgeva più armi (credo che si tratti di Guadalcanal), nel quale intervenivano aerei da bombardamento, caccia, navi da guerra, truppe a terra e via discorrendo, quali necessità di coordinamento comportava? Chi era il comandante in capo? E quali erano le differenze tra i contendenti, ad esempio tra i giapponesi e gli americani? Tali domande mi derivano dalla banale osservazione che una simulazione non può tener conto delle rivalità (ammesso che ci fossero) tra i comandi, ma nella realtà questo potrebbe, penso, aver condizionato la riuscita di qualche operazione. Scusate la banalità della domanda, derivante dalla mia ignoranza.
Non ti so rispondere sulle gerarchie, però le situazioni che si potevano creare erano varie, pensa (sempre in tema sottile linea rossa) allo sbarco a Guadalcanal: Fletcher è più preoccupato di riportare a casa le sue CV e se ne va impedendo il completo scarico dell'attrezzature per i marines appena sbarcati sull'isola, che proprio bene non l'hanno presa.
Per l'ETO, Dwight D. Eisenhower ere il comandante in capo. Ovviamente attriti fra marina, aviazione ed esercito e fra nazionalità diverse erano all'ordine del giorno, nonostante la definizione di un unico responsabile (in "Bitter Victory" di d'Este ad esempio si vede come inglesi ed americani erano ben lungi dall'essere "integrati" ed odi e rivalità fra comandanti, anche della stessa fazione, erano molto comuni, come avviene d'altronde in tutte le organizzazioni umane). per il PTO linko la wiki