avevo perso interesse in victoria2 vanilla perchè lo trovavo troppo irrealisticamente semplice, con facilità facevo diventare le due sicilie grande potenza e poi unificavo l'italia ora lo ho ripreso provando l'ultima versione di a pop divided, di cui ho letto molto bene riguardo il realismo la difficoltà è aumentata, ma è aumentato anche quello che mi sembra un fattore di irrealismo mi ritrovo nel 1861 con un due sicilie messo benissimo economicamente, con un'ottima efficienza burocratica e alto tasso d'istruzione(da inizio partito è sempre al massimo) sono la nona potenza grazie al prestigio accumulato con la ricerca, non per l'industria, dove ho un misero punteggio di 28, dovuto unicamente alla carenza di manodopera. sono pieno di industrie perfettamente efficienti, con bilanci largamente positivi, eppure in pochissimi lasciano le campagne per le industrie addirittura ho scelto con la forza(ho un costituzionalismo prussiano) un governo socialista per poter mettere le tasse al 100% al ceto basso(altra cosa irrealistica, scelgo a mio piacere un qualsiasi governo ignorando le elezioni, aumenta la militanza ma tanto poi riscende), sperando di impoverire i contadini così da obbligarli a trasferirsi in città, ma poco è cambiato, dovrei alzare le tariffe così da impoverire forzatamente i contadini? ma così si danneggerebbe anche la mia industria che importa le materie prime, questo non avrebbe alcun senso!!! in somma, ho un'industria florida, dove però nessuno vuole andare a lavorare, in una situazione simile i salari sarebbero stati così alti da giustificare da soli una massiccia immigrazione dalle campagne, meccanismo della domanda e offerta, ma sembra che il gioco ignori questo principio, e quindi le industrie rimangono disperatamente vuote, non ha senso impoverire i contadini per farli andare in città rispetto al vanilla la maggiore difficoltà per industrializzare mi sembra che sia dovuta solitamente a una irrealistica incrementata staticità dei contadini, mentre nel vanilla la cosa irrealistica è la facilità con cui si riesce a investire nell'industria insomma, per sistemare una cosa irrealistica ne hanno messa un'altra
La maggiore difficoltà ad industrializzarsi è dovuta al fatto che nel PDM la literacy è fondamentale per trasformare i pop in Craftsmen e Clerk (addirittura questi ultimi è quasi impossibile averli se non hai il 50% di lit nel pop in trasformazione). Questo è fatto apposta per impedire a nazioni arretrate di balzare immediatamente ad alti livelli industriali come nel vanilla (basti vedere cosa ha fatto Uriel nel multi). Per quanto riguarda le tasse: li tu setti il livello di tassazione, ma se guardi il livello effettivo è un altro (tieni la manina ferma sul pallino). Il livello di tassazione effettiva dipende da: - livello delle tasse (ovviamente) - efficienza amministrativa - efficienza delle tasse; quest'ultima può essere aumentata con una tecnologia commerciale (la seconda da sinistra, quella della banca centrale per intenderci)
per i clerk ci sta l'importanza dell'alfabetizzazione, ma per i craftmen non ha senso, l'operaio ottocentesco non era per niente istruito, si parla di industria ottocentesca dove l'intera manodopera faceva solamente lavori manuali ripetitivi riguardo le tasse, ma questo non cambia le cose, non ha senso aumentare le tasse ai poveri per trasferirli in città storicamente, nell'europa ottocentesca, nel miracolo economico italiano degli anni '60, e oggi nei paesi dove sta maturando il capitalismo(cina ad esempio) è stata la ricerca del miglior tenore di vita a far spostare i contadini nelle industrie, non la fuga dallo sceriffo di nottingham delle campagne, nella mia situazione ho industrie floride con disperato bisogno di manodopera e milioni di proletari che preferiscono la vita grama da bracciante nell'agricoltura di sussistenza nella realtà le paghe in città sarebbero state talmente alte da generare la fuga dalle campagne, non è per niente realistico IMHO essere spinti ad aumentare le tasse ai contadini per farli diventare operai
Purtroppo quello fa parte del sistema di Victoria, il PDM poco pi può fare se non regolarsi di conseguenza Diciamo che la ricerca del miglior tenore di vita è anche qua il movente, in quanto da contadini si guadagna meno che da operai e dunque se i pop poveri sono... poveri (scusa per la ripetizione) allora vanno a cercare un altro lavoro più fruttuoso, cioè quello dell'operaio.
il problema è che il salario dell'operaio non varia in base allo stato dell'industria, o se varia non varia sufficientemente, basterebbe renderlo dinamico(se gli operai sono insufficienti è alto, se gli operai sono in eccedenza va ad abbassarsi fino a raggiungere quello dei contadini e quindi bloccare la trasformazione dei contadini in operai) nella mia situazione duosiciliana nella realtà si avrebbe il paradosso di pochi operai ma con stipendi altissimi, ho perso lo stimolo a giocare, non riesco a calarmi nel ruolo della risimulazione storica(che tale non è) con questo difetto
Questo problema è di Victoria 2, l'unico modo per modificare le paghe (la quale modifica tra l'altro è per tutti i lavoratori, quindi fa distinzioni solamente relative) è quello di fare le riforme sociali apposite. Se vuoi entrare di più ancora nella simulazione storica ti consiglio allora Pride of Nations, un gioco AGEOD
Per me le tasse e le tariffe hanno poco effetto sull'industrializzazione nel gioco, sopratutto all'inizio l'efficenza della tassazione e' praticamente nulla, mentre le tariffe influiscono su industrie e artigiani, molto meno sui contadini. E comunque le tasse sulla popolazione di ceto basso colpiscono anche gli operai... quello che conta e' il tasso di disoccupazione. I contadini preferiranno restare tali se hanno un tetto sotto la testa e un lavoro stabile, per quanto poco retribuito. Nel vanilla per creare disoccupazione basta far passare le tecnologie che riducono le dimensioni degli Rgo, passare le riforme sociali, e voila' ecco che si hanno migliaia di emigranti Nel PDM e' piu' difficile, perche' gli rgo hanno dimensione praticamente illimitata. Potresti provare a creare una sovrapproduzione dei beni piu' prodotti nei tuoi territori, ad esempio con le due sicilie dovresti ricercare le tecnologie che aumentano la produzione di pesce, e magari conquistare qualche stato produttore, o sferizzarlo e investire in ferrovie. Ma rischi di avere troppi operai rispetto alle materie grezze che produci e di dover importare troppe materie prime (visto che gran parte della produzione nazionale sara' di pesce, e non puoi fare solo fabbriche di cibo in scatola xD). Col pdm mod ti consiglio semplicemente di fare di tutto per aumentare la literacy, una volta che e' alta, focus su craftsmen. Comunque la literacy del gioco non misura solo l'alfabetizzazione, ma anche altri aspetti, come la presenza di un ceto medio. Per fare la rivoluzione industriale non c'e' bisogno solo di braccia ma anche di architetti, ingegneri, avvocati etc etc. La Russia dello Tzar e della chiesa ultraortodossa, servitu' della gleba e 1000 etnie diverse e' assurdo che possa diventare una superpotenza industriale in pochi anni (come e' possibile fare nel vanilla). Idem per le due sicilie ,che nel pop demand mod sono state pesantemente nerfate, mi pare abbiano solo 10% di literacy, uno dei valori piu' bassi del mondo, che rende molto difficile industrializzare.
il vanilla giocando a livello difficile diventa più realistico? nel senso che non è più fattibile industrializzare con facilità la russia o l'india