Quali erano veramente le qualità di Garibaldi come generale? forse sapeva ispirare le porpire truppe, ma aveva anche qualità tattico-strategiche? si trova poco su Garibaldi a questo riguardo...
Da quello che so era un generale mediocre, le migliori cose riuscì a farle con le truppe irregolari, come ad esempio i cacciatori delle alpi, tuttavia era abilissimo come hai detto a motivare i suoi sottoposti (tuttavia ricordiamoci che erano in larga parte volontari) grazie anche al carisma e all'aura di eroe che seppe costruirsi nella sua carriera
Esempi? Resoconti dettagliati di battaglie? Quindi tutti i suoi successi militari erano dovuti alla sua capacità di motivare la truppa? nell'800 il morale era importantissimo, certo, in un certo senso dei soldati irregolari ben motivati che caricavano, appunto, alla garibaldina e in ordine sparso, erano addirittura meglio di truppe regolari demotivate usate con tattiche napoleoniche, ma se era una capra nelle altre cose non bastava...
Oltre a saper motivare le trippe era anche in grado di disporle al meglio (quando aveva librtà di movimento, come nella spedizione dei Mille)...
Mi viene in mente la battaglia di San Fermo, durante la seconda guerra di indipendeza, la sua azione fu notevole poichè riusci ad sconfiggere 2 colonne austriache di circa 1500 uomini, tuttavia avrebbe potuto riportare una vittoria più decisa se solo avesse spinto i suoi reparti ad occupare Civello durante la notte tra 26 e 27 maggio, tagliando praticamente la via di fuga agli austiaci, cosa che non fece poichè preferì deviare le sue forze direttamente a San Fermo per affrontare una classica battaglia campale.
io so che durante l'esilio in sud america ha imparato la tattica della guerriglia cosa che ripropose anche qui in Italia ed ecco come è riuscito a sconfiggere i suoi nemici.
Se ha fatto cadere il regno borbonico in sud Italia deve essere stato un buon generale......più che altro penso che però le sue qualità erano più che altro incentrate sul fatto che riusciva a vedere la situazione italiana in un modo più nuovo rispetto ai suoi amichetti in piemonte.....tuttavia alla fine anche lui si è tirato indietro lasciando tutto a vittorio emanuele II senza nemmeno richiedere una posizione di potere....almeno credo così sia successo..
insomma, la spedizione nel sud fu preparata dall'amministrazione piemontese, in particolar modo ad Cavour, che tentò di togliere la "patata bollente" Garibaldi dal fronte con l'Austria e spedirlo nel sud a tentare la fortuna, anche il supporto inglese per sbarcare in calabria fu un successo diplomatico cavouriano
Si è vero però bisogna dire che i borboni sono caduti in un lampo ma secondo me non si aspettavano un'attacco, e poi come dice piccolo messe il successo è dovuto alle ottime capacità diplomatiche di Cavour
E non dimentichiamoci che i Savoia, con la spedizione dei Mille, avrebbero tratto un profitto vantaggioso con entrambi i risultati possibili (sconfitta o vittoria)...:contratto:
anche dalla sconfittà? perchè? spiegami un po panzer..... Sì anche se però il caro cavour non aveva fatto bene i calcoli nella seconda guerra di indipendenza, quando i francesi stipularono la apce prima del previsto.....tuttavia devo stra-ammettere che senza di lui sarebbe stato: ehh? Italia unita? di che parli?
eh? penisola unita, di che parli? Vorrai dire, se non ricordo male l'invenzione dello stivale è di un italiano, e si è iniziata a chiamare italia dopo la rivoluzione.. o no?
Perchè si sarebbero levati dalle palle quella pericolosa testa calda di Garibaldi, sai com'è, uno che si organizza spedizioni private in tuo nome (vedi le varie battaglie di Mentana, Aspromonte, ecc.) non è esattamente un toccasana per la tua immagine a livello internazionale, senza contare che Garibaldi era un mazziniano, quindi repubblicano, e non si può mai sapere...
purtroppo non sempre per raggiungere grandi risultati si usano metodi consoni alla giustizia e moralità.....
Cavour aveva anche una grande capacità diplomatica. Si vede nel come è riuscito a portare dalla sua parte Francia e Inghilterra assieme, ma anche in varie questioni interne come la difficoltosa gestione dei rapporti con i cattolici (Cavour era un liberale moderatamente mangiapreti).
Sul piano amministrativo tutta via a fatto miracoli, se non era per lui la riforma del 53 ministeri che ne definiva una seppur vaga autonomia era impensabile e non dimentichiamoci che era una figura spiccatamente antimonarchica attenti cmq all'fftopic: