Brigata Maiella

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da cyberdisc, 20 Luglio 2009.

  1. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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  2. Rob84

    Rob84

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    Ne ho visto una buona parte: molto interessante anche se non mi piace tantissimo come l'autore del libro si pone verso pubblico e moderatore.
    Non avevo mai sentito parlare della brigata (banda patriottica) che aveva combattuto per gli inglesi come esercito regolare ed è incredibile come sia nata dalla adesione a un patto di 15 uomini.:eek:
    La cosa che più mi ha colpito è la critica un pò celata e un pò no, ma che sotto sotto è presente, di Patricelli verso i partigiani, tipo l'aneddoto di quando scappano alla prima sparatoria contro i tedeschi lasciando i "veri soldati" cioè quelli della brigata Maiella a bagno. Alla fine i partigiani combattendo in territorio nemico, in bande piccole e non sotto l'ala protettiva di un esercito vincente, spesso senza equipaggiamento adeguato e tra l'altro non pagati, secondo me, non hanno demeritato rispetto ai volontari della brigata Maiella. Invece missà che Patricelli non la pensa così...
     
  3. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    Patricelli racconta come correttamente dici tu, un aneddoto e non mi sembra che lo estenda, questionando in generale sul valore in battaglia dei partigiani, infatti non torna più sull'argomento. Chiaramente traspare evidente l'opinione che l'autore ha sulla lotta "ideologica" e sopratutto sulle conseguenze che ha avuto post-liberazione, ma questa è un'altra cosa con cui ovviamente si può essere d'accordo o meno e che comunque, visto il taglio dell'incontro, centrato sulla storia e le vicende semi-oscure e oscurate della Brigata Maiella, mi è parsa decisamente la parte meno interessante del "semi-monologo".

    Per contro Bocca, stando a quello che dice Patricelli, addita i volontari della Brigata Maiella come quelli che si sono ribellati solo per difendere la "robba": francamente non mi è chiaro perché un migliaio abbondante di abruzzesi per difendere i loro pochi (pochissimi) averi, abbiano dovuto combattere e morire nelle marche, in emilia, entrare per primi a bologna (con i polacchi), arrivare fino ad asiago, meritarsi una medaglia d'oro al valor militare e il tutto non perdendo mai una battaglia con il nemico nei circa 15 mesi di lotta (tranne uno dei primissimi scontri a Pizzoferrato)...qualcosa nel teorema Bocchiano non mi quadra.
     
  4. Wolf

    Wolf Guest

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    Pure a me sembra leggermente forzato, ma nemmeno tanto assurdo.Basta leggere Verga per vedere famiglie con averi ancora più miseri scannarsi alla grande.Sì è vero sono siciliani, ma credo che il comportamento sia valido un po' per chiunque in condizioni di simile miseria.
     
  5. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    Mah...Dalla Brigata Maiella era possibile uscire volontariamente (nel video viene ricordato più di una volta) e senza alcuna sanzione. Ergo non c'erano impedimenti a tornarsene a casa una volta arrivati alla foce del Tronto. Eppure TUTTI, se non ricordo male, sono rimasti fino alla fine...Mi pare che alla fine sia chiaro che le motivazioni dei maiellini per lottare contro i nazi-fascisti, erano ben diverse. Altro che "la robba".

    Comunque, altri limitati ragguagli online:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Brigata_Maiella
    Il Comandante D. Troilo sull' attacco a monte Mauro:
    http://www.anpi.it/patria_2007/004/23-24_TROILO.pdf

    Altro si trova googolando...
     
  6. agent_45

    agent_45 Guest

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