Come da titolo, quand'è che il generale perse quella sua importanza sui suoi soldati da non poterli più influenzare come ai vecchi tempi, quando li guidava lui stesso in battaglia e dove spesso riponevano più fiducia in lui che nel sovrano. E dove spesso poteva guidare vere e proprie rivolte col suo esercito. Per fare un esempio: Generale all'antica: Giulio Cesare Generale alla moderna: Generali della WW2 Qual'è stata la guerra in cui la figura del generale venne ridotta a quella di semplice stratega ?
Quando le armi da fuoco permisero di mirare ad un generale e di farlo secco sul campo se prima potevi arrischiarti a osservare da vicino, più le armi miglioravano e più era probabile che qualcuno ti tirasse contro e ti uccidesse. E' anche per questo che le uniformi sono diventate meno vistose. Poi la guerra moderna richiede competenze che vanno ben oltre la gestione tattica, e le battaglie sono così grandi e così mobili da non poter essere seguite passo passo da un comandante.
però Patton e MCArthur furono "particolari" nel loro modo di fare, la loro presenza fra le unità demoralizzate fu elettrizzante rovesciando talvolta esiti scontati
Per non parlare di Rommel, non era lui che andava a fare le ricognizioni personalmente alle linee nemiche (mi pare che una volta abbia passato la notte davanti agli inglesi in un mezzo catturato senza farsi notare...) ?? Mi pare anche che guidasse le sue truppe di persona, o meglio più di persona degli altri, e i soldati lo adoravano, è così ??
McArthur fu il migliore difese fino all'ultimo le filippine e poi quando cadde corregidon se ne andò in australia a preparare la sua vendetta
Rischiò più volte di lasciarci la pelle, un conto l'audacia un conto l'avventatezza. Di persona non le guidava sempre, ma aveva di questi gesti di sprezzo del pericolo che se da una parte alimentavano una certa leggenda e sollevavano il morale, potevano in qualsiasi momento esporre lui e le sue truppe al disastro. Poi McArthur il migliore anche no.
Ah beh se parliamo solo di americani può anche darsi, non so. PS- evita di scrivere qua come scrivi gli sms, che non è un granché a leggersi... fai con calma che tanto qua di spazio ce n'è abbastanza non c'è grande bisogno di abbreviare ;-)
Oddio guarda, nel forum sono famoso come il nippomane e i giapponesi amano MacArthur, ma da qui ad uno dei migliori ne passa, sopratutto perchè molte sue scelte in ambito militare sono molto discutibili Tornando in topic invece, quale è stato l'ultimo generale a "combattere" in prima linea? Ovviamente escludiamo tutte quelle situazioni estreme, disperate e fuori dall'ordinario che si sono verificate anche nello scorso secolo. Che secolo fissereste come "limite" del generale tra gli uomini come normalità?
ok mikhail comunque secondo me la germani fu anche un pò avvantaggiata nell WII perchè avevano dei generali esperti vedi rommel, guderian mastein e von kluge invece gli inglesi e americani erano invece più avvantaggiati nell'esperienza marinara
Rimango dell'idea che i più grandi successi di MacArthur siano stati ottenuti in tempo di pace che in guerra.. Comunque non andare offtopic e rispondi al mio quesito!
cmq nel pacifico gli unici generali che dettavano legge erano i japu il primo era yamamoto anche se era un ammiraglio invece di generali che comandavano divisioni terrestri non ne conosco molti tranne Ando e qualche altro
Io non lo penserei solo come un fattore storico che cambia in base alla disponibilità delle armi e alle tattiche degli eserciti, il fatto di sentire il dovere di combattere in prima linea per un generale secondo me è una caratteristica peculiare o meno di ogni generale che è esistito. Cioè secondo me è una questione più caratteriale che storica. Inoltre con il progredire degli armamenti un generale della II WW poteva considerarsi in prima linea anche senza essere alla guida di un assalto di fanteria a un bunker o di una carica di cavalleria nelle steppe russe. Quando da un momento all'altro puoi subire uno spezzonamento aereo o venire polverizzato da un colpo di mortaio vacante secondo me sei in prima linea. Basta vedere quanti generali sono morti nella II WW in azione. Insomma secondo me non sono i generali ad essersi allontanati dalla prima linea ma sono state le armi che, avendo aumentato la loro gittata, hanno dato l'errata percezione che i generali fossero più lontani.
Anche l'aumento dei numeri in gioco fa la sua parte: se devi comandare un'intera armata non puoi fisicamente stare vicino alla prima linea.
La discussione sta andando OT comunque dico la mia: Patton, Rommel, McArthur e così via spesso ci piacciono perchè ci ha colpito un aspetto della loro personalità, un singolo episodio, bisognerebbe invece approfondire più attentamente la loro capacità, il loro carattere, i loro risultati nel contesto in cui hanno operato, con quali mezzi e contro quali generali avversari, purtroppo uno studio approfondito di questi personaggi finisce quasi sempre per appannarne grandemente l'immagine. Ad esempio non nego di provare una certa simpatia per Rommel eppure se come tattico aveva pochi rivali come stratega era quanto di più miope si potesse immaginare e nell'ultimo periodo della guerra era solo l'ombra di ciò che era stato fra il 40 e il 42. Di McArthur poi non mi viene in mente nessun qualità nè come tattico nè come stratega. Ma forse dovremmo aprire una discussione apposita........ PS: In ogni cao il mio generale preferito è Wellington.......