Salve a tutti, da poco ho letto un libro che tratta anche di ypres(di Keegan e uno di Gilbert tempo fa), sono rimasto sbalordito dalla barbarie e dalla ferocia dei combattimenti, gas.centinaia di enormi bombarde per pochi kilometri quadrati, migliai di mitragliatrici(per ambo gli schieramenti) unità tedesche che si sacrificavano fino all'ultimo per resistere agli alleati in controavanzata, vorrei se qualcuno postasse magari foto o parlarne per confrontare le conoscenze ripsettive di ciascuno di noi. P.S. parlo della battaglia dell'ottobre-dicembre 1914
Sì, Ypres fu un vero massacro da ambo le parti (come in altri settori del fronte occidentale d'altronde)... Posto un paio di immagini relative a questo saliente di sangue (era soprannominato così)
sto rileggendo la storia della IGM del Gilbert, e fondamentalmente quello che è successo ad ypres si è ripresentato lungo tutto il fronte, dai Vosgi fino al mare e sui fronti russo e italiano, per non parlare di gallipoli etc etc. Ovunque è stato un bagno di sangue percghè la potenza di fuoco ( mitragliatrici ed artiglieria) erano superiori alle tattiche del tempo ( carica ed assalto e controcarica): la difesa era superiore all'attacco.
Ypres fu combatutta dopo la battaglia della marna? Comunque sì, stabilizzò il fronte in Belgio e fermò l'avanzata tedesca. In realtà l'obbiettivo era raggiungere i porti sulla manica, per cercare di bloccare i rifornimenti inglesi e bloccare la via di fuga sulla manica (un pò come la WWII). L'asprezza dei combattimenti è gia stata citata, come tutta la WWI fu un inutile massacrò. La prima battaglia di Ypres fu l'ultima grande battaglia della prima parte della WWI. Da lì cominciò in modo definitivo la guerra di trincea.
a Ypres mi pare che morirono così tanti inglesi che intere comunità britanniche rimasero senza ragazzi perchè si usava nell'esercito inglese costituire reggimenti con elementi dello stesso paese con l'idea di alimentare maggiore spirito di corpo...
vedi Cuneense in Russia; l'esercito inglese era professionale, ma una volta scoppiata la guerra Lord Kitchener organizzò l'arruolamento volontario che raccolse un numero enorme di uomini puntando sul senso di amicizia e fratellanza http://en.wikipedia.org/wiki/Recruitment_to_the_British_Army_during_World_War_I http://en.wikipedia.org/wiki/Pals_battalion
esatto.. il mitalirismo nella popolazione fu portato da tutte le nazioni, ci sono foto dei centri di reclutamento talmente pieni di volontari, che occorreva la polizia per smistare i volontari
nella battaglia venne utilizzato il gas che ebbe effetti iniziali devastanti sulle truppe inglesi impreparate a questo tipo di guerra ma pare che dopo l'adozione delle maschere antigas ( pur rudimentali e scomode ) divenne quasi inutile questo tipo di mezzo che poi era anche controproducente a causa del vento... il gas fu assolutamente essenziale nelle primissime fasi solo a Caporetto dove vennero annientate in un istante le posizioni di monitoriaggio italiane sui punti chiave della conca del Plezzo e Tolmino
si fece presto a cambiare opinione: "Quelle terre oltre i confini che voi chiamate Campi di gloria qui si muore gridando assassini" dalla canzone "Gorizia" Anonimo, 1916
Ecco un articolo che parla proprio dell'utilizzo dei gas da Ypres a Plezzo http://www.camillopavan.it/Grande_guerra/gas.htm Dire che non servirono a nulla e' semplicistico. In fatto di numero di morti fu certamente piu letale la canna rigata, le armi automatiche e le artiglierie di nuova concezione. Ciononostante il Gas fu uno strumento tattico di grande importanza di quella guerra: L'iprite non procura un'immediata, alta, mortalità. Tuttavia, a causa della sua forte ed estesa azione vescicatoria (eruzioni cutanee, gonfiamento degli organi genitali, ecc.), è in grado comunque di rendere inabili per lungo tempo, fra sofferenze facilmente intuibili, un'altissima percentuale dei colpiti. Ad esempio, fra i diecimila “ipritizzati” di Verdun nell'agosto-settembre del 1917 il tasso di mortalità fu dell'1-2%, ma il 35% dei colpiti venne definitivamente messo fuori combattimento, mentre il recupero del restante 65%, mai del tutto completo, impiegò una media di 45 giorni. A questo riguardo qualcuno (che non era a Plezzo quel mattino del 24 ottobre), considerando appunto il modesto tasso di mortalità che le statistiche attribuiscono ai gas, è arrivato a considerarli un'arma umanitaria (tratto dall'articolo sopra riportato)
si ma gli effetti del Gas nelle successive battaglie furono limitati sempre più dall'adozione più sistematica delle maschere e dallo stesso miglioramento di esse e infine il vento era un fattore imprevedibile, talvolta si finiva che veniva spinta indietro o dispersa la nube nella IIWW credo che non fu più utilizzato il gas e dubito per scrupoli umanitari
pagina del libro di Franco Bandini “Il Piave mormorava": Sono le cinque del mattino del 29 giugno 1916. I soldati della 21ª e 22ª Divisione italiana stanno ancora dormendo nelle malcomode trincee del Monte San Michele. E’ l’alba, qualcuno si muove nel sonno leggero del primo mattino, mentre le sentinelle si stropicciano forte le mani, godendo del tepore di sole che il cielo presenta. Improvvisamente dalle appena sovrastanti trincee austriache lunghi serpenti di fumo giallognolo, emessi da becchi invisibili, ma sinistramente numerosi, cominciano a spingersi, col favor del vento, verso la linea italiana. Le poche sentinelle corrono disperatamente ai grandi barattoli di latta che funzionano da improvvisati campanelli d’allarme: ma il gas è più veloce di loro. In pochi istanti, mentre il cielo schiarisce, 6.250 uomini e 182 ufficiali, prevalentemente delle due Brigate “Pisa” e “Regina” della 21ª Divisione passano senza accorgersene dal sonno alla morte. Dietro alla mortifera caligine, sbucano come fantasmi due reggimenti scelti ungheresi della 7ª e 20ª “Honved”: sono stati allenati ad un corso speciale di tre settimane a Krems, ed ora sanno benissimo cosa debbono fare. Con le tozze mazze ferrate che recano legate al polso destro, ispezionano accuratamente ogni trincea. Ogni camminamento, ogni pertugio, uccidendo senza pietà i pochissimi superstiti: nel fronte si è aperto un varco di parecchie centinaia di metri. La data del 29 giugno rimase storica nella guerra sul nostro fronte. Per la prima volta furono usati i gas asfissianti (sulle cui reali conseguenze esistono tuttavia innumerevoli versioni sia da parte austriaca che italiana). Altre fonti infatti riportano come quella stessa nube di gas fu emanata tramite bombole e utilizzo il favore del vento come mezzo di diffusione verso le linee italiane. il vento cambiò e si registrarono vittime anche tra gli ungheresi. 14 mesi dopo, a Caporetto, il lanco dei gas avvenne con lanciagranate di fanteria con portata utile superiore al km. Spesso ci si dimentica degli enormi progressi tecnolgici che la prima guerra portò.... (contrapposto al ritorno delle mazze ferrate medioevali come strmento di ocrpo a corpo e per finire i nemici tramortiti dai gas)
Archì, guarda che le maschere della prima guerra mondiale erano pessime, gli occhiali si appannavano, i filtri si esaurivano presto e potevano trattenere un limitato numero di agenti chimici... senza contare che contro gli agenti vescicanti e urticanti potevano poco. Quello che affermi vale per i gas più leggeri dell'aria, ma si scelsero gas più pesanti dell'aria come il cloro e si cominciò a spedire il gas a domicilio con le granate caricate a gas che tendevano a ristagnare nelle trincee e a renderle pericolose per molto tempo. L'iprite stessa ne è un esempio... Se nessuno ha utilizzato i gas durante la seconda guerra mondiale è stato perchè entrambi gli schieramenti potevano effettuare terrificanti rappresaglie...
dimostra che gli alleati erano pronti ad eventuali rappresaglie, non dimostra che l'iprite immagazzinata aveva un suo impiego sul campo. Comunque le armi chimiche sono state impiegate nella WW2 checchè se ne dica, i tedeschi l'hanno impiegato nei campi di concentramento e questo è appurato, ma non solo, i tedeschi hanno impiegato agenti chimici durante le azioni d'assedio alle fortezze di Crimea, nelle "catacombe" sotto l'adzimuskai quarries, e a Brest Litovsk e addirittura durante la rivolta a Varsavia nel '44. Spulciando poi si scopre che il PzB 38 caricava ogive con gas lacrimogeni di modo da sprigionare il gas all'interno del veicolo e costringere l'equipaggio ad abbandonarlo. I giapponesi impiegarono enormi quantità di gas in Cina, Manciuria, persino contro i russi, gli stessi russi impiegavano fumogeni che reagivano con l'umidità generando piccole quantità di gas urticanti e lacrimogeni. Per non parlare di agenti chimici inaspettati, come il mercurio che ricopriva il tungsteno dei sabot, il penetratore dell' UBR-240 P era ricoperto da HgCl2 o Hg2Cl2 altamente tossico (0,4g sono sufficenti per uccidere se inalati o comunque oltre l'epidermide) per favorire il distacco del penetratore, all'impatto si generava una nube tossica pesante che andava a sedimentarsi sul veicolo o all'interno dello stesso contaminando l'equipaggio.
Gy, sapevo dei "Nebelwerfertruppe", però che io sappia non furono impiegati in quantità tale da giustificare reazioni con gas da parte alleata di vasta portata... sui nippi in Cina, ammetto di non avere molti dati sicuri, ma la cosa non mi stupirebbe, conoscendo gli esperimenti di guerra batteriologica che conducevano nel Man-Chu-Kuo. Sui campi di concentramento e l'uso dello Zyklon B il discorso sarebbe lungo e ci porterebbe molto lontani dall'argomento in questione (gas utilizzati al fronte) ma molto vicini a un tribunale per reati d'opinione, mi sa..