Immortal Cities: I Figli del Nilo

Anche la diplomazia merita particolare attenzione. Tramite un comodo tasto posizionato in basso a sinistra si accederà a una panoramica di tutto l’Egitto, dove si vedranno le altre città, forti e mercanti. Ogni spedizione o esplorazione ci costerà una certa quantità di cibo, papiri e altre risorse, in base allo scopo che ci siamo prefissati. I vantaggi che otterremo però dalle nuove rotte commerciali e dall’espandersi del nostro dominio saranno fondamentali, poiché ci permetteranno di acquisire molte materie prime necessarie all’edificazione di monumenti colossali, che segneranno per sempre le nostre gesta.
La parte militare è piuttosto ridotta in confronto alla vastità della componete strategico-manageriale. Le unità che saremo in grado di produrre sono essenzialmente due: fanti e arcieri, guidati da un comandante. Queste unità, una volta inviate presso i forti situati sulla mappa globale, ci serviranno fondamentalmente per la difesa e per la nostra espansione territoriale. Le armi necessarie al nostro esercito saranno prodotte da una apposita famiglia a cui abbiamo delegato il compito, proprio come avviene con tutte le altre merci.
Potremmo scegliere tra la modalità campagna o singolo scenario. Nella prima ipotesi ricopriremo il cammino storico della civiltà egizia: la difficoltà crescente sarà ben bilanciata, con la possibilità di avere sempre nuovi edifici da costruire. Per il passaggio da uno scenario a quello successivo dovremmo completare determinati obbiettivi che ci verranno assegnati.
Se decidessimo di non optare per la campagna, ci ritroveremo a disporre a nostro piacimento di un territorio sulle fertili rive del Nilo, dove potremmo decidere liberamente come comportarci e quali scelte operare per rendere indissolubile il ricordo della nostra civiltà nei secoli a venire. Il nostro obbiettivo fondamentale sarà comunque in entrambi i casi lo sviluppo della nostra città.
Da segnalare inoltre l’esistenza dell’editor per gli scenari, nonché del fondamentale tutorial, senza il quale sarebbe impossibile godere a pieno delle caratteristiche che questo titolo ci offre, anche per l’esiguità del manualetto inserito nella confezione.

Nel complesso si tratta di un bel gioco, con una veste grafica gradevole e capace di attirare. Anche dal punto di vista storico si può notare una ricostruzione molto dettagliata. Chi ha avuto l’opportunità di giocare a titoli simili, come la saga di Caesar, Faraon e Zeus (sviluppati tra l’altro dalla stessa Tilted Mill, ex Impressions) ricorderà con piacere il veder crescere il proprio piccolo insediamento fatto di capanne di paglia e fango fino a divenire una città prospera e ricca ornata da imponenti opere.
Ma questo I figli del Nilo somiglia un po’ anche a Tropico, non tanto per gli aspetti ironici, ma per alcune caratteristiche simili, come l’emanazione di editti e la ‘storia personale’ di ogni singolo suddito. Un po’ di ironia, comunque, c’è anche qui: per esempio, l’assembramento di gente scontenta con tanto di cartelloni e striscioni, che inizierà a manifestare davanti al nostro bel palazzo se non soddisferemo tutte le richieste.
I figli del Nilo è solo il primo episodio della serie Immortal Cities, che nelle intenzioni dei sviluppatori dovrebbe ripercorrere le gesta delle più grandi civiltà della storia… il prossimo capitolo ci toccherà forse da vicino, facendoci rivivere le gesta della potenza di Roma?

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