La Battaglia di Korsun

Primo Tentativo di Liberazione.
Con i due corpi accerchiati e tagliati fuori attorno a Korsun, l’alto comando tedesco non perse tempo nel riunire le forze per il contrattacco, fu subito raccolto il 3°Corpo corazzato del generale Breith, a questo corpo fu ordinato di attaccare immediatamente la 6^armata corazzata e poi spostarsi ad est per rilevare la sacca, in effetti era stato progettato qualcosa di più ambizioso, il 3° Corpo panzer, costituito da quattro potenti divisioni panzer (16^ 17^ 1^SS e 1^), avrebbe dovuto con in testa la 16^ Panzer tagliare attraverso i margini delle posizioni sovietiche, impadronirsi di un ponte sul Gniloi Tikich e quindi avanzare su Medvin ricongingendosi con le forze corazzate di Von vormann che avrebbe attaccato sull altro fianco delle forze russe l’ambizioso piano mirava a intrappolare in una sacca le due armate corazzate sovietiche che stavano intrappolando le forze tedesche a Korsun.Dopo essersi riposate e rifornite, la 16^ e la 17^ divisione panzer scattarono in avanti il 4 febbraio, compiendo inizialmente dei buoni progressi. Fu creata una testa di ponte sul Gniloi Tikich e presi alcuni villaggi al di qua del fiume, ma questi furono i massimi risultati raggiunti, Vatutin aveva ancora un asso nella manica.Di recente trasferita dalla STAVKA la 2^armata corazzata del generale Bogdanov con i suoi nuovi e fiammanti carri Josef Stalin II e cacciacarri SU-122 colpì la testa di ponte tedesca stritolandola. I tedeschi non erano comunque vinti ma nel momento del massimo sforzo una massa di aria calda si stabilizzò sull’Ucraina meridionale trasformando tutto quanto in un immenso pantano, le linne di rifornimento furono pesantemente condizionate così come la mobilità delle forze.Con questo clima e davanti ai mezzi corazzati di Bogdanov si esaurì il primo tentativo di Breith di liberare la sacca.Von Vormann prova ancoraSebbene i contrattacchi iniziali del 47° corpo panzer avessero tagliato fuori le avanguardie di Konjev, i successivi e pesanti scontri nell’area avevano sfavorito i tedeschi e, dal 30 gennaio i sovietici avevano ristabilito totalmente i contatti con le avanguardie a Zvenigorodka, il 2° Fronte ucraino iniziò a spostare fanterie per rafforzare l’ anello della saccca. Von Vormann non perse tempo comunque, stabilito un piano di azione di concerto con Breith richiamò subito la 13^ divisione Panzer che fu ritirata dalla zona di Kirovograd e inviata verso Korsun. Allo stesso modo anche la 24^ Divisione Panzer operante nella zona di Nikopol venne richiesta con urgenza, questa divisione appena giunta dal fronte occidentale era fresca e rifornita oltrechè riequipaggiata e costituiva la formidabile riserva mobile della 6^Armata nei pressi di Nikopol appunto.L’ala di Von Vormann attacco prima di quella di Breith, il 1° Febbraio le avanguardie della 13^ Panzer si mossero in direzione della sacca, la quale aveva già incominciato a ricevere le prima attenzioni da parte dei russi nel tentativo di ridurne il perimetro.Anche senza aiuto della 24^ Panzer ancora alle prese con l’immenso fango russo e ancora a metà strada il 47° corpo panzer colpì l’anello esterno russo. Anche qui all’inizio i progressi furono considerevoli, tanto che i tedeschi vennero fermati solo dal tiro diretto dell’artiglieria e da furiosi assalti aerei in picchiata. L’assalto tedesco quindi si prese una pausa, si attendeva ancora l’arrivo della 24^panzer, un arrivo che avrebbe potuto dare ulteriore linfa all’assalto.Purtroppo per i tedeschi proprio mentre la 24^si stava schierando dopo una estenuante marcia nel fango russo giunse la notizia che i russi avevano sfondato nella zona di Nikopol e stavano per travolgere la 6^armata.L’ordine del Fuhrer fu emanato e prevedeva il ritorno della 24^ alle posizioni iniziali, a nulla valsero le proteste dei generali Hitler fu irremovibile e il risulato fu che la divisione non arrivò mai in tempo in nessuno dei due teatri di battaglia.Con la forza della disperazione allora Von Vormann il 4 febbraio spostò l’attacco verso est, verso Shpola e verso Lebedin, tuttavia ancora una volta gli sforzi furono vani e i rinforzi sovietici fermarono l’offensiva e a partire dal 7 febbraio tutti gli attacchi si esaurirono, il 47° Corpo Panzer aveva cessato di essere una forza d’urto.
Massacro sul Gniloi Tikich
I primi tentativi di rilevare la sacca erano falliti e questa stava ormai collassando, il 47° Corpo panzer era ormai fuori gioco, ma il 3°Corpo di Breith era ancora in discreta salute, oramai erano giunte sul fronte le preziose riserve costituite dalla 1^SS’leibstandarte’ e la 1^ Panzer con l’appoggio del reggimento carri pesanti al comando del tenente colonnello Baeke.
Stemmermann intanto al comando delle forze nella sacca aveva ridotto considerevolmente il perimetro di questa ed aveva disposto le sue ultime forze corazzate a cuneo in direzione ovest in attesa dell’arrivo dei suoi camerati o dell’ordine di aprirsi un varco da se.Breith nel frattempo riuscì a sganciare tre divisioni panzer e ad attaccare il 10 febbraio tagliando verso Lysianka e guadagnando una importantissima testa di ponte sul Gniloi Tikich. Contemporaneamente il generale Stemmermann lanciò il contrattacco in direzione ovest.Ciò causò una grossa crisi e preoccupazione nell’alto comando sovietico, si ordinò che Trofimenko e la sua 27^ Armata si spostassero a ridosso del Gniloi Tikich per frenare le punte avanzate di Breith, allo stesso tempo la 5^Armata corazzata della guardia venne spostata verso Lysianka.
Ancora una volta la 5^Armata corazzata della guardia si frapponeva fra i tedeschi e la vittoria, e ancora una volta i carri di Rotmistrov fecero il miracolo, i Tedeschi vennero fermati a Lysianka!Tuttavia Breith non era ancora vinto per quattro giorni ripetuti assalti tedeschi si infransero contro quota 239, una collina situata a mezza strada tra Lysianka e Oktyaber, ma i russi resistettero tenacemente e il 3°Corpo corazzato si dissanguò senza ottenere risultati significativi, le punte tedesche arrivarono fino a 10Km dalla sacca, ma questo fu il massimo sforzo dall’esterno.
Nella notte del 16 Febbraio Stemmermann ricevette infine l’ordine:”Apritevi un varco verso ovest!”.
Con in testa la 5^SS Viking la sacca si mosse verso ovest, anche qui feroci combattimenti si accesero, molti riuscirono a raggiungere le posizioni tenute dai compagni presso Lysianka, altri giunsero nei pressi del Gniloi Tikich salvo morire nel tentativo di attraversarlo, lo stesso Otto Gille comandante della Viking fu costretto ad attraversare il fiume a nuoto, tuttavia la sua divisione fu una delle poche a riuscire dalla sacca ed essere considerata ancora un unità combattente.
Sebbene Paul Carrel nel suo libro Terra Bruciata stimi le forze tedesche uscite dalla sacca in trentamila uomini, il libro di Wagener ‘heeres gruppe mitte’ cita la cifra di ventimila che secondo le descrizioni lette sull’ultimo disperato tentativo di sfondamento sembra essere la più credibile.

Considerazioni FinaliIl 19 Febbraio, la battaglia di Korsun poteva considerarsi definitivamente conclusa, una battaglia combattuta ferocemente che aveva portato elevate perdite da entrambe le parti, perdite che se dalla parte sovietica si potevano compensare con qualche settimana di riorganizzazione e riposo, da parte tedesca queste furono drammaticamente gravi, alla fine della battaglia il 3°Corpo corazzato di Breith poteva considerarsi corazzato solo sulla carta, praticamente non una delle quattro divisioni corazzate di Breith poteva dirsi operativa e questa situazione divenne presente in tutta la sua gravità quando di li a due settimane il 2°Fronte Ucraino lanciò la sua nuova offensiva.Troppi errori e imprudenze furono commesse dall’alto comando tedesco errori a cui non era più possibile rimediare con l’audacia delle truppe o l’abilità tattica, i russi oramai operavano abilmente quasi quanto i tedeschi e inoltre disponevano di risorse in equipaggiamento e in uomini da rivelarsi decisive.Nonostante Korsun non possa considerarsi una vittoria decisiva (come Stalingrado) essa fu senz’altro una vittoria, primo i sovietici non si fecero tentare dalla possibilità di spingersi sino ad Uman (cosa che non gli era riuscita nelle precedenti battaglie) durante le prime fasi della battaglia, certo Uman era un obiettivo importante, ma considerato che proprio da quella parte poi arrivarono quasi sei Divisioni Panzer, tutto considerato una certa prudenza permise ai russi di consolidare l’anello attorno alla sacca che fu fondamentale per fermare i tedeschi al momento dell’assalto decisivo, praticamente i russi ottennero quello che volevano(il pesante logoramento delle riserve mobili tedesche) combattendo una battaglia difensiva potendo così inoltre  contare sull’appoggio della loro formidabile artiglieria schierata.Il colpo decisivo per la conquista e la liberazione dell’Ucraina meridionale era stato fatto.
Korsun Pocket dove??
La battaglia di Korsun è stata trattata in alcuni dei giochi presenti sul mercato, per quanto riguarda i boardgame, uno splendido gioco risulta essere Korsun Pocket, purtroppo ora irreperibile se non in qualche asta, che rappresenta tutta la battaglia a livello di battaglione/compagnia e contiene uno splendido ordine di battaglia (a cui le cartine sono ispirate), sempre in boardgame anche Hube’s pocket edito dalla the gamers è un valido gioco che tratta di tutta la serie di battaglie combattute nell’Ucraina meridionale.Per quanto riguarda i giochi per computer, la battaglia è presente negli scenari di Operational art of War, inoltre alcuni scenari tattici (come la battaglia per Lysianka) sono reperibili sul primo mission pack per East Front (gioco della serie campaign).Sembra inoltre che debba uscire un gioco distribuito dalla matrixgames (gli stessi della nuova versione di steel panthers) curato dal team australiano della SSG sul sistema di gioco di the ardennes offensive, questo team di sviluppatori può vantarsi di aver sempre dato ai loro giochi un AI superiore alla media (sono gli stessi della serie Warlords)speriamo in bene. Breve Update, Korsun Pocket della SSG è uscito, è distribuito dalla Matrix Games ed è un capolavoro.Presto la recensione.

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