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Zuhrid: Cronache Andaluse

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da maie, 16 Luglio 2013.

  1. maie

    maie

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    0 - Copertina.jpg

    A.D. 867
    1 gennaio

    Sono passati due anni ormai da quando lo Sceicco Muhammad Zuhrid mi ha fatto prigioniero e condotto in cattività presso la sua corte, a Siviglia. Due anni da quando ero un semplice novizio in un'abbazia. Da allora è passato tanto tempo e ormai la paura per l'infedele è stata sostituita dalla fiducia in un sovrano giusto, del quale sono diventato il più fidato consigliere.
    Oggi è nato il suo primogenito, Muhammad Ibn Muhammad, e lo Sceicco mi ha chiesto di scrivere la storia della sua famiglia, affinché suo figlio e il figlio di suo figlio e i figli dopo di lui possano conoscere le origini della loro dinastia.

    Muhammad Zuhrid ha oggi 37 anni. Nacque nell'anno 830 e divenne Sceicco di Siviglia trent'anni dopo. Andaluso di nascita, è stato educato secondo i dettami dell'Islam Sunnita. Posso dire di conoscerlo come un uomo paziente e diligente, orgoglioso e caritatevole. I suoi nemici, invece, hanno imparato a conoscerlo come un duro guerriero.


    1 - Sceicco.jpg

    Lo Sceicco non è tra i più potenti signori di Spagna, ma il suo Sceiccato è di certo tra i più ricchi. Nemmeno la capitale del Sultanato, Cordoba, è così ricca. Tra quelli che nell'Europa cristiana sarebbero chiamati conti, solo lo Sceicco di Granada può ostentare un'opulenza superiore. A Siviglia, infatti, rispondono la moschea di Carmona, ben due città, Ecija e Moron, e il castello di Utrera.

    2 - Sceiccato.jpg

    Lo Sceicco è vassallo del Sultano Muhammad I del Sultanato Umayyad, il cui dominio si estende da Tangeri nel Sud a Valladolid nel Nord, da Tarragona nell'Est all'Oceano nell'Ovest. Il Sultanato occupa quindi quasi tutta la penisola iberica, ad eccezione dei domini del Re delle Asturie e del Re di Navarra al Nord e del Re di Aquitania al Nord-Ovest.

    3 - Sultanato.jpg

    Fatta eccezione per i possedimenti del Sultano, l'Europa occidentale è sotto il dominio della dinastia Carolingia, il cui impero è oggi disgregato in ben sei regni: Francia Occidentale, Aquitania, Lotaringia, Francia Orientale, Bavaria e Italia. Le Isole Britanniche sono divise in piccoli "regni" anglosassoni, ma mi giunge voce che popolazioni vichinghe provenienti dalla Scandinavia abbiano dato inizio a una grande invasione, guidata dai figli di Ragnar Lodbrok. L'Europa orientale è frammentata tra popolazioni slave e piccoli ducati cattolici. Ancora più a Oriente si estende il dominio del Basileus Basileios I, i cui possedimenti arrivano fino alle coste dell'Italia meridionale. Nel levante comanda il Califfo Al-Mu'tazz, della dinastia Abbaside. Le coste del Nord Africa, dal Mar Rosso all'Oceano sono invece controllate da un Emiro e da ben tre Sultani diversi, il più potente dei quali è senza dubbio Ahmad I del Sultanato Tulunide d'Egitto.


    4 - Europa.jpg

    Lo Sceicco Muhammad mi manda a chiamare per ascoltare il mio consiglio. Qui si conclude l'introduzione delle mie Cronache Andaluse.


    NB: Non seguo logiche di tipo gdr. Il gioco è aggiornato alla patch 1.103 con tutti i dlc maggiori, eccetto Sunset Invasion. Se avete altre domande fate pure, è il mio primo AAR di CK2 e anche la mia prima partita seria come musulmano (niente finlandesi questa volta :D ).

    Ciao!
     
  2. turk75

    turk75

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    Bello ma sempre forza Granada eheheh
     
  3. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    fai entrare la spada fiammeggiante di allah nel cuore dell'europa!
     
  4. maie

    maie

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    Capitolo I

    A.D. 880

    Lo sceicco Muhammad mi ricevette nel suo studio. Mi informò che avrebbe intrapreso il pellegrinaggio alla Mecca e che io mi sarei dovuto occupare della ricerca di due nuove mogli per lui, perché così è scritto nel Corano. Partito nel gennaio 867, fece ritorno a Siviglia nel mese di aprile dello stesso anno. L'uomo che tornò dalla Mecca non era lo stesso uomo che partì per il pellegrinaggio. Al suo ritorno divenne noto come "Hajajj", un titolo onorifico per celebrare il suo pellegrinaggio. Ma non erano solo i suoi titoli ad essere cambiati: le avventure che aveva vissuto lo avevano cambiato profondamente, rendendolo un sovrano più esperto e ambizioso. Allah sicuramente avrà gradito le invocazioni al Suo nome che lo Sceicco ha pronunciato ad ogni giro intorno alla Kabah.

    1 - Hajajj.jpg
    Dopo avermi raccontato del suo viaggio mi chiese quali notizie venivano dal Sultano. Fu molto felice delle informazioni che gli diedi. Durante la sua assenza infatti, il regno delle Asturie si era disgregato e il Re cristiano era ora in guerra con il Re di Castiglia e i suoi sostenitori. Inoltre, il Sultano aveva dichiarato guerra al sultanato Idrisid per il controllo dell'emirato di Fez. Lo Sceicco non sembrò preoccupato a riguardo, fiducioso delle forze del suo Sultano. Allah deve averlo udito, perché nemmeno dodici mesi dopo, nell'anno 868, la guerra si concludeva con la conquista dell'emirato conteso.
    Ma la pace non era destinata a regnare sulle terre di Spagna. Il Sultano dopo aver incrementato i suoi poteri fino ad avere una limitata autorità sui suoi sudditi, decise che era giunto il tempo per attaccare il regno di Aquitania, in quel momento segnato da una profonda crisi interna, per conquistare le terre del Duca di Barcellona. Correva l'anno 869.
    Mentre la guerra infuriava nel Nord, il Sultano non era però disattento agli avvenimenti di corte. Come riconoscimento ai suoi meriti artistici, il Sultano aveva infatti deciso di insignire il mio signore Muhammad del titolo onorifico di poeta di corte.
    2 - Poeta e situazione Spagna.jpg
    La guerra contro i miei fratelli cristiani procedeva in favore del Sultano, nonostante il Re d'Aquitania avesse chiamato in suo soccorso il Re delle Asturie liberatosi nel frattempo dell'usurpatore di Castiglia. Le armate musulmane, guidate dal mio Signore avevano sbaragliato più e più volte gli eserciti cristiani uniti in terra d'Aquitania. Dopo che lo Sceicco ebbe riportato un'altra grande e sanguinosa vittoria, lo incontrai sul campo di battaglia e il mio suggerimento fu quello di sfruttare il favore di cui godeva presso la corte del Sultano per ottenere una ricompensa per i suoi successi. Così fece e, per la volere di Allah, Muhammad non fu più Sceicco e a partire dall'anno 871 egli divenne noto come Emiro di Siviglia.
    3 - Emiro.jpg
    Abbandonati i campi di battaglia e tornato al suo castello, l'Emiro Muhammad si occupò dei suoi nuovi possedimenti. Delle cinque province che secondo le leggi degli uomini avrebbero dovuto formare l'emirato, due erano sotto il saggio e diretto controllo del Sultano, Siviglia era la sede del mio signore, mentre Cadice e Algeciras erano nelle mani di uno Sceicco. L'Emiro mi confidò che non si fidava di quell'uomo e benché gli dissi che uno Sceicco con più terre del suo Emiro non fosse una cosa giusta, dovetti dissuaderlo dall'intraprendere azioni avventate contro un uomo inferiore ma più potente. Meglio agire di nascosto, complottando insieme ad altri nobili locali per la revoca della provincia.
    Nel frattempo, giunse la notizia che il Sultano aveva nominato l'Emiro maestro del conio, in riconoscimento delle sue capacità. Ma insieme al premio arrivò anche un'ordine: il Sultano richiedeva la presenza di Muhammad sul campo di battaglia. Allah deve aver voltato le spalle al mio signore perché nella battaglia di Castelnaudary, soverchiato da preponderanti forze cristiane, egli venne sconfitto e l'esercito del Sultano annientato. Riuscì a mettersi in salvo ma la guerra era compromessa e le truppe occitane valicarono i Pirenei per dare battaglia nelle terre del Sultano.
    4 - Battaglia persa.jpg
    Nell'872, un anno dopo la tremenda sconfitta, la guerra proseguiva ma ora erano i cristiani ad avere la meglio. Tornato a Siviglia, l'Emiro si dedicò al complotto per revocare la titolarità dello sceiccato di Cadice ma l'anziano Sceicco di quelle terre era amato dai suoi sudditi. Ma tutti gli uomini devono morire e così fece anche lo Sceicco. I nobili si dimostrarono meno fedeli al nuovo Sceicco, un bambino, e il complotto ebbe successo. Venne inviata una lettera chiedendo la cessione di Cadice ma il reggente che per certo doveva essere uno stolto rifiutò e rispose con la guerra. Le forze in campo si equivalevano ma l'esercito di Siviglia venne sconfitto in un giorno che verrà ricordato per sempre per la codardia dimostrata dai soldati andalusi. L'Emiro assoldò quindi una compagnia di mercenari che dopo due anni di duri combattimenti assicurarono la vittoria a Siviglia. Lo Sceicco ribelle fu imprigionato e non solo perse Cadice ma in quanto traditore gli venne tolta anche Algeciras. Era l'11 maggio 874 quando l'Emiro guardò il sole nascere dal Mar Mediterraneo e morire nell'Oceano sterminato.
    5 - Vittoria Cadice.jpg
    Ma le faccende interne avevano distratto l'Emiro dagli avvenimenti del Sultanato. Conclusa senza guadagni né perdite la guerra con il Re d'Aquitania, il Sultano venne travolto da una guerra civile scatenata da alcuni Emiri per ripristinare i loro antichi privilegi e diminuire il potere esercitato dal Sultano dalla sua corte di Cordoba. Gli eserciti dei ribelli erano potenti ma non abbastanza e, due anni dopo l'inizio del conflitto, venne siglata nell'875 una pace che ripristinava lo status quo. Nel frattempo giungevano notizie dall'Europa dove il sovrano carolingio Karlmann I aveva riunito sotto il suo scettro i regni di Francia Orientale, Italia, Lotaringia, Bavaria e Borgogna.
    6 - SRI.jpg
    L'Emiro non era rimasto inerte in tutto questo tempo e aveva completato con successo i suoi studi della giurisprudenza islamica e gli venne conferito il titolo di Faqih. Sopraffatto dall'emozione, mi confidò che Allah gli aveva mostrato in sogno un Emirato più grande. Nella notte il Compassionevole gli aveva mostrato un segno nel cielo verso il sole nascente. Tutto mi fu chiaro: l'espansione sarebbe avvenuta non verso occidente dove regnava il Sultano, ma verso oriente dove si stendevano le terre dell'Emiro di Granada.
    Ma l'Emiro era ancora troppo debole e temporeggiò fino all'anno 878 per attaccare. In poco più di due anni e mezzo la guerra si concludeva vittoriosa e Granada entrava a far parte dell'emirato.
    7 - Vittoria Granada.jpg
    Qui si conclude il primo capitolo delle mie Cronache Andaluse.
    Ciao!
     
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  5. maie

    maie

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    Capitolo II
    A.D. 884

    La tregua in vigore con l'emiro di Granada impediva a Muhammad di ottenere Malaga in tempi brevi. Il suo desiderio di conquista era grande, ma la macchia all'onore in caso di violazione dei patti era sufficiente a frenare azioni avventate. Qualche cinico doveva aver parlato con il mio signore e gli aveva instillato l'idea che morto l'attuale emiro, l'Emirato di Granada sarebbe passato di mano al suo successore, con il quale non era in vigore alcuna tregua. A nulla servì ricordargli che l'emiro era solo un bambino, il complotto era già in atto.

    1 - Plot to kill granada.jpg

    Ma il volere di Allah il Misericordioso segue vie imperscrutabili, con una mano dà e con l'altra toglie. L'infante sfuggì al primo tentativo degli assassini. Furioso per il fallimento, Muhammad decise che non essendo stata scoperta l'identità dei sicari il complotto sarebbe comunque andato avanti.
    Nel mentre il mio signore volgeva l'attenzione allo sceiccato di Almeria, parte anch'esso dell'emirato di Granada ma indipendente. Così, nell'881 venne dichiarata guerra e in meno di un anno lo Sceicco veniva sconfitto e costretto in ginocchio a giurare fedeltà all'Emiro Muhammad che in cambio gli permise di mantenere le proprie terre. Nel frattempo giunse a corte un messaggero che recava la notizia che l'Emiro di Granada era morto in circostanze misteriose.

    2 - Plot successo.jpg

    Ma Allah ancora una volta sembrò essere contrario all'Emiro Muhammad impedendogli di trarre vantaggio immediato dall'assassinio. Le autorità religiose avevano infatti duramente criticato il mio signore per la sua poca pietà dimostrata in tutte le guerre contro fratelli musulmani. Il dissidio venne appianato quando Muhammad decise che il Ramadan dell'882 sarebbe stato celebrato in modo solenne.

    3 - Ramadan.jpg

    Ripristinato il nome di buon musulmano, Muhammad poteva finalmente conquistare Malaga. Era l'883 quando anche l'ultimo castello nemico cadeva e la provincia veniva sottomessa. Muhammad divenne Emiro di Granada. Il Sultano nel frattempo aveva conquistato l'emirato di Marrakech ma non poté gioire a lungo delle sue vittorie perché, ormai anziano, lasciò questo mondo. Il nuovo Sultano, appena salito al trono, incrementò i suoi poteri generando scalpore nel Sultanato. Muhammad stesso reagì furioso e abbandonò le celebrazioni a Cordoba per fare ritorno a Siviglia. Le nuove leggi impedivano infatti ai vassalli di dichiararsi guerra tra di loro, mentre il nuovo Sultano attaccava subito i suoi nemici per conquistare la Mauretania.
    Nello stesso anno il primogenito del mio signore, Muhammad Ibn Muhammad raggiunse la maggiore età e dimostrò immediatamente di aver seguito le orme del padre diventando un duro guerriero. Come atto di fiducia, Muhammad decise di concedergli lo sceiccato di Malaga recentemente conquistato. Le terre dell'Emiro erano infatti fin troppo estese per poter essere governate da un uomo solo. Inoltre, nelle corti già si vociferava della crescente decadenza di Muhammad, desideroso di tenersi tutte le ricchezze per sé anziché spartirle con il suo erede legittimo.

    4 - Primogenito.jpg

    Ma l'onta subita per mano del nuovo Sultano non sarebbe stata dimenticata con leggerezza. L'Emiro, in collera con il Sultano, decise di sfidarlo apertamente annunciando di voler raccogliere intorno a sé tutti gli uomini desiderosi di limitare i poteri del Sultano. Nel frattempo, giuntagli notizia che il Sultano aveva concesso ad un suo uomo di fiducia lo sceiccato di Aracena, Muhammad decise che quelle terre, sue di diritto, sarebbero entrate a far parte dell'emirato con il sangue e l'acciaio se necessario. Purtroppo lo Sceicco era ben voluto dai suoi nobili, i quali non sarebbero certo stati inclini a tradire il loro signore. Muhammad stava già pianificando un nuovo assassinio quando giunse una lettera da Cordoba. Il Sultano concedeva al saggio Emiro di Siviglia e Granada il controllo sullo sceiccato di Aracena.
    Ciò indusse Muhammad a pensare che il Sultano non era della stessa materia del suo grande predecessore e che, anzi, era ben più malleabile. Così il mio signore, nella sua infinita saggezza, decise che chi era così benevolmente disponibile a privarsi di un dito non si sarebbe certo lamentato a perderne un secondo. Vennero predisposti i documenti necessari e con l'aiuto di alcuni emiri e sceicchi venne fabbricata una legittima pretesa sullo sceiccato di Niebla che, come dimostravano le carte, era per legge parte dell'emirato di Siviglia.

    5 - Claim Niebla.jpg

    Purtroppo, nemmeno un anno dopo, Allah richiamava a sé Muhammad I della dinastia Zuhrid. Egli abbandonò il regno degli uomini e lasciò a suo figlio, Muhammad Ibn Muhammad, tanti e tanti castelli, tante e tante città, tante e tante moschee da far impallidire lo stesso Sultano.

    6 - Valar morghulis.jpg

    Qui si conclude il secondo capitolo delle Cronache Andaluse.

    Ciao!
     
  6. alberto90

    alberto90

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    Molto bello ....
     
  7. Carlos V

    Carlos V

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    AAR molto bello da leggere!
    Il tuo obiettivo è una bella Battaglia di Poitiers, ma questa volta dall'esito opposto! :p

    Solo una domanda: ma nel DLC The Old Gods il Sacro Romano Impero non esiste? Cos'è quel East Francia? Da che ricordi, l'Impero era stato fondato da Carlomagno il 25 Dicembre 800 e successivamente si è diviso tra i discendenti, ma non mi pare che esistessero due Francie.
     
  8. maie

    maie

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    Grazie a te e a tutti per i complimenti ;)

    Si esiste ma lo scenario dell'867, quello da cui sono partito io, mostra la situazione che dici tu, ovvero l'impero diviso tra i discendenti di Carlo Magno (maledetto gavelkind :D). Da quanto leggo su wiki, tra gli altri regni c'era anche il "regnum francorum orientalium" che si traduce come "regno dei franchi orientali", aka "Francia orientale":

    http://en.wikipedia.org/wiki/East_Francia

    :approved: Ciao!
     
  9. maie

    maie

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    Capitolo III
    A.D. 909

    Il dominio di Muhammad Ibn Muhammad, Emiro di Siviglia e Granada con il nome di Muhammad III, si aprì nell'anno 884 con il pellegrinaggio alla Mecca, durante il quale riportò una ferita ottenuta in combattimento contro dei briganti. Rientrato a Siviglia, venne insignito del titolo di "poeta di corte", un titolo che era appartenuto a suo padre Muhammad prima di lui. Due anni dopo, il Sultano dichiarava la guerra santa contro il regno di Navarra per il controllo dell'Aragona. Diversi sovrani cristiani intervennero in quel conflitto, ma nemmeno le forze unite dei regni di Francia e di Castiglia e del ducato di Bretagna poterono sconfiggere le armate musulmane che, nell'anno 887, garantirono al Sultano la vittoria.
    In quel tempo, le leggi del sultanato impedivano ai vassalli di dichiararsi guerra tra loro, ma Muhammad Ibn Muhammad era un uomo paziente e seppe aspettare fino a che l'occasione non si presentò. Nell'896 i regni cristiani di Spagna erano ancora una volta in guerra tra loro e l'Emiro sfruttò la debolezza dei suoi nemici per dichiarare la guerra santa contro il Re di Galizia, poi Re di Castiglia, per il controllo dei territori del Duca di Portucale. Il 16 maggio dell'anno 898, le truppe andaluse riportarono una grande vittoria nei pressi di Braga ed Allah il Grande fece sì che lo stesso Re Gaton detto "il giusto" venisse preso prigioniero. Catturato il sovrano cristiano, la guerra era vinta.

    1 - Vittoria Braga.jpg

    Il Sultano, nel frattempo, aveva dichiarato guerra al Re di Francia per invadere i rimanenti territori aragonesi in mano ai carolingi.
    La sconfitta non aveva insegnato niente ai cristiani di Spagna perché il Re di Castiglia era ancora di ritorno dalla prigionia quando una nuova guerra scoppiò tra Re Gaton e Re Odoario I delle Asturie. Era l'898 e Muhammad Ibn Muhammad, impossibilitato ad espandersi all'interno dei domini del Sultano, colse un'altra occasione per ampliare i suoi possedimenti a danno dei litigiosi cristiani. Veniva infatti dichiarata immediatamente guerra al Re delle Asturie per il controllo di Zamora, confinante con i nuovi possedimenti dell'Emiro in Portucale. Le poche forze cristiane erano distratte a combattersi tra di loro e Muhammad III riuscì a concludere con facilità la conquista di Zamora.

    2 - Vittoria Zamora.jpg

    Mentre il mio signore amministrava le sue nuove terre giungevano notizie dal nord. Il Re di Francia aveva ripetutamente sconfitto il Sultano che era stato costretto a siglare una pace umiliante per porre termine al conflitto. Allah aveva abbandonato il Sultano ma non Muhammad III. Informato della ribellione di un principe asturiano, l'Emiro gli dichiarò la guerra santa nell'899. Battute in velocità le forze del Re di Castiglia che combattevano per sedare la rivolta del principe, Coruna entrava a far parte dell'Emirato Zuhrid, che era a quel tempo il più esteso del Sultanato.

    3 - Emirato.jpg

    Alle guerre nel nord seguì un lustro di pace e prosperità in cui le mura dei castelli conquistati vennero ricostruite, le porte delle città riparate, i commerci fiorivano e Muhammad Ibn Muhammad accumulava ricchezza. Era l'anno 904 e il Re di Castiglia e il Re delle Asturie guerreggiavano tra di loro, accecati dall'odio reciproco tanto da non accorgersi che il vero pericolo proveniva da sud. Muhammad III. Una lezione che il Re delle Asturie avrebbe imparato a sue spese perché nel 905 era costretto a cedere all'Emiro Leon. Conquistata anche quest'ultima provincia, Muhammad si proclamò legittimo Emiro di Leon.

    4 - Emirato di Leon.jpg

    Nello stesso anno, il suo primogenito raggiunse la maggiore età e gli venne concesso lo sceiccato di Granada. L'anno non era ancora concluso quando lo Sceicco di Aracena si rifiutò di concedere il suo titolo all'Emiro che ne rivendicava la proprietà. Ne seguì una breve guerra che vide Muhammad vincitore. Tre anni dopo, nel 908, il nuovo Re delle Asturie aveva da poco riunificato le sue terre, ma l'Emiro colse ancora una volta l'occasione per dichiarare guerra. L'obiettivo era la provincia di Santiago, conquistata la quale Coruna sarebbe stata nuovamente collegata al resto dell'emirato. Un anno dopo il Re cristiano siglava la pace e accettava impotente la sua sconfitta. Muhammad creò per sé il titolo di Emiro di Galizia.

    5 - Emirato di Galizia.jpg

    Correva l'anno 909 e Muhammad III era Emiro di Siviglia, Granada, Leon e Galizia. Il tempo delle guerre sante di Muhammad contro i cristiani di Spagna era finito, così come finito era il tempo dell'anziano Sultano. Il figlio che gli succedette non era molto amato e nel Sultanato si vociferava di pretendenti ed Emiri pronti a reclamare per sé il trono.

    Qui si conclude il terzo capitolo delle Cronache Andaluse.

    Ciao!
     
  10. maie

    maie

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    Capitolo IV
    A.D. 915

    Il vecchio Sultano era morto da nemmeno un anno che un gruppo di emiri arrivò alla corte di Cordoba richiedendo al nuovo Sultano di farsi da parte per il bene del Sultanato, accerchiato dai nemici cristiani. Ma egli, cieco all'evidenza e sordo al volere di Allah, si oppose ed ebbe inizio la guerra tra i pretendenti al trono. Da un lato il Sultano, odiato dai più, e dall'altro la maggior parte dei suoi vassalli, guidati da un'emiro delle terre d'Africa.
    Muhammad III, Emiro di Siviglia, di Granada, di Leon e di Galizia, benché fosse a conoscenza del complotto, ne era rimasto estraneo su mio consiglio.

    1 - Guerra di successione.jpg

    Ma solo uno stolto non cambierebbe opinione al mutare dei fatti, poiché immutabili sono solo le stelle sulla volta celeste. Così, ricevuta una lettera dai ribelli, Muhammad Ibn Muhammad, terzo del suo nome, decise di prendere parte al conflitto contro il Sultano.
    La situazione era caotica nella penisola iberica e i re cristiani d'occidente ebbero buon gioco contro i singoli sceicchi ed emiri del nord-ovest, ora formalmente indipendenti dal Sultano. Il Re delle Asturie, il Re della Francia Occidentale e il Sacro Romano Imperatore attaccarono e colsero alle spalle tanto i ribelli quanto i lealisti.
    La guerra di successione veniva però combattuta nel cuore della penisola dove, in una calda giornata di fine giugno dell'anno 910, il destino del conflitto venne deciso in un solo scontro in cui più di 8000 soldati andalusi guidati dall'Emiro Muhammad III in persona annientarono l'esercito lealista. La battaglia di Calatrava segnò l'inizio della fine per il Sultano.

    2 - Battaglia di Calatrava.jpg

    Nonostante quello splendido giorno di gloria, la guerra durò altri due anni ed ebbe termine, dopo troppi assedi e massacri, solo nel 912. Il nuovo Sultano Al-Mundir II ascese al trono nella sua nuova capitale africana. La guerra civile aveva indebolito i poteri del Sultano e Muhammad III riuscì a portare a termine con successo la sua guerra di conquista di Niebla, l'ultima delle terre parte di diritto dell'emirato di Siviglia ma che per secoli erano state dominate dai sultani.
    Il nuovo Sultano dedicò immediatamente la sua attenzione al Re delle Asturie, il quale aveva approfittato della crisi di successione per strappare ai musulmani alcuni possedimenti nel nord. In un breve conflitto i cristiani vennero sconfitti e parte delle terre sottratte in precedenza ricondotte alla giustizia di Allah. Inoltre, il Sultano aggiunse alla sua corona un nuovo splendente gioiello: l'emirato di Castiglia.
    Tuttavia, Al-Mundir il Sultano si dimostrò essere un uomo molto diverso da Al-Mundir l'Emiro che con tanta passione aveva infiammato i cuori dei ribelli andalusi all'alba della guerra di successione. Il Sultano non perse tempo e in breve ripristinò i poteri autocratici del suo predecessore, per abbattere il quale tanto sangue dei figli di Andalusia era stato versato.
    A nulla valsero gli avvertimenti e le trattative che andarono avanti per anni fino a quando, nell'agosto 914, Muhammad III, leader di quello stesso gruppo di emiri che anni prima aveva imbracciato le armi contro il vecchio sultano, dichiarò guerra ad Al-Mundir II per ottenere l'indipendenza dal suo dominio tirannico. Meno di sei mesi dopo, il Sultano veniva catturato in battaglia dagli uomini dell'Emiro Muhammad III e la guerra terminò nel gennaio 915 con la vittoria del mio signore.

    3 - Sultano prigioniero.jpg

    Muhammad III della dinastia Zuhrid rientrò a Siviglia tra ali di folla in visibilio e acclamato a gran voce dai suoi vassalli. Ma non era quello il tempo di adagiarsi sugli allori.
    La situazione nella penisola iberica dopo la ribellione di Muhammad era molto instabile. I piccoli emirati che uniti erano stati capaci di sconfiggere il potente Sultano, presi singolarmente erano facili prede alla portata dei re cristiani.
    Su mio consiglio, l'Emiro commissionò ai suoi più fidati artisti e geografi una cartina della penisola iberica.

    4 - Situazione Spagna.jpg

    Nella sala del concilio, Muhammad contemplò l'opera che i suoi artisti gli avevano appena consegnato. Il Sultano, benché la sua potenza fosse stata ridimensionata, rimaneva un avversario temibile. Inoltre, il Re delle Asturie, se da solo non rappresentava una minaccia, insieme ai suoi fratelli nella fede, il Re d'Aquitania e il Re di Francia, poteva rappresentare un problema.
    Gli Emiri Qasid e Qaysid erano dei giocatori minori, mentre l'Emiro Marwanide non mostrava intenzioni ostili ma, sfortunatamente per lui, rammentai al mio signore che le sue terre rappresentavano il più grande pericolo per l'Emiro Muhammad III. Le terre dell'emirato Marwanide, infatti, separavano i possedimenti meridionali da quelli settentrionali dell'emirato di Siviglia. Ma non tutti gli altri consiglieri erano d'accordo. Alcuni suggerivano di attaccare il Sultano, infrangendo la tregua, e annientarlo finché era debole. Altri ancora sostenevano di attaccare i piccoli emirati indipendenti.

    A quel punto presi ancora una volta la parola.

    "Quale numero è più grande: uno o cinque?" - Chiesi ai consiglieri.

    "Cinque" - Risposero tutti quasi all'unisono.

    "Quale numero è più grande?" - Ripetei - "Cinque" - Dissi, mostrando la mano sinistra ben aperta - "Uno" - Dissi poi, mostrando la mano destra con le dita serrate a pugno - "Un esercito. Un vero esercito, unito dietro ad un leader con un obiettivo."

    L'Emiro fece un leggero cenno col capo quando ebbi terminato il mio discorso.

    Qui si conclude il quarto capitolo delle Cronache Andaluse.

    Ciao!
     
  11. Eferthad

    Eferthad

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  12. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    come hai fatto quella cartina? o l'hai trovata da qualche parte?
     
  13. maie

    maie

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    Innanzitutto ho usato il potentissimo :D paint per colorarla e poi con photoshop mi sono dato alla pazza gioia applicando filtri e mettendo le scritte curve. Quindi la cartina rappresenta la situazione della penisola iberica nell'anno 915 della mia partita.

    Ciao!
     
  14. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    complimenti, veramente un bel lavoro.
     
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  15. alberto90

    alberto90

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    Se ti assumo come cartografo ufficiale del ducato di Svevia me lo fai un lavoro così?
     
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  16. maie

    maie

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    Capitolo V
    A.D. 921

    Tolta la seduta del concilio, l'Emiro diede immediatamente inizio ai preparativi per la guerra. L'anno 915 non si era ancora concluso quando venne dichiarata guerra all'emirato Marwanide per il controllo di Salamanca, sceiccato appartenente per legge a Muhammad III.
    Il conflitto fu contraddistinto da luci e ombre per l'Emiro. In ottobre egli riportò una grande vittoria contro i suoi nemici presso Ciudad Rodrigo ma meno di un mese dopo, il mio signore fuggì dal campo di battaglia spaventato da una carica nemica, nonostante lo scontro si concluse con la chiara vittoria delle truppe andaluse. Il conflitto terminò nel 916 con la vittoria dell'Emiro.
    Stipulata la tregua con in marwanidi, Muhammad era alla ricerca di un nuovo nemico. Il Re delle Asturie, debole e anziano, rappresentava la preda ideale per un cacciatore affamato. Il pretesto fu la conquista di Astorga e la guerra ebbe termine prima dell'inizio dell'anno nuovo tanta era la supremazia di Muhammad.

    1 - Vittoria Astorga.jpg

    In quel tempo i territori settentrionali dell'emirato erano turbolenti. La popolazione cristiana era insofferente al dominio dell'Emiro. La provincia di Coruna da sola vide ben due rivolte contadine negli anni 917 e 919, che richiesero entrambe più di un anno per essere sedate.
    Ma l'attenzione dell'Emiro era altrove. Le ultime due guerre avevano reso Muhammad il leggitimo titolare del Regno delle Asturie. Completati i preparativi, nel gennaio 918 Muhammad venne incoronato a Siviglia con il nome di Muhammad I del Sultanato Zuhrid.

    2 - Usurpo regno Asturie.jpg

    Il mio signore il Sultano come primo atto del suo nuovo dominio cedette a due suoi vassalli gli emirati di Leon e Galicia, nel nord, mentre al primogenito veniva concesso l'emirato di Granada. Il Sultano mantenne per sé il titolo di Emiro di Siviglia che era stato di suo padre e del padre di suo padre.
    Ma un sultanato tanto vasto, diviso e, soprattutto, accerchiato da nemici aveva bisogno di essere governato con mano salda. Vassalli pressoché autonomi e senza obblighi verso il Sultano rappresentavano un pericolo per le genti d'Andalusia. Così, su mio suggerimento, Muhammad I incrementò i suoi poteri, sicché si poteva dire che in quel tempo egli manteneva un maggior, seppur ancora basso, controllo sui suoi vassalli.

    3 - Sultanato.jpg

    Inebriato dalla recente investitura a Sultano, Muhammad decise di radunare sotto il suo scudo tutte le genti musulmane di Spagna che avessero volontariamente accettato di sottomettersi al suo dominio. Purtroppo per lui, l'Emiro Marwanid era troppo potente per piegare il ginocchio, mentre l'Emiro Qasid era troppo stolto per rendersi conto che da solo sarebbe stato preda del Sultano Omayyade o dei re cristiani.
    L'emirato Qaysid rappresentava invece un potenziale vassallo per il mio signore. Nell'anno 918 egli era in guerra contro un avventuriero cristiano che aveva intrapreso una guerra di conquista per Valencia. Su mio consiglio, il Sultano intervenne nel conflitto al fianco dell'Emiro. La discesa in campo della armate andaluse cambiò le sorti del conflitto. Nonostante la disparità di forze fosse in modo schiacciante a favore di Muhammad, egli, nel tentativo di cancellare il nome di codardo che si era meritato nella fuga dal campo di battaglia tre anni prima, radunò intorno a sé la cavalleria e si diede all'inseguimento delle truppe cristiane in ritirata. Ma l'impeto di Muhammad lo condusse in una trappola preparata dai suoi nemici e prima che i suoi cavalieri riuscissero a mettere in fuga i cristiani il Sultano riportò una grave ferita alla testa.

    4 - Incapable.jpg

    Muhammad I fu subito trasportato nell'accampamento andaluso e i migliori medici furono fatti arrivare da Siviglia. Cerusici giunsero volontariamente da tutta la Spagna per salvare il Sultano, ma tutti loro non poterono far altro che constatare lo stato di incoscienza perenne di Muhammad. Inabile a reggere lo scettro, questo gravoso compito venne affidato al suo primogenito Muhammad, Emiro di Granada, che divenne reggente fino alla morte di suo padre.

    5 - Morte Sultano.jpg

    Il Sultano Muhammad I della dinastia Zuhrid, che fu Emiro di Siviglia, Granada, Leon e Galizia, morì nell'anno 921. Lo scettro passò nelle mani di suo figlio primogenito, anch'egli nato con il nome del padre, che venne incoronato con il nome di Muhammad II del sultanato Zuhrid, Emiro di Siviglia e Granada.
    Primogenito, egli era stato cresciuto per governare dopo suo padre, un compito per il quale era stato adeguatamente preparato: affidatogli prima l'emirato di Granada, governò il sultanato in qualità di reggente per tre anni.
    Ma a scrivere delle sue certamente gloriose gesta sarà qualcun altro perché il mio tempo sta per esaurirsi. Sembra che il mio signore Muhammad I abbia più bisogno di me nell'Aldilà che suo figlio alla corte di Siviglia. Così Dio ha decretato nella sua infinita saggezza che io non sopravvivessi al mio signore e io quale suo umile servo mi piego docilmente al suo volere. Per 56 lunghi anni ho servito la famiglia Zuhrid, dallo sceiccato al sultanato. È tempo che sia qualcun altro a farlo.

    Qui si conclude il quinto capitolo delle Cronache Andaluse.

    Ciao!
     
  17. maie

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    Lie down - Try not to cry - Cry a lot.jpg

    :D
     
  18. maie

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    Capitolo VI
    A.D. 934

    Dopo la morte del cristiano, il Sultano affidò a me, capitano delle guardie, l'onere e l'onore di continuare la storia della famiglia Zuhrid. Erano trascorsi 299 anni dal viaggio del Profeta Maometto dalla Mecca a Medina.

    Nell'anno 921 il Sultano, Muhammad II, Emiro di Siviglia e Granada, pretese per sé maggiori poteri per poter meglio controllare i suoi vassalli. In particolare gli emiri del nord potevano creare non pochi problemi, così distanti com'erano dalla capitale. La nuova autorità centrale non era né troppo alta né troppo bassa, sicché si raggiunse un equilibrio tra Siviglia e la periferia.

    1 - Medium Crown Authority.jpg

    Un anno dopo il Sultano riprendeva il piano di suo padre da dove era stato interrotto. L'obiettivo era sempre quello di riunire le due regioni, meridionale e settentrionale, del Sultanato. Per fare ciò, venne dichiarata guerra all'emirato Marwanid per il controllo di Castelo Branco. La guerra si concluse nel 923 con la vittoria di Muhammad II, che creò il titolo di Emiro di Portucale, titolo che venne ceduto ad un fedele sceicco.
    La sconfitta sul campo aveva compromesso il dominio dell'Emiro Marwanid e ben presto un gruppo di ribelli si sollevò in rivolta richiedendo l'indipendenza. Il Sultano non si lasciò sfuggire l'occasione e colse l'occasione di espandersi a danno dei ribelli. Fu quindi dichiarata la guerra per Alcantara e prima che l'anno fosse giunto a conclusione il nemico fu costretto a siglare la pace.
    Mentre il Sultano era occupato in battaglia, un avventuriero proveniente dalle fredde terre di Scandinavia aveva dato inizio ad un'invasione del sultanato. I vichinghi, spietati, sanguinari e adoratori di non uno ma tanti e strani dei, erano sempre stati una spina nel fianco. Da molti, troppi anni le loro incursioni contro le coste spagnole avevano afflitto i domini dei sovrani di Spagna, senza fare distinzioni tra musulmani e cristiani. Con le loro lunghe navi arrivavano in gruppi di qualche centinaio, razziavano le campagne e tutto ciò che non era protetto dalle alte mura di castelli e città e poi come il vento se ne andavano, lasciando morte e distruzione dietro di loro. Raramente si avventuravano nell'entroterra, abbandonando le province costiere, e ancora più raramente gli eserciti andalusi erano riusciti a intercettarli.
    Ma la minaccia che dovette fronteggiare il Sultano era di tutt'altra natura. Questi invasori giunsero in forze, circa 8000 abili guerrieri, e non vennero per razziare e scappare bensì per conquistare e restare. I recenti conflitti contro l'emirato Marwanid e contro i ribelli avevano seriamente provato le armate andaluse, i cui ranghi presentavano notevoli falle. Il Sultano, giuntagli notizia che gli invasori si dirigevano verso la capitale, spinse il suo esercito di ritorno dal nord a marce forzate verso Siviglia, per difendere il cuore del sultanato.
    Fu così che il Sultano riuscì a precedere i vichinghi e a dar loro battaglia sul terreno da lui prescelto, traendone tutto il vantaggio possibile. In una calda giornata di agosto del 924, l'armata andalusa, in inferiorità numerica, riuscì a sconfiggere lo stremato esercito invasore alle porte di Siviglia.

    2 - Battaglia di Siviglia.jpg

    I nemici furono travolti dalla carica lanciata dal Sultano in persona, che mandò in rotta l'esercito nemico. Il coraggio dimostrato quel giorno da Muhammad salvò il sultanato e le genti andaluse da una vita di schiavitù. I vichinghi, sconfitti e afflitti dal clima andaluso, si ritirarono verso la costa per fuggire ma il Sultano non gli diede tregua e qualche mese dopo la gloriosa vittoria di Siviglia, il comandante degli invasori veniva catturato e decapitato nella piazza antistante il palazzo del Sultano, dove si era raccolta una grande folla a vedere il nemico sconfitto. Era il 924 e l'invasione era finita. Siviglia era salva.

    3 - Brave.jpg

    Le recenti vittorie avevano rafforzato il potere del Sultano e quindi decise di attaccare il Re cristiano di Castiglia per strappargli l'ultima delle terre reclamate, Asturias de Oviedo, l'antica sede dei re delle Asturie. Ci vollero quasi due anni, ma nel 925 il sovrano cristiano fu costretto a piegarsi. Muhammad II creò il titolo di Emiro delle Asturie e lo affidò ad un suo valente generale.

    4 - Vittoria Asturie.jpg

    Nel frattempo, il ricongiungimento delle due metà del Sultanato, ormai quasi concluso, venne messo a serio rischio dalla sottomissione dell'Emiro Marwanid al Sultano Omayyade. La riunificazione non aveva più un piccolo nemico come ostacolo, bensì il grande sultanato Omayyade, le cui forze erano secondo alcuni molto superiori a quelle di Muhammad II.
    Il mio signore, chiamate a raccolta tutte le forze disponibili e anche una grande compagnia mercenaria, nel 929 dichiarò guerra al Sultano Omayyade. Ma la rivendicazione non era né Badajoz né Caceres, le due province che separavano le due metà del Sultanato Zuhrid, bensì Cordoba stessa, la capitale del nemico. Una via indiretta certo, ma forse più sicura per garantire il raggiungimento dell'obiettivo finale. Cordoba non era infatti solo la capitale ma anche il centro più ricco e importante del nemico.
    Il conflitto si protrasse per quasi tre anni e solo nel 932 il sultanato Omayyade fu sconfitto e Muhammad II della dinastia Zuhrid divenne noto come "il grande". Ma il prezzo di quella vittoria fu grande e i soldati andalusi non furono gli unici a dare il loro sangue. Il Sultano stesso, il mio signore Muhammad II, fu ferito in battaglia e riportò una seria menomazione.

    5 - Vittoria sultano.jpg

    Il Sultano Omayayde, sconfitto e umiliato, dovette fronteggiare nel 933 un'insurrezione di ribelli nell'estremo nord dei suoi domini. Così Muhammad non si lasciò sfuggire l'occasione di infliggere un altro duro colpo al sultanato Omayyade e dichiarò egli stesso guerra ai nemici del suo nemico. Nel 934, battuti in velocità gli Omayyadi, i ribelli venivano sconfitti dagli eserciti andalusi e anche Burgos entrava a far parte del sultanato Zuhrid.

    Qui si conclude il sesto capitolo delle Cronache Andaluse.

    Ciao!
     
  19. turk75

    turk75

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    Come ti trovi coi mussulmani?
    Io dopo la polonia sto sperimentando i zoorastiani ihihih
     
  20. maie

    maie

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    Abbastanza bene devo dire.
    Come punti favorevoli segnalo sicuramente il fatto che la partita si presta molto all'offensiva, in parte grazie al casus belli "conquista" che permette di dichiarare guerra per conquistare territori adiacenti, in parte a causa del fatto che la diplomazia è molto meno importante secondo me rispetto ai cristiani. Mi spiego: con la storia di avere più mogli e con la legge di successione agnatic open è impossibile che una donna vada al potere e quindi ereditare titoli è fuori discussione, ne consegue che i matrimoni servono solo per le alleanze.
    Inoltre la Spagna è un bel territorio per espandersi: ci sono musulmani, cristiani, vichinghi in continuazione (nell'aar non ne ho mai parlato fino all'ultimo capitolo ma sono stati presenti sempre, con incursioni a cadenza quasi mensile dall'inizio della partita). Inoltre vivo costantemente nella paura di una guerra santa o di una crociata. Se mi dichiarano guerra anche solo Francia e HRE vengo arato in men che non si dica, poco ma sicuro.
    Note dolenti: la già citata scarsa importanza della diplomazia matrimoniale e poi l'inspiegabile scarsità di compagnie mercenarie. Dall'inizio della partita ci sono solo le sole 3 compagnie: una da 95 denari per mi pare 2000 e qualcosa uomini, e altre due da 540 denari per 5000 circa uomini. Zero vie di mezzo e soprattutto capita spesso che sono ingaggiate da qualcun altro.

    La storia della decadenza credevo si sarebbe rivelata un problema. In realtà, sono riuscito a tenerla sotto controllo abbastanza bene grazie alla decisione del Ramadan e all'incarcerazione dei familiari :D . A parte all'inizio che si parte dal 25%, sono sempre stato sotto al 5% tranne un paio di periodi in cui è salita intorno al 10/15% perché ero impegnato a far altro.

    Giuro che ero indeciso tra musulmani e zoroastriani :D ma questi ultimi mi erano sembrati un po' senza speranza anche se mi pare che con le ultime patch abbiano modificato qualcosa, tipo il casus belli conquista anche a loro. Come ti sembrano? Devo provare anche io :approved:

    Ciao!
     

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