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[WWII] Regia Marina ed accuse tedesche

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Daniel Morrison, 2 Agosto 2016.

  1. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Ho letto svariate volte di accuse mosse dai tedeschi alla regia marina italiana per eccessivo lassismo, soprattutto per quanto riguarda il 1943.
    La regia marina come è noto, evitò di impegnare la squadra da battaglia per molti mesi principalmente per la scarsità di carburante.
    I tedeschi nonostante ciò come ho già scritto poco prima, avrebbero voluto un maggior impegno da parte della nostra flotta da battaglia, credendo che potesse esercitare ancora un certo peso. mi chiedo quindi se le critiche effettuate dai tedeschi fossero giustificate o no.
     
  2. ASSO

    ASSO

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    Bisogna ricordare che durante la prima visita ufficiale nel '38, il Fuhrer rimase impressionato dalla Regia Marina Italiana la quale era, ricordiamolo, la quarta al mondo.
    Il Cancelliere germanico avrebbe voluto che la flotta italiana potesse almeno garantire la sicurezza dei convogli alla volta di Tripoli e Mogadiscio, di Tirana e Rodi.
    Purtroppo, la marina del Regno d'Italia, vuoi per mancanza di risorse, vuoi per arretratezza tecnologica, subirà molti rovesci nel Mediterraneo e non oserà neppure ostacolare lo sbarco angloamericano nel 1943.
    Alla fine, le uniche vittorie consistenti della Regia Marina sulla Royal Navy saranno i "blitz" della Xa flottiglia M.A.S., unità che continuerà a operare anche tra le fila della Marina Nazionale Repubblicana.

    Saluti
     
  3. Mappo

    Mappo

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    Anni fa lessi il libro Fucilate gli ammiragli di Gianni Rocca del 1987. Devo dire che leggerlo mi fece venire il mal di stomaco, ovviamente non per come il libro fosse stato scritto, ma per le vicende riportate. Secondo voi quanto è affidabile il racconto di Rocca?
     
  4. supertramp

    supertramp

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    Convogli per Mogadiscio mi risulta piuttosto complesso.. La RM, almeno fino allo sbarco alleato in Nord Africa, ha fatto egregiamente il suo compito di trasporto del materiale bellico verso il fronte libico (vedi il libro di Giorgerini "La guerra italiana sul mare"); certo non è riuscita granchè ad impedire il transito dei convogli alleati nel Mediterraneo, così come è sempre stata sopraffatta negli scontri navali e nelle sortite inglesi tipo Taranto.
    Quindi diciamo che se il compito della Marina era garantire i trasporti il risultato è stato raggiunto; se invece l'idea era di rendere il Mediterraneo un lago italiano allora ha fallito.
    Sul fatto di essere più o meno aggressivi probabilmente i tedeschi avevano ragione, il fatto è che ritengo che gli italiani subivano un grosso complesso di inferiorità verso la RN, dovuto agli esiti delle prime battaglie: quando era la RM a cercare l'ingaggio (Capo Spada) o quanto erano gli inglesi ad essere aggressivi (più spesso, tipo Taranto, Genova, ...) il risultato non ha mai sorriso agli italiani.
     
  5. ivaldi79

    ivaldi79

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    COme sarebbe a dire supertramp?? nei mesi prima di El Alamein il carico mensile era ridotto al 17% per via dei convogli persi , avevano perfito imbrogliato facendo un doppio fondo nelle navi della croce rossa che causò l'ira di Rommel , in sentesi non era neanche colpa della regia marina , visto che la maggior parte dei carghi venivano affondati dagli aerei.
     
  6. MrBrightside

    MrBrightside

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    Fino al novembre 1942 i tedeschi sostanzialmente avevano ragione, dopo quella data no. Il massimo ottenibile IMHO sarebbe stato una sorta di Battaglia di Samar nel Mediterraneo, però senza poi un posto in cui eventuali superstiti avrebbero potuto scappare.

    "Avevano" chi?

    p.s. A Capo Spada la Regia Marina non ha attaccato lei per prima. Ci sono, credo, solo due battaglie navali "serie", cioè con più di 2-3 unità per parte e durate almeno 10 minuti, in cui gli italiani hanno "vinto" nel confronto balistico: la prima Battaglia della Sirte e Pantelleria, il resto sono scambi di fuoco inconcludenti o sconfitte (tutte le battaglie notturne perdute, che io sappia, tranne una - l'ultima), anche se il conto dei danni effettivi a Punta Stilo io non l'ho ancora capito, aspettiamo che Mattesini, Cernuschi e le rispettive crew finiscano di bisticciare e poi vediamo.
     
    Ultima modifica: 2 Agosto 2016
  7. MrBrightside

    MrBrightside

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    Il periodo peggiore per i convogli è stato metà settembre - metà dicembre 1941 e dal marzo 1943 in poi.
     
  8. metalupo

    metalupo

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    Non era neanmche colpa della RM perchè i Britannici conoscevano date e rotte dei convogli grazie ad Enigma.
     
  9. ivaldi79

    ivaldi79

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    Cavallero aveva fatto fare il doppio fondo alle navi della croce rossa.

    La colpa era di Malta purtroppo , i convogli arrivavano al 80% o quasi al 90% quando l'aviazione italiana e tedesca martellavano bene l'isola.
     
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  10. supertramp

    supertramp

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    Nel complesso della guerra del Mediterraneo la percentuale del materiale sbarcato è stata tra l'80 a oltre il 90% a seconda delle tipologie di carico. In alcuni periodi le percentuali calano (anche drasticamente), soprattutto in concomitanza di offensive inglesi (tipo appunto El Alamein), però nel complesso i numeri sono quelli e io li reputo ottimi.
     
  11. supertramp

    supertramp

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    Vero, hanno sparato primma gli inglesi, ma quello che intendo io è che lo scontro è avvenuto per la volontà italiana di mandare navi in zona a contrastare il traffico inglese.
     
  12. MrBrightside

    MrBrightside

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    La II Divisione Incrociatori mi risulta fosse semplicemente in missione di trasferimento fra Tripoli e Portolago (sull'etimologia e la storia di questo nome si potrebbe fare una tesi di dottorato), nel Dodecaneso.
     
  13. supertramp

    supertramp

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    Si, ma nel Dodecaneso ci andavano per esercitare attività di interdizione del naviglio alleato, in questo consisteva l'interventismo italiano.
     
  14. franz

    franz

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    Essenzialmente le accuse del dopoguerra alla Regia Marina nascono in prima battuta dal dossier di Amè, che per la maggior parte del periodo della guerra fu a capo del SIM, che scoprì che la resistenza francese otteneva (dal primo anno di guerra e girava naturalmente agli alleati) documenti segretissimi della Marina, un agente francese nel 1943 venne trovato in possesso di un dossier sullo stato d'efficenza delle navi italiane, i difetti delle navi da battaglia classe Littorio, gli intendimenti della Marina in caso di invasione dell'Italia (la Flotta non sarebbe stata impiegata per contrastare lo sbarco) e sulle difese costiere della Sicilia e della Sardegna ottenuti da qualcuno che aveva accesso in qualche modo alla commissione navale d'armistizio italo-francese, e in seconda battuta dal comportamento dell'ammiraglio Maugeri, che era il comandante dei servizi segreti della Marina, dopo la caduta del fascismo, ma prima dell'armistizio, propose a De Courten di spostare la Flotta in Sardegna dicendo di poter avvertire gli Alleati ed evitare azioni ostili contro le navi italiane grazie ad un contatto con i servizi segreti britannici, dopo la guerra divenne capo di stato maggiore della Marina e ottenne una decorazione statunitense per i servizi resi.
    Per il resto i Tedeschi non si fidavano degli Italiani e l'andamento della guerra era quello che era, nel 1943, ma prima della famosa seduta del gran consiglio del fascismo, Hitler venne informato da un funzionario di ritorno da un viaggio in Italia che i comandanti tedeschi della flottiglia di sommergibili basati a La Spezia gli avevano riferito di sapere che ogni giorno da una corazzata italiana si mantenevano contatti radio con Malta, venne tentata un'indagine, ma l'agente incaricato sarebbe stato preso dai servizi italiani.
     
  15. Alessandro Argeade

    Alessandro Argeade

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    Più che senso d'inferiorità parlerei di paura di perdere le navi e ogni peso strategico.

    Le nostre corazzate erano quelle che erano, a livello numerico, e senza nessuna possibilità di essere rimpiazzate. Viceversa le corazzate inglesi poteva venire agilmente sostituite, alla peggio da corazzate americane. Senza contare l'eventuale sostituzione di una corazzata alleata affondata con un paio di portaerei, sarebbe stato anche peggio per noi.

    La nostra flotta non poteva che fare la stessa cosa della Kaiserliche Marine, fare da "Fleet in being" costringendo gli inglesi a tenere forze immobilizzate nel Mediterraneo e a scortare i convogli. Fossero andate perdute le nostre grandi navi, anche infliggendo un numero pari di perdite ai britannici, il Mediterraneo sarebbe diventato un lago inglese.
     
  16. supertramp

    supertramp

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    C'era sicuramente la grossa paura di perdere le navi, ma per me era più terrore, e questo non va bene.
    Le corazzate gli inglesi non è che le sostituivano agilmente, avevano molto più margine che gli italiani ma non esageriamo.
    Per come la vedo io il Mediterraneo è stato principalmente un lago inglese, la RN se ne sbatteva della fleet in being italiana, la riprova sono i bombardamenti navali della Libia e addirittura di Genova. La RM si è limitata a fare il "compitino", ovvero protezione convogli, troppo poco per il tedesco. Basti pensare gli sfracelli che ha fatto la Regia Marina quando ha avuto per un certo periodo di tempo la superiorità numerica assoluta (ovvero dopo l'azione dei maiali di Alessandria, con l'unica BB inglese adagiata sul fondale): si è stato semplicemente a guardare.
     
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  17. ivaldi79

    ivaldi79

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    Esatto super , per non parlare della mancanza di una aereonautica navale , ogni volta per chiedere il supporto dell'aviazione dell'esercito c'era un sacco di giri da fare di carte e ordini , veramente poca coordinazione , le poche volte che si sono coordinati bene insieme anche all'aviazione tedesca nell'estate del 42 avevano fatto bene , ma invece la preparazione degli ufficiali e ammiragli ? che ne pensate?
     
  18. metalupo

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    A voler essere corretti la RM seppe del successo molto dopo l'evento, i Britannici tennero gente a bordo delle corazzate, adagiate sul fondale, per far credere alla ricognizione aerea che erano ancora efficenti.
     
  19. MrBrightside

    MrBrightside

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    Non so se conosci questa valutazione, che mi sembra equilibrata, al netto delle solite beghe condominiali fra storici navali.
    IMHO è un libro datato e che a volte utilizza come fonte testimonianze di imprevedibile attendibilità (gli scritti autoassolutori del fu ammiraglio Iachino sono proprio il massimo del minimo), ma con una sua validità di fondo, sebbene inficiato da alcuni eccessi giornalistici non necessari.
     
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  20. Mappo

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    Grazie per la segnalazione che non conoscevo. Il libro l'ho letto anni fa e quindi non me lo ricordo nei dettagli, mi ricordo tuttavia il senso di sfascio, di assoluta incapacità dei vertici militari tesi solo a mettersi i bastoni fra le ruote, pavidi e timorosi di fronte al nemico. Mi sembra che neppure Iachino ne uscisse illibato, appena possibile gli ridarò una rapida occhiata. Come ho detto precedentemente si tratta di una lettura che necessita di una adeguata scorta di maalox a portata di mano.
     

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