1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

TibetAAR: Dal Kham al Mondo

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Lord Attilio, 29 Marzo 2015.

  1. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    [​IMG]

    Gli inizi: Botte di culo e mazzate

    In principio era una landa brulla e desolata, ricolma di montagne, neve e rocce, che costituivano gli ingredienti del piatto nazionale del Kham, la minestra di neve e roccia. Questa landa, nonostante fosse produttiva e fertile come la Luna, aveva suscitato gli appetiti rispettivamente dei tibetani dell'U-Tsang, dei cinesi e dei mongoli che per migliaia d'anni avevano tentato di occupare la regione, fallendo miseramente.

    Infatti il popolo del Kham era un popolo feroce e fiero, ma disunito e litigioso, talmente disunito e litigioso che persino i vicini di casa formavano fazioni in lotta e avevano ognuno la propria ambasceria. Nessuno era mai riuscito a riunificare le tribù del Kham, una volta un tizio volle riunificare due vicini di casa nel Qamdo ed è meglio non dirvi che fine fece.
    Ci riprovò quindi Sonam Sangpo, il fratello del tizio, che nel 1400 riuscì a farsi proclamare capo delle varie tribù khamba, ovviamente però questo titolo era puramente onorifico pertanto in realtà ognuno faceva allegramente i cazzi sua e quando Sonam Sangpo tentava di parlare in assemblea veniva preso a colpi di neve e roccia.

    L'unico modo che Sonam Sangpo aveva per far rispettare la sua autorità era la guerra. Guerra che poteva essere condotta o contro gli oppressori ming o contro gli oppressori U-tsang, il cui dominio tirannico era ancora vivo nella popolazione khamba tanto che dice il proverbio "Meglio un cinese maoista che compie il genocidio della popolazione, piuttosto che un u-tsang che ti lascia in vita e ti frega la morosa".

    Per queste ragioni, Sonam Sangpo scelse di allearsi coi Ming: il celeste imperatore riconosceva il diritto di Sonam Sangpo a regnare sia sul Tibet che sul Kham e in cambio Sonam Sangpo riconosceva la superiore autorità del celeste imperatore e il fatto che governava quelle terre come suo suddito. Sonam Sangpo accettò, incrociando le dita.

    La situazione per Sonam Sangpo non poteva essere più favorevole, dato che l'U-Tsang aveva questa moda di rubare le morose altrui per cui si trovava in guerra con Nepal, Assam, Tamerlano e gente varia. Per evitare che questi popoli potessero rivelarsi minacciosi anche per il Kham, Sonam Sangpo riuscì a convincere i clan khamba a dichiarare guerra all'U-Tsang. Subito le truppe khamba posero d'assedio il palazzo reale a Lhasa. Sonam Sangpo non poteva essere più felice.

    Sonam Sangpo: Finalmente sarò imperatore del Tibet!

    Capo-clan 1: Sì certo, se vuoi ti diamo anche un biscottino.

    Sonam Sangpo: Taci schiavo, io sono il tuo capo mi devi obbedienza!

    Capo-clan 2: Forse è meglio che riposiate, "capo".

    Sonam Sangpo: Vi condanno a morte!

    Capo-clan 2: Va bene, Capo-clan 1 tienilo fermo che lo prendo a sberle.

    E fu così che la manifestazione corporea di Sonam Sangpo ebbe termine. Appresa la notizia, l'esercito khamba voleva tornare a casa perché sai com'è ho la pentola sul fuoco e mia moglie mi fa un culo così se non torno, se non che un certo Yaghel... ehm un certo Yogal eh... Yagyelphel ecco! Un certo Yagyelphel, padre di ben 200 figlie femmine (e 1 solo maschio) già alla veneranda età di 25 anni, promise che avrebbe concesso tutte le sue figlie in sposa in modo da far sentire meno ai membri del clan la "mancanza" di casa e in cambio sarebbe stato riconosciuto come successore di Sonam Sangpo. I capi-clan dissero: "Ma fa un po' come ti pare" e la guerra continuò.

    La guerra durò 4 anni, dal 1447 al 1451, allorché il sovrano del Tibet e il Dalai Lama furono catturati mentre controllavano la posta. La tirannide U-tsang fu dichiarata decaduta e il sovrano u-tsang e il Dalai Lama furono destituiti. Frattanto, però, la situazione era tutt'altro che pacificata. Gli U-Tsang stentavano a riconoscere come legittimo il dominio di Yagyelphel, che oltra ad essere riconosciuto come straniero non risiedeva a Lhasa. Inoltre era brutto, puzzava e non chiamava mai neanche per fare gli auguri. Neanche i khamba erano contenti, perché la storia delle 200 figlie aveva provocato la rivolta delle mogli dei khamba. Siccome sappiamo tutti bene cosa succede quando le mogli si arrabbiano, la rivolta fu talmente violenta che degenerò in una rivolta delle tribù khamba contro quello che definivano la tirannide di Yagyelphel. Frattanto anche Lhasa si ribellava.

    La situazione sembrava disperata, se non che i maschi in fuga dalle mogli ingrossarono le fila dell'esercito di Yagyelphel, permettendo a questi sia di reprimere la rivolta u-tsang e riprendersi la sua morosa. Anche le mogli khamba furono rimesse al loro posto, cioè in cucina e a fare da opinioniste a Forum.
    La situazione nel 1453 si era stabilizzata, tanto che Yagyelphel si fece incoronare imperatore del Tibet a Lhasa, dove spostò la sua capitale.

    Yagyelphel poteva cominciare a dormire sonni tranquilli, ma non per molto. Non tutto il Tibet era infatti sotto il suo dominio: A sud lo Shigatse era occupato dal Nepal, mentre il Bhutan era stato occupato dal Koch. Ad Est il Guge era indipendente, ma si riconosceva vassallo di Yagyelphel. Ma come dice il proverbio: "Glande botta di culo colpilà cololo che non se lo melitano" . E infatti, il Nepal e il Kock si fecero guerra tra di loro.

    Yegyelphel aspettò fino al 1457 per attaccare, e intanto tentava di rafforzare la sua autorità contro le riottose tribù locali. Infatti, sebbene Yegyelphel fosse riconosciuto imperatore del Tibet, il sistema era ancora largamente tribale (Federazione tribale) e sicuramente le sue 200 figlie non bastavano a farlo reggere. Come se non bastasse, il figlio di Yegyelphel venne ucciso da una tribù avversaria; i colpevoli furono duramente puniti dall'imperatore. Fortunatamente Yegyelphel si era tenuto un figlio di riserva, in caso l'altro si rompesse.

    Nel 1457 quindi Yegyelphel invase il Bhutan e in 3 anni riuscì a cacciare il Koch dalla regione: sotto minaccia delle truppe tibetane, il Thakur del Koch si dichiarò tributario di Yegyelphel. Il successo fu strepitoso, e come per dire che le botte di culo si accumulano tutte in un colpo lasciandoti poi nella merda dopo, lo Shigaste si ribellò al dominio nepalese. Yegyelphel era su di giri, tanto che dichiarò guerra al Nepal.

    Ma era giunto il momento delle mazzate per l'Impero tibetano. Il Nepal era infatti alleato con Assam e vari altri idioti indiani, che durante la partita di inseguimenti a ping-pong contro il Nepal, comparvero dal nulla per suonarle ai tibetani. Da quel momento Yegyelphel imparo judo e decise che non avrebbe più attaccato ma solo difeso; nel senso, avrebbe attaccato i nemici, ma lasciando che loro lo attaccassero.... va beh lasciamo perdere. Comunque, questa fu la prima sconfitta per Yegyelphel. A peggiorare la situazione, i tibetani che si erano ribellati al Nepal erano dell U-tsang, pertanto dopo aver rubato morose lì decisero di passare in Bhutan. Con l'esercito a pezzi, Yegyelphel subì un'altra grave sconfitta, al che decise di dare i soldi agli U-tsang in modo che se ne tornassero in Nepal.

    Il trionfo fu sublime, tanto che Yegyelphel fece elaborare il primo poema epico scritto della tradizione khamba per l'occasione. La proclamazione di indipendenza dell'U-Tsang dal Nepal portò ad un'altra guerra, ma questa volta Yeyelphel non era mica scemo; aspettò sempre che l'esercito nepalese lo attaccasse, finché esso non venne sconfitto definitivamente. Senza più difese, Katmandu venne occupata dalle truppe khamba e tibetane, ma fu proprio in quel momento che scoppiarono disaccordi tra le parti. Gli u-tsang infatti si sentivano oppressi dai khamba, mentre questi ultimi non volevano rinunciare ai loro sgabelli per i piedi.

    Yegyelphel riuscì a trovare un compromesso: agli u-tsang sarebbero state concesse maggiori autonomie, oltre che la creazione di un loro "stato" nei territori liberati dal Nepal, anche se come tributario di Yegyelphel. Risolta questa questione, anche il Nepal divenne tributario di Yegyelphel. Frattanto il Guge, fino a quel momento tributario di Yegyelphel, veniva annesso all'Impero Tibetano.

    I capi-clan continuavano però ad essere indipendenti e a strafottersene di Yegyelphel (legittimità 35 e governo tribale) tanto che questi cominciò ad elaborare un piano per vendicarsi. Costruì quindi una lunga torre, dove si rinchiuse e cominciò ad accumulare sempre maggiori conoscenze, riunendovi i maggiori sapienti del Mondo (idea Innovazione). Yegyelphel esce sempre più di rado, frattanto il figlio muore in un incidente di caccia, ma a lui sembra non interessare; non esce manco più con la morosa o con gli amici, sta tutto il tempo rinchiuso in quella torre, a giocare ad un certo Europa Universalis IV dice lui. Siamo quindi nel 1472 e l'Impero Tibetano è forte e solido.


    P.S. Tra qualche giorno arrivano gli screen.
     
    • Like Like x 2
  2. Vlad12395

    Vlad12395 Banned

    Registrato:
    6 Novembre 2014
    Messaggi:
    366
    Ratings:
    +3
    bell'AAR
     
  3. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    Ecco a voi un po' d'immagini sulla grande potenza dei khamdi-tibetani.


    In questa immagine i Ming fanno segno di sottomissione al grande e potente popolo khamba.
    eu4_2.jpg

    In questa immagine i terribili oppressori U-Tsang sono cancellati dalla mappa, gli antenati siano ringraziati.
    eu4_4.jpg


    In questa, la rivolta delle donne khamda e degli u-tsang, spazzata via dalla potenza di Khela... ehm bom leggete sopra.

    eu4_5.jpg

    Il potente impero tibetano, poco prima di attaccare e sottomettere il Nepal e di annettere il Guge.
    eu4_6.jpg
     
    • Like Like x 1
  4. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
  5. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    Anticipazioni: Pericolo a Ovest

    [​IMG]

    La vita in U-Tsang era ripresa come un tempo. Nessuno sapeva o ricordava delle lotte contro i khamdi, a malapena conoscevano l'imperatore Yegyelphel (d'altronde come dargli torto) e la sua corte. D'altronde non vi erano stati grandi cambiamenti: Yegyelphel aveva messo familiari, amici, parenti e connazionali khamdi nelle maggiori cariche della burocrazia e della corte; e d'altronde suoi fedeli collaboratori venivano anche messi a capo di monasteri e nelle più alte cariche religiose, provocando il malcontento e l'ostilità del Dalai Lama e dei suoi seguaci. Ma queste liti sembravano lontane migliaia di inverni per la popolazione dell'U-Tsang, che continuava a vivere come aveva sempre vissuto: figli, fratelli e nipoti portavano le pecore nei pascoli per le stesse strade che i loro genitori e i loro nonni avevano percorso per millenni. Attraverso sentieri tortuosi e montagne rocciose questo fiero popolo conduceva la sua esistenza in maniera semplice, senza chiedere nulla. E d'altronde, con la fine delle ribellioni U-Tsang la situazione sembrava poter durare per sempre. Senonché un nitrire di cavalli e uno scalpitare di zoccoli, insieme al rumore di decine di migliaia di passi, potevano udirsi in lontananza...

    Savak: Gran Khan Nasir Timur, signore dei 4 angoli della Terra, i nostri uomini sono quasi giunti a destinazione. I nostri esploratori ci segnalano che l'esercito di questa gente, khamiti o khamdi, è accampato a poche miglia da qui. Vogliamo attaccarlo?

    Nasir: Questo mi rallegra, tuttavia bisogna mantenere la massima prudenza, nessuno sa cosa aspettarsi da questo popolo di caprari.

    Savak: Nessuno sa nemmeno cosa aspettarsi da quei cani dei tuoi soldati, o re dei 4 angoli della Terra, che se non giungono presto ad uno scontro potrebbero farti a pezzi e mangiarti prima che tu possa solo accorgertene.

    Nasir: I miei uomini sono forti e senza paura. E faranno quello che io gli ordinerò. Non avrei nessuna paura a decimarli se ce ne fosse bisogno.

    Savak: (rantolando) Gran Khan!

    Nasir: Ma cosa sta succedendo?

    Babur: Te lo dico io cosa succede, anzi no è meglio che tu lo veda.

    Nasir: (Viene colpito alla testa da un soldato) Ah!

    Babur: Bene, io come nuovo Gran Khan, proclamato dai soldati, ordino che il traditore Nasir sia giustiziato. Non devono però esserci rilassamenti: la diserzione sia punita con la morte lenta e ogni mancanza di disciplina con pene corporali. E l'avanzata continui.... presto questi bifolchi caprari si inchineranno ai miei piedi, o moriranno...
     
    Ultima modifica: 3 Aprile 2015
  6. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    Capitolo 2: Resistenze ed espansioni (1472-1551) Parte 1

    Yegyelphel: (si sveglia di soprassalto) AAAAAA!
    Servitore : State bene signore?
    Yegyelphel: No, li mortacci tua, ho fatto un sogno su guerrieri puzzolenti e selvaggi che volevano invadere un popolo di caprari.
    Servitore: Forse dovreste smetterla di abbuffarvi di patatine guardando New Girl prima di andare a dormire, penso possa provocare danni al cervello.
    Yegyelphel: Zitto! E portami altre patatine!


    Il regno di Yeyelphel era continuato sotto buoni auspici. Nel 1476 l'ultimo rimasuglio dell'U-tsang era stato annesso all'Impero Tibetano, permettendo se non la fusione almeno la serena convivenza tra khamdi e u-tsang. Nel 1478 Yegyelphel aveva bisogno di altri pezzi di montagna improduttivi da conquistare, per fortuna c'era l'Assam le cui truppe vennero schiacciate e il territorio saccheggiato e annesso.
    I buoni auspici sembravano continuare, allorché i Ming proposero un alleanza nel 1479, prontamente accettata. Il Celeste Imperatore continuava a rispettarci. Nello stesso anno nasce Tenzin Dalai, il nuovo erede di Yegyelphel che per sputarlo fuori ha dovuto figliare altre 200 femmine maremmamaiala. Nel 1480 il Celeste Imperatore ci invia la seguente lettera: "Calo Tibet, vostlo sovlano Dalai Lama puzza e tutte vostle donne essele blutte ciofeche, noi almeno avele ogni tanto qualcuna figa. Lompiamo alleanza." Al che Yeyelphel risponde: "Qui non governa il Dalai Lama, deficiente." I rapporti tra Cina e Tibet si fecero freddi.
    I cinesi divennero sempre più minacciosi. Nel 1481 infatti il Mong Yang, uno grosso stato indipendente al confine sud-est del Tibet vassallo dei celesti imperatori, venne annesso dai cinesi. Così il Celeste Impero si faceva sempre più grande e minaccioso.

    Frattanto Yegyelphel aveva cose più importanti a cui pensare: il Tibet agli Europei, la nuovo puntata di Big Bang Theory e poi magari anche una rivolta di 21 mila assamesi, ma dopo e con calma. La rivolta fu dura e violenta e per reprimerla il Tibet perse una buona parte dei suoi valorosi giovani soldati. Per risollevare il morale delle truppa dopo queste batoste, Yegyelphel decise di fargli distruggere due stati sfigati a caso, Sadiya e Tripura. La guerra durò dal 1485 al 1486 e vide l'annessione di Sadiya, mentre la Tripura si dichiarò tributaria.

    Yegyelphel non aveva neanche fatto in tempo a riposarsi, che arrivò un messaggero con una notizia sconvolgente: l'U-tsang era in rivolta. I rivoltosi erano guidati dal Dalai Lama, il quale chiedeva di riprendere il suo posto come sovrano del Tibet, se ciò fosse accaduto non ci sarebbero stati spargimenti di sangue. A Yegyelphel si presentavano due opportunità: 1) Lasciare il posto al Dalai Lama, il governo da tribale sarebbe diventato teocratico. 2) Sfancularlo, beccarsi -3 di stabilità però restare al potere. Fu proprio quest'ultima cosa che scelse. La guerra fu feroce, però l'esercito del Dalai Lama venne infine brutalmente sconfitto a Tachienlu. Yegyelphel fu severo, il Dalai Lama venne impiccato e il lamaismo venne dichiarato fuorilegge in tutto il regno. D'ora in poi i templi sarebbero stati sotto il diretto controllo di Yegyelphel.

    Dopo questi fatti, tutto sembrava poter tornare tranquillo, ed effettivamente l'U-tsang era ormai pacificato. Ma Yegyelphel sentiva il pericolo provenire da lontano, come nel suo incubo. E il suo incubo divenne realtà.

    eu4_17.jpg

    Babur III era giunto in Tibet con 30 mila uomini. L'esercito tibetano, contando i suoi vassalli, poteva contarne appena la metà. Yegyelphel fece evacuare tutti i territori al confine coi Timuridi, facendo bruciare ai contadini e ai pastori tibetani tutte le loro scorte e le loro messi. La mossa sembrò sortire qualche effetto, e l'esercito di Babur venne decimato dalla fame e dalle imboscate. Ciò non fu però sufficiente, e nella prima battaglia l'esercito tibetano venne gravemente sconfitto. Anche la seconda battaglia fu dura e si risolse con una sconfitta di misura per i tibetani. Tuttavia Yegyelphel non si diede per vinto e continuò ad arretrare. Frattanto, dopo aver conquistato a prezzo di gravi perdite due territori tibetani, Babur III invadeva il Nepal, nostro vassallo, per impedire che potesse fornirci altro aiuto. Questo fu un grave errore, in quanto il territorio nepalese, aspro e ghiacciato anche più di quelle tibetano, sortì gravi perdite per i mongoli.
    Yegyelphel vuotò tutto il suo tesoro per reclutare altre truppe. La battaglia decisiva si svolse Shigatse. Lì gli alleati nepala stavano assediando una fortezza dei mongoli, quando questi sopraggiunsero in gran numero. La lotta durò giorni in schiacciante inferiorità numerica, asseragliati sopra le montagne. Quando tutto sembrava perduto, Yegyelphel, avvertito dell'accaduto, giunse tempestivamente ad aiutare gli alleati nepala. L'esercito tibetano insieme a quello nepala contavano 15 mila uomini, mentre la marmaglia mongola ci superava di 10 mila uomini. Tuttavia la loro cavalleria sopra le montagne si rivelò inutile e venne infatti decimata. Alla fine Babur III decise di ritirarsi quando le sue perdite ammontavano al doppio di quelle tibetane.

    eu4_18.jpg

    Frattanto Babur III, con l'esercito distrutto moralmente, decise di venire a patti con Yegyelphel. La pace fu un trionfo per Yegyelphel. L'esercito mongolo, dopo 5 anni di guerra era stremato e distrutto. Babur III dovette liberare il popolo di Ladakh, al confine col Tibet, e cedere 100 ducati per ripagare i danni causati al popolo tibetano. Così l'infame Babur pensava di salvarsi la faccia. Tuttavia giunsero poi notizie alla corte di Yegyelphel secondo cui Babur sarebbe stato ucciso dai suoi soldati, furiosi per la sconfitta subita in Tibet; il suo impero si sarebbe presto dissolto, attaccato dai Persiani e dagli Oirat. Yegyelphel fece erigere un monumento a Lhasa per ricordare questa grande vittoria. Il Tibet si apprestava ad un grande futuro.
     
    • Like Like x 1
  7. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    Capitolo 2: Resistenze ed espansioni (1472-1551) Parte 2

    Yegyelphel si svegliò di soprassalto e disse "Minchia, ho dormito troppo e adesso chi lo scrive l'AAR?" E quindi cominciò a scrivere.

    La guerra contro i caprari mongoli era finita grazie alla potenza e all'invincibilità delle armate tibetane. Non solo i mongoli timuridi le avevano prese, ma avevano anche dovuto liberare il Ladakh, uno stato governato da un venditore di tappeti kashmiro che subito si era alleato con la potenza tibetana. Comunque Yegyelphel era ormai vecchio e prossimo alla pensione, ma continuava a lavorare perché percepiva la pensione minima e lo stipendio da sovrano era molto più allettante. Ebbe il tempo giusto di allearsi con la potente Orda mongola degli Oirat, la quale stava maciullando i mongoli timuridi. Poi suo figlio lo aiutò a ricevere la pensione... eterna con un cuscino sulla faccia. Fu così che nell'anno 1500 salì al trono tibetano Tenzin Dalai Zu, inaugurando la dinastia degli Zu.

    Tenzin Dalai era una sega e mezza (1-5-1), sapeva molto di navi ma in Tibet nessuno manco sapeva cosa fossero le navi. In compenso era abile nei negoziati, tanto che convinse il sovrano del Ladakh alla sottomissione in cambio della figurina di Pichaciù. Con la stessa scusa convinse il sovrano del Nepal a lasciargli le chiavi di casa, se non che poi non gli aprì più e il Nepal venne annesso al Tibet. Frattanto in Cina scoppiavano grandi rivolte, ma Tenzin ci pensò due volte prima di fare una cazzata e preferì attaccare due monoprovincia a caso chiamati Garhwal e Tirhut, nomi la cui fama si estende dalle Alpi al Canton Ticino. Inutile dire che furono spiaccicati come le formiche e annessi. Nel 1512 il sovrano del Nepal tornò a casa e vide che era tutto in disordine. Scoppiò così la rivolta nepalese, che venne repressa nel sangue. Il Koch invece decise di annettersi spontaneamente, perché era stanco dei gestacci e dei risolini che facevano per strada ogni volta che sentivano il suo nome.

    Passarono quindi 10 anni in cui non successe assolutamente nulla, a parte rivolte stupide in Tirhut. Nel 1524 il sovrano del Ladakh vendette al Tibet il suo stato in cambio della figurina di Ciarizard, che gli mancava per completare la collezione. Frattanto in Cina le rivolte erano state represse a randellate, ma gli hippy drogati avevano fondato il loro stato drug free, il Dali; siccome gli hippy erano odiati da Lord Att... ehm... Tenzin Dalai, questi decise di attaccare il Dali per la lotta alla troca. Tuttavia la troca lo uccise nel 1529 durante la campagna in Dali. Gli succedette il figlio Gendun Gyastro I Zu, che continuò con le legnate al Dali fino a quando il Dali non fu costretto a cedere mezzo regno. Il resto purtroppo fu preso dai cinesi, insieme alla troca.

    Siccome si era accorto che il suo AAR non faceva ridere, Gendun attaccò il Kashmir nel 1536 così giusto per sfogarsi, conquistando altri pezzi di montagna improduttiva. Sulle rovine del Dali, intanto, nasceva lo Yi, uno stato minimalista sia nel nome che nelle dimensioni (1 provincia), ma che tuttavia si dichiarò vassallo del Tibet temendo le botte dei cinesi. Nel 1543 Gendun scopre di avere un vassallo chiamato Tripura e lo annette. Siccome tra questo stato e il Tibet ci sta un certo Kachar abitato da scimmie e coccodrili, il Tibet ci fa passare sopra la sua autostrada annettendolo nel 1546. Tuttavia, il Tibet non poteva continuare a reggersi su un governo tribale...

    Consigliere: Sire, bisogna trovare un nuovo metodo per inchiappettare la gente senza farglielo capire.

    Gendun: Senti questa, li mettiamo tutti dentro una stanza a discutere facendogli credere che stanno facendo qualcosa, mentre invece faccio tutto io.

    Consigliere: Figo, come chiamerete questa invenzione?

    Gendun: Parlamento.

    E fu così che il Tibet divenne una monarchia feudale e il popolo lo prese in quel posto. Le tribù furono abolite e sostituite dall'assemblea dei nobili.

    Ora che il Tibet possedeva tutti questi pezzi di montagna improduttiva, poteva prepararsi per il suo vero obiettivo: l'India. La prima mossa di Gendun come Imperatore (reale sta volta) del Tibet fu di dichiarare guerra al Bengala. In India infatti si erano messi a litigare su chi avesse i fuori-casta più impuri, e così era scoppiata una guerra tra praticamente tutti gli stati. Gendun dichiarò ovviamente guerra al più debole tra questi. Lo seguì il Sultanato di Delhi, ormai ridotto a 4 province. Inutile dire che fu un trionfo, Delhi fu saccheggiata e nuovi territori furono conquistati. Il Panjab fu liberato dalla tirannia di Delhi. E ora veniamo agli screen.

    I mongoli timuridi riconoscono la superiorità tibetana
    eu4_19.jpg


    Delhi saccheggiata dalle truppe tibetane
    eu4_25.jpg
     
    • Like Like x 1
  8. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    Ragazzi, immagino che siate piuttosto confusi dal sentire nomi di stati mai sentiti, per cui vi do una panoramica delle mie conquiste.

    eu4_map_TIB_1553_01_01_1.jpg


    Il mio unico alleato di un certo rilievo è l'Orda Oirat, che mi servono per il futuro attacco contro i cinesi. A parte questo, l'unica direzione di espansione è verso l'India, dove posso contare sulla fantastica alleanza del Panjab e della sua unica provincia.
     
    • Useful Useful x 1
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    mi sembra un buon lavoro :D
     

Condividi questa Pagina