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Spartaco e Roma

Discussione in 'Antichità' iniziata da lorenzozanelli, 14 Febbraio 2008.

  1. lorenzozanelli

    lorenzozanelli

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    Sto leggendo un libercolo su Spartaco, la sua figura leggendaria e lo schiavismo di Roma...non vorrei focalizzare la discussione su Spartaco e le guerre servili ma vorrei fare una osservazione sul mito di Roma..
    Sin da bambini, sussidiario and co, hanno sempre fatto passare il mito di una Roma come barlume di speranza in un mondo dominato dall'instabilità, la legge che dipana il caos, i grandi ingegneri che hanno cambiato per sempre il mondo e l'imbattibilità delle sue legioni..al di la delle banalità che ho sopra elencato non trovate che sia, troppo nascosto e ridotto ,l'aberrante aspetto dello schiavismo!? Non credete che una bestialità del genere debba essere maggiormente resa intelleggibile e conosciuta per farsi un' idea di come Roma è diventata grande?
     
  2. qwetry

    qwetry

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    lo schiavismo era abbastanza comune nel mondo antico,non mi sento di criticare in particolare roma per lo schiavismo
     
  3. Raufestin

    Raufestin

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    Concordo con questo pensiero. Purtroppo non possiamo giudicare i secoli passati con i nostri metri morali ed etici.
     
  4. Armilio

    Armilio

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    Infatti...credo che,in fondo,quando delle persone venivano fatte schiave,certo ne soffrivano,ma sapevano che era una cosa molto comune e che è molto probabile che succeda se si vive in zona di guerra...se ne facevano una ragione insomma...
     
  5. qwetry

    qwetry

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    i romani avevano gli schiavi,i medievali la servitù della gleba e noi i bambini cinesi che fanno i palloni per i "padroni" occidentali,in fondo non è cambiato molto...
     
  6. woland

    woland

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    anche i barbari germanici,gli egizi, i persiani e persino gli ebrei avevano i loro schiavi,come vedi non è stata una peculiarità romana......bisogna comunque aggiungere che nella società greco-romana non erano gli schiavi gli unici a lavorare nei campi e negli opifici ,ma accanto ad essi c'erano liberi artigiani,piccoli proprietari terrieri o affittuari che mai erano stati di proprietà del padrone,dunque la società greco-romana sarebbe potuta esistere anche senza l'apporto degli schiavi.Se vuoi approfondire la conoscenza della condizione degli schiavi nell'antica Roma ti consiglio di leggere un libro di matrice marxista, che non ti narra le mirabolanti imprese di Giulio Cesare and Co.,ma che ti racconta la storia dell'impero attraverso la lotta di classe....
     
  7. Armilio

    Armilio

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    C'è da dire però che il non avere gli schiavi sarebbe stato un grave danno per l'impero...
     
  8. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Poi erano comunque trattati meglio che in altri stati dell'antichità. oddio, se capitava il padrone bastardo la tua vita era un inferno, ma potevano essere liberati, e questo non è affatto poco per i tempi...
     
  9. woland

    woland

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    C'è da dire che anche se fu il cristianesimo a eliminare la schiavitù nel mondo antico,non mancarono all'interno della società greco romana filosofi pagani che assunsero nei confronti della schiavitù posizioni critiche(Seneca per esempio)
     
  10. picocco

    picocco

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    ben detto:approved: e poi senza andare così indietro 150 anni fa negli Stati Uniti d'America...

    P.S Dodo è un gran bell'avatar
     
  11. pak

    pak

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    Bisogna tenere presenti determinate cose, per poter dare un giudizio su Roma e lo schiavismo:
    1) Il contesto storico: obbiettivamente in quello stesso periodo, trovami un'a,tra nazione dove non esistessero schiavi. anche i tanto decantati Celti, quelli romanzati in molti romanzi e nei film pseudo-storici (tutto arpe e elfi silvani) avevano schiavi. Venivano chiamati servi ma sempre schiavi erano. Per di più senza praticamente opssibilità di riscatto.
    2) Le varie categorie di schiavi:
    Fin dai primi tempi gli schiavi di Roma erano divisi in diverse categorie:
    Vi erano gli schiavi "intellettuali" come scribi, insegnanti, anche burocrati in genere , che facevano una vita piuttosto agiata.
    Vi erano gli schiavi casalinghi, aquistati da nuclei familiari per le incombenze ed i lavori quotidiani. Questi erano trattati abbastanza bene, diciamo che nonn viveno molto peggio dei loro acquirenti, in quanto erano un investimento.
    Infine vi erano gli schiavi dei latifondi, acquistati a lotti di molte migliaia a volte. Ecco, questi erano i più sfortunati. Costretti a vivere lavorando nel peggiore dei modi, in condizioni pessime (nei campi, nelle miniere o nei cantieri) erano controllati da altri schiavi, in genere, un pò alla maniera dei Capò che lucravano sulle spese di mantenimento.
    3) Ogni schiavo poteva riscattarsi (chiaramente quelli dell'ultima categoria non avevano possibilità), o per merito del proprio padrone, oppure pagando un "riscatto".
    4) Non mi ricordo più in che periodo, ma in età imperiale gli schiavi acquisirono diritti civili. Venne vietata la tortura nei loro confronti, e vennero "quasi" equiparati al popolino.
    Certo non si può dire che i romani fossero dei santi...anzi..ma in molte cose furono all'avanguardia per i loro tempi.
    Non bisgona dimenticare inoltre che gli schiavi furono il motore di parte della potenza di Roma.
     
  12. lorenzozanelli

    lorenzozanelli

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    concordo pienamente ma la figura del Gladiatore?!? la figura dello schiavo costretto ad uccidere per il divertimento altrui è una figura che crea Roma..
     
  13. pak

    pak

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    Si...è un'esclusiva...ma nella maggior parte dei casi...non erano schiavi i gladiatori....molte volte erano uomini liberi che sceglievano quel "mestiere" per fame di gloria. Erano venerati come i calciatori moderni....solo che rischiavano un pelino di più.
    Altro caso i "criminali" utilizzati per spettacoli di guerra, in seguito i perseguiti, tra cui i Cristiani.ma non solo.....tipo i 10.000 che si sfidarono all'inaugurazione del prosciugamento di un lago (il fucino?).
    Fecero una vera e propria battaglia navale...e ci creparono quasi tutti...con sommo godimento degli spalti, assiepati nelle colline circostanti.
     
  14. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Anche se sanguinosi e spesso mortali non è vero che i combattimenti comportassero al 100% la morte del gladiatore sconfitto. Veniva tutto deciso dalla folla, che poteva anche risparmiare il perdente se questi aveva dato prova di valore (il famoso gesto del pollice).
     
  15. Armilio

    Armilio

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    Secondo molti addirittura la morte era rara,perchè se il governatore(seguendo la folla) faceva morire il gladiatore,doveva ripagarlo al suo proprietario...a Roma,visto che c'era l'imperatore,forse poteva permetterselo...
     
  16. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    10.000 morti sono tantissimi anche per Roma! qual'e' la fonte di tale carneficina?

    PS: fuori tema: il Fucino non fu prosciugato nel XIX secolo dal principe Torlonia? (anche se ricordo ci avessero provato anche i romani)
     
  17. pak

    pak

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    Guarda...non ci metterei la mano sul fuoco...mi sembra il Fucino...ma non ne sono sicurissimo.
    Ho dei vaghi ricordi dell'episodio, letto anni fa su "la storia di Roma2 di Montanelli....e in qualche trasmissione radiofonica...forse "alle 8 delle sera"..1
    sorry.
     
  18. pak

    pak

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    Infatti ci provarono i Romani e fu l'imperatore Claudio quello che fece l'inaugurazione della pseudo-bonifica.
    Non fu un opera d'arte e l'incuria degli anni seguenti decretò il ritorno delle acque nella piana.
     
  19. Pandrea

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    Anche a me sembra troppo elevata la cifra... per l'inaugurazione del Colosseo di gladiatori ne morirono "solo" 2000.
     
  20. qwetry

    qwetry

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    :eek:fftopic:

    dodò è un mio mito di infanzia:D
     

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