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Sfidaar 2: Levo10, Impero romano d'Oriente "Re dei Re, Regnante dei Regnanti"

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da levo10, 24 Settembre 2010.

  1. levo10

    levo10

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    Sfidaar 2: Levo10, impero romano d'oreinte "re dei re, regnante dei regnanti"

    AAR IMPERO ROMANO D'ORIENTE

    Obbiettivo finale il dominio sul Mediterraneo.
    Obbiettivi minori: sconfitta Turca!; riconquista dei nostri territori legittimi; dominio dei mari; Bisanzio grande centro commerciale; Westernizzare e far tremare l'Europa tutta; ripristino impero romano d'oriente in tutti i suoi territori.



    BISANZIO 1399-1419



    2 AGOSTO 1418
    -”Sono arrivati mio Qa'id, Sultano.”
    -Presto falli entrare”
    ….
    -”Parlate!”
    -“Mio sultano! Notizie terribili, l'esercito orientale è sconfitto, i greci hanno invaso l'est ed espugnato Erzurum!”
    Silenzio.


    -”Malik...(arabo: “Re”)”
    -”Taci!”
    Lentamente, come era solito fare, Bayezid I detto “la Folgore”, sultano dei Turchi Selgiuchidi e discendente di Osman I, si girò verso il capo degli eunuchi bianchi.
    Da un anno era prigioniero di Manuel II, sovrano di Costantinopoli, e nella sua prigione d'orata vide la lenta fine del suo regno. Un poco alla volta il suo cuore deperiva, sempre più, ogni giorno di quel terribile anno.
    Ma ora che la sconfitta era totale non restava che una cosa da fare.
    -”Non ho più niente per cui vivere, ho fallito. Che Allah mi perdoni insh'Allah!
    Con velocità sorprendente tolse la gemma incastonata nel suo anello e bevve tutto il veleno che vi si trovava sotto.
    Una dose letale...
     
  2. levo10

    levo10

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    19 anni prima, 14 ottobre 1399
    cole_distruction.jpg

    «Anche chi non conosce l'imperatore, soltanto dal suo aspetto dirà: questo dev'essere un re.»
    (Bayezid I parlando di Manuel II Palaiologos)


    Manuel II Palaiologos, Basileus dei romani dal 1391, aveva ben poco da essere allegro. Il suo più acerrimo nemico, l'innominabile sultano dei Turchi, aveva appena ritirato l'assedio a Costantinopoli, ma solo a causa dell'attacco di Tamerlano alla Turchia. Il suo dominio si aggrappava alla sola tracia e a poche enclavi in Grecia (Morea).

    Manuel II aveva ora bisogno di amici e soldi per resistere a un probabile nuovo attacco ottomano; per questo strinse due ottime allenaze militari, una con i cugini dell'Epiro e una con la Transilvania.
    Doveva agire ora e in fretta, la guerra con Timurid distraeva il nemico e perciò decise di giocare l'ultima carta: credeva che Costantinopoli fosse inespugnabile per via di terra, mentre contava sul fatto che gli Ottomani avessero un esercito forte ma non una marina credibile. Allora contrasse 3 onerosi debiti con i veneziani per finanziare una potente flotta e aumento vertiginosamente le tasse.
    La sua flotta era ora composta da 1 caracca e 14 Galee contro le 15 galee Ottomane.
    Riordinò rinforzo l'esercito e spiazzo tutti! Dichiaro guerra ai Turchi e ai loro vili vassalli.
    Inizia così la prima grande riconquista dell'Impero che vede Bisanzio e alleati contro Ottomani, Bosnia, Orda d'Oro e Yemen. Impose il blocco del mare di Marmara forte della superiore abilità dei suoi marinai. Il blocco resse e l'esercito imperiale occupo una a una tutte le provincie europee del nemico a partire dalla capitale Edirne.
    Nel Dicembre 1406 l'opera era compiuta e dopo mesi di occupazione il nemico pagano non potè far altro che riconoscere l'amara sconfitta e la più grande vergogna.
    Il grande Manuel secondo aveva salvato l'Impero e recuperato i territori di Silistra, Burgas, Bulgaria, Nis, Macedonia, Salonicco, e conquistò Serbia e Kosovo deponendo il re fantoccio di quelle terre.
    Dopo la guerra ci fu il tempo di ripagare i debiti contratti e di farla pagare al Regno greco di Janina che aveva voltato le spalle ai romani: nel 1410 l'Epiro fu annesso al rinato impero d'Oriente e iniziò anche un'altra guerra con i papalini di Aquileia, Milano, Savoia, Sicilia (tutti guidati dal Pontefice di Roma) che rivendicavano il diritto di difendere i regnanti dell'Acaia, traditori cattolici.
    Manuel reagì duramente e a Luglio del 1412 le insegne romane sventolavano in tutta l'Acaia. I cugini Ateniesi entusiasti della rinascita delle loro terre, unite nel grande Impero cacciarono a mare i dominatori Veneziani e il 4 Luglio 1412 un'ambasciata giungeva a Bisanzio, e consegnava quelle terre al divino Basileus Manuel II.
    Ma le fortune non erano finite. A Natale del 1414 giunsero a corte voci di ribellioni feroci in tutta la Turchia in seguito alla imbarazzanti condizioni di pace accettate dal sultano Bayezid I.
    Manuel II colse al volo l'occasione e a sorpresa dichiarò guerra ag li Ottomani in difficoltà, finalmente il nemico veniva ripagato con la sua stessa moneta. In poco tempo le truppe romane sbaragliarono le deboli resistenze Bosniache e occuparono la regione. Nel frattempo cinsero d'assedio la capitale turca Bursa e presero prigioniero Bayezid I nella città. Sconfitta totalmente ogni resistenza ottomana ad Angora la Turchia ottomana era finalmente tornata sotto controllo imperiale. Nell'Agosto 1418, il nemico di sempre Bayezid I detto “la Folgore” fu trovato morto nel suo palazzo. Il grande Manuel II pianse per il suo degno avversario e gioì per la vittoria, che ora era veramente totale.
    L'ultima opera del nostro Basileus fu il risanamento delle finanze dopo la guerra ( Prestito restituito 1418, 75 ducati).
    Ma nel marzo del 1419 all'età di 68 anni si spegneva l'amato sovrano di Bisanzio, la sua salma fu portata in corteo funebre per tutta la Città.
    Si dice, fra la gente che lo vide, che da morto sorridesse beatamente; contento finalmente di poter andare ad insegnare una o due cosette al suo amico Flavio Giustiniano I il Grande.

    Situazione iniziale
    EU3_3.jpg

    Prima guerra di liberazione:
    EU3_7.jpg
    Vittoria:
    EU3_11.jpg
    Oh Yeah: EU3_17.jpg
     
  3. TFT

    TFT

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    Risplende il mare dai cinque colori del corno d'Oro
    Ora che il volto di Santa Sofia è indifeso
    che i nemici bivaccano d'innanzia a Blacherne come uno sciame d'insetti
    il coraggio altro non è che guardare.

    Scaccia i nostri nemici oltre l'albero della Mela Rossa
    Cerca riposo sui nostri Sacri Confini

    PS tifo per te :asd:
     
  4. Mac Brian

    Mac Brian

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    Ottima partenza!! La strategia del blocco navale funziona sempre,ma a infamia come stai messo?
     
  5. levo10

    levo10

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    Inserite immagini....
     
  6. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Furbacchioni, tutti usate i prestiti, mentre io non ho mai il coraggio di contrarli con Bisanzio:D
    Comunque ottimo lavoro :approved:
     
  7. levo10

    levo10

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    Perchè non sai restituirli :D
    Cmq grazie a tutti!
    Domani la prossima puntata...
     
  8. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    molto bello, mi piace!!
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

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    onore e gloria all'aquila imperiale!
    ho come l'impressione che Bisanzio non cadrà molto facilmente XD

    saluti
    DAoS
     
  10. coluicheregna

    coluicheregna

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    come al solito l'inizio è ordinaria amministrazione...
    blocco navale e conquista greca,successivamente annessione degli infedeli
    il bello inizia adesso,vediamo se riuscirai a tornare padrone delle terre che ti spettano...
     
  11. levo10

    levo10

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    14 Giugno 1439, Costa pugliese
    Il ragazzo era immobile, seduto con le gambe a penzoloni sul bordo del crepaccio che si apriva sotto di lui per 30 metri. Dall'alto del promontorio, con un'espressione piuttosto rassegnata, osservava il mare.
    "ahah! sei ancora qui?!"
    Non aveva sentito l'amico avvicinarsi.
    "Dove vuoi che vada? E poi mi piace stare qui"
    "Si ma cazzo, sono partiti da 2 anni, devi rassegnarti ormai, non possono mica essere già di ritorno, va bene che staranno facendo il culo a strisce ai greci, ma avranno il loro da fare anche dopo!"
    "Si ma mi manca...speriamo stia bene."
    "Ahah! credo che manchi più tu a tuo fratello! Poi secondo me LUI non avrà neanche molto da fare, è un marinaio mica un soldato!"
    "Dici?"
    "Ma scherzi?! Ormai se hanno sbarcato i rinforzi a Trebisonda vuol dire che non hanno trovato blocchi navali! Si staranno abbronzando, o meglio sbronzando al sole! AHahahah!"
    Risero insieme.
    "Sul serio, secondo te come sta andando? I greci mica sono scemi!"
    "Ma dai! Sono dieci anni che facciamo quello che vogliamo in Anatolia! Abbiamo cacciato a mare i turchi e anche gli arabi da Adana! Se i greci si sono ripresi le vecchie terre è solo grazie a noi! Non sono scemi dici? a me non pare mica tanto, appena finita una guerra ne fanno un'altra?"
    "Magari torna quest'estate, o magari è già per mare!"
    "Che testa che hai! ti dico che staranno li un sacco, la flotta mica può andarsene così, gli eserciti son tutti li!"
    Improvvisamente il ragazzo si alzò in piedi e indicando il mare urlò:
    Ah no? E quella cos'è?!"
    All'orizzonte era apparsa una nave, troppo piccola ancora, non si distingueva bene.
    "Che bambino...è il mediterraneo quello! è pieno di navi!"
    "MA QUELLA è UNA CARACCA! SONO DELLE CARACCHE! GUARDA QUANTE!"
    La navi all'orizzonte erano ora tantissime.
    "Cavolo! incredibile sono tornati davvero! Ahah aspetta che lo sappiano in paese! Ci sarà un casino da fare, forse staranno qui un paio di giorni....magari devono anche ripartire subito ma minimo stasera ci sarà da divertirsi giù in taverna, con tutte le chiacchiere che...Ma che hai?"
    Il ragazzo guardando le navi aveva improvvisamente cambiato espressione, adesso era concentrato e non più euforico.
    "Non so, non capisco...perchè montiamo dei vessilli con un'aquila?"
    L'altro subito balzò in piedi e si mise a osservare anche lui le navi.
    Più si avvicinavano le navi e più lui sbiancava, improvvisamente cominciò a correre, urlando a perdifiato verso il paese.
    Ad ogni rostro delle navi in avvicinamento era inchiodato un cadavere.
     
  12. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    la Sicilia controlla(va) tutto il meridione come al solito?
     
  13. levo10

    levo10

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    Certo...:approved:
    ma come hai capito? supposizione?
     
  14. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Beh il tuo personaggio ha detto che la sua nazione aveva combattuto in anatolia, e ricontrollando lo screen dell'annessione dei turchi in Anatolia c'era il tipico verde della Sicilia :)
     
  15. levo10

    levo10

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    Sei furbo......
    e io scemo...:asd:
    Dopo posto il resoconto quando l'avrò finito, scusate ho poco tempo.
     
  16. levo10

    levo10

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    2 GENNAIO 1420
    Ioannes Palaiologos aveva solo aveva solo 6 anni quando suo padre morì e lasciò in eredità ad un figlio troppo piccolo un rinato Impero da gestire. I nobili reggenti di Costantinopoli si trovarono uniti, fedeli alla patria e riconoscenti alla famiglia Palaiologos, nell'intento di governare il regno in una situazione delicata e decisiva. Nei due anni dal 1420 al 1422 la nazione è attraversata dal vento della novità: è scomparso il nemico in casa, l'Anatolia si appresta a tornare unita dopo troppi anni di dominio turco e ora la gente ha riscoperto la gioia di vivere libera. Inoltre, come c'era da aspettarselo, nell'Impero scorre nuova linfa vitale, giovani menti e audaci condottieri fanno la fila per mettersi in mostra e per fare carriera. La saggia guida dei Reggenti di Ioannes astutamente assecondano questi processi spontanei e aiutano in ogni modo l'ammodernamento dello Stato (+1 Innovazione), appoggiando inoltre la cultura (5 Mostre), e attorniandosi di consiglieri capaci ed esperti (4 e 5 stelle).
    L'economia rinasce, Costantinopoli lentamente si ri-avvia a diventare il polo commerciale di tutta l'Asia minore, il controllo del Bosforo è nuovamente totale e il monopolio dei commerci con l'Oriente è il faticoso passo successivo che deve essere fatto a tutti i costi.
    Ma le cose sono destinate nuovamente a prendere la strada del sangue. Sangue islamico.
    Nel torrido agosto del 1422 gli eserciti della dinastia mamelucca di Egitto e Siria violarono l'accordo di pace e attaccarono da Sud la regione di Mus mettendola a ferro e fuoco.
    Ora il caso volle che ad aspettare la prima mossa araba, ci fossero dietro l'angolo ad aspettare 21 mila soldati Imperiali e 27 mila riserve pronte anch'esse alla chiamata. Dopo lo sfrontato attacco alla pacifica popolazione di Mus insorsero anche i beduini dell'arabia addirittura in soccorso all'Impero, ma questi ormai aveva la situazione in pugno. Respinta l'invasione le forze in campo ora si affrontavano non più in Anatolia ma in Siria, è qui che avvenne la battaglia più sanguinosa della guerra e precisamente sotto il sole rovente di Dayr Az Zor, nella polvere 9 mila soldati mamelucchi e 7 mila eroi omerici. Il nemico era in rotta e gli eserciti ora ripagavano il favore assediando Aleppo e tutta la Siria, Erano pronte ora anche le riserve, i mamelucchi, rintanati in Egitto pregavano il Dio Greco di risparmiarli dalla sua furia distruttrice e lui nella sua magnanimità accetto di fermarsi, però non senza conseguenze per gli impudenti schiavi egiziani: le riserve imperiali tornarono a luccicare d'oro (200 Ducati). Si era ormai giunti alla fine del 1425.
    La seconda settimana di Agosto del 1427 la solenne incoronazione di Ioannes Palaiologos fu seguita da imponenti celebrazioni e giochi e banchetti in tutti gli angoli della Citta Splendente, Ioannes VII prendeva finalmente il suo posto, che era stato di suo padre, salute Basileus!
    L'amore per la grecità e per l'antico splendore convinse Ioannes a ribattezzare la città Byzantion, l'antico ed originale nome Greco.
    Ma Ioannes era anche un uomo molto concreto e Costantinopoli non poteva tornare a essere Byzantion con il nemico e lo straniero ancora così vicini alle sue mura, o addirittura all'interno. Per prevenire ogni pericolo di attacco il mondo greco doveva tornare unito e forte sotto il suo regno. Non si perse tempo: nel Gennaio del 1429 cominciò una fulminea invasione delle terre di Candar, ancora in mano musulmana; la resistenza fu così minima che l'anno dopo esattamente nel Gennaio del 1430 su tutte quelle terre sventolava l'aquila imperiale.
    Ma per la guerra al patetico regno di Candar di certo non vennero impegnate ingenti forze, e i soldati in generale non amano poltrire, poltrire significa no bottini, no bottini significa niente vino e donne, e il premuroso Ioannes pensava giorno e notte a questo: “come fa un uomo a vivere senza vino e donne?!” Nel marzo del 1429 le isole di cipro e creta, avamposti fondamentali nel Mediterraneo, venivano attaccati con violenza da soldati e marinai ancora per poco sobri e in astinenza. In estate del 1431 tutti erano già più felici, i marinai erano sbronzi, i soldati avevano finalmente la sifilide, le cipriote e cretesi ancora zitelle avevano trovato marito, ma queste isole soprattutto avevano finalmente un gran re, Ioannes VII, Basileus dell'Impero.
    A marzo dello stesso anno era giunta l'ora dei patetici cavalieri del Papa di Rodi, sanguisughe crociate, massacratori di ebrei e cristiani, piaga dell'Islam. L'Europa garantiva ancora la loro sopravvivenza patetica e parassita sulle genti greche, il nostro sacro Basileus no.
    Attacando le sponde di Rodi l'Impero si era però fatto due pericolosi nemici, in guerra erano scesi infatti anche i re bastardi di Castiglia/Magreb e Francia. Con buona pace dei mangiarane essi non avevano possibilità di avvicinarsi ai confini dell'Impero, ne via terra ne tantomeno via mare, patetiche genti idrofobe. Ben più spassosa invece la minaccia che arrivava da Castiglia, i loro sforzi economici avevano si prodotto una forza navale superiore alla flotta Imperiale, ma le stesse navi erano altresì governate da marinai incapaci e inoltre pullulavano di ratti e, cosa ben peggiore per gli spagnoli, di soldati incapaci pronti a invadere l'Impero....
    Durante i 2 anni di tranquilla e comoda guerra l'esercito e la marina di sua maestà riuscirono più volte a coprirsi di ridicolo con scampagnate e batoste in tutta l'area collinare del Peloponneso. Una guarnigione di 1000 uomini a Creta e Cipro, facili prede nel vasto Mediterraneo riuscivano a scongiurare attacchi sulle stesse, due anni dopo, nel 1433, arriva la pace con Castiglia e Francia, risultato: annassione di Rodi a Febbraio; pace bianca con gli europei a Luglio; tumulti estivi in tutto l'impero per la mancata presa di Toledo e Parigi....(punteggio di guerra 23% guadagnato con il massacro di circa 25-30 mila spagnuaioli).
    Due anni di gloria, due anni di guerra, due anni di pace, due anni e si ricomincia a duellare con la spada. Siamo nel 1435 e, dopo aver messo in archivio lo stupido insulto in lingua slava del re di un certo Regno di Bosnia, pazzi contendenti al ruolo di capo della Cristianità ortodossa, l'ormai adorato signore di Byzantion sente crescere una malattia in corpo: è il prurito.
    Un prurito che non gli da tregua, deve continuare e sfregarsi ma esso ritorna sempre più forte.
    Il prurito che affligge il nostro sovrano è di una forma rara, è localizzato in una area geografica che va dalla Sardegna a Napoli, e da Napoli all'Anatolia orientale. Diciamo che nel '35 il prurito si trasforma in Spina acuminata che morde le carni, il suo nome è Regno di Sicilia.
    Questo sfortunata potenza dell'Italia meridionale, dopo iniziale gloria e prestigio guadagnati con il Regno di Napoli, seguì la scellerata guida di un pazzo sovrano che la condusse alla conquista di Trebisonda, Sivas e Adana, regioni care al Basileus, nonché sue di diritto. Dicevamo, l'occupatore di terre Imperiali nel 1435 diventa nemico e la guerra di riconquista ha inizio a Giugno. Non fu una cosa facile, in territorio anatolico erano schierate all'incirca 35 mila unità siciliane, divise in due armate dall'aspetto bellicoso. L'impero però prima attendeva la mossa italiana e dietro i confini erano pronti all'incirca 25 mila fanti e 8 mila cavalieri. Tutto era pronto ma al momento della dichiarazione di guerra un altro nemico si affianca ai siciliani, le genti armene. Questi popoli riuniti magicamente sotto il Regno di Georgia, furbescamente approfittarono del momento di distrazione, e attaccano a Est le città di Erzurum e Mus. Niente da fare, inemici imperiali mai impareranno. La guerra si protrae per 4 anni. Inizialmente si cercò di spezzare i contemporanei assedi georgiani e quelli siciliani di Sinope e Angora. Con successo ricacciamo i loro eserciti all'interno dei loro confini, armata dopo armata. Ora la guerra da difensiva passa a offensiva e logorante, estenuante e costellata di tante piccole battaglie e altrettante ritirate avversarie, non una volta siamo costretti a cedere terreno, mano che mai ad abbandonare il campo. Le riserve vengono tutte chiamate alle armi e nel corso del 1437-38 l'esercito siciliano è annientato, ogni uomo italiano scovato e impiccato, ogni donna catturata e spedita in dono al divino Basilues. Nel 1439 in Anatolia non c'è un più neanche un siciliano o un armeno puzzolente. Il regno di Georgia è invaso e occupato da Nord a Sud, da Est ad Ovest, la pace con le genti orientali frutta l'acquisizione delle regioni di Van e Imereti, nel Dicembre dello stesso anno. Per gli italiani invece non era ancora finita.
    Sconfitto ogni barlume di resistenza si pianifica nell'estate l'invasione marina, “Operazione Magna Grecia”, due armate e 20 mila uomini vengono sbarcati sulle coste pugliesi in meno di un anno occupiamo tutto, da Napoli a Palermo ogni difesa è vana, la sola isola di Malta viene risparmiata, perchè nel Maggio del 1440 sopraggiunge prima la pace: gloriosa! e rovinosa per loro.
    Riconquista dopo due secoli di Trebisonda e Sivas, risultato scontato....
    Cosa ben più importante l'Impero torna in Italia, vengono cedute infatti la Puglia, Napoli e Calabria, così le antiche colonie italiane tornano ai Greci. Alcibiade è vendicato.
    Anni di pace e di crescita culturale, le grida di guerra sono lontane, il sovrano quindi incoraggia la crescita e lo sviluppo culturale, la tecnologia e le arti si rinnovano sul modello che viene importato dall'Europa attraverso l'Italia, anche se molti non ne sono contenti (+1 Innovazione, -1 stab, tecnologie militari e di governo +1 ma sempre indietro rispetto all'Europa che conta).
    Nell'anno del signore 1444 Milano perde la sua colonia a Kaffa dopo una forte ribellione di particolaristi di Trebisonda(??!), Il neonato e instabile regno però ha poco da gioire perché l'occasione è di quelle ghiotte e Ioannes VII ne approfitta armando qualche nave e diverse unità di terra, preparando l'attacco che avviene in Giugno alle coste sud della Crimea. Ma qui la sorpresa, 10 mila soldati sbarcano e ad attenderli ci sono 13 mila(!!) trebisondiani agguerriti e trincerati. Veniamo impietosamente buttati a mare...Ma Byzantion non demorde e con 15 mila truppe fresche abbiamo la meglio dei crimei/trebisondinini che si arrendono a Novembre del 1945. Fu così annessa la regione di Kaffa al grande Impero.
    Con l'autunno del 1448 Ioannes compie un notevole balzo in avanti nella totale riconquista dell'Anatolia, le regioni di Konya e Karaman vengono recuperate e il Regno di Karaman spazzato via. Ma ai Mamelucchi ciò non piace troppo e ci dichiarano guerra nel vano tentativo di aiutare i fratelli musulmani, non ottengono nulla. Nel '49, sconfitti i loro eserciti, sono costretti dalla pace a riconoscere l'indipendenza del Regno di Najd in Arabia.
    Sconfitto un nemico ne spunta subito un altro, questa è la storia degli ultimi 1000 anni di storia Bizantina, e gli ultimi 50 non fanno differenza, figurarsi ora che siamo grandi, grossi e cattivi.
    Infatti nel tentativo di provocarci la famigerata e temibile Orda d'Oro, creatura tartara, pone un embargo sulle nostre terre e vieta ogni accesso dei nostri mercanti alle grandi praterie del loro regno.
    Come volevasi dimostrare la guerra non tarda ad arrivare, ma stranamente Ioannes resta in pace con i pericolosi arcieri a cavallo del nord e l'obbiettivo greco diviene, udite udite, lo Stato Pontificio!
    Non siamo riusciti ad aver ragione dei cattolici con la diplomazia e i Concilii, abbiamo subito la loro sfrontatezza e il sacco della nostra sacra città durante le crociate, ora è il momento della rivalsa e del sangue papale sulle mura di tutta Roma, la città eterna è matura per essere nuovamente riunita all'Impero! Naturalmente chi fa la voce grossa con il Papa non ha vita facile, neanche a dirlo che Svizzera, Castiglia, Aquileia, la Savoia e una vendicativa sicilia vogliono la pelle dei greci non appena questi pongono d'assedio Roma. Siamo alla fine dell'estate del '53 e l'idea è quella di prendere per fame e freddo l'Urbe romana. Non ci vuole niente, il potere temporale del Papa è ai minimi storici e il 10 Maggio del 1454 vessilli imperiali sventolano sulle sacre mura di Roma, un momento di gloria, di trionfo e di nostalgico ricordo della gloria antica uniscono le città più splendenti d'Europa: Roma e Byzantion unite per la gloria dell'impero, per la restaurazione che verrà ancora. L'ingresso in città del Santo Ioannes fu qualcosa di magnifico. Il Papa intanto era scappato in Francia, L'anno dopo la Crociata europea contro l'Impero giungeva ad un nulla di fatto con la pace bianca fra Castiglia e Ioannes VII.
    L'illuminato sovrano morì infine 7 anni dopo nel 1462, il suo potere era divenuto immenso(+1 Centralizzazione) , l'Impero Romano d'Oriente era rinato e pretendeva riconoscimenti e tributi ovunque. Ora la fine arte Bizantina della Diplomazia passava in secondo piano dopo quasi mille anni, il sistema dei Temi era stato ripristinato, in tutto l'Impero nascevano scuole militari e scuole dove venivano formati i nuovi amministratori dell'Impero, la burocrazia centralizzata e unita rinasceva a riempire le casse dello Stato con una organizzata ed efficace riscossione delle tasse in ogni anfratto dell'impero.
    Ioannes VII passava alla storia, come suo padre 43 anni prima.




    Ora un po' di immagini:


    I Mamelucchi hanno voglia di prenderle EU3_1.jpg
    Vittoria: EU3_21.jpg
    Attacco a Candar EU3_22.jpg
    Spagnoli in gita turistica EU3_24.jpg
    Guerra contro Sicilia EU3_25.jpg EU3_26.jpg


    Trebisonda, guerra EU3_29.jpg
    ROMA!! EU3_31.jpg :love:
    Situazione finale EU3_36.jpg

    Abbiamo in esclusiva un video di spagnoli in Grecia, poverini non sanno che fare http://www.youtube.com/watch?v=oTgK4HEGPwQ
     
  17. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ottimo, i nemici dell'Impero non meritano altro (tra l'altro, tra poco ti dovrebbeve venire la missione che ti cancella la curia romana)
     
  18. levo10

    levo10

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    300px-Palaio.jpg 300px-flag_of_the_byzantine_empire.jpg 1463-1468 IOANNES VIII, 2 FRONTI SON GIÀ TROPPI
    L'incoronazione del giovane Ioannes Palaiologos come Ioannes VIII avvenne l'11 Marzo 1462, il giorno dopo la morte del suo buon padre.
    La pazzia senile, che aveva preso la mente del vecchio sovrano negli ultimi 2 anni, aveva messo il figlio di fronte a responsabilità sempre maggiori, di fatto aveva regnato lui fin dall'ottobre del 1459, assistito dalla madre e da fidati famigliari.
    Non ci volle molto perché i rumori di battaglia riecheggiassero per tutto l'Impero.
    La scintilla che scatenò nuovi lutti fu duplice: le indipendenti isole di Naxos e Corfù!
    Ioannes VIII rivendicò, ad Aprile del 1463, entrambi i possedimenti in due missive diplomatiche ai due deboli regnanti, era l'annessione pacifica o la guerra. Si optò per la seconda.
    Il menomato e vendicativo Regno di Sicilia scese in campo, ufficialmente per difendere i due sovrani isolani, di fatto per riprendersi le terre perdute più di 20 anni prima; ma cosa ben più grave a seguirlo in battaglia c'era il Ducato di Milano, signore incontrastato dell'Italia Centro-Settentrionale. All'illuminato Basileus ciò non preoccupava per nulla, e i generali consiglieri erano fiduciosi delle forze che potevano schierare, quasi 40 mila tra soldati e cavalieri. Tutto era pronto per colpire le quasi inesistenti difese greche a Naxos e Corfù, e da li una volta annesse velocemente annientare in casa loro le deboli forze siciliane (10 mila scarsi), lasciando pure avanzare le truppe lombarde fino a Napoli, nulla potevano una volta isolati. Ma, come in ogni buona favola, c'è sempre un “ma” e il cattivone incosciente decide ora di fare la sua mossa: la Siria, appena guadagnata l'indipendenza dai Mamelucchi ci dichiarò guerra!, eravamo a Giugno dello stesso anno. Il consiglio militare entrò in stallo, ma Ioannes ordinò l'immediata reazione e le forze imperiali si mossero velocemente in Medioriente a schiacciare i siriani ma lasciando per troppo tempo ai nemici la libertà di affondare in Italia, che venne completamente occupata.
    EU3_38.jpg
    A metà del 1464 le forze siriane erano in rotta e fu firmata una veloce pace per 50 ducati, come parziale risarcimento, non c'era il tempo per ulteriori punizioni. Nel frattempo Naxos e Corfù erano riuscite a prendere addirittura l'Epiro e porre d'assedio Atene, ma gli eserciti di ritorno dall'Asia, EU3_37.jpg
    bruciarono i chilometri che li separavano dai traditori greci e a Marzo dell'anno dopo le due isole erano occupate e così anche la regione siciliana di Adana, in Anatolia.
    A questo punto arrivò un aiuto insperato che accelerò le trattative di pace: i siciliani si ritrovarono gli Aragonesi in casa, a Palermo. Era la fine meritata di un Regno meschino e che troppo volle senza alla fine nulla stringere. Chiedemmo dunque una pace agli sconfitti isolani, Corfù e Naxos divennero parte dell'Impero, la Sicilia invece fu costretta a liberare il regno musulmano di Ramazan dal giogo dell'oppressione coloniale. La pace stretta con loro vincolava anche Milano, vittoriosa ma che non ottenne nulla. Era il Febbraio del 1466, e le luci della vittoria e delle conquiste, per quanto limitate, gettavano un cono di luce in tutta la vicenda. Ma intorno erano le tenebre.
    EU3_39.jpg


    Milano aveva quasi riunito le genti d'Italia e disponeva di una forza militare pari alla nostra. Il regno d'Aragona possedeva ricche terre in iberia e ora, alleato di Milano, occupava tutte le isole italiane, dalla Corsica a Malta. L'Ungheria, anch'essa alleata di Milano, manteneva saldi i suoi territori a nord e, oltre ad essere riuscita a riunire le genti balcaniche (escluse quelle inglobate nell'impero e il libero regno di Albania), manteneva salda la corona del Sacro romano Impero, minaccia e insulto vivente per l'unico vero erede di Roma, Ioannes VIII, Basileus di Byzantion!
     
  19. Purfa

    Purfa

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    entro la fine della partita voglio vederti schiacciare l'impero :D
     
  20. levo10

    levo10

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    Yes sir!
    Intanto ho una sorpresina per i Magiari bastardi....
     

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