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Sfida AAR 2: Purfa, Austria. A.E.I.O.U.

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Purfa, 23 Settembre 2010.

  1. Purfa

    Purfa

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    Active, grazie che hai tirato in ballo l'Inghilterra: sarà alla base del prossimo approfondimento.
     
  2. Purfa

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    vi pare possibile che non ce la faccia a fare 5 anni di pace? -.- probabilmente ho troppe garanzie; comunque stasera (o massimo domani) faccio aar e approfondimento
     
  3. Purfa

    Purfa

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    Chronica de Historia Austriae


    Approfondimento III - Gloria e Disfatta del Regno d'Inghilterra




    Fiorente reame isolano, l'Inghilterra è da oltre tre secoli uno stato con interessi molto profondi nel dominio dell'arcipelago britannico. In particolare a partire dal 1399 questo interesse si tramutò in un'aggressiva politica di conquista: le prime a cadere furono le contee irlandesi, troppo divise e troppo piccole per formare una difesa compatta contro l'invasore inglese; esse furono tutte sconfitte e annesse al Regno d'Inghilterra e Irlanda nel 1414. Seguirono alcuni anni di pace per i regnanti d'Albione, che avevano tutta l'intenzione di rappacificare i propri legami con i francesi, che, al contrario, avevano attaccato guerra contro il Reame Inglese per ben 2 volte, nel 1402 e nel 1409. Nel 1422 l'Inghilterra riprese la sua politica espansionistica nelle isole britanniche, dichiarando guerra al Regno di Scozia e ottenendo da questo oltre la metà del suo territorio. Ciò non fu affatto ben visto dalla Francia, che intervenì a favore dei propri alleati nel 1421, riuscendo a sbarcare in Gran Bretagna un contingente di 30000 uomini, a dispetto dell'enorme marina inglese. Questi 30000 valorosi da soli causarono all'Inghilterra una cocente sconfitta a Coventry, occupando tutto il sud del paese. Frattanto un altro piccolo contingente francese sbarcava a Nord, nelle isole occidentali. Sconfitta la resistenza inglese nell'area, il Re di Francia propose la pace agli inglesi, che, stremati dalla guerra, stavano assistendo ad una vera e propria guerra civile in Irlanda, dove l'intero popolo si stava sollevando contro i dominatori. I Britanni accettarono immediatamente la pace, che prevedeva la cessione delle terre d'Aquitania e delle isole occidentali scozzesi alla Francia, ma comunque, a causa delle continue rivolte in Gran Bretagna ed in Irlanda, non furono in grado di evitare il peggio: nel 1426, a furor di popolo, venne dichiarato il Regno d'Irlanda libero, messo nelle mani del figlio dell'ex Conte di Connaught. Questi, grazie ad un'abilità diplomatica e militare a dir poco invidiabile, non solo riconquistò tutte le terre irlandesi e si alleò con la Francia, ma anche riuscì a convincere il Re francese a scendere in guerra al suo fianco; ottenuta questo ariete francese, che avrebbe agito in Scozia attirando tutte le forze inglesi, il Re d'Irlanda organizzò la sua strategia d'attacco. I Francesi sconfissero pesantemente gli inglesi in Scozia, e li costrinsero a cederne gran parte a loro, nonchè a liberare il Principato del Galles e il Ducato di Cornovaglia, permettendo alle forze irlandesi di sbarcare in porti amici e di attuare la strategia del loro Re. Fu così che avvenne l'impensabile, l'Inghilterra invasa dall'Irlanda. Tuttora questa guerra civile non ha trovato fine, ed è da oltre 10 anni che dura; preghiamo il Signore perchè abbia presto termine!



    Da una lettera del 1442 di Fra Federico Heletterius, spia austriaca in Inghilterra



    Regno d'Irlanda.png inghilterra.jpg
     
  4. bacca

    bacca

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    visto che ormai sono sul punto di creare l'impero, anzi ieri sera l'ho creato per prova... , lancio la sfida a PURFA :

    vediamo chi dei due riesce a conquistare tutto il mondo
     
  5. Purfa

    Purfa

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    mi tenti... però con la mia patch se supero il limite d'infamia ho l'infausto evento che ti abbassa la stabilità in continuazione. Qualora i giudici mi permettano di editare il gioco e levare il suddetto evento, sepoffà :)

    tra l'altro, l'impero io mica lo sto creando, io lo faccio a mano conquistando tutto, non con quelle zozzerie delle decisioni imperiali (figurati che nemmeno ho fatto la reichsreform, ho talmente tanta infamia che sarebbe inutile anche solo tentare, me la rifiuterebbero all'istante)
     
  6. bacca

    bacca

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    anch'io ho la 4.1b,
    NON HO ANCORA VISTO QUESTO EVENTO PERCHE' SONO SEMPRE STATO NEL GIUSTO PER CREARE L'IMPERO, MA E' TERRIBILE!!!!
    dobbiamo assolutamente avere l'autorizzazione altrimenti è impossibile....
    già non puoi conquistare quelli scomunicati, poi l'impero se lo formi non ti dà più i core, poi questi simpatici eventi per super badboy.... non si può andare avanti così!!!!

    VOGLIAMO L'AUTORIZZAZIONE!!!!
     
  7. Purfa

    Purfa

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    sinceramente a me la wc non ha mai impressionato. Preferisco generalmente giocare diplomaticamente, ma talvolta faccio partite sulla falsa riga di questa (cioè profondamente militare), ma di wc sinceramente ne ho fatta solo 1 con l'Olanda (e quando non c'era questo evento, che da un lato mi piace, perchè simula una cosa che sarebbe avvenuta realmente).
     
  8. nirian

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    no, per favore nessun edit, il gioco diventerebbe incontrollabile perché chiunque chiederebbe un edit personale e il punto 6 del regolamento come inteso dalla giuria e confermato dall'organizzatore Giank (vedi topic "link SfidAAR"), li esclude.

    anzi in sede di giudizio terremo conto del vantaggio di non avere in partita pene serie anti-infamy per i pochi concorrenti che non giocano con la 4.1 b (forse il solo DarkAngel) e invitiamo anche loro a non approfittarne e non forzare l'infamy, il sacrum macellum universale già si vede in troppe partite, e qui farebbe piacere vedere qualcosa di leggermente diverso, per esempio nelle vostre due partite ho apprezzato l'intensa politica matrimoniale di Bacca (oltre che gli ampi spazi conquistati partendo con una monoprovincia) e la serie di unioni personali di Purfa, anzi sono curioso di che fine faranno queste unioni.

    Se poi stando dentro al regolamento della SfidAAR e alle norme di gioco riuscirete a conquistare il massimo delle province possibili, buon per voi e sarà valutato positivamente.
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    anche se non ho malus specifici tento cmq di tenere l'infamia bassa, non mi va di farmi guardare male dal resto del mondo!!! XD
    quindi quoto in pieno il buon nirian! :D

    saluti
    DAoS
     
  10. SkySpace

    SkySpace

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    quoto non da i core.sopratutto se è molto vasto...
     
  11. Purfa

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    si, son d'accordo con Nirian, il regolamento è quello :) (per bacca: se poi si vuole fare una wc si può fare in un altro aar futuro)

    @ tutti: scusatemi se stasera non posterò l'aar, ma la nuova patch di victoria II sta trasformando il gioco in una droga :asd:
     
  12. Purfa

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    Chronica de Historia Austriae



    Capitolo VII - Signore d'Occitania, Re di Macedonia



    1442 - 1451



    A causa delle grandi conquiste che Alberto d'Asburgo stava conducendo in tutto il mondo conosciuto, questi era alla base degli incubi di tutti i sovrani suoi confinanti: in particolare si narra che il Re di Francia non potesse avere più sonni tranquilli dopo la grave sconfitta subita nella II Guerra d'Occitania. Oramai gli unici potentati considerati amici degli Asburgo erano il Regno di Castiglia, il Regno di Georgia, il Regno di Borgogna, resosi indipendente dalla Francia, e i piccoli regni balcanici su cui Alberto d'Austria aveva imposto la sua garanzia d'indipendenza. In Italia quando marciava l'esercito austriaco si soleva dire che "il terrore bianco corre le strade", tanta era la paura che gli Asburgo incutevano nei popoli a loro confinanti. Tutto questa infamia che Re Alberto s'era attirato sulla testa fu alla base della grandissima campagna diplomatica che venne aperta nel 1441: i più abili ambasciatori, i più esperti negoziatori, i più eloquenti oratori vennero riuniti alla corte di Vienna per appianare le relazioni e per infondere nell'ambiente diplomatico tranquillità e pacatezza. Tra questi vi fu Francesco d'Oberg: quest'uomo, nato a Linz, fu uno dei più abili diplomatici dell'epoca; il Re d'Austria gli affidò sempre i compiti più gravosi, tra i quali l'ambascieria nel Regno di Francia, nel Regno d'Inghilterra, in Castiglia, presso i Turchi e fin nel cuore della steppa russa, a trattare coi barbari mongoli. E' celeberrimo il discorso che tenne al Reichstag nel 1442, il cui risultato fu di placare gli animi degli stati imperiali, che praticamente volevano la testa dell'Imperatore Alberto. Non solo Francesco riuscì a pacificare mezzo mondo, ma ottenne anche l'impensabile: s'era aperta tra il Regno d'Austria e quello di Francia una diatriba riguardo i territori occitani in Linguadoca e in Alvernia, i cui cittadini desideravano l'indipendenza dai francesi e la protezione degli austriaci; grazie alle sue parole e alla sua eloquenza, Francesco convinse il Re di Francia a cedere alle richieste austriache, permettendo così la creazione del Ducato d'Occitania, stato vassallo del Regno d'Austria.



    provenza indipendente.png franz von oberg.png


    L'atto di nascita del Ducato di Provenza e il certificato di Ministro degli Esteri di Von Oberg




    Tuttavia, per quanto infinitamente abile, l'Oberg non riuscì a evitare un'ennesima guerra contro i turchi: questi infatti, desiderosi di mettere le mani sulla Georgia, inviarono per la terza volta la dichiarazione di guerra a maggio del 1444 al piccolo stato cristiano del Caucaso, che non ci pensò due volte a richiedere l'intervento dell'amico austriaco. Francesco d'Oberg venne dunque inviato a Costantinopoli per impedire il continuarsi della guerra, ma i turchi erano di tutt'altro avviso. Fu così che l'Austria non potè non intervenire a favore dei fratelli cristiani: vennero inviate in Grecia e in Bulgaria due armate composte da 15000 uomini l'una, guidate da due dei migliori generali austriaci, Gianluca d'Asti, Granmaestro dell'Ordine di San Giovanni, e Francesco d'Asburgo. Ben si fecero valere le truppe austriache, sconfiggendo ripetutamente gli infedeli prima in Bulgaria e poi in Grecia, catturando oltre 14000 nemici in seguito alla battaglia di Salonicco. Nel giro di 6 mesi vennero occupate tutta la Bulgaria e la Macedonia, nonchè messa sotto assedio Costantinopoli. A gennaio del 1445 il contingente cristiano venne allargato con l'arrivo dell'Armata d'Italia, composta da ulteriori 15000 uomini guidati da Giuseppe d'Asburgo, nipote del vecchio Re Alberto, che aveva il compito di fare da riserva degli assedianti di Costantinopoli, impedendo al contempo ai Turchi di attraversare i Dardanelli con delle barche.



    guerra georgia.png


    Il testo della dichiarazione di guerra al Regno di Georgia da parte degli sporchi Turchi




    A nord però la situazione non era affatto tranquilla: infatti l'insaziabile sete di potere d'Alberto d'Asburgo l'aveva spinto a compiere l'ennesima guerra, scatenata dagli ormai proverbiali falsi documenti austriaci, che ormai cominciavano ad essere conosciuti in tutto il mondo, per i quali un Asburgo sarebbe dovuto essere il legittimo Duca di Turingia. Le truppe austriache posero sotto assedio Dresda, fortezza del duca tedesco, a Marzo del 1444, e, avendo deciso di prenderla per fame, attesero con pazienza per ben 6 mesi fuori dalle mura della città. A settembre il Duca in persona uscì dalla fortezza, dichiarandosi sconfitto; il suo corpo era ormai scheletrico, il vigore d'un tempo completamente sparito. Come doveva essere stato tragico l'assedio! La mattanza compiuta dalla fame e dalle malattie venne d'allora innanzi ricordata come "il Massacro Immobile di Dresda": ben 15000 anime avevano raggiunto Dio durante l'assedio, di 34000 abitanti totali della città. Il Duca cedette il suo titolo al Re d'Austria, che fece di questo suo nuovo feudo una terra austriaca non più imperiale.



    turingia pace.png turingia guerra.png


    Il testo della dichiarazione di guerra al Ducato di Turingia e quello della pace di Dresda




    Un altro motivo di gravissime tensioni all'interno dell'Impero fu la scomunica che pendeva sul Re di Borgogna: infatti il vecchio papa Pio gli tolse l'eucarestia a causa di una devozione degna del più incallito scaricatore di porto di Anversa. A causa di questa scomunica diversi stati del Sacro Romano Impero richiesero delle punizioni nei confronti del Re borgognone all'Imperatore Alberto, che però rifiutò sempre di punire l'amico di Borgogna. L'immobilismo dell'Imperatore convinse allora alcuni stati imperiali che se volevano qualcosa dovevano procurarselo da soli: fu così che il Regno di Borgogna richiese a quello d'Austria di proteggerlo dall'Alleanza Imperiale, che comprendeva la Contea Palatina, il Ducato d'Assia, la Contea di Meissen e gli Arcivescovati di Colonia, Munster e Utrecht. La dichiarazione di guerra degli imperiali era infatti giunta a Digione a Marzo del 1448; ovviamente Alberto d'Austria, in qualità di Imperatore, non potè non difendere uno dei suoi sudditi, seppur da altri feudi imperiali. Fu così che, mentre in Turchia infuriava la guerra coi Turchi, a Nord 20000 soldati austriaci si diedero da fare per sedare velocemente questi disordini imperiali; tutte le forze dei piccoli e divisi stati non potevano nemmeno da lontano competere con le modernissime e numerosissime armate austro - borgognone: se dal lato dell'alleanza imperiale potevano essere schierati 18000 uomini, gli austriaci ne avevano da soli 20000 e i borgognoni ben 40000. Il soverchiante rapporto di forze non potè che causare la sconfitta dei piccoli stati imperiali: tuttavia l'Imperatore Alberto, d'accordo col Re di Borgogna, decisero di essere clementi, dunque non imposero alcuna condizione alla pace, ottenuta nel giro di 3 mesi, se non la riduzione della Contea di Meissen a un feudo del Regno d'Austria, con conseguente uscita dal Sacro Romano Impero.



    pace utrecht.png meissen pace.png (omissis)


    I testi delle paci coi vari stati imperiali




    Frattanto a Sud, i Turchi battevano in ritirata, non potendo in alcun modo bloccare le truppe austriache, perciò mandarono emissari a Costantinopoli, momentanea sede della delegazione di guerra austriaca, a implorare la pace. Di comun accordo col Re di Georgia, a Gennaio del 1449, venne firmata una tregua e i negoziati di pace, terminati a Febbraio, videro i Turchi Ottomani cedere la Macedonia, la Tessaglia, l'Attica e l'Epiro, nonchè riconoscere Alberto I d'Austria come Re di Macedonia.



    rex macedonii.png


    Il trattato di pace che riconosce Alberto I d'Austria come Re di Macedonia




    Ma i tumulti causati dalla scomunica al Re di Borgogna non erano ancora terminati: stavolta la minaccia veniva dall'Occitania. Il Ducato, pur formalmente vassallo del Regno d'Austria, era di fatto indipendente politicamente, dunque poteva tranquillamente detenere alleanze proprie. Infatti il Duca d'Occitania, portando la guerra alla Borgogna, richiese l'intervento dei suoi due alleati, il Re d'Inghilterra e l'Arcivescovo di Munster; il primo si defilò, asserendo alla guerra civile che stava combattendo contro l'Irlanda, mentre il secondo semplicemente si rifiutò di mandare al suicidio i suoi uomini, e scisse l'alleanza. Al contrario Alberto d'Asburgo intervenne a favore del suo amico borgognone, inviando i 20000 soldati che avevano recentemente combattuto contro l'Alleanza Imperiale anti-borgognone. Questi veterani ben si fecero valere, sconfiggendo facilmente i 15000 avversari nella battaglia di Tolone, e assediando Montpellier, capitale del Ducato, inviando le riserve ad occupare le altre terre d'Occitania, completamente sguarnite. Ad Agosto del 1449 Montpellier cadde, e con essa tutto il ducato. Le condizioni imposte dal Re d'Austria furono semplici quanto brutali: completa annessione al Regno d'Austria.




    annessione occitania.jpg guerra occitania.png


    La dichiarazione di guerra al Regno di Borgogna del Duca di Occitania e la pace con quest'ultimo



    Avendo ottenuto ora dei grandi cantieri navali si diede il via alla costruzione della Flotta mediterranea austriaca, costruita nelle terre di Provenza e Italia. La prima nave, la caracca San Salvatore, venne varata il 12 Dicembre 1451 nei cantieri navali di Pisa, e fu solo il preludio della grande flotta, che negli anni a seguire arrivò a toccare lo spropositato numero di 20 caracche e 10 barcaccie da trasporto, i cui mantenimenti misero per un lustro in seria difficoltà lo Stato Austriaco, finchè non avvenne il Miracolo d'Occidente.



    Termina qui il VII capitolo della Chronica de Historia Austriae. In allegato la mappa dei domini asburgici di prassi, con due piccole novità: i territori a righe colorate appartengono ai regni da cui proviene il colore (ad esempio, blu: Francia, in scandinavia è Svezia), e le righe rosse in Svizzera ed Italia, che indicano territori sui quali il Regno d'Austria ha rivendicazioni.



    europa_filled_2817x2489.jpg
     
  13. Purfa

    Purfa

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    Una piccola nota: 'sto re non muore mai O_O L'erede ha oltre 40 anni, speriamo bene... (è un 7,7,7)
     
  14. bacca

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    l'hai trasformato in generale? perchè ho notato che muore ,se trasf., in 10-15 anni.
     
  15. ronnybonny

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    al massimo lo metti a comandare 1000 fanti e li mandi contro 15000 ribelli, muore anche in 1 anno
     
  16. Mac Brian

    Mac Brian

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    Io ci provo sempre, ma con i re scarsi non c'è niente da fare, sono immortali!
     
  17. Purfa

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    quoto macbrian, l'ho fatto innumerevoli volte, ma non muore! Comunque, continuando a giocare, è passato all'altro mondo.
     
  18. Purfa

    Purfa

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    Voglio dire solo una cosa, che racconterò nel prossimo AAR (sono andato 20 anni avanti, di cui 10 di pace, per questo non l'ho diviso in due):

    EU3_MAP_HAB_147482_1.jpg
     
  19. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ma a che velocità giochi? Non ho mai visto fare tanto in così poco tempo (hai la 4.1 a o b?)
     
  20. Purfa

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    4.1b. Ah, tra l'altro, se volete che posti il save volta per volta ditemelo. Comunque, attilio, considera che in circa 50 anni di gioco ho avuto l'infamia sotto a 10 per soli 3-4 anni :asd:

    Nel prossimo capitolo ancora non parlerò degli atzechi conquistati (tra l'altro, mi sto attrezzando per gli shawnee) ma mi concentrerò un po' sull'europa e un po' sulla colonizzazione delle isole atlantiche e la conquista del basso Mali (da notare: l'Arcipelago delle Bermuda è portoghese, come il Brasile)
     

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