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Se Lenin non avesse fatto la rivoluzione ?

Discussione in 'Mod e Patch' iniziata da Hans Kammler, 20 Agosto 2008.

  1. Hans Kammler

    Hans Kammler

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    Innanzitutto ciao a tutti ! Io seguo silenziosamente il vostro sito da 2 anni, ma mi sono iscritto solo l’altro giorno. Permettetemi di farvi i complimenti, siete tutti bravissimi, non solo come giocatori e creatori di MOD, ma anche come esperti di strategia e dimostrate di avere una grande conoscenza storica. Ho aspettato così tanto per iscrivermi perché il mio computer non è propriamente un “miracolo della tecnica” e tre o quattro volte è collassato, cancellandomi tutti i salvataggi di Hearts of Iron 2 e ogni volta dicevo: “E mo basta ! Non sono perdere tutte le partite salvate ogni volta distruggendo il lavoro di pomeriggi e notti insonni !” Ma non potevo abbandonare Hearts of Iron 2 perché è il gioco che sognavo fin da quando ho visto Salvate il Soldato Ryan all’età di 10 anni.
    A voi che siete esperti nel creare i MOD vorrei sottoporvi una mia idea balzana: un MOD riguardante lo scenario ipotetico di una storia in cui Lenin non avesse fatto la rivoluzione.
    Questa idea è nata un po’ come il romanzo di Frankenstein (quanto sono modesto, mi sto paragonando a Mary Shelley). Stavo leggendo il libro “Nuove ipotesi di storia fatta con i se” a cura di Robert Cowley prima di andare a letto e dopo aver finito il capitolo riguardante un immaginario “Primo Ministro Halifax nel maggio del 1940”, chiusi il libro e rimasi per un po’ a fissare la copertina. La copertina raffigurava Stalin con un’uniforme da nazista e un bracciale con la svastica.
    Allora rimasi a pensare. A pensare se con gli avvenimenti storici che avessero preso un’altra piega l’estremista Stalin non avrebbe potuto abbracciare un estremismo di altro genere (d’altronde Mussolini prima di diventare fascista era socialista).

    Ecco la linea allostorica che ne è uscita:
    Nel primo decennio del Novecento, la Russia era un paese povero arretrato e governato da una classe politica di infima qualità. Questa stessa classe politica ha la poco felice idea di imbarcarsi nella prima guerra mondiale nonostante la Russia non fosse stata attaccata direttamente.
    Nel 1917 il catastrofico andamento della guerra riacutizza la forte tensione sociale del paese.
    Il 18 febbraio cominciano scioperi nelle principali fabbriche della capitale Pietrogrado. Nei giorni successivi al 23 febbraio viene proclamato uno sciopero generale, mentre le file dei manifestanti erano sempre più folte. Nicola II ordina di reprimere queste manifestazioni, opponendosi a qualsiasi concessione ai rivoltosi.
    Nei giorni seguenti la situazione precipita: gran parte della guarnigione di Pietrogrado si unisce agli scioperanti, distribuendo loro delle armi. La Duma, le cui sedute lo zar aveva sospeso, formò un Comitato, che si riunì nel palazzo di Tauride, per proporre alternative di governo. Mentre a Pietrogrado i rivoltosi occupavano i principali luoghi di controllo, a Mosca scoppia la rivolta, che porta in breve la città a cadere in mano agli insorti.
    A questo punto la situazione era sostanzialmente decisa, e compromessa per la corona: Nicola II fa un tentativo di concedere ampie riforme ed una Assemblea Costituente, ma il 2 marzo il Comitato ed i Soviet si accordarono per la deposizione dello zar, e l'istituzione di un governo provvisorio per avviare una fase costituente.
    Dopo il principe L’vov, divenne capo del governo Kerensky, ma la repressione delle azioni contadine, la soppressione della propaganda bolscevica e le misure per riportare all'obbedienza le truppe, tra cui la reintroduzione della pena di morte, fecero perdere a Kerensky il credito che fino a quel momento aveva avuto presso le masse.
    Ma il vero provvedimento che gli costò la carriera fu la volontà di continuare la guerra contro i tedeschi a fianco delle potenze dell'Intesa.
    Fra la metà di settembre e la metà di ottobre del 1917, coni tedeschi che continuano ad avanzare in territorio russo, Lenin ribollisce dalla voglia di prendere le armi e fare un putsch per instaurare un governo socialista. Ma Nikolaj Ccheidze, presidente del soviet di Pietrogrado, gli ricorda che in questa situazione è meglio far causa comune contro l’attacco esterno. E li ricorda anche che i menscevichi erano i rivali marxisti più moderati e numerosi dei bolvscevichi, anche se Lenin, con il suo genio per la propaganda, li aveva bollati con il loro nome, derivato dalla parola russa che significa “minoranza”. Successivamente E. H. Carr, storico della rivoluzione, avrebbe definito Lenin in questo frangente “completamente isolato”.
    Alla fine Lenin si fa convincere a rinunciare alla rivoluzione, in un solo colpo escono dai libri di storia Lenin, Trockij e Bucharin. Qualche altro piccolo tentativo di attuare successivamente la rivoluzione bolscevica fallì miseramente, senza l’appoggio di Lenin, infatti nel 1917 Ludmilla Stal affermò “I compagni brancolavano tutti nel buio fino all’arrivo di Lenin!”.
    Ma intanto c’era una guerra in corso le truppe imperiali tedesche raggiungono San Pietroburgo. Ma vengono fermate dalla resistenza della popolazione civile, che si è inquadrata in una milizia cittadina all’interno della quale i Soviet possiedono una notevole influenza.
    Ma nonostante questo la situazione è critica, l’esercito straniero è accampato a pochi chilometri dalla capitale, il governo è diventato un fantasma, non si riesce nemmeno a sapere dove sia Kerensky, probabilmente è fuggito per la paura di essere linciato per aver proseguito la guerra.
    Nello stesso tempo le forze più reazionarie e conservatrici incominciarono a pensare che fosse giusto approfittare del momento per attuare una incisiva manovra di normalizzazione e “restaurazione”. I rappresentanti dell’aristocrazia, dei latifondisti, e dei capitalisti russi appoggiano Kornilov nel suo tentativo di golpe militare ( si avete letto bene Kornilov quello che pochi mesi prima aveva tentato di marciare su San Pietroburgo con un reggimento di cosacchi).
    Il colpo di mano di Kornilov riesce, molti rappresentanti del governo vengono arrestati o uccisi, i rimanenti si affrettano a legittimare l’operato di Kornilov perché “Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali!”. Contemporaneamente nelle strade e nelle piazze di San Pietroburgo i soldati di Kornilov si abbandonano a ogni genere di violenze contro i bolscevichi e i menscevichi.
    Il 3 marzo 1918 Kornilov firma l’umiliante trattato di Brest-Litovsk. Giustifica la sua resa ai tedeschi dicendo “Gli scorsi eventi ci hanno dimostrato che non stavamo rischiando solo la perdita di porzioni più o meno piccole o grandi di territorio, ma la perdita del nostro potere, del nostro sistema economico, della nostra cultura, minacciati dalla feccia marxista.”
    Nei due anni successivi ci fu un’ondata micidiale di violenze contro bolscevichi, menscevichi e liberali che gli storici ricordano come biennio nero. Mentre in 24 mesi erano andati al potere 5 governi differenti. Ma indipendentemente dal fatto che il Presidente del consiglio fosse un militare, un membro del partito dei cadetti, un filo-monarchico, era chiara l’esistenza di un blocco conservatore e reazionario al vertice dello stato che ricordava le “Centurie Nere” che all’inizio del secolo pestavano e a volte uccidevano ebrei, liberali e intellettuali. Questo nuovo tipo di reazionari prosperava sugli odi etnici e religiosi e faceva appello soprattutto ai contadini ricchi e, nelle città, ai membri della classe media inferiore.
    Durante il biennio nero si distinse per violenza e zelo un certo Josif Vissarionovič Džugašvili, che incominciava la sua scalata al vertice dello stato. Quando alcuni gli chiesero spiegazioni riguardo la fatto che in passato aveva fatto parte del partito comunista georgiano lui gli rispose: “Io non ho mai avuto una fede politica. Io voglio solo il potere. Solamente dopo averlo raggiunto, ci sarà un programma politico da attuare o anche da creare…. Se tu mi chiedi come immagino la Russia del futuro, ti risponderò: non lo so. Certo, ne ho un’idea, ma se chiedi un progetto dettagliato, ciò mi crea immediatamente dei nemici e moltiplica le opposizioni.”
    Stalin diventa capo del governo della Russia nel 1927, a quel tempo, il blocco reazionario “centurie nere” era diventato il Movimento Nazionale. Ma il Movimento Nazionale era privo di una forte ideologia, era così eterogeneo da non poter esser classificata come un partito vero e proprio. Non era dotata di un'ideologia monolitica come il partito socialista. Il regime era conservatore e tradizionalista e di destra e si fondava sui tipici riferimenti della secolare cultura russa "Trono, Spada e Altare" (vale a dire Monarchia, Esercito e Chiesa). L'enfasi veniva posta sull'ordine e la stabilità, piuttosto che su una precisa visione politica come nel fascismo.
    Stalin capiva che la cosa in questo modo non potevo andare avanti. C’era bisogno di una ideologia forte, monolitica e che aveva fascino sulle masse. Il dittatore georgiano scrisse un pamphlet intitolato “La mia Battaglia” che esalta i destini imperiali della razza russa. Nel 1928 venne creato il Fronte Russo per il Lavoro, questo sindacato voleva porre fine alla guerra di classe, dal momento che raggruppava lavoratori e proprietari secondo le idee dello stato corporativo. Era l'unico sindacato legale, ed era sotto il controllo del governo. Altri sindacati e partiti politici furono vietati e duramente repressi. Tutte le attività culturali vennero soggette a censura. In accordo con i principi del nazionalismo solo il russo venne riconosciuto come lingua ufficiale. Anche se milioni di cittadini del Paese avevano una propria lingua parlata, l'uso di queste lingue venne prima scoraggiato e poi vietato.
    Ma queste lotte sono ben poca cosa rispetto alla battaglia per la “purificazione del partito” dagli elementi non ciecamente fedeli alla nuova dottrina. In seguito Stalin parlerà di: “Una lotta spaventosa durata per anni, nella quale si era dovuta piegare l’opposizione di milioni di persone! Tutti i nemici della razza si mimetizzavano dietro la tessera di partito! E’ stato necessario espellere un terzo dei membri del Partito! ”
    Nel 1930 una seduta plenaria del parlamento e del partito, approva due decreti di inaudita durezza: il primo esclude da qualsiasi partecipazione alla vita pubblica chiunque abbia meno di tre ascendenti russi. Il secondo abolisce la Bandiera Zarista come simbolo della Russia e l’Aquila Bicipite come simbolo delle forze armate, lo stesso Stalin dirà: “L’uso degli emblemi di una monarchia decaduta come simbolo della Russia è indice di mentalità poco nazionalsocialista!”
    Viene bandito un concorso per trovare un nuovo simbolo per le forze armate, Stalin propone un antico simbolo indiano, una croce equilatera con i bracci piegati ad angoli retti….
    Nel 1932 Stalin scatena la Guerra di Rivalsa contro la Polonia. La Russia vince facilmente e Stalin si annette le aree a est dei fiumi Narev, Vistola e San. In pratica quello che ottenne con il patto Molotov-Ribbentrop.


    Il MOD si aprirebbe nel 1939 con la Russia Nazionalsocialista le levette spostate tutto su Autoritario e tutto su Destra Politica. La Russia avrebbe lo stesso territorio dell’URSS del 1939 e in più Tannu Tuva che già fa parte della Russia senza aspettare l’evento e i territori che ho elencato sopra. Mantiene anche la Mongolia come fantoccio. A rigor di logica dovrebbe avere meno industrie dell’URSS nel 1939.

    Per il resto del mondo…………………….

    In Germania senza lo spauracchio del pericolo rosso Hitler non sarebbe mai andato al potere. Quindi la Germania parte con Socialdemocratico, le levette spostate tutto su Democratico e tutto su Sinistra Politica. Io metterei come Capo dello Stato Friedrich Ebert e come Capo del Governo Hermann Müller, ma aspetto consigli…….

    In Italia manterrei un governo di Autocrate Paterno con Vittorio Emanuele III come Capo di Stato e Badoglio come Capo del Governo.

    L’America sarebbe alleata con un governo legittimista degli Zar in esilio presieduto da Anastacia.

    PS: lo so che ho sbagliato era solo per attirare l’attenzione.
     
  2. Armilio

    Armilio

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    Non ho tempo per leggere il post,lo farò sicuramente dopo,segnalo solo ai moderatori che c'è un errore grammaticale nel titolo,e visto che ci sono un sacco di spitinfi( termine che non conoscerà nessuno :cautious:) in questo forum,è meglio che lo correggete...:D

    P.s: o sbaglio? io in grammatica ho sempre fatto schifo...
     
  3. andy

    andy

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    spitinfi?:confused:
    allora l'idea è interessante premetto che non sono un esperto di quel particolare periodo nè di quei due paesi(usa e russia) nè conosco i ministri e il mio pc come il tuo non è un capolavoro tecnico anche se non è mai collassato:D , per ora aspetto hoi3:love: :love: cmounque dovresti cheidere ai vari modder che ci ssono su NWI...
     
  4. Armilio

    Armilio

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    E' un termine dispregiativo di "precisini"...lo usano mia nonna e mia madre,credo derivi dal dialetto romagnolo...:confused:
     
  5. mazzocco

    mazzocco

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    eccolo lo spitinfi...

    Se lenin non avesse fatto la rivoluzione :mad:

    accidenti accidenti
     
  6. Hans Kammler

    Hans Kammler

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    Il Governo della Russia lo immaginerei così:
    Capo di Stato: Josef Stalin PERSONALITY_POWERHUNGRY_DEMAGOGUE_
    Capo del Governo: Andrej Vlasov PERSONALITY_OLD_GENERAL_
    Ministro degli Esteri: Fedor Chicherin PERSONALITY_BIASED_INTELLECTUAL_
    Ministro degli Armamenti: Nicholas Krasnov PERSONALITY_ADMINISTRATIVE_GENIUS_
    Ministro della Sicurezza: Nikolaj Ezov PERSONALITY_EFFICIENT_SOCIOPATH_
    Capo dell’intelligence: Nikolaj Ezov PERSONALITY_DISMAL_ENIGMA_
    Capo delle Forze armate: Josef Stalin PERSONALITY_SCHOOL_OF_MASS_COMBAT_
    Capo dell’esercito: Andrej Vlasov PERSONALITY_DECISIVE_BATTLE_DOCTRINE_
    Capo della marina: ?
    Capo dell’Aviazione: ?
     
  7. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Un po' fantasioso, difficile storicamente parlando, ma comunque interessante. Non dovrebbe neanche essere troppo difficile da fare, se basta cambiare i governi (per l'Italia terrei quello originale) e cambiare un po' di territori. Diverso discorso per le impostazioni dell'AI, se non vengono cambiate quelle il gioco procederà come sempre.
     
  8. Piccolo Messe

    Piccolo Messe

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    Infatti mi si è accopponata la pelle leggendo il titolo, provvedo subito a tradurlo in italiano
     
  9. Hans Kammler

    Hans Kammler

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    Per Pandrea:
    Ritieni un pò troppo fantasioso il fatto che l'Amercia si allea con la Russia Legittimista Zarista ?
    In effetti lo è, ma mette pepe al gioco.
    Mi servirebbe dell'aiuto per formare il governo socialdemocratico tedesco.
    La mia idea era fare degli eventi iniziali con cui la Russia si "mangia" gli stati baltici (tipo anschluss) poi quando Stalin passa il segno, scoppia inevitabilmente la Seconda Guerra Mondiale.
     
  10. Hans Kammler

    Hans Kammler

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    Vorrei dire a Piccolo Messe, che essendo Tenenten di Komplementen dovrebbe essere molto intelligente, che si è dimenticato di leggere l'ultima frase della mia introduzione.
    Senza Rancore :D
     
  11. Pandrea

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    Più che altro la cosa che mi lascia perplesso è quando il manipolo di reazionari riesce a fermare tutta la massa bloscevica e menscevica ormai già in rivolta completa, in un rapporto di tipo 10 a 1. Comunque sono sottigliezze da NWI, famoso per sviscerare ogni singolo What If:D
     
  12. Hans Kammler

    Hans Kammler

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    Anche questo è la rivoluzione...

    Per Pandrea:
    Sto leggendo dei libri in cui si afferma che le sorti della rivoluzione d'Ottobre siano state molto più in bilico di quello che si crede.
    D'altronde la Rivoluzione dei bolscevichi è stata più un putsch ai vertici dello stato che una sollevazione di massa del popolo, questo è assodato.
    Comunque se le armate bianche sono riuscite a tener testa ai bolscevichi per 4 anni significa che erano agguerrite e sapevano il fatto loro. Comunque, come hai detto tu, queste sono sottigliezze da NWI.:D
     

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