Sa Majesté Sicilienne [AAR Regno di Napoli]

Aggiornaci presto

 

Domani pomeriggio dovrei riuscire a postare l'aggiornamento, è un arco temporale bello grosso, stavolta. Comunque, vi faccio un preview: la nuova bandiera xD (Sì, sono fissato con le araldiche)

Nella metà a sinistra, le armi della nobile famiglia Borghese, sulla destra le Armi del regno riunito delle Due Sicilie.

 

In seguito all'annessione della Repubblica Fiorentina, che tanto fece discutere la fazione ghibellina della cittadina (specie quando, dopo le conquiste effettuate, Re Giuseppe prese a privare dello status di territorio imperiale tutte le provincie annesse di recente), certo non si può dire che il nostro amato, guerrafondaio Re fosse rimasto con le mani in mano. Tutt'altro: approfittando di una guerra in corso tra Francia e vassalli contro i Ducati di Milano e Borgogna e la Repubblica Svizzera, il cui risultato pareva decisamente incerto, Giuseppe proclamò, il 1/10/1425, con una bolla inviata all'ambasciatore francese a Napoli, Guerra di aggressione contro la monarchia Francese, con la quale pure era imparentato. Assieme al Re, si schierarono i fedeli alleati di lungo corso: la sua Contea di Provenza, il Regno di Castiglia e la Serenissima. In ben poco tempo, tra le truppe napoletane e quelle castigliane, il grosso dell'esercito francese fu sgominato, e la francia occupata dai partecipanti ai due conflitti ai danni della monarchia del fleur-de-lis.



La francia interamente occupata, Giuseppe procedette con la richieste di pace nella Conferenza di Avignone del 24/8/1427: Annetté al regno delle Due Sicilie le provincie di Avignone e Dauphiné, poi cedute alla corona provenzana, e impose ai francesi di rinunciare ad ogni pretesa territoriale su Auvergne e Foix, oltre a richiedere un indennizzo di 25 ducati d'oro.



Ma la grande stagione delle guerre, per le Due Sicilie, non era ancora terminata. Il 25/11/1431, difatti, le Due Sicilie furono trascinate dalla Castiglia in una guerra contro lo scomunicato re di Aragona, alla conclusione della quale, tuttavia, nonostante le truppe sicule avessero preso di loro pugno Girona e Roussillon, non fu accordato niente alla corona del Rex Utriusque Siciliae, ma la sola Aragòn fu annessa dal Regno di Castiglia e Leon.

Negli anni successivi, mentre i diplomatici recuperavano i rapporti incrinatisi con le varie potenze europee a causa della guerra contro la Francia, Re Giuseppe, che sempre più potere sembrava accentrare nelle sue mani, iniziò a riformare l'apparato statale, di modo da avere maggior controllo sui conti, sulle milizie e sui nobili stessi (Monarchia Dispotica e slider Centralizzazione). Tutto ciò portò all'inevitabile II Rivolta di Messina, che terminò, come la precedente, in un bagno di sangue.

il 10/10/35, lo stato di Ferrara fu vassallizzato diplomaticamente.

Nel 1438, stufo del lungo periodo senza impugnare le armi, il guerrafondaio Giuseppe approfittò di una bolla papale per dichiarare l'inizio di una Crociata contro l'Impero Ottomano, crociata di cui fu leader, e nella quale fu appoggiato dai vari vassalli, Castiglia e Venezia.

Dopo qualche mese di guerra, nel maggio del 38, fu fatta pace bianca contro i vari alleati degli Ottomani, i principali dei quali i Mammalucchi e i Persiani. La crociata proseguì per tre anni, fino a giungere ad una fase di stallo agli inizi del 1441, quando nessuno schieramento pareva in grado di sottomettere l'altro in nessuna maniera. In leggero vantaggio, Giuseppe riuscì a liberare il Kozani, e ad avere un indennizzo di 25 ducati, ottenendo in questo modo un risultato certamente magro, considerato l'ardore con il quale era sceso sul campo di battaglia, che non gli risparmiò qualche battuta nelle corti straniere.



il 20/4/1443 scoppia l'ennesima guerra fra Castiglia e Aragona/Portogallo, e Giuseppe, come di consuetudine, scende in campo a favore dell'alleato castigliano, finanziando al contempo Pisa, possedimento Asburgico, affinché i patrioti la liberassero dal giogo austriaco.

il 13/6/1444, una pace è siglata col Portogallo: Le Due Sicilie escono dal conflitto a fronte di un indennizzo di 58 Ducati d'Oro. Ma l'anno non è destinato a finire bene: l'erede, Francesco de Valois, figlio del Re, muore in preda alla febbre (alcuni, date le capacità mostrate dal giovane erede, dicono di "febbre sacra"), lasciando la successione allo zio del Re, il quarantenne Francesco de Valois - Bourbon.

L'anno successivo (alcuni giurano a seguito di una congiura di palazzo) Giuseppe il Guerrafondaio muore, lasciando il trono allo zio Francesco, che si fa incoronare Francesco I D'Angiò-Due Sicilie. Già governatore di Provenza, egli eredita i territori della stessa, liberandola tuttavia come vassalla (lasciandola ad un giovane nobile senese, Ferdinando Borghese). Subito, come primo atto reale, nel gennaio dell'anno successivo Ferrara (che aveva precedentemente ereditato i territori del mantovano) viene integrata nel Regno delle Due Sicilie, proprio mentre Pisa, già da tempo in mano ai nazionalisti, diserta e si pone sotto la protezione di Siena, già vassallo della corona sicula.

Il 20/3/1448, Ferdinando De Valois, erede al trono siculo, muore in circostanze misteriose, lasciando il padre privo di eredi.

Nel 1450 scoppia una guerra contro Portogallo e Britannia, nella quale le Due Sicilie si schierano con la Castiglia. Proprio durante questo conflitto, il Re contrae la peste, morendo sul campo di battaglia.

A questo punto, viene incoronato il nobile duosiciliano più prossimo al sovrano nella linea di successione: il Duca di Provenza, Ferdinando Borghese, che viene incoronato come Ferdinando I e, come primo atto, fa modificare lo stendardo reale. Suo erede, il figlio Tancredo. Di fatto, si è assistito ad un evento decisamente singolare: la famiglia egemone nel Ducato di Siena, i Borghese, è diventata, nel giro di pochi anni, la famiglia regnante di uno dei più sviluppati e potenti regni d'Europa, tanto che non pochi videro con sospetto tale ascesa, trovando appigli solo in ipotesi di congiure.

Immediatamente, Ferdinando I stringe pace con il Portogallo per cinquantacinque ducati, il 12/7/1451



Successivamente, decide di vassallizzare la Morea, già da tempo sotto le mire espansionistiche sicule. A contrastarlo, trova l'odiata Bisanzio e... i veneti, alleati da ormai più di mezzo secolo. Nel maggio del 52, la morea entra a far parte dei protettorati siciliani, mentre una pace bianca è stretta con Bisanzio: ora il Re può concentrarsi del tutto sui traditori veneti.

Entro il 24/4/54, tutte le provincie venete vengono occupate, mentre l'alleato castigliano annette le isole di Corfù e Naxos. In preda all'ira contro l'ex alleato, il Re non concede sconti: così, nella conferenza di pace del 25/1/1455, la repubblica di Venezia viene vassallizzata.

Quasi un anno esatto dopo l'ultima guerra, il Re, forte delle pretese su alcuni territori del Ducato di Milano, unico stato rivale in Italia ancora ben in forze, Ferdinando dichiara guerra ai Milanesi, proprio mentre questi sono in guerra con Genoa e Ulm. L'imperatore Asburgo non interviene, impegnato in una guerra contro Boemia ed Ungheria. Inizialmente, la guerra va bene solo sul fronte Siciliano: difatti, il 18/9, Milano annette la Repubblica di Genova. Ma, nel giro di due anni, il 5/5/1458, la situazione sarà ormai totalmente sbilanciata a favore dei siciliani, che nella conferenza di pace richiedono Brescia, Cremona, Parma e Genova.



Nella notte del Natale del 1460, in seguito ad un pranzo con la famiglia reale Castigliana, i Trastamarà, Ferdinando scende in campo contro l'Inghilterra, considerata al tempo la più potente nazione in Europa. Ma, nei secoli, essa aveva perso un primato, quello marittimo, proprio a favore delle Due Sicilie, che contavano una flotta avente il doppio delle Caracche e migliori tecnologie e strategie di guerra navale.

Il conflitto inglese ancora in corso, Ferdinando, il 19/7/63 dichiara guerra a Milano, prevenendo interventi inglesi occupando con la flotta lo stretto di Gibilterra, rendendolo pressoché imprendibile per la Royal Navy. Stavolta, l'imperatore interviene. Ma non può molto, considerando che nel giro di neanche due mesi i resti del Ducato di Milano, dal quale la Savoia si era resa recentemente indipendenti, vengono annessi al Regno delle Due Sicilie. Così, nel dicembre del 63, dopo tre mesi di scontro armato e due battaglie perse a causa della strategia sicula mirata sulla terra bruciata ed il lento fiaccare le forze avversarie, l'Austria chiede pace bianca, accordo che Ferdinando è ben lieto di firmare. Finalmente, quasi tutta l'Italia è sotto il dominio Duo-Siculo.

Per completare l'opera, nel maggio del 64 Siena (e dunque Pisa) è annessa al regno con decreto reale.



Nel dicembre del 68, la Savoia è vassallizzata per vie diplomatiche.

Nel '70, la guerra Castigliano-Inglese ancora in corso (ma con sola metà della flotta partenopea impegnata negli scontri contro l'ormai semi-distrutta Royal Navy), Ferdinando coglie l'occasione per iniziare delle politiche di colonialismo. Prima di tutto, vengono colonizzate le isole Canarie. In seguito, nell'ottobre del 71, è doppiato per la prima volta quello che, per l'impresa compiuta, sarà battezzato "Capo d'a bbona sciorta", Capo di Buona Speranza. Il primo paese a cadere sotto le mire della corona Siciliana è il Mutapa, stato relativamente indifeso, che viene ben presto costretto a cedere le due provincie costiere di Quelimane e Sofala.



Il decennio successivo è relativamente povero di eventi:

Alla fine della lunga guerra Siculo-Inglese, difatti, l'unica cosa ottenuta è la liberazione della Norvegia Inglese, che ridiventa stato autonomo.

il 22/10/74, alla morte di Ferdinando Borghese, sale al trono il figlio Tancredo, che viene incoronato:

Tancredo Borghese,
Secondo del Suo Nome,
Per grazia di Dio, Rex Utriusque Siciliae, Re Titolare di Gerusalemme, Conte di Provenza, del Maine e di Angiò, Signore della Città Eterna.

il 1/1/79 è annessa la Savoia, con i suoi tre possedimenti: Piemonte, Cuneo e Nizza.

E' così che, il giorno stesso, Tancredo dichiara ufficialmente nato l'Impero delle Due Sicilie, e viene incoronato Imperator Utriusque Siciliae.

Successivamente, riprenderà la guerra di colonizzazione contro il Mutapa, che frutterà, come "dono" al neo-imperatore, le provincie di Zumbo, Mutapa, Sena.​

Situazione Mondiale:

Situazione Nazionale:

 

Direi molto buono, considerato che sei partito con il Regno di Napoli. Nello screen delle province, i territori in mutapa assomigliano tanto alla costa spagnola
Solo perchè c'è il madagascar si capisce comunque io direi di andare a visitare l'egitto. Alessandria è un bel premio, e la tua corona ha ancora pretese sulla terra santa, quindi potresti farci una visitina.

 

Ha pretese, ma non ha i core, per quanto riguarda il gioco, è un fatto di roleplaying, come molte altre cose, ed i mammalucchi sono troppo potenti da assaltare via mare, al momento. Devo almeno garantirmi lo sbarco in terra ottomana.

 

Ricorda il piano: asfalta i turchi

 

Guarda, in questo momento ho il problema delle terre non-core in africa (tutte provincie oro-avorio, il Mutapa, è niente male davvero), e tra ottomani e mammalucchi nessuno mi da' l'accesso, ed hanno tutto fino al caspio, confinando con le orde. Comunque, appena riesco a sedare ogni rischio di rivolta in mitapa, parto subito per conquistare, come consigliasti, il Vijayanagar, che poi è tutto cotone-spezie *_*

 

Quando ho terre rivoltose in Africa, organizzo un drappello di 10.000-20.000 cavalieri, che spaccano il sedere sempre

 

Si, ma il problema è inviare altre truppe, dovrei circumnavigare ogni volta. Ora come ora, tengo stanziati 15.000 uomini (un quinto del MP), che saranno poi coloro che prenderanno l'India

 

Troppo pochi, ne servono almeno il doppio.
Stai sviluppando le strutture sboccate dalle tech in Italia?

 

Attualmente, sto sviluppando prevalentemente il settore navale. Cn una buona flotta, la funzione di blockade mi consentirà di ottenere più di quanto non potrei altrimenti. Tra l'altro, se attendo i core sul Mutapa, ci sarà una tale disparità tecnologica, oltre alla possibilità di creare truppe in Africa, che sicuramente avrò la vittoria in pugno.

 

Il prossimo aggiornamento vi porterà dritti dritti alla dichiarazione dell'Impero Italiano da parte di Luigi Ii Borghese, già Imperatore delle Due Sicilie e... Sacro Romano Imperatore. Ora, domanda: per creare una bandiera più "storica", cosa potrei aggiungere alla bandiera precedente, posto che il tricolore è di epoca napoleonica?

 

Bè non ci ho mai pensato sinceramente, credo che la bandiera dell'Italia medievale ipotetica sia proprio quella presente nel gioco.

 

Siccome devo inserire una bandiera adatta, prima di proclamare il Regno d'Italia, che ne dite di questa? Ha in sé le araldiche dei tre regni principali d'Italia (Milano, Napoli, Sicilia), l'araldica della famiglia Borghese (regnante), la croce di Gerusalemme per i diritti sul trono della stessa ereditati dai De Valois di Napoli (gli Angioini, in pratica) e il tricolore inserito più che altro perché unico simbolo esistente dell'unità, anche se al tempo (1515) è altamente antistorico.

Fatemi sapere che ne pensate.

 

Può andare benissimo, ha tutto per essere la bandiera, ed è anche storicamente attendibile

 

è un pò pieno secondo me ....

 

Allora ti consiglio di vederti la bandiera spagnola nel 700 o quella dei borbone-due sicilie xD

 

Si in effetti le bandiere borboniche sono le più articolate con tutte le isegne dove hanno governato e gli ordini cavallereschi!

 

E questa ricchezza a me piace, preferisco stemmi barocchi e articolati a qualcosa di uniforme e poco dettagliato.