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Referendum per l'indipendenza veneta

Discussione in 'Off Topic' iniziata da SkySpace, 19 Marzo 2014.

  1. TFT

    TFT

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    Vi conviene muovervi, il veneto ha un tasso di natalità del -1%, che viene parzialmente sanato dall'arrivo di 20-50.000 immigrati ogni anno (ma non abbastanza da mandarlo in pareggio). Se poi consideriamo tutti gli immigrati italiani che vi vanno a risiedere, l'emigrazione veneta dal'900 e i continui matrimoni misti fra veneti e italiani, credo che entro una ventina d'anni di veneti ne saranno rimasti ben pochi.
     
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  2. GyJeX

    GyJeX

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    per questo motivo la prima legge del parlamento veneto sarà l'abolizione di internet e della televisione, boom di nascite 9 mesi dopo
     
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  3. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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  4. Luigi

    Luigi

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    Makkox ha spiegato come fare un vero Tankone modello secession mica la pizza e fichi vista fin qua.

    Trovate il tutto qua:
     
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  5. huirttps

    huirttps

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    Fratelli d'Italia
    L'Italia s'è desta,
    Dell'elmo di Scipio
    S'è cinta la testa.
    Dov'è la Vittoria?
    Le porga la chioma,
    Ché schiava di Roma
    Iddio la creò.
    Stringiamoci a coorte
    Siam pronti alla morte
    L'Italia chiamò.

    Noi siamo da secoli
    Calpesti, derisi,
    Perché non siam popolo,
    Perché siam divisi.

    Raccolgaci un'unica
    Bandiera, una speme:
    Di fonderci insieme
    Già l'ora suonò.
    Stringiamoci a coorte

    Siam pronti alla morte
    L'Italia chiamò.

    Uniamoci, amiamoci,
    l'Unione, e l'amore
    Rivelano ai Popoli
    Le vie del Signore;
    Giuriamo far libero
    Il suolo natìo:
    Uniti per Dio
    Chi vincer ci può?
    Stringiamoci a coorte

    Siam pronti alla morte
    L'Italia chiamò.

    Dall'Alpi a Sicilia
    Dovunque è Legnano,
    Ogn'uom di Ferruccio
    Ha il core, ha la mano,
    I bimbi d'Italia
    Si chiaman Balilla,
    Il suon d'ogni squilla
    I Vespri suonò.
    Stringiamoci a coorte
    Siam pronti alla morte
    L'Italia chiamò.

    Son giunchi che piegano
    Le spade vendute:
    Già l'Aquila d'Austria
    Le penne ha perdute.
    Il sangue d'Italia,
    Il sangue Polacco,
    Bevé, col cosacco,
    Ma il cor le bruciò.
    Stringiamoci a coorte
    Siam pronti alla morte
    L'Italia chiamò
     
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  6. bacca

    bacca

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    a me insegnarono non essere il vero inno d'Italia
    Va' pensiero, sull'ali dorate;
    Va, ti posa sui clivi, sui colli,
    Ove olezzano tepide e molli
    L'aure dolci del suolo natal!
    Del Giordano le rive saluta,
    Di Sïonne le torri atterrate...
    Oh mia patria sì bella e perduta!
    Oh membranza sì cara e fatal!
    Arpa d'or dei fatidici vati,
    Perché muta dal salice pendi?
    Le memorie nel petto raccendi,
    Ci favella del tempo che fu!
    O simile di Solima
    ai fati
    Traggi un suono di crudo lamento,
    O t'ispiri il Signore un concento
    Che ne infonda al patire virtù!
     
  7. N1K0L4S96

    N1K0L4S96

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    È più patriottico Va pensiero che l'Inno di Mameli.

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  8. Armilio

    Armilio

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    Fatece largo che passamo noi
    li giovanotti de' 'sta Roma bella
    semo regazzi fatti cor pennello
    e le regazze famo 'nnamorà...
    e le regazze famo 'nnamorà.

    Ma che ce frega, ma che ce 'mporta
    si l'oste ar vino cià messo l'acqua:
    e noi je dimo, e noi je famo:
    <<ciài messo l'acqua
    e nun te pagamo>>
    ma però noi semo quelli
    che j'arisponneno 'n coro:
    <<Evviva er vino de li Castelli
    e de' sta zozza società>>.

    Ce piaceno li polli
    l'abbacchi e le galline
    perché so' senza (nun ciànno) spine nun so' come 'r baccalà.
    La società de li magnaccioni,
    la società de la gioventù,
    a noi ce piace
    da magnà e beve
    e nun ce piace da lavorà.

    E si pe' caso la sòcera more
    se famo du' spaghetti amatriciani,
    appresso 'n par de doppi frascatani
    s'imbriacamo e 'n ce pensamo più
    s'imbriacamo e 'n ce pensamo più

    Che ciarifrega, che ciarimporta
    si l'oste ar vino cià messo l'acqua:
    e noi je dimo, e noi je famo:
    <<ciài messo l'acqua
    e nun te pagamo>>
    ma però noi semo quelli
    che j'arisponneno 'n coro:
    <<Evviva er vino de li Castelli
    e de' sta zozza società>>.
     
  9. Acciaio

    Acciaio

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    Molto meglio!

     
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  10. huirttps

    huirttps

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    @bacca quello che intendevo dire sottolineando alcune strofe dell'Inno era che già 150 anni fa si erano resi conto che separati non contavamo nulla. Per il resto concordo con @Enok nel dire che in un mondo globalizzato non ha senso essere minuscoli.

    Se invece parliamo di federalismo ed efficienza, mi trovo pienamente d'accordo con @Invernomuto e dico che tanto si potrebbe fare. Il problema, come detto nel topic sulla spending review, è sempre lo stesso ; passare dalle parole ai fatti.
     
  11. Enok

    Enok

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    In realtà questo non l'ho mai detto, credo tu abbia invertito il mio nickname con Invernomuto. Io sono un sostenitore dell'unità attraverso il federalismo, sia a livello italiano che europeo, e del modello svizzero (che, tra le altre cose, è un paese minuscolo e di successo).
     
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  12. Enok

    Enok

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    Le rive del Giordano? Sion? Solima (aka Gerusalemme)? È proprio calzante questo inno d'Italia...
     
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  13. Invernomuto

    Invernomuto -

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    La Svizzera è un caso più unico che raro. E' uno stato piccolo, ma basta prendere i nomi delle sue principali industrie per capire che economicamente è un gigante e non solo nel campo delle banche.
    Un paragone con un eventuale Veneto indipendente non sarebbe praticabile IMVHO.
    Quando ho citato le dimensioni di uno Stato ho sempre inteso dal punto di vista economico. Oggi il mercato è globale e o sei in grado di commerciare i tuoi prodotti/servizi con il mondo intero e attirare investimenti dall'estero, oppure ti accontenti delle briciole e stai a guardare il benessere che se ne va verso altri lidi.
    Non contano le dimensioni nazionali ma le dimensioni della tua economia e quanto questa è integrata a livello internazionale.
    Un Veneto indipendente o il New Regno di Sardegna sarebbero Paesi minuscoli, finirebbero alla periferia dell'area euro, pieni di debiti (ereditati dall'Italia), con società generalmente piccoline, che avrebbero maggiori difficoltà rispetto alla situazione attuale a crescere. Incapaci di risolvere nodi strutturali come l'energia, la creazione di infrastrutture moderne, ecc. Il tutto sempre nell'ipotesi di una secessione "soft" e priva di intoppi: non so quanto sia lo scambio interno fra Veneto e resto d'Italia, credo però che sarebbe impattato da una eventuale secessione (personalmente smetterei di comprare qualunque cosa venisse dalla nuova Serenissima in caso di secessione...).

    Faccio solo un esempio di come il nanismo (a livello nazionale) ci penalizzi. Leggevo tempo fa (anni?) del turismo cinese in Italia: è un business pazzesco, i trend sono in stabile crescita, i cinesi che vogliono viaggiare sono tanti e tanti sono pure disposti a spendere una discreta somma pro capite.
    Amano un turismo diverso, in pochi giorni (4-5) vogliono girare le principali città italiane, non amano soffermarsi in un posto e "perdere tempo". Questo nuovo turismo è stato intercettato inizialmente dai tedeschi, perché i nuovi turisti atterrano in Germania (Francoforte) e si sono affidati a dei tour operator (tedeschi) che hanno visto il business e si sono attrezzati di conseguenza. A noi sono rimaste le briciole. I tour operator italiani non offrivano "pacchetti" adeguati alle preferenze dei viaggiatori cinesi. Siamo la Nazione più turistica del mondo e i nuovi ricchi del mondo vengono portati a spasso non da noi ma dai tedeschi.
    Oggi sicuramente la situazione sarà diversa, i tour operator italiani si saranno dati una svegliata, ma resta il concetto di fondo: ecco cosa conta *oggi* essere in uno stato moderno ed efficiente come la Germania, che crea infrastrutture (Francoforte è la porta d''ingresso e di uscita dall'Europa) e che ha i mezzi per promuovere relazioni a livello internazionale creando un business e ricchezza.
    Con la secessione siamo poi sicuri che i cinesi, gli indiani, gli indonesiani, i coreani si ricordino dell'esistenza del Piemonte e del Veneto sulle cartine geografiche quando c'è da investire? Magari restando nell'EU la dipendenza dell'Italia con la Germania aumenterà ancora, ma non vedo francamente come possa migliorare la situazione andandosene ognuno per fatti propri. Quanto peserebbero nella UE gli interessi di Piemonte, Sicilia o altra regione a caso? Secondo voi possono reggere il confronto con Spagna, Francia o Germania quando si decidono gli investimenti *a livello europeo* ? I politici italiani non sono certamente fra i migliori del mondo, ma siamo sicuri che gli organizzatori di certe pagliacciate (aspetto ancora i dati "certificati"...) o Borgezio&Co. siano tanto migliori nel rappresentare i nostri interessi nel mondo?
    (NB Escludo a priori soluzioni di uscita dalla UE o dall'euro, secondo me completamente assurde e anacronistiche).

    Saluti
     
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  14. Armilio

    Armilio

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    La Svizzera è una eccezione che viene da un'altra epoca, e anche in quell'epoca era una eccezione. L'idea di confederazione è una idea di non-stato, la confederazione era visto come un sistema per permettere alle democrazie - viste come necessariamente di piccole dimensioni territoriali, al contrario delle monarchie assolute - di sopravvivere creando delle alleanze. In America la difesa dell'idea confederativa come legata a doppio filo con la difesa della libertà individuale è stata una delle cause della guerra civile. Poi l'idea confederativa si adattava perfettamente alle esigenze italiane del tempo e quindi se ne parlò molto in Italia. Ma il moderno stato di diritto, l'unione tra il pensiero liberale ottocentesco e la democrazia, hanno superato molti dei motivi per cui la confederazione era utile: prima di tutto, il fatto che ora si può avere una democrazia funzionante in stati molto grandi, tecnicamente addirittura una democrazia diretta attraverso la e-democracy. La confederazione rimane un ripiego, un compromesso, una organizzazione a scopo difensivo e che obbliga alla neutralità per non mettere in crisi la fragile alleanza tra le sue varie componenti, aldilà delle questioni sul fatto che sia meglio essere piccoli o grandi nel mondo globalizzato. Parlarne ancora come modello mi sembra un gioco teorico, o un discorso ideologico.

    N.B: Qualcuno mi dirà: e l'UE allora non è una confederazione? ni, in realtà è una cosa sui generis, certamente non è una confederazione del modello svizzero.
     
    Ultima modifica: 4 Aprile 2014
  15. Pandrea

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    Ma continuiamo a parlare di aria fritta: meno di 100.000 veneti sono disposti ad alzare letteralmente un dito e fare un clic sul mouse per sostenere la secessione. Se si trattasse di alzare le chiappe sarebbero ancora meno. Praticamente sono più i rumeni (96.000) degli indipendentisti. In un referendum che prevedesse di scegliere da chi farsi governare tra Roma, Venezia e Bucarest, la capitale rumena potrebbe essere la seconda scelta prima di Venezia :D
     
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  16. Eferthad

    Eferthad

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    Quando sento parlare di democrazia diretta, ammetto che un brivido mi corre lungo la schiena. L'idea di lasciare che le masse decidano su provvedimenti delicati, per non parlare poi di questioni diplomatiche o concernenti trattati internazionali, mi lascia davvero perplesso, ad usare un eufemismo. La Democrazia diretta è applicabile solo in piccole comunità, ma proprio piccole. L'unica costituzione mai prodotta su questo modello anche solo parzialmente, la seconda costituzione della prima repubblica francese, è stata accantonata velocemente proprio per le implicazioni oggettivamente grossolane di un abuso di referendum, e la terza costituzione è crollata proprio grazie ai plebisciti.
     
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  17. Enok

    Enok

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    http://www.lastampa.it/2014/04/06/i...eriamo-noi-b6TQW7Ng9TIgcb8umwJ6oK/pagina.html

    Ecco la manifestazione organizzata, ufficiale e coi permessi. Come al solito sono quattro gatti (i soliti 1000).
     
  18. Pandrea

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    Non capisci Enok, gli indipendentisti sono milioni di milioni, ma o sono stati intimiditi tramite email o gli è stato bloccato Facebook e non hanno potuto cliccare "partecipa" o dovevano lavorare che miga i è terùni o non avevano avuto un preavviso secolare o hanno sbagliato città o avevano finito la benzina o erano intenti ad inventarsi una scusa per non ammettere di essere quattro gatti.
     
  19. bacca

    bacca

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  20. Pandrea

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    Giustamente non possiamo aspettarci chissachè da chi, con il 4%, è decine se non centinaia di volte più grande di tutti gli indipendentisti messi insieme.

    Aah, se l'avessero fatta gli indipendentisti la manifestazione... 4 gatti finché non arrivavano gli indipendentisti vicentini, poi nemmeno quelli :D
     

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