1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

Raimondo Luraghi

Discussione in 'Media' iniziata da rob.bragg, 6 Maggio 2014.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

    Registrato:
    1 Settembre 2009
    Messaggi:
    3.043
    Ratings:
    +937
    Tanti anni fa lessi lo splendido capolavoro del compianto Luraghi, La Storia della Guerra Civile Americana (forse l'unico caso di un saggio di uno storico italiano che diventa libro di testo nelle Università USA).

    Ho scoperto recentemente che prima della scomparsa scrisse anche

    Cinque lezioni sulla guerra civile americana (1861-1865)
    La guerra civile americana. Le ragioni e i protagonisti del primo conflitto industriale


    qualcuno li ha mai letti ?
    pareri ?
    ri-elaborazioni o sintesi critiche del volumone iniziale ?
     
    • Informative Informative x 1
  2. Blind Sniper

    Blind Sniper

    Registrato:
    2 Febbraio 2009
    Messaggi:
    961
    Ratings:
    +20
    Ho letto il suo testo ma non mi è piaciuto, rimane un lavoro non indifferente e complesso (in particolare per l'analisi sulla condizione agraria/industriale del paese pre-guerra) e l'unico di lingua nostrana, inoltre è stato diversi anni in America ma è palesemente di parte (confederata), i personaggi che a lui sono simpatici li descrive in un modo che manco la RAI per santificare Wojtyla riesce a fare tanto, inoltre il far west è solo accennato.

    Gli altri testi non li ho presi perché sono passato ai grandi classici (Foote, Mc Pherson), l'obiettività totale è praticamente impossibile ma lui a volte è veramente stucchevole.
     
  3. StarUGO

    StarUGO

    Registrato:
    15 Dicembre 2006
    Messaggi:
    5.935
    Località:
    Milano
    Ratings:
    +951
    Ce l'ho!!!!
    Ho letto quello che @rob.bragg definisce un capolavoro.
    Allora ogni tanto ci azzecco,non mi faccio solo irretire da P.Carrell :D
     
  4. StarUGO

    StarUGO

    Registrato:
    15 Dicembre 2006
    Messaggi:
    5.935
    Località:
    Milano
    Ratings:
    +951
    Uhmm,un parere che contraddice subito quello che ho scritto prima.
    Quindi da quanto deduco,un P.Carrell in versione confederata? :confused:
     
  5. rob.bragg

    rob.bragg

    Registrato:
    1 Settembre 2009
    Messaggi:
    3.043
    Ratings:
    +937
    Io l'ho letto almeno 15 anni fa, ma ricordo che lo trovai eccellente dal punto di vista storico-militare ... forse sarà anche stato un pò partigiano (in effetti Luraghi lo è stato :asd: ), ma ai tempi non esisteva un altro testo così completo sulla ACW (1350 pagine in brossura !), ed il fatto che fosse tradotto in inglese ed adottato anche nelle Università americane mi sembrò un ottimo riconoscimento, per un autore italiano ...

    poi, ok, io ho sempre parteggiato per i Confederati, quindi forse su certe 'sfumature' avrò anche sorriso; le 'giacche blu' odoravano troppo di 'ipocrisia capitalista' ... :D
     
    • Like Like x 1
  6. Mappo

    Mappo

    Registrato:
    31 Gennaio 2008
    Messaggi:
    4.110
    Località:
    Firenze
    Ratings:
    +1.311
    Senza ovviamente scordare l'odiosa faccenda dello schiavismo, la parte confederata ha comunque il suo fascino romantico, in quegli anni disperati gli uomini del sud combattevano per la loro indipendenza con un misto di romanticismo alla "Via con il vento" e la crescente consapevolezza della sconfitta finale. Difensori di un mondo e di un modo di vita oramai destinato a scomparire, per quel mondo dettero tutto e giunsero a combattere fino sulle coste della Francia, usarono siluri e corazzate e il nudo coraggio dei veri soldati, anche se erano per lo più agricoltori prestati ai campi di battaglia. La guerra civile americana vide da entrambe le parti grandi personaggi ed eroi, giù il cappello di fronte a queste persone e agli ideali, quelli veri, tanto presenti nell'una come nell'altra parte. Ma un pizzico di simpatia in più lo conservo anch'io per i confederati.
     
    • Agree Agree x 1
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  7. rob.bragg

    rob.bragg

    Registrato:
    1 Settembre 2009
    Messaggi:
    3.043
    Ratings:
    +937
    upload_2014-5-7_10-34-36.png

    La schiavitù, con un minimo di intelligenza in più, avrebbero anche potuta abolirla (tanto tra schiavi e sottoproletari agricoli non c'è una grande differenza : cosa che divenne lampante dopo la fine della guerra [*]), spuntando l'arma di propaganda degli Unionisti ... ciò che volevano realmente era l'indipendenza di una società rurale, che rifiutava l'industrializzazione ...

    per questo romanticamente 'folli' ...

    - - -

    [*] : nel 1865, sul finire del conflitto, il Generale Robert E. Lee, comandante supremo dell’esercito confederato, aveva da tempo liberato i suoi schiavi, mentre il vincitore nordista, il Generale Ulysses S. Grant, rimaneva proprietario dei suoi.

    Come si spiega il noto e venerato “Proclama di Emancipazione” emanato da Lincoln il 22 settembre 1862 ? Il contesto bellico è fondamentale: di fronte a velleità pacifiste che andavano diffondendosi nel Nord, Lincoln ritenne necessario – volendo che il conflitto perdurasse ad ogni costo – trovare un argomento che “galvanizzasse i combattenti e – nello stesso tempo – erodesse il Sud dal di dentro”. Ed ecco spiegato il Proclama :

    <<Una misura fiscale di guerra civile intesa ad espropriare i sudisti ribelli. Era infatti stabilito in esso a chiare lettere che gli schiavi sarebbero stati emancipati solo qualora i loro proprietari avessero persistito nella “ribellione”; e venivano accuratamente esclusi dalla emancipazione sia gli Stati a schiavi fedeli all’Unione che quelle parti del Sud che erano già state sottomesse con la forza delle armi.>>

    Il giornale londinese The Spectator commentò in modo molto efficace: “Il principio di Mr. Lincoln
    non è che un essere umano non ha il diritto di possederne un altro: è che perde questo diritto se non è fedele all’Unione”.

    (Mondini : "Il vero Lincoln e le bugie di Spielberg")


    [​IMG]

    un altro libro molto interessante !
     
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  8. rob.bragg

    rob.bragg

    Registrato:
    1 Settembre 2009
    Messaggi:
    3.043
    Ratings:
    +937
    E a proposito delle stesse definizioni storiche di ACW ('American Civil War') usata negli States o di 'Guerra di Secessione', usata da noi, riporto un brano di un'altro storico italiano, Bassani :

    <<il nome corretto è “guerra per l’Indipendenza del Sud”, nel senso che il tentativo del Sud di diventare indipendente causò il conflitto. “Guerra fra gli Stati” fu un nome di compromesso in uso alla fine dell’Ottocento, ma insostenibile: gli Stati in quanto tali non ebbero alcun ruolo nella guerra. “Guerra civile” è il nome ufficiale nell’America di oggi, ma è tecnicamente errato: si parla di guerra civile quando i combattenti lottano per il possesso dello stesso territorio, i sudisti ovviamente non avrebbero proprio voluto inglobare un pollice di suolo Yankee. In Europa il termine tipico è “guerra di secessione”, ma indica solo il pregiudizio unitarista del nostro continente: il tentativo di secessione di per sé non giustificava la guerra nell’America di allora. >> :approved:
     
  9. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    ti consiglio vivamente di leggere questo libro
    http://www.amazon.it/Battle-Cry-Freedom-Oxford-History-ebook/dp/B002NXOQLQ/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1399478459&sr=8-1&keywords=battle cry of freedom
    A mio avviso il miglior libro monovolume sulla GCA. E' scritto da un Pulitzer e analizza molto bene e in maniera forse un po' meno "partigiana" cause e situazioni.

    Detto ciò il Luraghi è comunque un libro da leggere e da avere anche se da tempo l'ho riesumato con le molle.

    Se poi parteggi per la lost cause allora Dominique Venner e il suo "il Bianco sole dei vinti" rappresentano la parte più estrema scritta in italiano (anche se l'autore ovviamente è francese). Il libro è abbastanza introvabile sulle bancarelle e online (tuttavia la sormani ne ha una copia)
     
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  10. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    riguardo al post iniziale il Luraghi scrisse anche "Marinai del sud" quello si un'opera unica in italiano che descrive le gesta dei marinai sudisti.
     
  11. generalkleber

    generalkleber

    Registrato:
    15 Ottobre 2006
    Messaggi:
    1.202
    Località:
    Castelli Romani, nell'antico Stato della Chiesa
    Ratings:
    +196
    Ho molto apprezzato Luraghim che tra l'altro è anche un'ottima penna. Ricordo che persone competenti, quando esistevano ancora i newsgroup, fecero letteralmente a pezzi gran parte delle sue tesi. Un amico, patito per la ACW, in particolare demolì tutte le valutazioni politiche dell'autore. Recentemente ho letto da qualche parte (in effetti a me l'ACW non interessa e lessi Luraghi perché, in un periodo della mia vita, era il solo libro di storia militare sottomano) che anche le valutazioni più "tecniche", ad esempio quelle sull'efficacia delle armi rigate, sono largamente inattendibili. Detto questo io lo ricordo come un buon libro e non rammento nessuno, ma proprio nessuno, che lo sconsigliasse. Anzi, tutti i vari esperti di cui lessi, suggerivano di partire proprio da lì.
    Andando a memoria non ricordo che fosse poi davvero "filo-confderato".
     
  12. generalkleber

    generalkleber

    Registrato:
    15 Ottobre 2006
    Messaggi:
    1.202
    Località:
    Castelli Romani, nell'antico Stato della Chiesa
    Ratings:
    +196
    Si potrebbe dire qualcosa del genere, alla lettera, anche per i combattenti della RSI. Senonché stavano dalla parte di Hitler e questo non è riducibile, così come non è riducibile la questione dello schiavismo, questione che non era affatto militarmente irrilevante. Confrontando gli OdB e le forze impegnate in battaglia troviamo che le forze del Nord erano enormemente superiori numericamente e nondimeno finivano sconfitte, così ci vien da pensare all'eroico Davide contro il bruto Golia. Senonché questi romantici combattenti affidavano gran parte dei servizi e dei trasporti agli schiavi, non compresi negli OdB mentre il Nord utilizzava militari regolari, compresi negli OdB. Il che significa che la superiorità numerica del Nord era in gran parte illusoria sul piano tattico e questo toglie parecchio del romanticismo di quella parte in causa.
    Rispetto, naturalmente, per chiunque ha combattuto (compresi anche i volontari della RSI) ma che il Sud fosse romantico...
     

Condividi questa Pagina