Anno del Signore 1099 Mstilav I, avvolto in un pesante mantello di lana, osservava, appoggiato con i gomiti al parapetto di legno del piccolo terrazzo del Sovraintendente della fiera, l'enorme quantità di persone presente quel giorno al mercato coperto di Novgorod. Le urla dei commercianti e dei venditori sovrastavano un grave vociare di numerose e varie figure di Mercanti. Alcuni avvolti in pesanti mantellacci coloro sabbia, provenienti da qualche regione mediterranea, altri chiusi in raffinati abiti porpora e d'oro, probabilmente italiani, se non addirittura toscani data la presenza del giglio nelle ricche e raffinate decorazioni delle vesti stesse. L'odore umido di conceria proveniente dal finestrone aperto dietro di lui gli fece tornare alla mente la sua infanzia, quando, con l'unico scopo di far arrabbiare l'istitutrice Pavla, scappava spesso dal palazzo del Principe alla ricerca di bambini con cui giocare nel borgo sporco e puzzolente a ridosso del fiume e poco lontano dal Palazzo del Principe, dal municipio e dallo stesso mercato coperto. "La pelle!" pensò entusiasta tra se e se Mstilav mentre attendeva il Sovraintendente della fiera per discutere dell'ampliamento del mercato e dei collegamenti col porto fluviale della città, al momento pressochè inesistenti. Questa ricercata merce, esclusiva delle lande nordiche, fondamenta stessa della prosperità economica della Repubblica di Novgorod, andava sfruttata in ogni modo per poter, in futuro, muoversi alla diversificazione dell'economia, che risultava pressochè e quasi completamente votata alla caccia, alla conciatura e alla vendita delle pelli, richiestissime sopratutto nei Reami e nelle Repubbliche che davano sul Baltico. Le carestie degli ultimi anni del secolo avevano messo in mostra come da sola questa merce non potesse far fronte alle troppe necessità della Repubblica, che viveva defilata e in territori perlopiù ostici e selvaggi. Proprio al "Capitano" del mercato della pelle il Principe voleva proporre una serie di idee di intervento miranti a rendere Novgorod un polo commerciale e mercantile di primissimo piano per l'intero Mar Baltico. Facile da raggiungere, anche in inverno, e dotato di strutture ampie e moderne. La voce squillante di un servo elegante interruppe le riflessioni del Principe che venne invitato ad entrare, attraverso un grande portone di legno cigolante, in una grande stanza riscaldata. Il Principe, preparando le parole, entrò deciso, pronto a rendere Novgorod la Venezia del Nord Europa. OFF: E' un prologo che contiene numerosi propositi che voglio portare avanti, spero di aver ruolato bene, se ho fatto qualcosa di errato ditemelo e sistemo!
