Domanda un po' strana, ma nasce dall'esperienza che ho fatto negli anni con EU3: personalmente non amo giocare con le grandi nazioni, perché le trovo troppo semplici da gestire. In EU3 le nazioni che preferisco e a cui di solito gioco sono Regno di Napoli, Baviera, Scozia e Vijayanagar. Passando poi in giochi come HoI2 e DH diventa già più difficile gestire nazioni piccole. Ma la massima difficoltà l'ho riscontrata in Victoria II: nonostante ci giochi da qualche mese, non riesco proprio a portare una nazione piccola (non secondaria) a grande potenza. Baviera e Regno delle Due Sicilie vengono sempre inghiottite da Prussia e Regno di Sardegna. La mia domanda quindi è questa: è solo una mia impressione, dettata dal fatto che in EU3 ho fatto molta più esperienza che in Vic2, o è davvero così? In quale gioco Paradox trovate che sia più difficile gestire una piccola nazione?
EU3, e VIC 2 liscio: - EU3: Con tanti OPM bastava inflazionare (e sfruttare l'occasione giusta) per andare in america o in africa (o in Oceania) e potevi guadagnare un bel territorio - VIC 2 liscio: Tutta la ricerca la butti sul prestigio, diventi potenza secondaria e dopo puoi papparti l'africa (o Bali, che è un serbatoio di uomini).
Le nazioni estramemante piccole sono veramente molto svantaggiate in Victoria (un esempio è Cracovia) soprattutto perchè avendo poca popolazione non si può fare nulla (tranne buttarla sul prestigio con le ricerche), ma con nazioni come il regno delle due Sicilie e Baviera con un po' di esperienza si posso fare ottime partite. In HoI poi, a meno di mirabolanti manovre diplo-militari i paesi minuscoli (tipo Lussemburgo o Tannu Tuva) sono ingiocabili. Quindi sì, in definitiva, è più facile in Eu, senza contare però CK, dove partendo da conti si può facilmente diventare in poche generazioni re, ma li non si parla di nazioni, quanto di personaggi.
Vero. Ho provato a fare una partita con la Baviera buttando la mia ricerca sul prestigio, poi sull'industria, e le cose sono cambiate rapidamente: in pochi anni sono diventato GP. Si può dire che la mia fosse soprattutto inesperienza. Ma è pur sempre la Baviera: uno stato come Parma (o la citata Cracovia), ad esempio, non possono proprio fare nulla per assurgere a GP (storicamente parlando è anche giusto che sia così), mentre le cose cambiavano in EU3, che tra i citati mi sembra davvero il gioco più semplice.
Credo che il vantaggio maggiore per le piccole nazioni in EU3 sia il fattore tempo ed il fattore spazio. L'arco temporale su cui verte il gioco è così ampio da permettere anche ad una piccola nazione di organizzarsi così come il fattore spazio colonizzabile è talmente ampio da permetterle di fondare qualche colonia. In VIC2 il fattore tempo è molto più ridotto e ciò rende molto difficile per una piccola nazione rincorrere le grandi, in più lo spazio colonizzabile è molto minore e ciò favorisce le nazioni grosse che dispongono di più risorse per espandersi. In HOI poi l'arco temporale si riduce ancora a circa 10 anni e ciò rende impossibile ad una qualsiasi nazione insignificante evolversi a sufficienza per raggiungere una qualche importanza.
Va detto che in EU sono tutte nazioni relativamente piccole anche le big ad inizio game, e quindi con grandi espansioni iniziali praticamente tutte le nazioni (almeno quelle europee) possono diventare grandi, in VIC e HoI come detto le nazioni sono già formate e la scarisità di tempo non permette lo sviluppo rapido, senza contare che le nazioni nell'entroterra non possono espandersi facilmente a causa delle nazioni più grandi, nonostante questo ho fatto partite incredibilmente divertenti con stato pontificio in VIC o la Grecia in Darkest Hour dovo sono addirittura riuscito a mangiare parecchi territori nei Balcani e in Turchia, tutto si basa sui tuoi obiettivi, con un'Austria puoi aspirare ad unificare l'Europa, con una Serbia cercare di sopravvivere il più possibile.
Anche dal punto di vista storico è così. Eu 3 ha un arco di tempo che va dal 1399 al 1821, mentre Victoria 2 parte dal 1836 al 1936. Nel 1399 si erano appena formati gli Stati Nazionali, cioè quelli con cultura omogenea, quindi Inghilterra, Francia, Castiglia, Svezia, Portogallo... per non parlare di Italia e Germania frammentati in varie nazioni. Nel 1836 la cosa è ben diversa: Regno Unito, Francia, Spagna, Russia, Portogallo, Austria sono nazioni molto stabili e hanno un fiorente impero coloniale. 30 anni dopo si formeranno pure Italia e Germania. Osservando la mappa di Eu 3 nel 1399 infatti si nota che le future grandi nazioni in realtà sono piccole: L'inghilterra non ha Scozia e Irlanda, la Francia ha tutti i vassalli e non ha Normandia e Borgogna, la Spagna è divisa tra Castiglia, Aragona, Navarra e Granada. L'Austria del 1399 è ridicolmente più piccola dell'Austria di 5 secoli dopo.